In secondo luogo credo che il ritorno delle mitologie gnostiche sia dovuto al carattere sempre più strano e implausibile della nostra realtà, nella quale capitano eventi tanto improbabili che è talvolta più facile credere alla fiction piuttosto che immaginare che tutto ciò stia succedendo davvero: d’altra parte chi avrebbe potuto immaginare, solo dieci anni fa, Trump alla Casa Bianca, Brexit, i razzi Falcon-X di Elon Musk? Chi avrebbe potuto prevedere l’epidemia di Covid-19? O che il riscaldamento globale avanzasse a una velocità tanto più rapida rispetto alle previsioni più catastrofiche da mettere seriamente a rischio la sopravvivenza dell’uomo sulla Terra? Qualcuno poteva, certo, e l’ha fatto, ma non è stato ascoltato. Perché? Proprio perché la realtà sembra meno plausibile dello storytelling attraverso cui ci viene raccontata, che è politicamente, socialmente e culturalmente “costruito”. Ci troviamo di fronte a un vero e proprio
bias della conferma, a causa del quale realtà considerate troppo fuori dall’ordinario sono più difficili da considerare “vere” di un racconto della realtà che si adegua alle nostre aspettative anche se non ha più alcuna attinenza con il mondo reale.