Switch Emio – L'uomo che sorride: Famicom Detective Club

  • Autore discussione Autore discussione Polmo
  • Data d'inizio Data d'inizio
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tecnicamente devi anzitutto considerare che
in prima battuta non era successo nulla poiché Eisuke si era suicidato

quale sia invece l'impatto in generale
dell'agenzia investigativa, va considerato che Utsugi è quello che scopre tutto il background della storia di Minori, mentre "tu" scopri il coinvolgimento di Kuze, prima in maniera fumosa e con un semplice sospetto (la moto), poi con prove un filo più concrete (cravatta della scuola) e infine trovandola al villaggio abbandonato. inoltre non sappiamo nemmeno se Kuze sia arrivata lì magari seguendoti e spiando le tue indagini, quindi non direi che non c'è un ruolo del giocatore, ma anzi, che il giocatore è coinvolto nello sbrogliare la matassa dell'intrigo. un'indagine è questo: scoprire cose :asd:

secondo me stai entrando in modalità "devo trovargli un qualche difetto macroscopico". è una storia, va vissuta com'è stata ideata e per quello che vuole comunicare
Che palle quando la si butta sul personale.



Togli l'agenzia investigativa, cosa sarebbe cambiato? Magari Muze non sarebbe stata arrestata,tutto qui.

Dire "non sappiamo se..." non è una grande obiezione perché noi sappiamo quello che vediamo e quello che ci viene raccontato.

È l'a b c, eh
 
Che palle quando la si butta sul personale.



Togli l'agenzia investigativa, cosa sarebbe cambiato? Magari Muze non sarebbe stata arrestata,tutto qui.

Dire "non sappiamo se..." non è una grande obiezione perché noi sappiamo quello che vediamo e quello che ci viene raccontato.

È l'a b c, eh
non la sto buttando sul personale, dico solo che secondo me avendo delle aspettative diverse su come sarebbe dovuto essere stai subconsciamente tentando di trovare una "inutilità" (?) di fondo dell'intera scrittura.

Un'agenzia investigativa privata
non può arrestare o fermare nessuno, resta prerogativa delle forze dell'ordine, con le quali collabora raccogliendo indizi e informazioni. e tutto ciò che sappiamo alla fine di Emio lo dobbiamo al lavoro dell'agenzia investigativa :asd:
mi chiedi se sarebbe cambiato qualcosa? sì, che non si sarebbe saputo nulla o quasi del passato di Minoru e di ciò che lo ha spinto a diventare chi è diventato.
infondo non c'era da "fermare" nessuno, perché Minoru si era già fermato 18 anni prima
 
Non so, quello che tu definisci difetto per me non risulta tale.
Inoltre non sta scritto da nessuna parte che bisogna seguire un registro base per gli investigativi, anzi se tutti fanno alla stessa maniera si finisce veramente per dire è stato il maggiordomo.
 
Spoiler sul finale
Secondo me è stata una cosa bella che un gioco di questo tipo si sia concluso con un breve anime. Renderlo giocabile avrebbe rovinato l'esperienza e ridotto la drammaticità. Ci può stare che ci siano venti minuti di anime alla fine di una visual novel. Quanto al fatto che non andiamo mai a parlare con i genitori di Eisuke, sì, lo avevo notato pure io. Questa è forse l'unica vera mancanza di questo episodio. Per inciso, nei due precedenti si presenta una situazione simile, solo che lì parliamo anche con la famiglia, come è giusto che sia. Secondo me, è stata una dimenticanza. Ad ogni modo, anch'io ho subito pensato che il killer si fosse fermato solo perché aveva trovato un suo simile e qualcuno che gli ricordava la sorella
 
Madonna, pure il subconscio! :rickds:
non c'è nulla di strano, viviamo di subconscio e di substrati che ci portano a riaffermare le nostre convinzioni se queste non vengono totalmente e inconfutabilmente sbugiardate, cosa che quando si tratta di opinioni e gusti personali non potrà mai avvenire.
Sicuramente anche io sono subconsciamente fermo nelle mie convinzioni sul gioco.

poi è certo che
l'apporto del giocatore al verificarsi o meno di eventi sia qui inferiore rispetto agli altri due FDC e/o ad altri investigativi, ma non vedo come questo possa essere un difetto se il gioco si prefigge di raccontare una storia ed entusiasmarti nel mentre e lo fa bene
 
Non so, quello che tu definisci difetto per me non risulta tale.
Inoltre non sta scritto da nessuna parte che bisogna seguire un registro base per gli investigativi, anzi se tutti fanno alla stessa maniera si finisce veramente per dire è stato il maggiordomo.
È perché il tuo subconscio tindice che devi apprezzare in maniera incondizionata questo gioco. :unsisi:
 
Che peccato non poter ancora leggere i vostri spoiler. :asd:
Iniziato il capitolo 7.
 
È perché il tuo subconscio tindice che devi apprezzare in maniera incondizionata questo gioco. :unsisi:
e vabbè uno o vuole avere uno scambio di opinioni pacifico o non vuole, capito :asd:

facciamo che è un gioco inutile dove non succede nulla e con un intreccio inutile e amen
 
Nono, è veramente una cosa tua personale questo errore di sceneggiatura che vedi :unsisi:
No, è oggettivo.
Se uno poi ci passa sopra perché da più importanza a tutti gli altri aspetti positivi (e ce ne sono) allora quella è un'opinione del tutto rispettabile.

Wolf Loz massimo rispetto, ma la prossima volta pensaci due volte prima di buttarla in caciara mettendola sul personale.
Io mi sono semplicemente adeguato al livello che, solo in questa circostanza, hai fatto abbassare.
Per me chiusa qui, non rispondo più su questa questione.
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Spoiler sul finale
Secondo me è stata una cosa bella che un gioco di questo tipo si sia concluso con un breve anime. Renderlo giocabile avrebbe rovinato l'esperienza e ridotto la drammaticità. Ci può stare che ci siano venti minuti di anime alla fine di una visual novel. Quanto al fatto che non andiamo mai a parlare con i genitori di Eisuke, sì, lo avevo notato pure io. Questa è forse l'unica vera mancanza di questo episodio. Per inciso, nei due precedenti si presenta una situazione simile, solo che lì parliamo anche con la famiglia, come è giusto che sia. Secondo me, è stata una dimenticanza. Ad ogni modo, anch'io ho subito pensato che il killer si fosse fermato solo perché aveva trovato un suo simile e qualcuno che gli ricordava la sorella
Secondo me se l'hanno messa nei due precedenti capitoli allora non è dimenticanza, ma una scelta precisa dovuta a qualche feedback ricevuto.
Per il resto ti rispondo dopo perché la prima parte riguarda una questione troppo importante.
 
non la sto buttando sul personale, dico solo che secondo me avendo delle aspettative diverse su come sarebbe dovuto essere stai subconsciamente tentando di trovare una "inutilità" (?) di fondo dell'intera scrittura.

Un'agenzia investigativa privata
non può arrestare o fermare nessuno, resta prerogativa delle forze dell'ordine, con le quali collabora raccogliendo indizi e informazioni. e tutto ciò che sappiamo alla fine di Emio lo dobbiamo al lavoro dell'agenzia investigativa :asd:
mi chiedi se sarebbe cambiato qualcosa? sì, che non si sarebbe saputo nulla o quasi del passato di Minoru e di ciò che lo ha spinto a diventare chi è diventato.
infondo non c'era da "fermare" nessuno, perché Minoru si era già fermato 18 anni prima
Ma in realtà il protagonista e le scoperte, ma soprattutto le interazioni con i personaggi, sono state essenziali per come è finito il gioco.
Certo, è un approccio poco convenzionale e le influenze sono in punti che uno non si aspetta, ma la storia non avrebbe preso lo stesso corso senza l'agenzia investigativa.
 
Spoiler sul finale
Secondo me è stata una cosa bella che un gioco di questo tipo si sia concluso con un breve anime. Renderlo giocabile avrebbe rovinato l'esperienza e ridotto la drammaticità. Ci può stare che ci siano venti minuti di anime alla fine di una visual novel. Quanto al fatto che non andiamo mai a parlare con i genitori di Eisuke, sì, lo avevo notato pure io. Questa è forse l'unica vera mancanza di questo episodio. Per inciso, nei due precedenti si presenta una situazione simile, solo che lì parliamo anche con la famiglia, come è giusto che sia. Secondo me, è stata una dimenticanza. Ad ogni modo, anch'io ho subito pensato che il killer si fosse fermato solo perché aveva trovato un suo simile e qualcuno che gli ricordava la sorella

Sulla questione anime.
Premetto che me è piaciuto molto, lo sforzo produttivo dietro è evidentemente notevole ma è anche una resa incondizionata da parte degli autori.
"Non possiamo trasmettere certe emozioni se continuiamo con il videogioco, abbiamo bisogno di un altro medium."
E no, così non ha senso, anche e soprattutto perchè nel corso del gioco sono stati capaci di veicolare un flusso emotivo ricco e variegato.
Come dicevo in un altro post il mio capitolo preferito è stato il nono perchè è puro thriller, tensione allo stato puro e non solo grazie alle cinematiche ma perché dobbiamo agire in un contesto in cui potrebbe succedere di tutto (non succede ma non è questo il punto: conta il viaggio, non il punto d'arrivo), ma non solo, il capitolo che passiamo in un bar con Kamihara e la proprietaria? Un clima rilassato che comunque non faceva ritmo dato che era equilibrato dal racconto della proprietaria e anche qui non parliamo solo di cinematiche (mentre le componenti romantiche mi sono sembrate molto banali).
Voglio dire, se vuoi sconvolgere l'utenza con un videogioco story driven è questo il genere di gioco che ti permette di farlo.
Invece no: gli anime sono più importanti dei videogiochi.
Avrebbero dovuto osare di più, sono arrivati a limite del confine ma non hanno voluto superarlo.
Spero che un giorno qualcuno faccia un'intervista seria agli autori per capire perchè sono state adottate certe scelte.

Ah, se fosse stato ambientato in Italia questo gioco sarebbe finito al capitolo 9.
Con noi che apriamo la busta vicino alla cravatta che troviamo nell'appartamento di Kuze. :rickds:
 
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No, è oggettivo.
Se uno poi ci passa sopra perché da più importanza a tutti gli altri aspetti positivi (e ce ne sono) allora quella è un'opinione del tutto rispettabile.

Wolf Loz massimo rispetto, ma la prossima volta pensaci due volte prima di buttarla in caciara mettendola sul personale.
Io mi sono semplicemente adeguato al livello che, solo in questa circostanza, hai fatto abbassare.
Per me chiusa qui, non rispondo più su questa questione.
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Secondo me se l'hanno messa nei due precedenti capitoli allora non è dimenticanza, ma una scelta precisa dovuta a qualche feedback ricevuto.
Per il resto ti rispondo dopo perché la prima parte riguarda una questione troppo importante.

Non credo. Non ci voleva nulla a inserire un momento del genere. Lo hanno fatto in uno dei precedenti e se la sono cavata dignitosamente, quindi avrebbero potuto tranquillamente inserirlo anche qui

Sulla questione anime.
Premetto che me è piaciuto molto, lo sforzo produttivo dietro è evidentemente notevole ma è anche una resa incondizionata da parte degli autori.
"Non possiamo trasmettere certe emozioni se continuiamo con il videogioco, abbiamo bisogno di un altro medium."
E no, così non ha senso, anche e soprattutto perchè nel corso del gioco sono stati capaci di veicolare un flusso emotivo ricco e variegato.
Come dicevo in un altro post il mio capitolo preferito è stato il nono perchè è puro thriller, tensione allo stato puro e non solo grazie alle cinematiche ma perché dobbiamo agire in un contesto in cui potrebbe succedere di tutto (non succede ma non è questo il punto: conta il viaggio, non il punto d'arrivo), ma non solo, il capitolo che passiamo in un bar con Kamihara e la proprietaria? Un clima rilassato che comunque non faceva ritmo dato che era equilibrato dal racconto della proprietaria e anche qui non parliamo solo di cinematiche (mentre le componenti romantiche mi sono sembrate molto banali).
Voglio dire, se vuoi sconvolgere l'utenza con un videogioco story driven è questo il genere di gioco che ti permette di farlo.
Invece no: gli anime sono più importanti dei videogiochi.
Avrebbero dovuto osare di più, sono arrivati a limite del confine ma non hanno voluto superarlo.
Spero che un giorno qualcuno faccia un'intervista seria agli autori per capire perchè sono state adottate certe scelte.

Ah, se fosse stato ambientato in Italia questo gioco sarebbe finito al capitolo 9.
Con noi che apriamo la busta vicino alla cravatta che troviamo nell'appartamento di Kuze. :rickds:

A questo punto non mettiamo nemmeno i filmati, visto che stiamo parlando di videogiochi. Non è che se mettono
un anime a fine gioco
, è una sconfitta per il videogioco stesso. Secondo me non c'è nulla di male nella contaminazione. E l'essenza dei videogiochi è un concetto che sì, ha delle precise caratteristiche, ma può comunque essere adattato senza uscire comunque, nel complesso, dalla "zona videogioco"
 
No, è oggettivo.
Se uno poi ci passa sopra perché da più importanza a tutti gli altri aspetti positivi (e ce ne sono) allora quella è un'opinione del tutto rispettabile.

Wolf Loz massimo rispetto, ma la prossima volta pensaci due volte prima di buttarla in caciara mettendola sul personale.
Io mi sono semplicemente adeguato al livello che, solo in questa circostanza, hai fatto abbassare.
Per me chiusa qui, non rispondo più su questa questione.
Post automatically merged:


Secondo me se l'hanno messa nei due precedenti capitoli allora non è dimenticanza, ma una scelta precisa dovuta a qualche feedback ricevuto.
Per il resto ti rispondo dopo perché la prima parte riguarda una questione troppo importante.
ma veramente non l'ho mai messa sul personale, anzi, quello che ha cominciato a sfottere sei tu, comunque ok :asd:
 
No, è oggettivo.
Se uno poi ci passa sopra perché da più importanza a tutti gli altri aspetti positivi (e ce ne sono) allora quella è un'opinione del tutto rispettabile.

Wolf Loz massimo rispetto, ma la prossima volta pensaci due volte prima di buttarla in caciara mettendola sul personale.
Io mi sono semplicemente adeguato al livello che, solo in questa circostanza, hai fatto abbassare.
Per me chiusa qui, non rispondo più su questa questione.
Post automatically merged:


Secondo me se l'hanno messa nei due precedenti capitoli allora non è dimenticanza, ma una scelta precisa dovuta a qualche feedback ricevuto.
Per il resto ti rispondo dopo perché la prima parte riguarda una questione troppo importante.
Spiace, ma non posso proprio vedere come oggettivo il dover seguire un copione standard per il genere.
 
Spiace, ma non posso proprio vedere come oggettivo il dover seguire un copione standard per il genere.
Ah, no, io parlavo
dell'ininfluenza del protagonista sul proseguire della storia.
Senza di loro sarebbe iniziata con un ragazzino morto e sarebbe finita con il serial killer morto... ma anche con loro!
 
Ah, no, io parlavo
dell'ininfluenza del protagonista sul proseguire della storia.
Senza di loro sarebbe iniziata con un ragazzino morto e sarebbe finita con il serial killer morto... ma anche con loro!
forse (e dico forse) è vero ma... cosa importa? cosa intacca dell'esperienza?
 
Stemperiamo gli animi e non prendetela sul personale dai.
È giusto argomentare ma non in maniera accesa.
 
Mi è stato cancellato un messaggio in cui spiegavo ancora più semplicemente un concetto.
In una storia il protagonista deve influire con le sue azioni sul corso della stessa, se ciò non avviene allora c'è un problema di scrittura.
In questo caso bisogna fare un'ipotesi e vedere se regge.
Lasciando i protagonisti nella storia come la viviamo vediamo che essa inizia con un ragazzino ucciso e finisce con serial killer ucciso.
Togliamo i protagonisti: la storia inizia con un ragazzino ucciso e finisce con serial killer ucciso.
Questo è un problema di scrittura di una parte dell'opera.
Influisce negativamente su tutto? Questo è soggettivo.
L'oggettivo è invece il fatto che sia così.
 
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