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Festival, mostre e premi

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Scomodino

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A parte qualche occhio strizzato al politically correct (che ormai è prassi, sarebbe strano se non ci fosse) non mi pare che abbiano fatto gran cagate. Certo, forse 3 a BP sono un po' troppi e Viggo >>> Malek ma sono gusti. Green Book bel film, ci sta come vincitore.

 

AT-33

Norman Bates
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Be' Malek ha fatto l'interpretazione della vita giusto darglielo (e anche io ho amato Viggo)
Effetti speciali, l'allunaggio visivamente é una roba meravigliosa però il trip virtuale di Ready player One secondo me era da oscar

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Floxy

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Io ero convintissimo che vincesse Bohemian Rhapsody.

 

Luca (Pac)

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Edizione discreta, un po' troppo incentrata sulla questione nero e fiero, qualche oscar regalato in quest'ottica, per il resto tutto abbastanza condivisibile, mi spiace solo per Glenn Close che a 71 e dopo 7 nomination ormai può sperare solo nell'oscar alla carriera, che è un contentino rapportato ad una carriera simile

 

Giamast

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Vincitori che ci stanno, a parte qualche ladrata palese come la statuetta per gli effetti speciali e colonna sonora

Devo assolutamente vedere Green Book però, è uno dei pochi che mi manca da recuperare

 

AT-33

Norman Bates
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Giamast ha detto:
Vincitori che ci stanno, a parte qualche ladrata palese come la statuetta per gli effetti speciali e colonna sonora
 
Devo assolutamente vedere Green Book però, è uno dei pochi che mi manca da recuperare
Green Book va visto in originale per forza, é un film meraviglioso retto maestosamente da Ali e Viggo
Molto contento della sua vittoria, ero tra i pochi che ci credeva visto che Roma, La Favorita e Bohemian erano sicuramenti i più favoriti (pure Black Panther visto quanto e' stato osannato)

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FlareZero

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Contento per la statuetta a Malek, maestosa interpretazione di Freddy Mercury, era Perfetto.

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LoneWolf

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Per quanto mi riguarda troppe statuette a Bohemian Rhapsody e Black Panther, e pochissimi a film come BlacKkKlansman, Isle of Dogs, The Favourite e qualche altro che adesso non mi viene in mente. (ah, Ready Player One manco quella degli effetti, boh)

Ma amen, alla fin fine gli oscar sono così, con delle leccate qua e là.

 

Buddha94

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Black Panther, normalissimo film in linea con i canoni Marvel, che prende 3 statuette. Bah...

 

Il Commodoro

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Sono contento che quella ciofeca di Roma non abbia vinto il Miglior Film. Malek migliore attore più che un Oscar a lui è un Oscar a Freddie Mercury. Contento per Green Book.

Gli Oscar comunque si confermano dei premi in decadenza, è da due anni che non li seguo più e son contento così visti i risultati.

 

TestaMatta89

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Ha vinto una simpatica commedia natalizia di buoni sentimenti come Green Book, sicuramente un ottimo film, non un film da Oscar, ma si sa, all'Academy piacciono i film semplici, anche perché le opere d'arte come Roma, The Favourite e Vice non sono attrezzati per comprenderle.

Detto questo, Black Panther con tre oscar verrà ricordato (a ragione) come una delle più grandi vergogne della storia della manifestazione.

 

Quattro

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Nel caso potesse interessare a qualcuno anche quest'anno contro ogni pronostico son riuscito a fare un salto a Venezia, quattro giorni vissuti un po' di fretta ma più che soddisfacenti dal punto di vista cinefilo. Non siamo ai livelli di due anni fa (che per me fu praticamente un all-star di autori e titoli) ma decisamente più interessante dell'edizione scorsa, poco memorabile almeno nella mia esperienza. Festival che comincia a farsi un po' stretto per il pubblico, con un'affluenza apparentemente in continuo aumento: tante code per praticamente qualunque servizio, che sia la biglietteria o la caffetteria o il bagno o addirittura la fontanella, con centinaia di accreditati tagliati fuori da più o meno qualsiasi proiezione che non fosse a loro specificatamente riservata. Il tutto reso particolarmente odioso da un caldo decisamente più intenso che nei due anni scorsi, con un sole implacabile dalle nove di mattina alle sette di sera. A mio parere sarebbe ora di limitare il numero di accrediti disponibili, e/o di aumentare il numero di proiezioni (alcune sale rimangono inutilizzate la mattina, e altre addirittura ospitano soltanto una o due proiezioni al giorno) e/o di aumentare la sinergia con le sale di Venezia, che anche quest'anno può vantare il solo eroico Rossini per le seconde visioni: sarebbe opportuno avere perlomeno un altro cinema aperto e/o aprire anche la mattina, così da estendere la programmazione su tutta la giornata e non solo ai film presentati il giorno immediatamente precedente, ma anche a due giorni. In questo modo a mio parere si potrebbe dare una valvola di sfogo praticabile per il traffico del Lido, nonché offrire agli spettatori una seconda possibilità per recuperare qualche proiezione persa per strada.

Dal punto di vista della qualità dei titoli proposti sono rimasto positivamente sorpreso: sarà che avevo aspettative molto basse, con il solo Gray ad interessarmi veramente, ma comunque ho trovato soddisfazione anche in titoli e autori che non conoscevo o da cui mi aspettavo pochino. Non sono riuscito a vedere tutti i film che avrei voluto (molte proiezioni andavano misteriosamente esaurite circa istantaneamente dall'inizio delle vendite) ma l'unico vero rimpianto è stato perdermi Polanski, non tanto perché mi interessasse quanto perché se ne è parlato tanto, e al Lido stare al passo con le voci che corrono è di per se una parte del gioco. Ma quella sera non ne avevo voglia e son tornato a casa lol

Insomma ecco un riassuntone delle mie visioni veneziane, (due) classici compresi. Non so se qualcuno legga ancora qui dentro ma se non altro serve a me per riordinare le idee dopo quattro giorni di in cui non ho quasi avuto il tempo di pensare.

Marriage story, di Noah Baumbach. In concorso. Molto bello, riuscito sia nella sua componente più comica che in quella drammatica, quest’ultima grazie anche e soprattutto alle magnifiche interpretazioni di Driver e Johansson. Echi bergmaniani in uno studio di un amore che muore sotto lo sguardo attonito della coppia stessa, quasi spettatrice di se stessa. Dichiaratamente autobiografico, non raggiunge la grandezza ma sa colpire più volte e con forza.

Ad astra, di James Gray. In concorso. Film di gran lunga più atteso della mostra per me, e parziale delusione. Dal punto di vista tecnico-immaginifico è quanto di meglio la fantascienza abbia offerto nell’ultimo decennio (evidente il debito nei confronti dei vari Gravity, Interstellar, finalmente però superati da una mano autoriale capace di far davvero brillare il genere), con una progressione spaziale-narrativa e un world building più da romanzo che da film. Manca però la sceneggiatura, la cui componente drammatica è sostanzialmente relegata ai monologhi interiori simil-malickiani di Pitt e che risulta decisamente deludente nel tirare le fila del discorso. Insomma non è il Gray che amo, quello capace di prendere storie al limite dell’archetipo e di farne esplodere tuttta la potenza drammatica semplicemente attraverso l’intreccio e i rapporti fra i suoi personaggi.

The kingmaker, di Lauren Greenfield. Fuori concorso. Quarant’anni di storia delle Filippine attraverso il ritratto della ex-first lady Imelda Marcos, affascinante personaggio indecifrabilmente oscillante fra un'ingenuità patetica e un raggelante cinismo, fra plateale idiozia e genio politico. Documentario estremamente interessante per chi come me fosse quasi completamente all’oscuro della storia del paese, e capace di porla in rapporto allo scenario internazionale sia passato che presente. Forse non perfetto il montaggio, con qualche ridondanza e qualche salto in avanti e indietro di troppo; ma ben realizzato e ricco di un soggetto fortissimo.

Un mond plus grand, di Fabienne Berthaud. Giornate degli autori. Ogni scena è mediocre.

The incredible shrinking man (1957), di Jack Arnold. Venezia classici. Irresistibile fantascienza old-school, semplicissimo nella premessa (sta letteralmente nel titolo) ma pieno di idee narrative e registiche, ritmato perfettamente e addirittura sorprendente in certi sviluppi. Effetti speciali di una pulizia stupefacente. Una piacevolissima scoperta. Bonus: il titolo italiano è Radiazioni BX: Distruzione uomo. Provate voi a far meglio di così.

Citizen K, di Alex Gibney. Fuori concorso. Fa un interessante paio con The kingmaker: anche qui abbiamo un personaggio affascinante e controverso, l’ex oligarca russo Mikhail Khodorkovsky, attraverso il cui ritratto vengono letti gli ultimi decenni della storia di un paese, in questo caso la Russia dalla liberazione dal comunismo sovietico alla dittatura putiniana. Data la storia personale di Khodorkovsky (incastrato e incarcerato per quasi 10 anni da Putin, quindi rilasciato ma di fatto esiliato) e il suo grado di coinvolgimento nella realizzazione del film stesso la narrazione assume un tratto smaccatamente anti-putiniano, con l’evidente rischio di trasformarsi in un’agiografia o peggio, in un’operazione di propaganda. Ho trovato però intellettualmente onesta la regia di Gibney, che attraverso un estensivo lavoro di contestualizzazione storica fornisce allo spettatore tutte le informazioni necessarie a farsi un’opinione sugli eventi rappresentati al di là della rappresentazione stessa, facendo anche emergere le ambiguità e le contraddizioni di Khodorkovsky stesso e del suo ruolo nella storia recente russa. Indubbiamente schierato, ma indubbiamente necessario in una fase storica in cui il putinismo sembra dilagare in tutto l’Occidente e non solo.

Ema, di Pablo Larraìn. In concorso. Larraìn abbandona per una volta la sua estetica del controluce e confeziona un’esperienza sensoriale a tratti totalizzante, dalla fotografia, alle coreografie, ai vestiti, agli interpreti stessi, alla musica – soprattutto alla musica. (Per la cronaca, colonna sonora pazzeska di Nicolas Jaar e una sbalorditiva De Girolamo che recita e balla da dio). C’è qualche barlume del Korine di Spring breakers, pur mancandone l’ineffabile sottigliezza. Perché sì, a tratti Larraìn riesce a incanalare tutte le componenti della sua opera in una celebrazione/condanna dell’anarchia, dell’auto-affermazione contro tutto e contro tutti, della soddisfazione immediata delle più sfrenate pulsioni, ma per la maggior parte del film la sceneggiatura è… strana? Se non si trattasse di Larraìn forse si parlerebbe a cuor leggero di disastro, con personaggi che sono enormi punti ciechi, relazioni e conflitti insondabili e un intreccio che in un surreale colpo di scena finale si rivela stupefacentemente e inspiegabilmente machiavellico, il tutto condito con supercut di scene di sesso di un esibizionismo sostanzialmente fine a se stesso (non che ci lamentiamo) e immerso in un discorso sulla genitorialità (?) francamente quasi incomprensibile, almeno alla prima visione. Ma mi è piaciuto anche così, rotto e strano e bellissimo, con vette di pura sublimazione audiovisiva.

Joker, di Todd Phillips. In concorso. Diciamo che pure questo fa una strana coppia con Ema, per il suo approccio al contempo viscerale e superficiale all’anarchia, al livore cieco verso “i rikkih” e l’ordine costituito. Ed è una superficialità pericolosa, perché il Joker di Phillips è poco più che un condensato di tic e di frasi fatte alla We live in a society/Condividi se sei indignato in cui gli sceneggiatori sembrano addirittura credere, banalizzando i conflitti sociali rappresentati e rendendoli di fatto semplicemente strumentali alla mitizzazione del personaggio agli occhi dello spettatore medio. Non voglio dire che sia totalmente apologetico, lo squilibrio mentale del protagonista è messo fin troppo in chiaro (se si mettessero una dietro l’altra le risate di Phoenix credo si andrebbe tranquillamente oltre i dieci minuti di film), ma è evidente che il regista era talmente innamorato del personaggio che anche questi aspetti si appiattiscono quasi completamente sul fan service, della serie Guardate quanto è paxxo il Joker, e di fatto rendendolo innocuo se non addirittura contribuendone all'esaltazione. È un film molto ridondante e didascalico nella progressione, con una linea narrativa principale che continua a ripetere le stesse situazioni e gli stessi slogan dall’inizio alla fine, e un paio di altre totalmente sconclusionate (clamoroso il doppio colpo di scena sulla famiglia del futuro Joker). È un film molto derivativo e prevedibile (fondamentalmente, una linea retta dal punto A al punto B con in mezzo cliché) tranne in alcuni casi in cui si infila in un vicolo cieco e se ne esce con palesi forzature. È un film tecnicamente ben girato, con una fotografia purtroppo banalizzata da un utilizzo oserei dire ossessivo del teal&orange (seriamente, nove inquadrature su dieci sono praticamente bicromatiche). È un film medio con pretese autoriali velleitarie infarcito di retorica anarco-populista spicciola, tutto sommato non sgradevole da seguire ma inquietante per la superficialità (direi cinismo, ma ho la sensazione che gli sceneggiatori ne fossero sinceramente convinti) con cui edulcora certi temi per il pubblico di massa.

Seules les bêtes, di Dominik Moll. Giornate degli autori. Molto carino, una storia a incastri che dopo un inizio sinceramente da sbadigli (temevo l’ennesima commedia nera da cinema francese medio) si fa inaspettatamente gradevole da seguire e a tratti sinceramente divertente nei suoi improbabilissimi sviluppi.

Out of the blue (1980), di Dennis Hopper. Venezia classici. Sezione quest’anno deludente nei nomi ma proprio per questo sorprendente nella qualità dei titoli proposti. Un distillato del cinema indipendente che amo, se non addirittura uno dei pilastri fondamentali per tutto il macro-genere dei quindici-venti anni successivi (lo stesso Blue velvet potrebbe benissimo esserne debitore). Novanta minuti di vagabondaggio nella profonda periferia americana, aggrappandosi all’illusione della libertà in una realtà claustrofobica. Perfetti Manz e lo stesso Hopper, in un ruolo che in certi suoi aspetti è chiaramente il predecessore spirituale di Frank Booth. Bellissimo. E anche quest’anno il festival si chiude per me con una piacevolissima sorpresa.

 

Quinlan

...
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Il film di Larraìn dal trailer mi ispira pochissimo, però rimango fiducioso, su Joker mi hai spento quel po' di hype che avevo.  :asd:

 

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Il film di Larraìn dal trailer mi ispira pochissimo, però rimango fiducioso, su Joker mi hai spento quel po' di hype che avevo.  :asd:
Ho visto il trailer, in effetti non va troppo lontano dal film vero. :asd:  Alcune di quelle parti simil-videoclip sono letteralmente videoclip anche dentro al film. :asd:  Hype per il canale PabloLarraìnVEVO tutto reggaeton e product placement.

 

Domino Hurley

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Vivo nei pressi di Venezia ma ancora non mi è saltato in mente di andare alla mostra del cinema, mi piacerebbe un sacco ma il caldo/afflusso abnorme di persone mi fa desistere ogni anno.

 

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Vivo nei pressi di Venezia ma ancora non mi è saltato in mente di andare alla mostra del cinema, mi piacerebbe un sacco ma il caldo/afflusso abnorme di persone mi fa desistere ogni anno.
È un peccato, secondo me anche solo un paio di giorni vale la pena, anche giusto per provare che aria si respira al Lido in quei giorni. Il caldo quest'anno è stato fastidioso ma è un problema che può essere aggirato, se uno si programma bene la giornata la maggior parte delle ore di luce le si passano in sala all'aria condizionata. :asd:  

 

Domino Hurley

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Devo trovare qualcuno che ci venga. Ci faccio un pensiero per il 2020.

 

Shining Vivi

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Non sapevo ci fosse il topic, sono stato una settimana a Venezia, è stata la mia prima volta sia in città che alla mostra del cinema. Esperienza magnifica che davvero consiglierei a tutti gli amanti del cinema. Il lido non l'ho trovato assolutamente caotico, anzi. File tollerabilissime per entrare in sala (e avevo il pass verde studenti, quindi quello più base possibile). Hai attori che ti passano di fianco (mi sono passati a un cm mentre ero in fila gente come Rami Malek, Thessa Thompson, Margaret Qualley che non sapevamo nemmeno fossero lì, infatti c'è stato un momento di intontimento generale in coda //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif ) e si vedono sia film attesissimi che film più da festival, roba per tutti i gusti, dai classici restaurati ai film delle nazioni più inaspettate (ho visto un film su dei pastori tibetani, per dirne una). Ho visto i film in concorso fino al 4, ultimo Babyteeth quindi e fin lì sono anche soddisfatto dei risultati. I miei preferiti sono stati Joker, Marriage Story e Martin Eden. Non credevo però che Joker potesse vincere proprio miglior film mentre so contentissimo per Marinelli miglior attore, era una gara a tre tra lui, Joaquin Phoenix e Adam Driver ma penso che gli ultimi due saranno facilmente nominati almeno agli Oscar quindi giusto che la soddisfazione per una volta se la sia tolta un italiano che merita.

Per chi volesse andarci alcune informazioni tecniche, io ho fatto pass studenti appunto a 50€ e ho alloggiato a San Marco in un simil ostello. Ho speso poco per gli standard veneziani credo, me la sono cavata con poco meno di 250 per sette notti, ero in una stanza condivisa in 4 in una casa con un solo bagno condiviso da fino a 6 persone ma per il tempo che stavo lì è servita benissimo allo scopo. Considerate che scendevo di casa poco prima delle 7 e tornavo a mezzanotte circa, doccia e si ricominciava il ciclo. Se non siete così vi consiglio sistemazioni un attimo più adeguate. Io spero assolutamente di tornarci, l'ideale sarebbe fittare una casa al lido con più gente possibile, io ero solo e sono sicuro che con la giusta compagnia l'esperienza diventa ancora migliore.

Adesso vado a rileggermi un po' il topic a ritroso perché sono molto curioso di leggere i pareri su alcuni film //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

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massy95

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Non sapevo ci fosse il topic, sono stato una settimana a Venezia, è stata la mia prima volta sia in città che alla mostra del cinema. Esperienza magnifica che davvero consiglierei a tutti gli amanti del cinema. Il lido non l'ho trovato assolutamente caotico, anzi. File tollerabilissime per entrare in sala (e avevo il pass verde studenti, quindi quello più base possibile). Hai attori che ti passano di fianco (mi sono passati a un cm mentre ero in fila gente come Rami Malek, Thessa Thompson, Margaret Qualley che non sapevamo nemmeno fossero lì, infatti c'è stato un momento di intontimento generale in coda //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif ) e si vedono sia film attesissimi che film più da festival, roba per tutti i gusti, dai classici restaurati ai film delle nazioni più inaspettate (ho visto un film su dei pastori tibetani, per dirne una). Ho visto i film in concorso fino al 4, ultimo Babyteeth quindi e fin lì sono anche soddisfatto dei risultati. I miei preferiti sono stati Joker, Marriage Story e Martin Eden. Non credevo però che Joker potesse vincere proprio miglior film mentre so contentissimo per Marinelli miglior attore, era una gara a tre tra lui, Joaquin Phoenix e Adam Driver ma penso che gli ultimi due saranno facilmente nominati almeno agli Oscar quindi giusto che la soddisfazione per una volta se la sia tolta un italiano che merita.

Per chi volesse andarci alcune informazioni tecniche, io ho fatto pass studenti appunto a 50€ e ho alloggiato a San Marco in un simil ostello. Ho speso poco per gli standard veneziani credo, me la sono cavata con poco meno di 250 per sette notti, ero in una stanza condivisa in 4 in una casa con un solo bagno condiviso da fino a 6 persone ma per il tempo che stavo lì è servita benissimo allo scopo. Considerate che scendevo di casa poco prima delle 7 e tornavo a mezzanotte circa, doccia e si ricominciava il ciclo. Se non siete così vi consiglio sistemazioni un attimo più adeguate. Io spero assolutamente di tornarci, l'ideale sarebbe fittare una casa al lido con più gente possibile, io ero solo e sono sicuro che con la giusta compagnia l'esperienza diventa ancora migliore.

Adesso vado a rileggermi un po' il topic a ritroso perché sono molto curioso di leggere i pareri su alcuni film //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

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Manco sapevo che al festival potessero entrare persone comuni come noi :asd:  Azz, Malek dal vivo :predicatore:  Si fermano a far foto per caso ? Comunque buono a sapersi per il prossimo anno... Con quanto anticipo hai prenotato ?

 

Shining Vivi

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massy95 ha detto:
Manco sapevo che al festival potessero entrare persone comuni come noi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Azz, Malek dal vivo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Predicatore.gif Si fermano a far foto per caso ? Comunque buono a sapersi per il prossimo anno... Con quanto anticipo hai prenotato ?

Pure io pensavo fosse complicatissimo andarci, a saperlo sarei andato già negli anni passati che tra poco non sarò più studente, quindi addio pass //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif foto sul carpet è difficile, puoi acchiapparli dietro il palazzo del casinò quando fanno le conferenze stampa ma devi comunque metterti un po' in attesa. Poi per gente come Malek ecc. che partecipavano a proiezioni in sale diverse va un po' a culo, se li punti e hai un po' di faccia tosta la foto puoi riuscire a farla, ma devi essere pronto al volo o sapere dove devono andare.

Il pass si prenota se non sbaglio entro il 31 maggio per pagarlo 50 al posto di 90. Poi ho prenotato il treno (italo) tipo a giugno per avere lo sconto (conta che ho viaggiato da Salerno) e la stanza l'ho presa su Airbnb sempre a giugno se non sbaglio, conta comunque che avevo la cancellazione gratuita fino a due giorni prima quindi conviene farla che è l'unica cosa senza impegno. Se non sei iscritto e ti interessa magari ti mando il ref link che così tu risparmi 25€ su una prenotazione e io prendo un po' di credito //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif detto questo comunque ti dico che per vivere al meglio la fiera l'ideale è o alloggiare al lido o stare a una distanza che ti permetta di raggiungere a piedi la fermata del vaporetto gratuito per il lido incluso nel pass, oltre diventa troppo stancante secondo me.

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