Ufficiale Festival, mostre e premi

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Le mie attenzioni sono tutte per la coppia malefica Von Trier e Noè, tra quelli in concorso non lo so, tanti non li conosco nemmeno, altri solo di nome; due che sicuramente mi ispirano sono Ceylan e Zhangke, anche Under the silver lake mi incuriosisce abbastanza nonostante It follows non mi avesse entusiamato, Godard invece è un'incognita, sarà sicuramente un film sperimentale sulla scia di Adieu au langage che insomma, era così così...






 
Hype assoluto per Noé, del resto non ho letto nulla che abbia sapunto attirarmi da quello che sto seguendo :unsisi:

 
A me interessano parecchio i film di Farhadi, Garrone e Spike Lee.

Son curioso di vedere come se la sia cavata Farhadi con quel cast stellare. Garrone è sempre originale e mai banale, quindi ha sempre la mia attenzione. Lee sembra abbia tirato fuori un film leggero e brillante come non ne faceva da tempo.

 
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Garrone lo vado a vedere in settima, Farhadi purtroppo ne parlano tutti male :tristenev:

 
Ho letto che anche Burning di Lee Chang-dong è piaciuto molto alla stampa.

Comunque stavo vedendo che le durate degli applausi non sono così distanti da come dicono, durano veramente minuti interi...



...assurdo ma vero. :asd:

 
Se interessa, qui c'è l'aggregatore di voti delle varie jury grid.

Dogman l'ho visto l'altro ieri ed è un buon film, ma non mi sembra da Palma d'Oro. Faccio il tifo per Marcello Fonte.

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Se interessa, qui c'è l'aggregatore di voti delle varie jury grid.
Dogman l'ho visto l'altro ieri ed è un buon film, ma non mi sembra da Palma d'Oro. Faccio il tifo per Marcello Fonte.


Quelle medie confermano quanto ho sentito, concorso tra i migliori degli ultimi anni ma sezioni secondarie sottotono :unsisi:

 
Noé che vince è una grand pubblicità, sono contentissimo per lui, se lo merita. Il film è stato amato in lungo e in largo.

E rullo di tamburi... me lo vedo tra 10 giorni! :D

 
Noé che vince è una grand pubblicità, sono contentissimo per lui, se lo merita. Il film è stato amato in lungo e in largo.
E rullo di tamburi... me lo vedo tra 10 giorni! :D
l'invidia è tanta

 
Comunque Benigni ha decisamente rotto le palle.

 
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75a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia

Diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale, la manifestazione avrà luogo a Venezia dal 29 agosto all'8 settembre 2018.

La giuria sarà presieduta da Guillermo del Toro, filmmaker messicano e trionfatore della scorsa edizione del festival (oltre che vincitore agli Academy Awards) con "La forma dell'acqua" (The Shape of Water).

Gli altri membri della giuria sono: l'attrice e regista Sylvia Chang (Taiwan); l'attrice Trine Dyrholm (Danimarca); l'attrice e regista Nicole Garcia (Francia); il regista e sceneggiatore Paolo Genovese (Italia); il regista Małgorzata Szumowska (Polonia); il regista Taika Waititi (Nuova Zelanda); l'attore Christoph Waltz; e l'attrice Naomi Watts (Regno Unito).

Chi si aggiudicherà il presigioso Leone d'oro quest'anno? Seguiteci sul topic per commentare l'andamento di questa interessantissima edizione del Festival di Venezia.

Si alzi il sipario!


















Film in concorso (Leone d'oro)

Il primo uomo (First Man), regia di Damien Chazelle (Stati Uniti d'America)

The Mountain, regia di Rick Alverson (Stati Uniti d'America)

Doubles Vies, regia di Olivier Assayas (Francia)

The Sisters Brothers, regia di Jacques Audiard (Stati Uniti d'America, Francia, Romania, Spagna)

The Ballad of Buster Scruggs, regia di Joel ed Ethan Coen (Stati Uniti d'America)

Vox Lux, regia di Brady Corbet (Stati Uniti d'America)

Roma, regia di Alfonso Cuarón (Messico)

22 July, regia di Paul Greengrass (Norvegia, Irlanda)

Suspiria, regia di Luca Guadagnino (Italia, Stati Uniti d'America)

Opera senza autore (Werk ohne Autor), regia di Florian Henckel von Donnersmarck (Germania)

The Nightingale, regia di Jennifer Kent (Australia)

La favorita (The Favourite), regia di Yorgos Lanthimos (Irlanda, Regno Unito, Stati Uniti d'America)

Peterloo, regia di Mike Leigh (Regno Unito)

Capri-Revolution, regia di Mario Martone (Italia, Francia)

What You Gonna Do When the World's on Fire?, regia di Roberto Minervini (Italia, Stati Uniti d'America)

Napszállta, regia di László Nemes (Ungheria)

Frères Ennemis, regia di David Oelhoffen (Francia, Belgio)

Neustro tiempo, regia di Carlos Reygadas (Messico, Francia, Germania, Danimarca, Svezia)

At Eternity's Gate, regia di Julian Schnabel (Stati Uniti d'America, Francia)

Acusada, regia di Gonzalo Tobal (Argentina, Messico)

Zan, regia di Shin'ya Tsukamoto (Giappone)

 
Ultima modifica da un moderatore:
Non lo so, dei Coen che tornano al western non ne sento il bisogno sinceramente, di quello di Mike Leigh mi ispira poco il soggetto, Tsukamoto ormai l'ho perso di vista da un po'. Lanthimos, Reygadas e Brady Corbet già mi ispirano di più, anche il remake di Suspiria dal trailer non sembra male.

 
Ma come Tsukamoto è al suo apice, io non vado neanche quest'anno, ripeterò Berlino probabilmente visto che non mi viene a costare niente. Magari l'anno prossimo.

 
Probabilmente ci passo 3 giorni, giusto per vedere Tsukamoto, Yimou e il nuovo film della Kent. Sicuramente ci infilerò altro in mezzo ma non so ancora cosa.

 
Il 6 settembre David Cronenberg verrà premiato con il Leone d'Oro alla carriera. Ecco la motivazione del direttore della mostra Alberto Barbera:

Benché in origine Cronenberg sia stato relegato nei territori marginali del genere horror, sin dai suoi primi film scandalosamente sovversivi il regista ha mostrato di voler condurre i suoi spettatori ben al di là del cinema di exploitation, costruendo film dopo film un edificio originale e personalissimo. Ruotando intorno all’inscindibile relazione di corpo, sesso e morte, il suo universo è popolato di deformità grottesche e allucinanti accoppiamenti, nel cui orrore si riflette la paura per le mutazioni indotte nei corpi dalla scienza e dalla tecnologia, la malattia e il decadimento fisico, il conflitto irrisolto fra lo spirito e la carne. La violenza, la trasgressione sessuale, la confusione di reale e virtuale, il ruolo deformante dell’immagine nella società contemporanea, sono alcuni dei temi ricorrenti, che contribuiscono a fare di lui uno dei cineasti più audaci e stimolanti di sempre, un instancabile innovatore di forme e linguaggi
E questa è la risposta del maestro canadese:

Ho sempre amato il Leone d’Oro di Venezia. Un leone che vola su ali d’oro – è l’essenza dell’arte, non è vero? L’essenza del cinema. Sarà davvero entusiasmante ricevere il Leone d’Oro
Dopo la premiazione verrà proiettato il suo film "M. Butterfly".

 
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