Completamente d'accordo su Ardyn, e sul concetto di profondità di un villain.
E onestamente la sensazione è che la scrittura multipla del PG (da V13, a 15, e da 15 al DLC) abbia portato fin troppe modifiche alla sua backstory, per renderlo più accomodante con il gusto del pubblico (che ormai si era affezionato a lui)
DICI BENISSIMO: Ardyn post DLC è un personaggio di Eschilo, è un personaggio imbrigliato nel Deus Ex Machina del Destino, la cui accezione greca è di forza inamovibile e incontrovertibile...
Là dove invece nel gioco originale (quanto meno per come c'era stato presentato) era un personaggio che SCEGLIE di fare quello che fa, perché ciò che lo circonda lo ha reso tale. Il tradimento, lo spodestamento, la rabbia, l'odio, l'invidia, tutti sentimenti sorti nel periodo di prigionia, che lo portano a scegliere di distruggere il mondo e le persone (e sé stesso in un certo qual modo) pur di ottenere la sua agognata vendetta.
Post DLC invece abbiamo, un Ardyn che ha tutte le ragioni di essere ciò che è, a fronte di un fratello FORZATAMENTE stronxo, e di delle Divinità che gli han sostanzialmente "o fai così, o fai così".
L'unico barlume di apprezzamento per me sta nel finale del DLC, in cui lui pur accettando il suo destino come ineluttabile, sbarella completamente "uccidendo" la proiezione della sua amata, e gettandosi nell'abisso più puro della follia nichilista... Eppure tutto ciò che fa nel XV a posteriori diventa più che altro un gioco DEVIATO del destino, più che un piano complesso di vendetta "Shakespeariana"
Unico dubbio che ho su questa scrittura-riscrittura
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