Doc E.Brown
Il Regalo di Natale (PS4)
Fin dalle prime informazioni sul titolo, l'intuizione di Ninja Theory mi ha ispirato fiducia. Nel mio
caso non fa tanto notizia, vista la fiducia (sempre ben ripagata, a mio avviso) che diedi alla piccola
SH in occasione di Enslaved e DmC (leggermente meno per Heavenly Sword, ma lì era un discorso
ancora troppo acerbo, anche se Nariko è rimasta nei miei pensieri peccaminosi). All'uscita del titolo,
fui molto soddisfatto del successo di critica e pubblico di questo Hellblade… ma fu grande il mio
rosicamento nel vedere un titolo di tale caratura privo di una release retail. Decisi dunque di
temporeggiare, certo, in cuor mio, che sarebbe uscita una fantomatica edizione boxata. Tutto
sembrava perduto al momento dell'acquisizione di NT da parte di M$... fu allora che dissi "dai,
diamoci termine ultimo fine 2019, se non esce, vado di dd". Il resto è storia. Ad ogni modo, son
estremamente hypato di giocare quello che, almeno ad oggi, sarà l'ultimo titolo NT che potrò
giocare. Tantissimo hype per scoprire quale sarà questo sacrificio di Senua.
Il Più Atteso del 2019 (PS4)
In una manovra che non conosce precedenti nella storia dell'industria videoludica, si ritorna a fare
un seguito canon di una serie, sebbene nel frattempo si sia tentato un reboot di scarso successo (il
DmC di cui sopra). Quindi torna il buon vecchio Dante, in compagnia di Nero e di altri nuovi
personaggi, in un nuovo capitolo della storia originale iniziata dal buon Kamiya su PS2. Sebbene
DmC sia stato un lodevolissimo action (potete dire quello che ve pare, lo sapete tutti che E' COSI'),
la prospettiva di un ritorno alla vecchia serie (con tutto ciò che ne comporta gameplay wise, anche il
fatto che abbia fatto tesoro di alcune trovate di DmC innestate nell'impianto ludico alla
DMC3/4

) basta da sola a farmi diventare DMC5 il più atteso del 2019 anche nei confronti di
mastodonti come il remake di Resident Evil 2, Kingdom Hearts 3, Death Stranding, Ghost of
Tsushima, Sekiro e compagnia cantante. Let's Rock, Baby.
Il Gioco Consigliato (PS4)
E che ve lo dico a fare? Il ritorno di Kratos dalle nebbie del tempo ci consegna un autentico
masterpiece dell'era PS4. La nuova ambientazione da una linfa vitale tutta nuova ad una serie che,
diciamocelo, aveva necessariamente bisogno di una svecchiata per sopravvivere all'invecchiamento
delle sue formule ludiche. E God of War decide dunque di diventare un'avventura a tutto tondo,
dove la struttura metroidvania si sposa con un battle system rivoluzionato ed assuefante, sullo
sfondo di una direzione artistica e di un level design che non lesinano varietà e stupore ad ogni
momento dell'avventura. E' impossibile avventurarsi nelle lande nordiche in compagnia di Kratos ed
Atreus senza rimanere stupefatti della bellezza di ogni momento dell'avventura (ben più lunga che
in passato e ricca di segreti). Le prospettive per il futuro della saga non sono mai state più rosee,
soprattutto alla luce di cosa può portare questa formula ludica al limite delle sue possibilità ed al
servizio di una trama che si preannuncia un epic mindfuck. Boy!
Il Gioco Sconsigliato (PS4)
Posate i forconi e le torce e fatemi spiegare. Con questa scelta non voglio dire che il remake del
capolavoro di Ueda sia un titolo da sconsigliare in senso assoluto… PERO'… dovrebbe contenere
perlomeno delle "istruzioni per l'uso". Ciò che voglio dire è che non si può negare che SotC 2018 sia
un remake praticamente perfetto, ossequioso dell'opera PS2 ed attento a riproporre in hardware
moderno un'avventura magica… ma forse è proprio quello il problema. Sono un romantico, ok? E
forse rigiocare un'opera così magica e sognante, così tanto tempo dopo, con il lustro dei nuovi
hardware… ti fa perdere tantissimo in emozioni e ci si limita a un giocare nuovamente un titolo che
ludicamente nel 2005 era avveniristico… nel 2018 mica tanto (Argo era una pigna in culò nel 2005
ed è una pigna in culò nel 2018, per dirne una). E' come vedere in 4K un film vecchissimo e
bellissimo ma che mostra in sé e per sé tanti segni del tempo. Ovviamente se non subìte questo
"sfasamento temporale delle emozioni" o non avete giocato SotC nel 2005, fate finta di non aver
letto questo trafiletto e sbrigatevi a colmare questa lacuna. Per tutti gli altri… provatelo e forse
capirete ciò che intendo.
Il Gioco Sorpresa (PS4)
Anche qui, chi mi conosce potrebbe dire "e sarebbe una sorpresa per Doc? Si vede che è ubriaco".
Non sono ubriaco! Sarò pure un bugiardo, un maiale, un idiota, un ubriaco ma vi assicuro che non
sono una pornostar (semicit). SEGA finalmente pesca a pieni mani il coraggio necessario per
riportare su home console una serie di cui noi sonari valkyriani della prima ora abbiam tessuto le
lodi per anni. E con VC4 si va oltre ogni più rosea aspettativa: non solo è il vero e proprio successore
del primissimo VC, ma offre tantissimo. Un gameplay più ricco e che riserva novità ad ogni battaglia,
una storia di guerra inedita e con temi profondamente diversi da quelli trattati nei precedenti
capitoli, un cast carismatico graziato dalla medesima direzione artistica del capostipite, una
longevità spettacolare, una soundtrack epica. Ah, ed è pure sub ita, così non potete fare gli gnegnè
che è eng only. La speranza è che non si debbano attendere altri 10 anni per un altro VC per home
console. Squad E, move out!
Il Gioco Delusione (PS4)
Qui invece siamo nel campo delle delusioni vere e proprie. Francamente avevo sempre visto con
curiosità a questo titolo, soprattutto per le belle parole spese soprattutto dalla critica… ma pad alla
mano ho capito che non è esattamente tutto rose e fiori. Chiariamoci, la direzione artistica è
deliziosa e alcune trovate di game design (mutuate dalla versione Vita) son intelligenti e divertenti…
peccato che il gioco sia al tempo stesso ridicolmente facile (per tutti) ed assolutamente tedioso (per
i completisti). Un platform/adventure dove ti trovi a litigare più col sistema di controllo, la gestione
delle collisioni e la lettura del level design, che non con il livello in sé e per sé, significa che
ludicamente offre davvero poco, al di là delle gimmick da motion controller e touch pad. Titolo da
provare, ma personalmente niente di più.
Il Multitap (PS4)
Non avrei mai pensato di citare nuovamente un Call of Duty in una delle mie liste (forse citai MW4
in un'annata e qualche altro CoD in altre, ma per motivi molto meno nobili). Però quando l'E3 e il
Plus si mettono di traverso regalando BO3, un giro non lo si nega a nessuno. E devo dire che mi ha
conquistato e, complice la stagione estiva, la bottarella giornaliera con CoD è stata la soluzione al
caldo ed alla noia. Black Ops 3 offre un multiplayer ricchissimo, pieno di sfide e sbloccabili, forte di
alcune mappe davvero fighe e una gestione dei prestigi intrecciata con le classi dei personaggi, che
porta alla smania di completismo. Ci si aggiunge un gameplay decisamente più furioso e mobile di
altri esponenti della serie ed ecco perché BO3 si porta a casa questa categoria.
L'Hollywoodiano (PS4)
Eccola l'altra grandissima esclusiva Sony del 2018. Marvel's Spider-Man è un titolo favoloso. Per la
prima volta dopo tantissimi anni (videoludici) si torna a vestire i panni di Peter Parker in
un'avventura tra i cieli della Grande Mela, affrontando una nuova lettura dell'universo Marvel e
alcuni dei più famosi e tremendi villain della rogue gallery del ragnetto. Volteggiare con le ragnatele
è un'esperienza libidinosa e menare le mani con un battle system parzialmente mutuato dalla serie
Arkham, rappresenta un sogno che si avvera. Il gioco è enorme e pieno di cose da fare e sbloccare,
oltre che graziato da un ottimo doppiaggio italiano ed una direzione generale che non farebbe
affatto stonare (anzi) questa storia e questi avvenimenti cinematici in uno Spider-Man del MCU.
Recuperatelo.
L'Immortale (PS3)
Giocato con colpevole ritardo rispetto alla sua release originaria, Life is Strange è a tutti gli effetti
un'avventura grafica, di quelle che oramai si trovano, salvo casi eclatanti, quasi solo come
produzioni indie. Life is Strange racconta una storia appassionante, non perfetta, ma sicuramente
piena di sentimenti e tematiche importanti, che portano il player ad immedesimarsi nel voler
sempre fare "la scelta giusta". Ed è forse questo il merito di Life is Strange: farti preoccupare per le
scelte fatte, riportarti ad un periodo dell'adolescenza con una consapevolezza diversa, più matura,
ma non per questo più distaccata, anzi, forse ancor più sentita in ragione di una superiore maturità
acquisita. Non mi dilungherò ulteriormente, per non rischiare di dire cose fuori posto: vi consiglio di
provarlo, potrebbe sorprendervi e lasciarvi qualcosa dentro. Click.
Il Gaijin (PC o console non PS4-PS3)
E' stato praticamente il primo titolo del mio 2018 e non poteva non preservare la sua luccicante
corona. Odyssey è il primo (si spera non unico) Mario per Nintendo Switch ed è un assoluto
capolavoro. Ancora una volta, gli artigiani nipponici sfornano un nuovo capitolo dell'eterna serie
dell'idraulico baffuto, stavolta in compagnia di un cappello dalle proprietà (ludicamente) magiche.
Level design da applausi a scena aperta e solita smania da "voglio fare tutto il possibile", che si
traducono in decine e decine e decine di ore spese nell'odissea mariana (o mariesca?). Praticamente
il titolo, assieme a Breath of the Wild (che ancora non gioco, probabile Gaijin 2019) che, ad oggi,
vale l'acquisto di Switch… anche perché non è uscito molto altro, se togliamo riedizioni di giochi
WiiU. Detto francamente, 2018 personalmente deludentissimo sul versante Switch… ma se il 2019
sgancia Metroid 4, Bayonetta 3 e Pokemon RPG, ha tutte le carte in regola per tornare a ruggire.