Ufficiale [Il ritorno] Una volta mi è successa 'sta cosa che non è importantissima però la voglio dire pt. 3

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Una suora, probabilmente filippina, mi ha chiesto se fossi un medico confondendo il mio impermeabile bianco per un camice. :|
 
Ho avuto l'onore di conoscere un mio collega per la prima volta, aimè è lo stesso collega di cui tutti parlano male descrivendolo come un emerita testa di minchia. Essendo un ottimista ho voluto vedere per credere e me lo sono assegnato in un turno dove eravamo solo noi due, essendo un assistant manager io ero in piena responsabilità e lui doveva solamente svolgere il suo lavoro: gli chiedo di riordinare il nostro magazzino, che è in condizioni pietose ma è più piccolo di un bagno, ma dopo una mezz'oretta mi rendo conto che è tutto un pò troppo silenzioso per cui vado a controllare. Lo becco allungato per terra con tanto di airpods intento a guardare in diretta una partita di calcio, con il magazzino praticamente invariato, difatti rimando basito e gli chiedo spiegazioni ma francamente mi pento poco dopo della mia scelta: con una naturalezza che mi ha fatto rabbrividire mi raccomanda di non guardare la registrazione delle telecamere, visto che ha avuto modo e tempo anche di finire il pranzo che si era portato da casa. Dio bono che roba.
 
Vado al distributore di benzina più economico. Benzina esaurita. Vado da quello più costoso. Subito dietro di me entra una ventina di bikers. Ho fatto il pieno circondato da bikers incazzatissimi perché sono arrivato prima io. :saske:
 
Non trovando il topic adatto, scrivo qui. Trasferito a Bologna da 3 settimane per lavoro, prima esperienza al di fuori del paese in cui ho vissuto dalla mia nascita, ospitato da mia cugina, non si trova un tugurio dove accamparsi neanche a piangere. Ciò non fa che rendere ancor più pesante tutta la situazione.
 
Ho forato la ruota posteriore della bicicletta. Vabbè capita, è capitato tante volte. Ma che la camera d'aria lacerata se ne esca fuori e vada a bloccare sia il copertone che il cerchio bloccando completamente la ruota e rendendo la bici pesantissima da portare anche a mano, no, non mi è mai capitato prima. :sadfrog:
 
successe pure a me da ragazzino un paio di anni fa, ma con la ruota davanti. prendevo le curve della pista ciclabile ad alta velocità come un matto forzando all'interno come se fossi un pilota motogp :sard:
 
Il telefono si spegne da solo e fin qui è la normalità da mesi, ci mette ore per riavviarsi e qui è poco normale perché di solito lo fa in pochi secondi o minuti, quando finalmente si riaccende cosa trovo? Una ventina di app installate che non ho mai avuto! Ho pensato che, per qualche oscuro motivo, avesse reinstallato tutte le app che io avevo rimosso immediatamente 4 anni fa (principalmente giochini stupidi) ma quando ho visto l'app di Netflix che 4 anni fa probabilmente manco esisteva, ho subito pensato al Poltergeist. :| :tristenev:
 
xiaomi? io una volta quando avevo il mi8 lite dopo un update mi sono ritrovato una decina di nuove app in più, ovviamente non mi interessavano per nulla, rimosse subito.
 
Non trovando il topic adatto, scrivo qui. Trasferito a Bologna da 3 settimane per lavoro, prima esperienza al di fuori del paese in cui ho vissuto dalla mia nascita, ospitato da mia cugina, non si trova un tugurio dove accamparsi neanche a piangere. Ciò non fa che rendere ancor più pesante tutta la situazione.
Purtroppo Bologna sta messa maluccio da sempre, col Covid c'è stato un peggioramento in tutte le città universitarie e la situazione lì mi hanno detto essere diventata davvero surreale.
Il mio consiglio (mi auguro di no, ma se ancora ti trovi in questa situazione) è di chiedere ad amici e conoscenti che vivono lì di avvertirti se qualche loro contatto sa di una stanza che si sta liberando perché ormai queste dinamiche, proprio per via di questa situazione di estrema carenza, sono diventate interne alle reti di conoscenze per cui la gente trova un sostituto fidato ancor prima di lasciare la casa.
 
Una Vecchia prima mi fa passare avanti perché non ritrova una cosa nella borsa, poi cerca di farmi spostare dallo sportello perché ci sto mettendo troppo. E mi insulta pure. :asd:
 
Una Vecchia prima mi fa passare avanti perché non ritrova una cosa nella borsa, poi cerca di farmi spostare dallo sportello perché ci sto mettendo troppo. E mi insulta pure. :asd:

Io le avrei risposto di non preoccuparsi perchè la "chiamata" prima o poi sarebbe arrivata per lei.
 
Purtroppo Bologna sta messa maluccio da sempre, col Covid c'è stato un peggioramento in tutte le città universitarie e la situazione lì mi hanno detto essere diventata davvero surreale.
Il mio consiglio (mi auguro di no, ma se ancora ti trovi in questa situazione) è di chiedere ad amici e conoscenti che vivono lì di avvertirti se qualche loro contatto sa di una stanza che si sta liberando perché ormai queste dinamiche, proprio per via di questa situazione di estrema carenza, sono diventate interne alle reti di conoscenze per cui la gente trova un sostituto fidato ancor prima di lasciare la casa.
Sì, è esattamente come mi sto muovendo. Oltre a scandagliare praticamente in ogni attimo di tempo libero dal lavoro ogni singolo sito di ricerca di case/stanze, ho sparso un po' la voce per farmi sapere qualsiasi cosa. Fino a che non trovo una sistemazione, mi sembrerà di essere in prigione, avendo problemi nell'avere una vera routine fino a quando sono ospitato.
 
DOMENICA DI ORDINARIA RISSA
Mi sveglio. Alzo la tapparella con la mano destra mentre con la sinistra accendo il cellulare. Un'auto inchioda appena sotto la finestra. È l'arrotino con la sua cantilena stereotipata preregistrata. Suona il clacson. Scende e inizia ad insultarmi. Caz, appena sveglio qualcuno mi augura buona domenica a modo suo. Gli chiedo cortesemente cosa desidera da me alla finestra. Continua ad insultarmi. Gli dico di darsi una calmata perché non capisco cosa diavolo voglia da me appena svegliato. Inizia a sbraitare in un italiano stentato "mi stai rubando la voce dell'arrotino". Continuo a non capire ma ci arrivo lo stesso. Pensava che stessi registrando con il telefono la cantilena dell'arrotino per rubargliela (sì perché io faccio l'arrotino di mestiere ehhhh). Lo mando a cagare e se ne va. Dopo pochi minuti ripassa sotto la mia finestra e riprende ad insultarmi. Allora io mi incazzo sul serio e gli intimo di allontanarsi immediatamene perché io sono libero di fare quello che caz mi pare a casa mia, dalla mia finestra, una domenica mattina. Non me frega un caz rubare la sua cantilena di merda sia perché non faccio l'arrotino sia perché non faccio l'influencer (ma sarebbe stata per lui solo pubblicità gratis). Quindi se ne va continuando ad insultarmi.
Morale della favola: il video l'ho fatto sul serio per dimostrare che mi ha minacciato e insultato. E gli ho anche preso la targa. :asd:
 
Vado un ufficio postale per fare una mer**sissima postepay standard ma le hanno "finite". Dovevo anche fare un reso ma l'unico sportello abilitato al postale mi dice che ha la pistola rotta e non può leggere i QR.
Quindi vado nell'ufficio postale più grande distante 1km, quello centrale; faccio una fila di 40 minuti per fare una mer**sissima postepay stardard, allo sportello mi chiedono fin da subito "perché standard?" e taglio corto dicendo che ho già un c/c e uso la postepay solo per acqusti online.
Oltre alle solite robe tipo residenza, domicilio, numero di cellulare, l'operatrice inizia a chiedermi anche udite udite "che lavoratore sono", vogliono sapere il nome dell'azienda o del titolare per cui lavoro, vogliono sapere da quanto lavoro per questa azienda, vogliono sapere pure il mio ral annuo.
E già mi girano le balle.
Fanno copia dei documenti (identità e codice fiscale) e inziano a farmi mettere le firme.
Mi danno questa tavoletta.
Parte uno spot poste italiane.
Parte un secondo spot poste italiane.
Firmo e Accetto.
Spot
Spot
Firmo e Accetto.
Spot Spot
Firmo e Accetto.
Spot.
Spot.
Spot.
Poi mi dicono che l'emissione carta costa 10€ e devo ricaricare minimo 5€, sono pronto a versare questi + altri 295€.
Metto i soldi sul bancone.
L'operatrice mi dice che c'è un ultima firma da mettere (= consenso)
Di nuovo tavoletta
Spot
Spot
Leggo: "autorizzo consenso per marketing poste italiane e autorizzo consenso per maketing a soggetti terzi".
ACCETTO/RIFIUTO/INDIETRO

Dico all'operatrice: guardi io i consensi marketing non li voglio firmare, è un mio diritto non accettarli, cliccherò su "RIFIUTO", ma prima di cliccare rifiuto devo firmare?
L'operatrice resta interdetta.

Poi mi dice: ma se ha già il conto li ha già accettati.
Le rispondo: no, ha frainteso. Il c/c non ce l'ho con voi ma presso una banca.

Quindi clicco con il pennino su "RIFIUTO" (convinto che fosse un mio diritto)

Dopo aver cliccato si rifiuto lo schermino della tavoletta non mostra più alcun tipo di procedura, è come se la procedura per i consensi fosse stata chiusa.
Spot
Spot

Dico all'operatrice: ma cosa è successo?

Risponde: se non accetta il consenso per il trattamento dei dati per marketing non possiamo fare la carta.

Questa è Poste Italiane gente.
Sei sotto ricatto. Se non cedi le tue informazioni personali (indirizzo, età, reddito, numero di telefono,lavoro, ecc) per fargliele vendere a terzi non puoi attivare la loro carta ricaricabile.
Complimenti per il ricatto.
Siete fantastici.
 
Vado un ufficio postale per fare una mer**sissima postepay standard ma le hanno "finite". Dovevo anche fare un reso ma l'unico sportello abilitato al postale mi dice che ha la pistola rotta e non può leggere i QR.
Quindi vado nell'ufficio postale più grande distante 1km, quello centrale; faccio una fila di 40 minuti per fare una mer**sissima postepay stardard, allo sportello mi chiedono fin da subito "perché standard?" e taglio corto dicendo che ho già un c/c e uso la postepay solo per acqusti online.
Oltre alle solite robe tipo residenza, domicilio, numero di cellulare, l'operatrice inizia a chiedermi anche udite udite "che lavoratore sono", vogliono sapere il nome dell'azienda o del titolare per cui lavoro, vogliono sapere da quanto lavoro per questa azienda, vogliono sapere pure il mio ral annuo.
E già mi girano le balle.
Fanno copia dei documenti (identità e codice fiscale) e inziano a farmi mettere le firme.
Mi danno questa tavoletta.
Parte uno spot poste italiane.
Parte un secondo spot poste italiane.
Firmo e Accetto.
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Firmo e Accetto.
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Poi mi dicono che l'emissione carta costa 10€ e devo ricaricare minimo 5€, sono pronto a versare questi + altri 295€.
Metto i soldi sul bancone.
L'operatrice mi dice che c'è un ultima firma da mettere (= consenso)
Di nuovo tavoletta
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Leggo: "autorizzo consenso per marketing poste italiane e autorizzo consenso per maketing a soggetti terzi".
ACCETTO/RIFIUTO/INDIETRO

Dico all'operatrice: guardi io i consensi marketing non li voglio firmare, è un mio diritto non accettarli, cliccherò su "RIFIUTO", ma prima di cliccare rifiuto devo firmare?
L'operatrice resta interdetta.

Poi mi dice: ma se ha già il conto li ha già accettati.
Le rispondo: no, ha frainteso. Il c/c non ce l'ho con voi ma presso una banca.

Quindi clicco con il pennino su "RIFIUTO" (convinto che fosse un mio diritto)

Dopo aver cliccato si rifiuto lo schermino della tavoletta non mostra più alcun tipo di procedura, è come se la procedura per i consensi fosse stata chiusa.
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Dico all'operatrice: ma cosa è successo?

Risponde: se non accetta il consenso per il trattamento dei dati per marketing non possiamo fare la carta.

Questa è Poste Italiane gente.
Sei sotto ricatto. Se non cedi le tue informazioni personali (indirizzo, età, reddito, numero di telefono,lavoro, ecc) per fargliele vendere a terzi non puoi attivare la loro carta ricaricabile.
Complimenti per il ricatto.
Siete fantastici.
Che trauma porca vacca... lascia stare le poste, è pieno di carte ricaricabili con app più comode... :asd:
 
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