Da vero uomo le faccio sempre uccidere da mia madre o dalla mia ragazzaSolo a me fa schifo uccidere blatte/scarafaggi con la ciabatta/scarpa?
Tantissimo anche a me, ma vivendo da solo non avevo altre opzioni. Non potevo lasciarla in giro così. Avevo provato anche a tappezzare tutto di veleno in polvere, ma è difficile funzioni con loroSolo a me fa schifo uccidere blatte/scarafaggi con la ciabatta/scarpa?
Fazzoletto + stealth è l'unico modoTantissimo anche a me, ma vivendo da solo non avevo altre opzioni. Non potevo lasciarla in giro così. Avevo provato anche a tappezzare tutto di veleno in polvere, ma è difficile funzioni con loro
No, aspetta. Ciabatta > fazzoletto. Stai scherzando? Devi sentire il suo corpicino comprimersi sotto le tue dita?Fazzoletto + stealth è l'unico modo
Chi ha parlato di comprimersi? :Azz:No, aspetta. Ciabatta > fazzoletto. Stai scherzando? Devi sentire il suo corpicino comprimersi sotto le tue dita?
cioè ma tu li prendi vivi in mano e li porti gentilmente fuori? Ti faccio i miei complimenti, davveroChi ha parlato di comprimersi? :Azz:
A casa della mia ragazza, che abita al piano terra, li prendo senza ucciderli e butto direttamente fuori dalla finestra (tranne il fazzoletto ovviamente, che va nella spazzatura). A casa mia, che sono invece al 7 piano, prendo e butto tutto dentro il WC e tiro lo sciacquone
Non per mia sceltacioè ma tu li prendi vivi in mano e li porti gentilmente fuori? Ti faccio i miei complimenti, davvero
Non per mia scelta
Lei non vuole neanche avere il minimo rischio di avere pezzettini sparsi per casa, quindi tocca prenderlo intero e poi buttarlo via di casa
L'amore vince su tutto
È la seconda volta che parli di lei in qualche topic e la seconda volta che ti costringe a fare qualcosa che non vorresti. La storia di X Factor in confronto è una bazzecola
Mi rifiuterò ogni volta. Anche perché mia nonna non conosce limiti. Ci andassi 3 volte in un giorno me lo offrirebbe tranquillamente 3 volte, arrabbiandosi ad ogni mio rifiuto. Fino ad ora il record è due e il secondo mi ha costretto a portarlo a casaMa insomma, sto Tronky lo vuoi?
Questa storia mi ha fatto crepare mi ha ricordato i tempi in cui avevo ancora dei nonni e pranzavo da mia nonna paterna...non aveva proprio presente la nozione di "porzioni" e le insidie si nascondevano in ogni sua offerta...anche se mi offriva qualcosa di apparentemente innocente come un pomodoro e io sventuratamente dicevo sì, afferrava una roba delle dimensioni di una zucca (rigorosamente gelida, non so a che temperatura tenesse il frigo), me la tagliava a fette in un piatto e stava lì a guardarmi finché non avevo finito...ogni esitazione tra un boccone e l'altro generava un severo stato di allertaStoriella mattutina.
Tra i pregi e i difetti di nascere in Sicilia c'è sicuramente quello che ogni persona che vai a trovare cercherà di offrirti del cibo. E non sarà una gentilezza, s'impunterà finché non ti vede mangiarlo. Se poi questa persona è tua nonna, significa che la cosa andrà avanti finché non ti siedi a tavola con lei a mangiare.
Vado a trovare i miei nonni per dare una mano a mio nonno ad alzarsi dal letto (ha problemi a camminare) e appena arrivato mia nonna mi prende il suo solito contenitore con i cioccolati e i Tronky. È ossessionata dai Tronky. Da almeno 15 anni non c'è mai stato un giorno in cui mia nonna non li aveva. Quando sono andato all'università me ne ha dato un pacco prima di partire, quando c'era il lockdown era tra le poche cose che continuava a comprare come se ad un giorno all'altro sarei andata a trovarla. E la cosa strana è che i Tronky nemmeno mi fanno impazzire. Cioè sono buoni eh, però non così tanto come crede mia nonna, forse.
Fatto sta che me li offre, io rifiuto e lei mi guarda infastidita dicendomi "okay, se li vuoi sono la, fai come vuoi".
Ora, lo so che questa frase era chiaramente una menzogna, però mi sono fidato. Aveva sempre insistito, non si era mai arresa così, pensavo avesse capito. Siamo stati un po' lì a guardare la messa (eh già ragazzi, ogni giorno la messa è obbligatoria) e ogni tanto come un indemoniata in preda ad una crisi, senza neanche guardarmi, diceva "mangiati il tronky, mangiati il tronky".
Abbiamo aiutato mio nonno, siamo andati nella cucina e io ero pronto per andarmene. Mia nonna stava sistemando per la cena quindi era partita la solita lista "vuoi un'arancia? Vuoi una mela? Vuoi una pera?". Mentre mi spostavo in maniera tattica verso la porta per prendere il giubbotto e scappare, mia nonna mi guarda con un sorriso fiero e mi dice "okay, questo sono sicuro che lo vuoi". Tira fuori le noci e me le offre. Io declino anche quelle, ma stavolta non basta. Mi guarda scrutandomi bene bene e mi chiede "hai tasche"?
Non era neanche una menzogna la mia, non avevo davvero tasche nei pantaloni, però avevo una giacca di tuta con quelle tasche farlocche dove non entra nulla, ma che comunque sono lì. Mia nonna si avvicina, le tocca e torna coi pugni pieno di noci e me le mette in tasca. Me le riempie per almeno 3 volte finché non le dico basta e scappo via.
Morale della favola? Sono tornato a casa camminando pianissimo per non fare rumore visto che avevo le tasche piene e senza poter chiudere il giubbotto perché avevo le tasche troppo gonfie
Morto.Questa storia mi ha fatto crepare mi ha ricordato i tempi in cui avevo ancora dei nonni e pranzavo da mia nonna paterna...non aveva proprio presente la nozione di "porzioni" e le insidie si nascondevano in ogni sua offerta...anche se mi offriva qualcosa di apparentemente innocente come un pomodoro e io sventuratamente dicevo sì, afferrava una roba delle dimensioni di una zucca (rigorosamente gelida, non so a che temperatura tenesse il frigo), me la tagliava a fette in un piatto e stava lì a guardarmi finché non avevo finito...ogni esitazione tra un boccone e l'altro generava un severo stato di allerta
ma che roba èMorto.
Di questo si potrebbe parlare per mesi. Io fortunatamente sono cresciuto con tutti i nonni fino al 2010 quindi nel corso degli anni ne ho accumulate parecchie di storie di cibo imboccato a forza e tentativi di conquistare l'amore col cibo.
Aggiungo una breve storiella appena successa. Mia madre mi manda nell'altro frigo a prenderle una cosa. Non essendo il frigo della cucina contiene tantissima roba, una sorta di magazzino. Apro e giuro che mi è preso un colpo perché mi sono trovato davanti sta cosa
Mi sono trovato quella bocca con quell'espressione malvagia proprio sotto il naso. È piazzato ad altezza uomo. Sono stato catturato dalla coda, ma non ho capito subito cosa fosse, ho spostato lo sguardo e giuro che sono saltato in aria
L'effetto condensa che nasconde tutto lasciando intravedere solo la bocca e i dentini rendeva tutto più tetro. Sembra proprio un segnale che devo cominciare la saga di Dead Space al più presto
Pescima che roba è