Ieri ero al lavoro al pub a fracassarmi le gonadi come al solito e, fra un cliente e un altro, arriva il solito tizio che mi consegna i barili di birra: ci tengo a precisare che quei cosi pesano un accidente e sono fatti in acciaio inossidabile, difatti se non stai attento la bua è assicurata. Per la consegna dei barili abbiamo una piccola botola con una rampa d'acciaio, dove poggi il barile e rotola fino in fondo e il sottoscritto lo acchiappa come se fosse una palla da rugby: fra la botola ed il pavimento ci passano quasi 3 metri, per cui nonostante la rampa a causa della forte inclinazione il processo deve essere fatto con calma e lentezza. In tre anni che lavoro in quel manicomio di pub non ho mai avuto problemi nonostante il tutto sia abbastanza faticoso e pericoloso, tranne per questa esimia mente che ho conosciuto ieri. Nonostante non avesse esperienza in questo tipo di consegne si rifiuta di chinarsi per poggiare il barile con calma e precisione, come gli ho ripetutamente detto di fare, e decide di lanciarmelo come se fosse una palla da calcio senza avvisarmi dell impatto imminente. Mi trasformo rapidamente in un torero e schivo il barile che mi avrebbe fracassato costole e femore, ma finisce per diventare una palla di cannone che si schianta sugli scaffali distruggendo quasi 300£ di bevande in bottiglie di vetro. Ne segue il tizio che ignora completamente il fracasso generato dall'impatto, e decide brillantemente di lanciarne un'altro come se nulla fosse. Dopo i numerosi improperi e offese lanciate dal sottoscritto con foga e urla, il tizio mi risponde scazzatissimo dicendo che a lui fa male la schiena e non accetta di darmi quel maledetto barile in nessun altro modo. Dopo un brevissimo litigio lui fa alla Ponzio Pilato maniera dicendo che era colpa mia per non averlo avvisato prima, mentendo spudoratamente, per poi deridermi per la pulizia che mi aspetta. Grazie alle telecamere di sicurezza salvo video e foto dell'accaduto in tutti i suoi dettagli, per poi rendermi conto che sono solo le 10 del mattino di una normalissima giornata della mia vita. Buon dio, che cosa avrò mai fatto di male