Qualche ora di sonno mi ha portato consiglio. Se non erro i numeri sono questi: ogni livello è 20 volte più lento del precendente.
Ecco l'esponenziale:
y= A*20^x
dove x è il livello occupato ed A l'intervallo di tempo nell'unità di tempo prescelta.
Ciò vuol dire che 1 ora nella realtà equivale ad 1 anno circa nel 3° livello. Giusto? 1x20^3= 8000 ore.
Del limbo non mi pare di ricordare alcuna proporzione, si parla di innumerevoli anni. Quindi non so se sarebbe appropriato calcolare 1x20^4, quasi a trattarlo come un 4° livello. Fatto sta che sappiamo essere ancora più lento dei precedenti e di molto (Comunque anche a volerlo trattare come un ipotetico 4° livello, 1 ora nella realtà equivarrebbe a 18 anni nel limbo...).
La differenza sostanziale tra tutti questi numeri è che mentre dai 3 livelli si può uscire col calcio, quindi la durata è in un certo senso controllabile, e tutti quei numeri che ci siamo detti diventano solo potenzialmente validi, dal limbo non esci se non svanisce l'effetto delle sostanze usate dal chimico, effetto che verosimilmente poteva coincidere con la durata del volo. Inoltre non ci vengono dati riferimenti per capire quanto tempo resti di volo, dopo l'innesto,prima dell'atterraggio. Quindi anche ammesso che il gruppo si sia svegliato dopo 4 ore di volo, Saito e Cobb si sono dovuti puppare, chi più chi meno, 7x18 anni nel Limbo, un'eternità insomma, ammesso oltretutto che la proporzione 1*20^4 sia valida e non sia ancora maggiore.
Come spiegare il Saito vecchio decrepito rispetto ad un ancora piuttosto giovane Cobb? Nel film Cobb stesso ci dice che con sua moglie si era ormai abituato al Limbo. Ci ha vissuto delle eternità di "anni percepiti" anche se nella vita reale si trattava solamente di ore, quindi ( e questa è davvero l'unica ipotesi che adduco di mio) in quanto abituato a gestire il Limbo, non si è perso, il suo animo non è andato alla deriva, come invece è avvenuto per Saito che aveva perso quasi completamente il collegamento con la realtà... Quindi invecchiamento esteriore come a simboleggiare annichilimento dell'anima.
Ora, io non voglio difendere a spada tratta il film, tanto che non mi vado a impelagare nemmeno in critiche stilistiche e quant'altro, e soprattutto non mi pare di esser stato gradasso in alcuno dei miei messaggi, eppure voglio insistere perchè la tua critica mi incuriosisce e vorrei capire se sono scemo io a non comprenderla, oppure se la cosa è scaturita da una semplice reciproca incomprensione...
Posso chiederti dunque cosa esattamente non ti spieghi?
Dove sta la tua critica sulla dilatazione temporale? Perchè a mio parere i tempi sono coerenti, estremamente. Soprattutto se pensi che larga parte della vicenda si sviluppa nel solo tempo in cui il furgone sta cadendo, e questo perchè mentre questo cade, nel 1° livello, loro si trovano al terzo e possono dunque beneficiare di tempi estremamente dilatati.
Semmai, l'unica critica avanzabile da questo punto di vista, è: che necessità c'era di sfruttare un viaggio intercontinentale da 11 ore? Voglio dire, che se ne facevano di un 3° livello in grado di durare 11 anni? Era necessario? Forse no, avrebbero potuto tramortire Fischer in uno squallidissimo cesso di un Autogrill e nessuno si sarebbe accorto di nulla, in 20 minuti reali la squadra avrebbe avuto a disposizione oltre 2ore nel 3° livello, e Nolan avrebbe comunque avuto il materiale necessario a chiudere la vicenda con lo stesso minutaggio..
Ma, magari, si sono voluti tenere larghi coi tempi per avere un certo margine di sicurezza e rendere il tutto un pò più affascinante di un cesso di Autogrill .
Scherzi a parte non mi sento di fare ipotesi stralunate o campate per aria, però davvero, continuo a non cogliere la critica sulla dilatazione temporale, se non per il discorso che ho fatto pochi post addietro, circa il fatto che magari il montaggio per ovvie esigenze narrative, ha dato maggior spazio ad avvenimenti del livello precedente a scapito dei successivi (vedi lo zero gravity level), dando quindi l'erronea impressione che i tempi fossero più lunghi dei livelli sottostanti, originando così un'incongruenza rispetto alla spiegazione fornitaci poco prima. E la mia non è difesa, non è un ricercare a tutti i costi una ratio precisa, anche a costo di fare risicatissimi collegamenti in grado di far luce su elementi poco chiari. Ma soprattutto, non credo che la mia analisi pecchi di parzialità. Dovrebbe essere abbastanza oggettiva.