nel curriculum di mark cerny c'è davvero di tutto. Crash bandicoot, spyro the dragon, ratchet & clank, jak & daxter. Non c'è un singolo platform, nella storia dei più identificativi titoli playstation, in cui il game designer non abbia messo lo zampino.Se in knack ci fosse stata l'attenzione che spyro aveva per l'esplorazione, o i salti del bandicoot di naughty dog, o ancora le zone aperte di jak & daxter, saremmo stati di fronte ad un titolo sicuramente più interessante e vario. E invece japan studio “chiude” il suo nuovo personaggio in livelli lineari, guidati, determinata a concentrarsi solo ed esclusivamente sul combattimento.
Si tratta di una scelta fuori dagli schemi, che in certi momenti risulta persino brillante: Perchè knack è difficile, stimolante, ben concepito. Peccato però che la formula di gioco non regga per tutta la durata dell'avventura, faccia fatica a reinventarsi e trovare soluzioni alternative.
Complessivamente, anche grazie ad un colpo d'occhio in certi momenti incantevole, ed ad una gamma di nemici che non permette mai di abbassare la guardia, knack si lascia giocare, seminando allo stesso tempo un po' di soddisfazioni e un po' di rammarico.