se tu intendi come quantità dell'offerta del prodotto è un conto. se parli di pubblico, è peggiorato.
ora molte software house pisciano sui giocatori perchè è arrivata una categoria tossica che spende anche migliaia di euro in Fifa Fut o microtransazioni.
al punto che negli ultimi dieci anni spesso un gioco non poteva essere pubblicato perché non avrebbe permesso a EA e soci di spremerlo con quel tipo di roba da shoppare.
da questo punto la situazione è peggiorata, anche grazie ad un pubblico che ora gioca perchè fa figo e che spende soldi senza capire che avalla pratiche tossiche che rovinano l'idea di business, portando gli sviluppatori a prediligere roba spesso orribile, lasciando chi ha buone idee senza budget.
una volta il gioco più commerciale poteva essere metal gear solid, sonic o mario, street fighter. tutta roba che ha fatto la storia del videogioco (in senso positivo).
guardate oggi c'è la roba su cui si spinge di più: battle royale, Roblox, Minecraft, cose così.
e non è peggiorato da questo punto?
rispondo a tutti e tre. il giocatore di JRPG è considerato "strano" perché molti lo identificano come il super otaku. categoria che effettivamente esiste ancora.
ma tolto quello, è verissimo che il videogioco viene visto differentemente a seconda del tono.
molti considerano TLOU figo perché è dark e strappalacrime, coi personaggi in grafica fotorealistica, mentre Crash Bandicoot o Braverly Default li disprezza per la grafica e i personaggi, senza neanche capire che gameplay hanno.
racconti come quello del commesso di cui hanno parlato, accadono spessissimo. e anche questo dipende dal "gamer" di nuova generazione. convinto che i videogiochi si dividano in "da adulto figo" e "da bimbominkia". salvo fargli scoprire che quello con i gusti da Bimbominkia è lui, e che i giochi che disprezza sono molto più hardcore. roba che se gli metti davanti le bossfight più impegnative di Braverly andrebbe nel pallone. e il massimo che sa fare è il camperone, convinto di essere figo per quello.
sulla diversa percezione di single e multi non credo sia tutto vero. vedo molti quarantenni che oggi hanno iniziato a giocare da pochissimi anni. e quelli giocano rigorosamente single player.
è gente che sino ieri non giocava, quindi quando si buttano sui giochi online vengono massacrati e si gonfiano di rabbia. quindi li denigrano con lo sdegno della volpe che non arriva dove vorrebbe. giocano solo singleplayer, ma più perché non riescono a giocare i multi. e buttano merda sui multi solo per questa ragione. non illudetevi, non certo per un amore artistico per le esperienze singleplayer

altra categoria bella tossica pure questa.
quindi mica è vero che "multiplayer" o "single player" facciano la differenza tra pubblico buono o cattivo. il multiplayer poi è esistito da sempre, da quando prendevi in mano il secondo pad. quindi non capisco perché lamentarsi del multiplayer solo perché online.
a livello generale, la considerazione del gamer e del videogioco in generale è migliorata. ora non sei più un appestato considerato asociale o scacciadonne per il solo fatto di essere un videogiocatore. ci sono ancora zone chiare e scure, a seconda del tipo di videogioco è vero, ma in generale, è migliorata come immagine.
è ancora abbastanza raro, ma più comune trovare ragazze che videogiocano. una volta erano rare come il chupacabras o altri esseri leggendari.
purtroppo però i nuovi gamer spesso sono quelli che seguono il peggio delle mode.
proprio su questo forum avevo letto uno che raccontava dell'amico che aveva iniziato prendendosi la PS4 e gli dava consigli con il risultato
30 euro di Nier Automata in offerta? "no, troppo per un gioco così. figuriamoci"
200 euro su Fifa Fut? "subito"