Ufficiale LAVORO | Esperienze, come trovarlo, colloqui

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No perdonami, ma sta roba non si può fare a prescindere.

O si viene pagati a ore e stiam parlando di un contratto subordinato pagato a ore con eventuale tariffa di cottimo se hai orari prestabiliti in cui presenziare o hai un co.co.co. con un compenso (orario o complessivo) lordo e a quello si devono attenere per le ore che presti che decidi tu come gestirle magari prevedendo un minimo e un massimo :asd:

Ma ripeto nelle associazioni e nelle cooperative, sta gestione è scellerata perchè tu sai quando budget avrai ma non quanti costi
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Ovviamente poi dipende da consulente a consulente la gestione ma dovrebbero saperlo, in ogni caso quella possibilità la trovi al comma 3-bis dell'art. 4 L. 68/99. L'unica cosa è che per essere computato devi rientrare in una di quelle casistiche.

Di farsi assumere a tempo determinato e trasformarti dopo sinceramente non capisco il motivo perchè i fondi a livello nazionale per l'assunzione di categorie protette segnano 0,00 € dal 2020 e l'unica è che ce ne siano a livello regionale ma mi sembra strano :asd:

In ogni caso hai in mano una lettera di impegno all'assunzione, io manco comunicherei nulla se nella lettera non è esplicitato che l'assunzione è per una posizione che riguarda la procedura ex 68/99. Anche perchè se fosse poi ti devon chiedere la documentazione.
Ancora grazie.
Una domanda. Ho letto il comma che hai citato e parla solo di percentuale di invalidità. Quando parli di "una volta ricevuto il certificato che rileva determinate condizioni" ti riferisci al verbale/scheda funzionale rilasciati per la L.68/99 (non più validi nel mio caso) o quello per la L.102 (valido, perché l'ultima revisione risale al 2022 e a dicembre c'è stata una sentenza del giudice che ha alzato la %)?
Nel secondo caso avrei già tutto
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Purtroppo durante i colloqui avevo detto di far parte delle categorie protette e avevo mandato la documentazione
Se avessi saputo che il tutto si sarebbe complicato molto, avrei taciuto.
Sai anche se si può usufruire dei permessi L.104 anche non essendo iscritti alle categorie protette?
 
Ancora grazie.
Una domanda. Ho letto il comma che hai citato e parla solo di percentuale di invalidità. Quando parli di "una volta ricevuto il certificato che rileva determinate condizioni" ti riferisci al verbale/scheda funzionale rilasciati per la L.68/99 (non più validi nel mio caso) o quello per la L.102 (valido, perché l'ultima revisione risale al 2022 e a dicembre c'è stata una sentenza del giudice che ha alzato la %)?
Nel secondo caso avrei già tutto
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Purtroppo durante i colloqui avevo detto di far parte delle categorie protette e avevo mandato la documentazione
Se avessi saputo che il tutto si sarebbe complicato molto, avrei taciuto.
Sai anche se si può usufruire dei permessi L.104 anche non essendo iscritti alle categorie protette?
Intendo il verbale che nel tuo caso non è più valido. Quel comma disciplina un'eccezione all'assunzione di lavoratori in categoria protetta nel caso in cui nell'organico ci siano già lavoratori assunti con le stesse tipologie e percentuali di invalidità che darebbero diritto all'accesso alla graduatoria. In questo caso quando si invia annualmente il prospetto informativo si indica che quel lavoratore viene conteggiato nella quota di riserva e il requisito è rispettato.

Allora, se hai inviato della documentazione poi loro l'avran verificata se è un elemento per loro essenziale all'assunzione, se non ti han detto nulla vedi tu cosa fare, in ogni caso mi pare di capire che tu non abbia seguito la trafila di iscrizione in graduatoria tramite il CPI ma la proposta ti sia arrivata direttamente, o sbaglio?

Per i permessi 104 vengono riconosciuti unicamente sulla base dell'invalidità riconosciuta INPS quindi sì :asd:

Che cesso di situazione comunque, per un pezzo di carta rischi di bloccare la vita delle persone, mi dispiace.
 
Intendo il verbale che nel tuo caso non è più valido. Quel comma disciplina un'eccezione all'assunzione di lavoratori in categoria protetta nel caso in cui nell'organico ci siano già lavoratori assunti con le stesse tipologie e percentuali di invalidità che darebbero diritto all'accesso alla graduatoria. In questo caso quando si invia annualmente il prospetto informativo si indica che quel lavoratore viene conteggiato nella quota di riserva e il requisito è rispettato.

Allora, se hai inviato della documentazione poi loro l'avran verificata se è un elemento per loro essenziale all'assunzione, se non ti han detto nulla vedi tu cosa fare, in ogni caso mi pare di capire che tu non abbia seguito la trafila di iscrizione in graduatoria tramite il CPI ma la proposta ti sia arrivata direttamente, o sbaglio?

Per i permessi 104 vengono riconosciuti unicamente sulla base dell'invalidità riconosciuta INPS quindi sì :asd:

Che cesso di situazione comunque, per un pezzo di carta rischi di bloccare la vita delle persone, mi dispiace.
Esatto, parliamo di aziende private. Sono stato contattato su LinkedIn, ho fatto tutta la trafila dei colloqui, ho detto di avere un'invalidità e di essere iscritto alle categorie protette (per mia ignoranza, non sapevo che tale stato decadesse una volta assunto e che andasse rifatto tutto da 0 in caso di variazione della percentuale; mi ero basato sul "Revisione: NO" presente sul verbale della L.68/99) e ho inviato i verbali L.102 e L.68/99
Immagino comunque vogliano sfruttare il mio status per coprire una quota, quindi difficilmente mi assumeranno con contratto normale e/o lo manterranno tale
 
Esatto, parliamo di aziende private. Sono stato contattato su LinkedIn, ho fatto tutta la trafila dei colloqui, ho detto di avere un'invalidità e di essere iscritto alle categorie protette (per mia ignoranza, non sapevo che tale stato decadesse una volta assunto e che andasse rifatto tutto da 0 in caso di variazione della percentuale; mi ero basato sul "Revisione: NO" presente sul verbale della L.68/99) e ho inviato i verbali L.102 e L.68/99
Immagino comunque vogliano sfruttare il mio status per coprire una quota, quindi difficilmente mi assumeranno con contratto normale e/o lo manterranno tale
Capito.

Posto che ti consiglierei di rivolgerti a un CAF competente o a un Consulente che faccia servizi al cittadino, ti direi che o glielo comunichi e gli dici che hai avviato la pratica per il rilascio di un nuovo certificato di riconoscimento e se a loro va bene poi il problema diventa il loro (in questo caso se l'azienda dovesse proporti un tempo determinato nelle more che ti rilascino il nuovo certificato, non ti preoccupare perchè è sempre uno stratagemma per vedersi riconosciuta la quota in un secondo momento non essendo possibile ricoprire una quota per l'obbligo di assunzione per contratti inferiori ai 6 mesi ma in caso di successiva trasformazione a tempo indeterminato sì); non gli dici niente e aspetti che ti chiedano la documentazione che nel frattempo ti sarai fatto rilasciare.
 
Capito.

Posto che ti consiglierei di rivolgerti a un CAF competente o a un Consulente che faccia servizi al cittadino, ti direi che o glielo comunichi e gli dici che hai avviato la pratica per il rilascio di un nuovo certificato di riconoscimento e se a loro va bene poi il problema diventa il loro (in questo caso se l'azienda dovesse proporti un tempo determinato nelle more che ti rilascino il nuovo certificato, non ti preoccupare perchè è sempre uno stratagemma per vedersi riconosciuta la quota in un secondo momento non essendo possibile ricoprire una quota per l'obbligo di assunzione per contratti inferiori ai 6 mesi ma in caso di successiva trasformazione a tempo indeterminato sì); non gli dici niente e aspetti che ti chiedano la documentazione che nel frattempo ti sarai fatto rilasciare.
Grazie mille.
Per ora gli ho riportato il comma che mi hai indicato, dato che soddisfo il requisito relativo alla percentuale di invalidità civile. Vediamo che rispondono
 
Grazie mille.
Per ora gli ho riportato il comma che mi hai indicato, dato che soddisfo il requisito relativo alla percentuale di invalidità civile. Vediamo che rispondono
Fammi sapere, spero non ti rompano le palle perchè sta cosa del pezzo di carta manda ai pazzi me che non c'entro una sega quindi non posso immaginare come ti senta tu
 
Mi stai descrivendo un contratto subordinato pagato a cottimo però, non un co.co.co. (considerando che il co.co.co. a progetto è stato abrogato dal 2015).

Mi sembra che ci sia stato un errore da parte dell'associazione nel senso che dei fondi stanziati le associazioni devono scontare non quanto danno ai singoli collaboratori ma il costo complessivo dei collaboratori e in generale non è possibile in questo caso retribuire a cottimo o in base ai risultati perchè se per il progetto hanno stanziato X, i costi devono reitrare in X se no al momento del rendiconto per forza di cose i contri non tornarno :asd:

Mi sembra una situazione dove hanno cannato in pieno, per inesperienza o malafede non mi esprimo, la gestione

No perdonami, ma sta roba non si può fare a prescindere.

O si viene pagati a ore e stiam parlando di un contratto subordinato pagato a ore con eventuale tariffa di cottimo se hai orari prestabiliti in cui presenziare o hai un co.co.co. con un compenso (orario o complessivo) lordo e a quello si devono attenere per le ore che presti che decidi tu come gestirle magari prevedendo un minimo e un massimo :asd:

Ma ripeto nelle associazioni e nelle cooperative, sta gestione è scellerata perchè tu sai quando budget avrai ma non quanti costi
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Penso che tu abbia capito bene. Da UNILAV, mi hanno sottoposto come tipologia contrattuale un co.co.co e come orario risulta: "M- Tempo parziale misto", con retribuzione di 8000€ (ben lontana da quella prevista da contratto, ma forse lo hanno fatto affinchè, io di fatto, risulti disoccupato?).

Di fatto nel contratto loro mi hanno sottoposto un cottimo a patto che io raggiungessi gli obiettivi del progetto, ma il comune all' associazione, la voce di costo relativa al il compenso dei collaboratori, lo rendiconta in base ad un UCS di 12,04, ma sulle opre effettive di consulenza, non sul monte ore totale.

Quello che in parte mi consola è che si tratta di un UCS e non una retribuzione al minuto, ma comunque vado a prendere meno di quello che mi è stato proposto da contratto, perchè io su 24 ore di servizio settimanali non ho prestato realmente 24 di servizio effettivo, benchè io sia comunque stato presente in sede.

Che sia stato un errore grossolano dell' associazione per cui presto servizio è assodato, il problema è che non so io come muovermi in questo caso, perchè sul contratto è riportata una cifra che non potrà mai al mondo essere quella :asd:

Quindi si, è in realtà un rapporto di lavoro subordinato a cui è stato garantito un cottimo calcolato sul monte ore totale, solo nel caso in cui si fosse raggiunto un certo target
 
Ultima modifica:
Penso che tu abbia capito bene. Da UNILAV, mi hanno sottoposto come tipologia contrattuale un co.co.co e come orario risulta: "M- Tempo parziale misto", con retribuzione di 8000€ (ben lontana da quella prevista da contratto, ma forse lo hanno fatto affinchè, io di fatto, risulti disoccupato?).

Di fatto nel contratto loro mi hanno sottoposto un cottimo a patto che io raggiungessi gli obiettivi del progetto, ma il comune all' associazione, la voce di costo relativa al il compenso dei collaboratori, lo rendiconta in base ad un UCS di 12,04, ma sulle opre effettive di consulenza, non sul monte ore totale.

Quello che in parte mi consola è che si tratta di un UCS e non una retribuzione al minuto, ma comunque vado a prendere meno di quello che mi è stato proposto da contratto, perchè io su 24 ore di servizio settimanali non ho prestato realmente 24 di servizio effettivo, benchè io sia comunque stato presente in sede.

Che sia stato un errore grossolano dell' associazione per cui presto servizio è assodato, il problema è che non so io come muovermi in questo caso, perchè sul contratto è riportata una cifra che non potrà mai al mondo essere quella :asd:

Quindi si, è in realtà un rapporto di lavoro subordinato a cui è stato garantito un cottimo calcolato sul monte ore totale, solo nel caso in cui si fosse raggiunto un certo target
Così, senza vedere il contratto, mi vien da dirti che il contratto non è regolare perchè non è inquadrato bene. Anche la compilazione dell'UNILAV è sbagliata in quanto il co.co.co. non deve riportare un orario di lavoro definito anche perchè lavoro parziale rispetto a cosa visto che non esiste un orario di lavoro di riferimento per quella tipologia di contratto?

Io andrei da un sindacato con in mano la tua lettera di assunzione per chiedere come muoverti posto che per me è materia proprio da ispettorato del lavoro perchè da come descrivi la cosa mi pare palese che sia un rapporto di lavoro subordinato. Ma almeno se vai da un sindacato con una conciliazione ti danno quanto ti spetta.

Quella tipologia di contratto comunque non da diritto alla NASpI ma alla Dis-Coll che è la disoccupazione per i rapporti di lavoro. Funziona in maniera simile ma la richiesta è su portali diversi e anche i calcoli per ovvie ragioni sono diverse trattandosi di contributi versati alla Gestione Separata.
 
Così, senza vedere il contratto, mi vien da dirti che il contratto non è regolare perchè non è inquadrato bene. Anche la compilazione dell'UNILAV è sbagliata in quanto il co.co.co. non deve riportare un orario di lavoro definito anche perchè lavoro parziale rispetto a cosa visto che non esiste un orario di lavoro di riferimento per quella tipologia di contratto?

Io andrei da un sindacato con in mano la tua lettera di assunzione per chiedere come muoverti posto che per me è materia proprio da ispettorato del lavoro perchè da come descrivi la cosa mi pare palese che sia un rapporto di lavoro subordinato. Ma almeno se vai da un sindacato con una conciliazione ti danno quanto ti spetta.

Quella tipologia di contratto comunque non da diritto alla NASpI ma alla Dis-Coll che è la disoccupazione per i rapporti di lavoro. Funziona in maniera simile ma la richiesta è su portali diversi e anche i calcoli per ovvie ragioni sono diverse trattandosi di contributi versati alla Gestione Separata.
Grazie per aver fatto capire meglio la situazione anche a me, e rinnovo il mio invito ad HunterKakashi di muoversi il prima possibile, perchè l'unico modo per rivalersi di qualcosa è farlo prima che il progetto venga rendicontato e chiuso.
 
Grazie per aver fatto capire meglio la situazione anche a me, e rinnovo il mio invito ad HunterKakashi di muoversi il prima possibile, perchè l'unico modo per rivalersi di qualcosa è farlo prima che il progetto venga rendicontato e chiuso.
Ecco a proposito, HunterKakashi ma sul contratto hai scritto che il pagamento avverrà a fine collaborazione? Perchè sta cosa più ci penso più è strana. Solitamente anche per i co.co.co. si concorda un compenso mensile dato che è pure necessaria la busta paga, van versati i contributi e insomma è una bella botta da pagare in un colpo

Cioè quello che forse non ho capito è se ti stan pagando o ti pagheranno alla scadenza in base a quanto hai prodotto e che quindi chiederanno a rimborso in seguito a rendiconto. Sto facendo fatica a capire se sia una carenza di diligenza o proprio mala fede da parte dell'associazione :asd:
 
Mi ritrovo in una situazione di m****

A inizio anno ho ricevuto una buona offerta e ho deciso di dimettermi dalla mia posizione attuale. Facendo parte delle categorie protette e dovendo rifare l'iscrizione (prima volta che mi capita), ho chiamato il CPI per prenotare un appuntamento e fare il rinnovo, ma mi hanno detto "c'è tempo, anche perché se non sei disoccupato non puoi fare il rinnovo, quindi chiamaci ad aprile e ti diciamo di cosa c'è bisogno".
Ho chiamato qualche giorno fa e ho scoperto che la documentazione in mio possesso non va più bene: devo rifare domanda all'INPS con tanto di visita medica, attendere il verbale e solo allora potrò iscrivermi alle categorie protette e attendere l'ok all'assunzione da parte del comitato medico.
Il problema è che questa procedura porta via mesi (il solo comitato tecnico ce ne aveva messi 3 durante la mia prima assunzione e non sapevo che 'sta cosa andava rifatta ogni volta) e quindi andrei ben oltre la data d'ingresso indicata nella lettera di impegno della nuova azienda, quindi rischio di rimanere disoccupato.
Tra l'altro il verbale in mio possesso per il collocamento mirato è non revisionabile, ma a quanto pare non va più bene e devo rifare tutto, anche se andrò a coprire le stesse mansioni.
Sono giorni che la notte non chiudo occhio.
Se al CPI mi avessero spiegato tutto quando ho chiamato a inizio anno, avrei avuto tutto il tempo del mondo, invece ora rischio

Assurdo come in 'sto paese chi dovrebbe avere un minimo di agevolazioni finisca per prenderlo in quel posto
Vai alla sede INPS tua di riferimento e spiega tutto, così magari ti fanno fare la visita il prima possibile

Comunque il sistema per invalidità e categorie protette è fatto malissimo ed è lentissimo
 
Così, senza vedere il contratto, mi vien da dirti che il contratto non è regolare perchè non è inquadrato bene. Anche la compilazione dell'UNILAV è sbagliata in quanto il co.co.co. non deve riportare un orario di lavoro definito anche perchè lavoro parziale rispetto a cosa visto che non esiste un orario di lavoro di riferimento per quella tipologia di contratto?

Io andrei da un sindacato con in mano la tua lettera di assunzione per chiedere come muoverti posto che per me è materia proprio da ispettorato del lavoro perchè da come descrivi la cosa mi pare palese che sia un rapporto di lavoro subordinato. Ma almeno se vai da un sindacato con una conciliazione ti danno quanto ti spetta.

Quella tipologia di contratto comunque non da diritto alla NASpI ma alla Dis-Coll che è la disoccupazione per i rapporti di lavoro. Funziona in maniera simile ma la richiesta è su portali diversi e anche i calcoli per ovvie ragioni sono diverse trattandosi di contributi versati alla Gestione Separata.
In realtà sul contratto non è riportato un orario di lavoro, anzi, c'è scritto tutt' altro, che rientra perfettamente nelle caratteristiche del co.co.co, ovvero c'è scritto che il collaboratore potrà agire in assoluta autonomia, e che: "avrà piena facolta di autodeterminarsi le fasi e le modalita di esercizio del proprio apporto professionale e di lavoro, garantendo la presenza nelle sedi in accordo con quanto stabilito dal progetto...". In realtà quindi nel contratto non c'è scritto da nessuna parte che noi dobbiamo stare 24 ore la settimana sul posto, ma è una regola non scritta che c'è stata detta, perchè le 24h minime la settimana sono un requisito del progetto, che l'ente realizzatore (la mia associazione) deve rispettare nei confronti dell' ente attuatore (il Comune).

Della dis-coll me ne aveva già parlato la mia collega che si occupa del CAF, solo che bisogna capire se ho maturato il tempo giusto per potervi accedere qualora dovessi lasciare
Ecco a proposito, HunterKakashi ma sul contratto hai scritto che il pagamento avverrà a fine collaborazione? Perchè sta cosa più ci penso più è strana. Solitamente anche per i co.co.co. si concorda un compenso mensile dato che è pure necessaria la busta paga, van versati i contributi e insomma è una bella botta da pagare in un colpo

Cioè quello che forse non ho capito è se ti stan pagando o ti pagheranno alla scadenza in base a quanto hai prodotto e che quindi chiederanno a rimborso in seguito a rendiconto. Sto facendo fatica a capire se sia una carenza di diligenza o proprio mala fede da parte dell'associazione :asd:
Riguardo il compenso, sul contratto c'è scritto che: "il compenso pattuito per la realizzazione delle attivita previste dagli articoli precedenti è fissato in Euro ------- e,
su richiesta del Collaboratore, sara corrisposto a cadenza mensile, in base al numero di utenti....

Per quanto riguarda il Comune, ha erogato all' associazione la prima quota del 10% a titolo di anticipazione, quindi senza una rendicontazione (ci hanno dato circa 1200€ lordi, calcolati non si sa bene in base a cosa). Adesso siamo alla seconda quota del 30%, ed è la prima quota che chiede la rendicontazione, per questo solo adesso tutti i nodi sono venuti al pettine. Più avanti ci sarà una terza quota al 40%, e un saldo finale del 20% a fine progetto, che si conclude a dicembre di quest' anno.

Domani vado da un consulente del lavoro, vediamo cosa mi dice. Tu nel frattempo chiedimi altro se non sono stato abbastanza chiaro.
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Grazie per aver fatto capire meglio la situazione anche a me, e rinnovo il mio invito ad HunterKakashi di muoversi il prima possibile, perchè l'unico modo per rivalersi di qualcosa è farlo prima che il progetto venga rendicontato e chiuso.
Prima di così si muore, fino a un paio di giorni fa eravamo tutti convinti che ci avrebbero dato quella cifra a patto di raggiungere un tot utenti, e di rispettare l'orario di lavoro delle 24 ore settimanali, seppur non contemplato nel contratto, ma sia l'orario, sia il numero di utenti raggiunti sono dei requisiti del progetto., quindi in buona sostanza, è un po come se avessero detto: "ti paghiamo un tot, l'importante è rispettare i requisiti del progetto in termini di ore minime di apertura della sede, e di utenti raggiunti, non ci serve altro."

Quello che a me viene in mente, al Timesheet che ci hanno chiesto (in cui sono riportare le ore effettivamente rendicontabili), allegare una nota di accompagnamento, chiaramente inviata via PEC, in cui ribadisco che il pagamento che mi spetta deve rispettare i termini del contratto, e non alla sola rendicontazione che il comune riceve per le ore effettive del servizi, dico bene iaCCHe ?
 
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In realtà sul contratto non è riportato un orario di lavoro, anzi, c'è scritto tutt' altro, che rientra perfettamente nelle caratteristiche del co.co.co, ovvero c'è scritto che il collaboratore potrà agire in assoluta autonomia, e che: "avrà piena facolta di autodeterminarsi le fasi e le modalita di esercizio del proprio apporto professionale e di lavoro, garantendo la presenza nelle sedi in accordo con quanto stabilito dal progetto...". In realtà quindi nel contratto non c'è scritto da nessuna parte che noi dobbiamo stare 24 ore la settimana sul posto, ma è una regola non scritta che c'è stata detta, perchè le 24h minime la settimana sono un requisito del progetto, che l'ente realizzatore (la mia associazione) deve rispettare nei confronti dell' ente attuatore (il Comune).

Della dis-coll me ne aveva già parlato la mia collega che si occupa del CAF, solo che bisogna capire se ho maturato il tempo giusto per potervi accedere qualora dovessi lasciare

Riguardo il compenso, sul contratto c'è scritto che: "il compenso pattuito per la realizzazione delle attivita previste dagli articoli precedenti è fissato in Euro ------- e,
su richiesta del Collaboratore, sara corrisposto a cadenza mensile, in base al numero di utenti....

Per quanto riguarda il Comune, ha erogato all' associazione la prima quota del 10% a titolo di anticipazione, quindi senza una rendicontazione (ci hanno dato circa 1200€ lordi, calcolati non si sa bene in base a cosa). Adesso siamo alla seconda quota del 30%, ed è la prima quota che chiede la rendicontazione, per questo solo adesso tutti i nodi sono venuti al pettine. Più avanti ci sarà una terza quota al 40%, e un saldo finale del 20% a fine progetto, che si conclude a dicembre di quest' anno.

Domani vado da un consulente del lavoro, vediamo cosa mi dice. Tu nel frattempo chiedimi altro se non sono stato abbastanza chiaro.
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Prima di così si muore, fino a un paio di giorni fa eravamo tutti convinti che ci avrebbero dato quella cifra a patto di raggiungere un tot utenti, e di rispettare l'orario di lavoro delle 24 ore settimanali, seppur non contemplato nel contratto, ma sia l'orario, sia il numero di utenti raggiunti sono dei requisiti del progetto., quindi in buona sostanza, è un po come se avessero detto: "ti paghiamo un tot, l'importante è rispettare i requisiti del progetto in termini di ore minime di apertura della sede, e di utenti raggiunti, non ci serve altro."

Quello che a me viene in mente, al Timesheet che ci hanno chiesto (in cui sono riportare le ore effettivamente rendicontabili), allegare una nota di accompagnamento, chiaramente inviata via PEC, in cui ribadisco che il pagamento che mi spetta deve rispettare i termini del contratto, e non alla sola rendicontazione che il comune riceve per le ore effettive del servizi, dico bene iaCCHe ?
Ok capito. Allora a prescindere dall'inquadramento giusto o sbagliato che sia, l'importante è che ti paghino quanto viene indicato nel contratto perchè sia lavoro subordinato o sia rapporto di collaborazione, se è stabilito un compenso in forma fissa o comunque legato alle ore prestate, quello ti spetta. Nel momento in cui io quell'ora che hai svolto te la pago solo se hai raggiunto un fine, sto scaricando il rischio di impresa (lascia perdere che sia un'associazione, sempre rischio di impresa è se faccio dipendere dai risultati un compenso) su un lavoratore e non si puó fare :asd:

Cioè è proprio strano anche il fatto che tu ti debba preoccupare di questa cosa e cioé di quando e quanto l'associazione prenderà i soldi dal comune :asd:

Hai un paragrafo nel contratto relativo al recesso? Cioè è prevista per esempio la casistica in cui il contratto venga terminato prima di dicembre per fatti sopravvenuti?

Comunque io mi pare che al momento il contratto sia rispettato e questo sia un tuo timore, o sbaglio? Scusami ma mi son perso via e ora non ricordo perfettamente i messaggi :asd:

Ti direi quindi di aspettare di vedere come si comportano e se il tuo timore dovesse concretizzarsi, tu prendi la busta paga e il tuo contratto e vai direttamente da un sindacato. Perchè anche rivolgersi a un Consulente adesso senza che hai in mano una violazione (posto che tendenzialmente è meglio un Sindacato che un Consulente quando si parla di servizio al cittadino) magari ti fa un'altra lezione di teoria o comunque ti da la sua interpretazione e comunque non ti lascia alcuna rassicurazione perchè il problema è che non sai se questa associazione rispetterà gli accordi o meno
 
Ok capito. Allora a prescindere dall'inquadramento giusto o sbagliato che sia, l'importante è che ti paghino quanto viene indicato nel contratto perchè sia lavoro subordinato o sia rapporto di collaborazione, se è stabilito un compenso in forma fissa o comunque legato alle ore prestate, quello ti spetta. Nel momento in cui io quell'ora che hai svolto te la pago solo se hai raggiunto un fine, sto scaricando il rischio di impresa (lascia perdere che sia un'associazione, sempre rischio di impresa è se faccio dipendere dai risultati un compenso) su un lavoratore e non si puó fare :asd:
Esatto, o meglio, che sia co.co.co., ci.ci.ci. curucuccù, a me l'importante è che mi pagano quanto riportato nel contratto, ma d'altronde, se io ho accettato l'incarico l'ho fatto avendo in mente quella cifra, e non un altra :asd:
Cioè è proprio strano anche il fatto che tu ti debba preoccupare di questa cosa e cioé di quando e quanto l'associazione prenderà i soldi dal comune :asd:
Si, io e i miei colleghi non ci saremmo minimamente dovuti preoccupare di scaricare il bando, perchè non è una cosa che interessa noi, ma l'ente realizzatore, che quel bando l'ha vinto, e deve rispettare i termini dell' accordo con l'ente attuatore.
Hai un paragrafo nel contratto relativo al recesso? Cioè è prevista per esempio la casistica in cui il contratto venga terminato prima di dicembre per fatti sopravvenuti?

"11) Ferma restando la durata del contratto prestabilita al punto 3), e quanto stabilito al punto 11 in materia di
clausola risolutiva espressa, le parti potranno comunque recedere prima della scadenza del termine, dando in
quest’ultimo caso un preavviso scritto di almeno giorni 15 dalla scadenza;"

Comunque io mi pare che al momento il contratto sia rispettato e questo sia un tuo timore, o sbaglio? Scusami ma mi son perso via e ora non ricordo perfettamente i messaggi :asd:
Ti direi quindi di aspettare di vedere come si comportano e se il tuo timore dovesse concretizzarsi, tu prendi la busta paga e il tuo contratto e vai direttamente da un sindacato. Perchè anche rivolgersi a un Consulente adesso senza che hai in mano una violazione (posto che tendenzialmente è meglio un Sindacato che un Consulente quando si parla di servizio al cittadino) magari ti fa un'altra lezione di teoria o comunque ti da la sua interpretazione e comunque non ti lascia alcuna rassicurazione perchè il problema è che non sai se questa associazione rispetterà gli accordi o meno
Io in realtà una prima busta paga ce l'ho ed è riferita a quella trance di soldi che il comune ha dato a titolo di anticipazione (quindi senza richiedere la rendicontazione).

Tu quindi consigli di aspettare, questa seconda trance, quindi la vera e prima rendicontazione, e di avere la busta paga in mano?
 
Tu quindi consigli di aspettare, questa seconda trance, quindi la vera e prima rendicontazione, e di avere la busta paga in mano?
Il fatto è che se tu vai ora da un sindacato o un consulente con in mano il contratto che ancora non è stato violato ma presumi potrebbe esserlo, in concreto temo che ci si possa fare poco.

Se invece vai con una busta paga e viene riscontrata una violazione allora in quel caso sì.

Quindi capisco benissimo la tua preoccupazione ma è meglio chiedere spiegazioni su qualcosa che è piuttosto che su qualcosa che forse sarà perchè comunque sia il contratto è e rimene in essere, se violano i termini del contratto dove c'è scritto un compenso lordo è tuo diritto chiedere spiegazioni e un dovere del datore di lavoro darle.

Io ho a che fare con bandi per associazioni nel settore dello spettacolo che ha particolarità tutte sue ma di fatto funziona come hai descritto e devo poi rendicontare i costi per inviarli all'ente. Peró il budget è predeterminato e spesso indicano anche come quel budget deve essere investito (2 assunzioni a tempo indeterminato a tempo pieno oppure 4 assunzioni a tempo indeterminato part time oppure 5 co.co.co,per esempio) e in pratica io devo semplicemente dimostrare che il mio calcolo previsionale e il costo effettivo siano sostanzialmente pari.

Questa modalità di rendicontazione invece mi sembra più simile ai timesheet che i lavoratori autonomi, ad esempio quelle professioni che richiedono iscrizioni ad albi, devono fare allo studio associato con cui hanno un contratto di collaborazione perchè poi devono capire quanto lo studio deve fatturare ai clienti. Ma anche qui per questi lavoratori la fattura che fanno è generalmente fissa e non dipende dalle ore "billabili".
 
Il fatto è che se tu vai ora da un sindacato o un consulente con in mano il contratto che ancora non è stato violato ma presumi potrebbe esserlo, in concreto temo che ci si possa fare poco.

Se invece vai con una busta paga e viene riscontrata una violazione allora in quel caso sì.

Quindi capisco benissimo la tua preoccupazione ma è meglio chiedere spiegazioni su qualcosa che è piuttosto che su qualcosa che forse sarà perchè comunque sia il contratto è e rimene in essere, se violano i termini del contratto dove c'è scritto un compenso lordo è tuo diritto chiedere spiegazioni e un dovere del datore di lavoro darle.

Io ho a che fare con bandi per associazioni nel settore dello spettacolo che ha particolarità tutte sue ma di fatto funziona come hai descritto e devo poi rendicontare i costi per inviarli all'ente. Peró il budget è predeterminato e spesso indicano anche come quel budget deve essere investito (2 assunzioni a tempo indeterminato a tempo pieno oppure 4 assunzioni a tempo indeterminato part time oppure 5 co.co.co,per esempio) e in pratica io devo semplicemente dimostrare che il mio calcolo previsionale e il costo effettivo siano sostanzialmente pari.

Questa modalità di rendicontazione invece mi sembra più simile ai timesheet che i lavoratori autonomi, ad esempio quelle professioni che richiedono iscrizioni ad albi, devono fare allo studio associato con cui hanno un contratto di collaborazione perchè poi devono capire quanto lo studio deve fatturare ai clienti. Ma anche qui per questi lavoratori la fattura che fanno è generalmente fissa e non dipende dalle ore "billabili".
Concordo, forse è anche bene avercele tutte le buste paga. quindi aspettare la conclusione del progetto per avviare eventuali azioni.

La mia unica paura è che non mi contestino un eventuale tacito consenso, ovvero, che io abbia accettato di buon grado quella retribuzione qualora io non faccia nulla in questa fase, ed è per questo che io volevo inviare una nota, in questa fase, in cui io faccio presente e ricordi quali sono i termini dell' accordo, anche per avere un documento rafforzativo un domani da poter impugnare.

Mi trovo in una situazione spiacevole anche perchè mi tocca fare anche un discorso di opportunità, nel senso che attualmente questa è la mia unica e sola attività che lontanamente può essere considerata "lavoro", e che mi potrebbe potenzialmente aprire altre porte (si parla già di potenziali proroghe e la nascita di ambiti in cui le nostre figure potrebbero essere necessarie).

Prendere tempo a questo punto penso sia la soluzione più conveniente, ma allo stesso tempo vorrei far valere i miei diritti.
 
Concordo, forse è anche bene avercele tutte le buste paga. quindi aspettare la conclusione del progetto per avviare eventuali azioni.

La mia unica paura è che non mi contestino un eventuale tacito consenso, ovvero, che io abbia accettato di buon grado quella retribuzione qualora io non faccia nulla in questa fase, ed è per questo che io volevo inviare una nota, in questa fase, in cui io faccio presente e ricordi quali sono i termini dell' accordo, anche per avere un documento rafforzativo un domani da poter impugnare.

Mi trovo in una situazione spiacevole anche perchè mi tocca fare anche un discorso di opportunità, nel senso che attualmente questa è la mia unica e sola attività che lontanamente può essere considerata "lavoro", e che mi potrebbe potenzialmente aprire altre porte (si parla già di potenziali proroghe e la nascita di ambiti in cui le nostre figure potrebbero essere necessarie).

Prendere tempo a questo punto penso sia la soluzione più conveniente, ma allo stesso tempo vorrei far valere i miei diritti.
Il tuo diritto lo fai valere con il contratto che è sufficiente come prova degli accordi.

Inviare una lettera dove semplicemente si chiede di rispettare gli accordi non so quanto possa esserti utile o farti star tranquillo se questa cosa dovesse ripetersi al prossimo pagamento. Io ti direi di aspettare la prossima busta paga e se non corrisponde al lordo del mese scorso (immagino ti sia stato comunicato un lordo per l'intero periodo che poi viene diviso per le mensilità o periodi di erogazione del compenso) chiedere spiegazioni. In base a quel che ti dicono vedi come muoverti.

Tu poi a fine contratto avrai sempre il diritto di far valere che sul tuo contratto stava scritta una cifra e te ne è stata corrisposta un'altra, quindi su questo stai tranquillo. Ripeto, in costanza di rapporto, se qualcosa non ti torna è tuo diritto chiedere spiegazioni.
 
Concordo, forse è anche bene avercele tutte le buste paga. quindi aspettare la conclusione del progetto per avviare eventuali azioni.

La mia unica paura è che non mi contestino un eventuale tacito consenso, ovvero, che io abbia accettato di buon grado quella retribuzione qualora io non faccia nulla in questa fase, ed è per questo che io volevo inviare una nota, in questa fase, in cui io faccio presente e ricordi quali sono i termini dell' accordo, anche per avere un documento rafforzativo un domani da poter impugnare.

Mi trovo in una situazione spiacevole anche perchè mi tocca fare anche un discorso di opportunità, nel senso che attualmente questa è la mia unica e sola attività che lontanamente può essere considerata "lavoro", e che mi potrebbe potenzialmente aprire altre porte (si parla già di potenziali proroghe e la nascita di ambiti in cui le nostre figure potrebbero essere necessarie).

Prendere tempo a questo punto penso sia la soluzione più conveniente, ma allo stesso tempo vorrei far valere i miei diritti.
Non farti intortare e fai valere le tue ragioni ora che il progetto è ancora in corso. E ti dirò di più, nessun progetto PNRR si può estendere oltre la scadenza dello stesso, quindi se questo scade il 31/12/2025 è sostanzialmente impossibile che venga prorogato. Te lo dico per esperienza diretta su progetti di altro tipo, ma della stessa fonte.

Il tuo diritto lo fai valere con il contratto che è sufficiente come prova degli accordi.

Inviare una lettera dove semplicemente si chiede di rispettare gli accordi non so quanto possa esserti utile o farti star tranquillo se questa cosa dovesse ripetersi al prossimo pagamento. Io ti direi di aspettare la prossima busta paga e se non corrisponde al lordo del mese scorso (immagino ti sia stato comunicato un lordo per l'intero periodo che poi viene diviso per le mensilità o periodi di erogazione del compenso) chiedere spiegazioni. In base a quel che ti dicono vedi come muoverti.

Tu poi a fine contratto avrai sempre il diritto di far valere che sul tuo contratto stava scritta una cifra e te ne è stata corrisposta un'altra, quindi su questo stai tranquillo. Ripeto, in costanza di rapporto, se qualcosa non ti torna è tuo diritto chiedere spiegazioni.
Questo però non so quanto possa valere su progetti con fondi comunitari con quel tipo di rendicontazione, per quello dico che nel caso è bene muoversi prima che il progetto sia chiuso. Perché se l'associazione ottiene i fondi sulle attività/ore rendicontate, lui su chi si può rifare? Sul Comune? Non penso.
 
Non farti intortare e fai valere le tue ragioni ora che il progetto è ancora in corso. E ti dirò di più, nessun progetto PNRR si può estendere oltre la scadenza dello stesso, quindi se questo scade il 31/12/2025 è sostanzialmente impossibile che venga prorogato. Te lo dico per esperienza diretta su progetti di altro tipo, ma della stessa fonte.
Credo siano quei fondi finalizzati alla costruzioni di "Rete di servizi" e funzionino come una sorta di avviamento per strutture simil CAF
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Questo però non so quanto possa valere su progetti con fondi comunitari con quel tipo di rendicontazione, per quello dico che nel caso è bene muoversi prima che il progetto sia chiuso. Perché se l'associazione ottiene i fondi sulle attività/ore rendicontate, lui su chi si può rifare? Sul Comune? Non penso.
Nono non sul comune ma sull'associazione con cui ha stabilito il contratto e che non sta rispettando l'accordo. Un conto è dare un fisso e legare una variabile al raggiungimento di obbiettivi ma se io ti do x€ e a fine contratto ho y€ tu non mi stai pagando ciò su cui ci siamo accordati. Della provenienza dei soldi con cui si paga frega anche niente al lavoratore anche perchè i co.co.co. a progetto (o mini co.co.co.) formalmente sono stati abrogati come forma contrattuale.
 
Credo siano quei fondi finalizzati alla costruzioni di "Rete di servizi" e funzionino come una sorta di avviamento per strutture simil CAF
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Nono non sul comune ma sull'associazione con cui ha stabilito il contratto e che non sta rispettando l'accordo. Un conto è dare un fisso e legare una variabile al raggiungimento di obbiettivi ma se io ti do x€ e a fine contratto ho y€ tu non mi stai pagando ciò su cui ci siamo accordati. Della provenienza dei soldi con cui si paga frega anche niente al lavoratore anche perchè i co.co.co. a progetto (o mini co.co.co.) formalmente sono stati abrogati come forma contrattuale.
Non è un discorso di destinazione, quanto che la durata dei progetti è vincolata a quella del PNRR e nessun contratto può superarlo. Poi, come sicuramente accadrà in molti ambiti, ai fondi rimanenti non utilizzati verrà messo un nuovo cappellino con un nuovo nome, con magari la stessa destinazione d'uso, e via. Però questo significa nuove procedure, con nuovi bandi e nuovi contratti.

Come puoi vedere anche tu è già una situazione con alcune zone grigie, e trattandosi di questa tipologia di fondi il rischio di potenziale insolvenza c'è eccome. Per esempio, l'associazione potrebbe dire che non ha fondi ulteriori rispetto a quelli ricevuti dietro rendicontazione, e una volta che il progetto è chiuso secondo me c'è poco da fare. Per questo ti dico che, potenzialmente, c'è il rischio che associazione ed ente facciano spallucce e alla fine paga il lavoratore.
 
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