Rubrica Le recensioni di Jrpg World | Hai finito un Jrpg? Dicci cosa ne pensi | Indice e regolamento al primo post |

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io so che rm sta per un gioco psp, forse radiant mithology ma non so sicuro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Prafo. :kep88:

Specialmente il 2 che ci ho passato sopra sulle 180 ore o giù di lì. :kep88:

 
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il primo a me è piaciuto abbastanza, soprattutto perchè aveva il job thief ed era sgraverrimo :sasa:

 
Ma come Kratos? Nel topic ne hai parlato bene ed ora ne parli solo come "Passabile"? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rana.png
Passabile o superiore, non ho idea del voto, preferisco aspettare qualche giorno dopo aver finito un gioco per non farmi prendere troppo dall'enfasi del momento. C'è stato un punto in cui cominciavo ad essere un po' stanco, specialmente quando mi sono trovato a sviluppare le abilità e dovevo fare un po' di backtracking, l'ho ripreso 2 giorni dopo e da quel momento ho incrementato il ritmo fino alla fine.

 
Titolo: The Legend of Heroes V A Cagesong of the Ocean / Eiyuu Densetsu V Umi no Oriuta / The legend of Heroes III Song of the Ocean

Piattaforma: PSP

Cosa ti è piaciuto in particolare: Costruzione e storia del mondo di gioco (lore), trama nell'ultimo terzo di gioco

Cosa non ti è piaciuto in particolare: Prima parte del gioco abbastanza fiacca.

Recensione Trama: La MacBain Company, sgangherato gruppo di bardi erranti composto dal vecchio sessantenne MacBain, da suo nipote Forte, dalla di lui amica Una e dal cane Jean, decide di partire per un tour mondiale dal doppio scopo, farsi conoscere suonando dove possibile in giro per il mondo e al contempo cercare delle fantomatiche pietre chiamate "resonance stones", lascito di un famosissimo compositore chiamato Leone F. Ritcher, che oltre a aver inciso una parte delle sue ultime composizioni, si dice che racchiudano in esse grandissimi poteri magici, e che per questo Leone decise di nasconderle nei posti più impensabili.

Alla fine i nostri quattro musicisti si troveranno invischiati in faccende più grandi di loro, tanto da diventare decisivi per l'esistenza stessa del mondo di gioco.

La trama offre spunti interessanti solo nella parte finale in cui saranno spiegati numerosi retroscena di White Witch.

Il gioco è ambientato in Weltuna, parte del mondo di Gagharv, terra spaccata in tre "mondi" divisi dal cosiddetto "Backbone of the Great Serpent", ognuno dei tre giochi della è ambientato in uno di questi "mondi", Tirasweel, El Phildin e Weltuna (e qui ho sicuramente cannato lo spelling... ).

Recensione Gameplay: Molto simile a White Witch, con alcuni cambiamenti significativi, innanzitutto questo gioco le boss battles saranno molto più numerose, e nenache troppo semplici, rendendo sensato tutto il gameplay di contorno, affrontare i mob negli scenari di intermezzo adesso ha un senso, i dungeon sono molto più numerosi e in alcuni sono presenti diversi puzzle (ma niente di impegnativo), il gioco dispone inoltre di un'area speciale in cui avremo la possibilità di riaffrontare parte dei dungeon e parte dei boss di A Tear of Vermilion per ottenere oggetti particolari, per quanto riguarda il BS, questa volta avremo la possibilità di lanciare liberamente, una volta caricate, le finishing moves nel bel mezzo della battaglia indipendentemente dal turno corrente, selezionando il char desiderato e premendo il tasto O al momento giusto, con la possibilità di anticipare, bloccandoli, gli attacchi nemici.

Una volta ottenute le resonance stones potremo farle equipaggiare dai protagonisti per ottenerne i poteri, questo dona al gioco una gestione delle abilità un po' meno lineare del predecessore.

Stavolta il party è composto da un massimo di 6 personaggi, dei quali potremmo sceglierne 4 da schierare sul campo di battaglia con la possibilità di sostituirli anche durante il corso della battaglia, i sei personaggi sono decisi dal corso eventi e cambiano in continuazione, anche se... lascio il se...

Le mie valutazioni sul mondo di gioco sono le staesse di White Witch, per ogni nazione che visiteremo dovremo recarci alla relativa ambasciata per ottenere passaporti e visti.

Recensione Audiovideo: Colonna sonora ottima, grafica carina, ma gli ambienti, rispetto alla ver. PC sono molto più banali, specie gli scenari di intermezzo tra una città e l'altra.

Recensione Longevità: una 30ina di ore credo (niente counter)

Deidara Zone (Cose che potevano essere fatte meglio): c'era proprio bisogno di lasciare così poco "tempo" tra un evento e l'altro per recuperare i libri? ( i libri sono necessari per una delle poche sidequest del gioco)

Vota e fai vedere di che pasta sei fatto: 8 ottima conclusione di una longeva trilogia che ripaga i pazienti.

http://www.youtube.com/watch?v=OX6kFFnaGf4

nella ver psp hanno tagliato la parte migliore, dove su PC partiva l'intro vera e propria...

http://www.youtube.com/watch?v=aT3DjFE81ro

quando la trama si fa seria anche il battle theme si fa serio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
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Gran bella recensione, Winterfury, il corollario musicale qui è davvero apprezzato quando c'è di mezzo il Falcom Sound Team.

 
Titolo: Star Ocean: First Departure

Piattaforma: PlayStation Portable (PSP)

Cosa ti è piaciuto in particolare: gestire le abilità è divertente ed esse sono numerose, party selezionabile con 'incastri' fra i personaggi, le Private Actions sono una buona prospettiva di sviluppo dei personaggi, l'Arena risulta una buona subquest.

Cosa non ti è piaciuto in particolare: musiche scialbe, finali multipli complessi da ottenere, trama piatta e mai emozionante, Star Ocean... ma non torni a veder le stelle!

Recensione Trama: il pianeta Roak è sottosviluppato, ancora a stretto contatto con la natura. Un'epidemia colpisce i suoi abitanti, così un gruppo di tre ragazzi-guardie della razza Fellpool, ovvero dal corpo umano e la coda di gatto, decide di indagare nella città vicina. Quello spingerà due di loro ad imbattersi in un viaggio interstellare insieme ad un gruppo di umani, indietro nel tempo con l'obiettivo di fermare una antica minaccia. Sebbene la premessa sia ottima, la trama di Star Ocean è spesso episodica e si dimentica delle fasi precedenti di arco in arco. La storia è un accompagnamento al gameplay ed all'esplorazione, accettabile se presa sotto questo verso.

Vi sono quattro personaggi fissi per la trama più altri otto da cui se ne possono ottenere quattro facoltativi per il party. La mescolanza di razze è ben realizzata ed ognuno di loro ha la sua personalità, che sebbene mai sviluppata nel profondo risulta piacevole da scoprire. Voto: 7, un discreto appoggio al gameplay.

Recensione Gameplay: considerato che il gioco è nato su Super Nintendo, gli scenari appaiono abbastanza simili fra di loro anche su PSP, nonostante un upgrade grafico. L'esplorazione prevede un'esplorazione delle città e di una World Map sufficientemente grande senza l'ausilio di mezzi di trasporto, con l'eccezione di un coniglio gigante che si può ottenere solo scegliendo un personaggio opzionale nel gruppo.

Il sistema di battaglia ricorda quello della serie Tales of, ovvero un action frenetico seppur rigido con la possibilità di cambiare il personaggio controllato. Purtroppo, si possono solo utilizzare due tecniche durante la battaglia rispetto alle molte selezionabili dal menù. Solo nelle fasi tardive viene data la possibilità di evolvere le tecniche dei personaggi in base al numero di volte in cui sono utilizzate, sfruttando dei manuali specifici. Spesso ci si riduce ad usare il tasto dell'attacco in continuazione.

La caccia ai personaggi opzionali segue delle regole ferree e vi sono personaggi mancabili in base alla scelta del primo accompagnatore. E' da segnalare anche una presenza quasi eccessiva di backtracking, specialmente per chi è interessato ad assistere a tutte le Private Actions disponibili che servono a sbloccare finali e migliorare il rapporto fra i personaggi.

L'utilizzo delle abilità/skills è del tutto opzionale, ma può aggiungere una maggiore profondità al gameplay: cucinare cibi per curare HP ed MP, creare armi esclusive per ciascun personaggio, suonare strumenti per ottenere bonus, addirittura aumentare il livello di difficoltà tramite enlightment e training per ricevere maggiori ricompense. Voto: 8, pieno di funzionalità.

Recensione Audiovideo: il reparto grafico di Star Ocean è standard, non ci sono luoghi capaci di incuriosire per la loro struttura. Foreste, caverne, anche l'uso dei colori è tradizionale, la terra marrone, i prati verdi, le zone innevate bianche. Questo non vuol dire che sia brutto, anzi, riesce a differenziare bene il fascino dell'antichità dagli scenari moderni. Voto: 6.5

Motoi Sakuraba al lavoro in una delle sue prime composizioni e si nota infatti il suo talento ancora grezzo. I brani risultano nella media, con qualche punta a favore dei momenti rock di alcuni brani di battaglia. Il doppiaggio in lingua inglese è poco ispirato, con frasi piatte ed alcune voci incapaci di trasmettere emozioni al giocatore. Voto: 6

Recensione Longevità: nonostante First Departure sia creditato come un gioco da 15 ore, ho riscontrato una longevità maggiore. Se per la trama principale ci vogliono circa 20 ore, fra subquest e pratica con le abilità si possono anche superare le 30 ore totali senza difficoltà. Oltre a questo, le combinazioni richieste per ottenere i personaggi opzionali e le varie Private Actions chiedono più di una semplice partita, quindi si può sempre ricominciarlo ed assistere a qualcosa di nuovo. Ne vale la pena? Forse! Utilizzare abilità non necessarie ai fini del completamento può essere d'aiuto per rendere l'esperienza di gioco ancora migliore. Voto: 8, una ridondanza gradita.

Deidara Zone (Cose che potevano essere fatte meglio): una migliore selezione dei doppiatori e delle frasi dei personaggi avrebbe aumentato il coinvolgimento verso la storia, che invece rimane spesso basso. L'action del gameplay necessita di maggiori approfondimenti, appare come un hit & slash statico con difficoltà a scegliere le skill di battaglia. Inoltre, Star Ocean è un titolo poco indicato per un gioco ambientato su un pianeta.

Vota e fai vedere di che pasta sei fatto: 7, un gioco discreto, che punta sulla freschezza di tutto quello che è di contorno al fulcro del gioco ma che non approfondisce il suo nucleo.

Consigliato in particolare a... chi ama le infinite possibilità dovute all'uso delle abilità fuori dalle battaglie, o chi desidera un gioco classico, il primo di una serie attualmente composta da quattro capitoli.

Corollario musicale, tre brani scelti per voi






 
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Quelle PSP, e un pezzo di white witch in jap su pc.

anche perché le ver. PC hanno un BS totalmente differente.

 
Ho leggermente modificato la struttura della recensione, per renderla più affine al mio metodo.

Titolo: Mana Khemia: Student Alliance

Piattaforma: PlayStation Portable (PSP)

Trama: molto leggera. Non c'è da salvare il mondo. Manco lo conosciamo "il mondo", dal momento che si svolge tutto in un ristretto spazio dell'universo del gioco. C'è solo un gruppetto di studenti in un'accademia per alchimisti, e il susseguirsi di eventi "privati" e scolastici che li riguarda. Niente di che... non sembra ma è quasi solo un pretesto per il gameplay. Va bene se si vuole "staccare un pò la spina" dalle classiche avventure epiche del jrpg medio. Non di più. I personaggi son carini, ma non tutti caratterizzati a dovere tramite la main quest; in alcuni casi i "Social Link" (sì, il gioco, tramite calendario e tempo libero da spendere coi personaggi a piacere, ricorda un pò gli ultimi Persona) metteranno un pò una pezza. Comunque è un cast di mezze macchiette; non in senso necessariamente dispreggiativo... è lo spirito del gioco, un pò ironico, un pò GUST, come di norma. Insomma, non male, ma per i miei gusti poca roba.

Gameplay: sintetizzare oggetti non è mai stato così soddisfacente e semplice. Le ricette sono "malleabili" (mai rigide; si hanno sempre diverse varianti degli ingredienti da usare per lo stesso risultato), e il BS classico a turni è ben strutturato, semplice, divertente e qualche volta pure un pelino impegnativo. Il sistema di crescita è una sorta di sferografia molto guidata in cui, in ogni tassello va ad inserirsi un oggetto sintetizzato: in pratica ad ogni nuovo oggetto creato è possibile che un personaggio "aumenti di livello" sbloccando una casella, che potrebbe contenere un'abilità, o +50Hp/ +20 difesa fisica, ecc... da apprendere tramite AP (che sarebbero i classici punti EXP). Insomma, proprio come una sferografia. Ma siccome è il gioco a dettare quando puoi sviluppare determinati oggetti, ne consegue che il sistema di crescita è molto pilotato. Troppo per i miei gusti.

Poi assenza di scontri casuali, piacevole, ciclo giorno e notte che quasi potevano risparmiarsi (serve solo a rallentare l'esplorazione), e un eccessivo backtracking. Per raccogliere materiali bisognerà fare andirivieni dai soliti dungeon un mille volte ciascuno... senza contare le volte che la trama lo richiederà. Perchè la "trama" vuole che si seguano le missioni affidate dalla scuola, per poi ricevere un voto finale. Più alti sono i voti, più tempo libero si avrà (per subquest e "social link").

Grafica: canoni GUST. Roba very low budget, sulla scia degli Atelier PS2 e Ar tonelico. Insomma: tecnicamente lammerda, visivamente meh, ma ci si fa presto l'abitudine.

Audio: la OST si fa sentire, ma certe volte è troppo pesante! La prima traccia della scuola e del workshop (il luogo dove sintetizzi, salvi, ecc) rimbomba nella testa con la sua ripetitività e quel suo essere quasi stridula //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sad.png Fortunatamente viene sostituita con una incredibilmente più bella, ma purtroppo ciò avviene a 3/4 di gioco.

Longevità: 42 ore per finirlo. Mi son occupato di molte subquest, però. Pure senza di esse, credo sia inevitabile, però, finirlo in meno di 35 ore.

Deidara Zone (Cose che potevano essere fatte meglio): la natura del porting in sè. NON PRENDETELO SU PSP! È il porting più osceno che io abbia mai visto in vita mia. Rallentamenti, font meno leggibile, caricamenti e ancora rallentamenti ovunque! Ah, e mi sarebbe tanto piaciuto che armi e oggetti si potessero sintetizzare in un unico luogo; l'aver diviso i due calderoni in stanze diverse richiede un andirivieni non poco fastidioso.

Vota e fai vedere di che pasta sei fatto: 7... Il gioco è carino, e siccome sono buono, voglio ignorare i difetti tecnici del porting, facendo finta di aver giocato alla versione PS2... il voto non è alto per due motivi: ovviamente il gioco ha i suoi difetti, sopra elencati (e altri eh), e poi sti jrpg low budget non sono proprio il mio tipo; ogni tanto ne inizio (e finisco) uno, ma solo per staccare un pò. Non sono esattamente i miei preferiti. 7 perchè alla fin fine mi ha divertito e intrattenuto bene, comunque.

Consigliato in particolare a... chi ama i titoli GUST ovviamente.

 
quindi ora tocca a fe //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
quindi ora tocca a fe //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
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Dopo una breve pausa, però. Gioco ai jrpg portatili di notte. Adesso mi serve studiare un pò di notte... ma tempo una settimana, credo (un boost di 7 giorni mi sarà utile), poi... sì, toccherà a FE //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Ma 7 è un voto alto, nonchè un ottimo voto. (giusto per Mana Khemia)
7 è un voto appena sopra la sufficienza (dicasi discreto), altro che ottimo/alto voto...che poi stia bene a Mana Khemia è un altro paio di maniche che non discuto nemmeno! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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Ma 7 è un voto alto, nonchè un ottimo voto. (giusto per Mana Khemia)
Tenendo conto SOLO dei miei gusti personali sarebbe un gioco da 6-6,5, ma ho voluto rendergli giustizia, sia oggettivando un pelino la cosa, sia immaginando di aver giocato alla versione PS2 e di non aver vissuto nessuno di quei 5 triliardi di caricamenti e rallentamenti.

7 è un voto appena sopra la sufficienza (dicasi discreto), altro che ottimo/alto voto...che poi stia bene a Mana Khemia è un altro paio di maniche che non discuto nemmeno! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Mah. Tendi troppo a rapportarlo al mondo delle recensioni.

Rapportalo, per una volta, alla semplic e pura scala 1-10, e ti sorprenderai di quanto in alto sia.

 
Mah. Tendi troppo a rapportarlo al mondo delle recensioni.
Rapportalo, per una volta, alla semplic e pura scala 1-10, e ti sorprenderai di quanto in alto sia.
Wait, con questo non volevo dire che è un voto basso (io comincio a considerare i giochi BUONI dal 7 in poi, ma mi è capitato di divertirmi come un matto anche con giochi da 5-6), anzi, perché la sufficienza la reputo pur sempre una cosa POSITIVA! Fatto sta che non è un voto alto/ottimo. E la scala delle recensioni è quella da 1 a 10, non vedo che cambi (e poi la mia è più una scala scolastica)! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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Wait, con questo non volevo dire che è un voto basso (io comincio a considerare i giochi BUONI dal 7 in poi, ma mi è capitato di divertirmi come un matto anche con giochi da 5-6), anzi, perché la sufficienza la reputo pur sempre una cosa POSITIVA! Fatto sta che non è un voto alto/ottimo. E la scala delle recensioni è quella da 1 a 10, non vedo che cambi (e poi la mia è più una scala scolastica)! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Scolastica?! Ma che scuola hai frequentato? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/fyebr8.gif I miei prof mollavano 7 se l'interrogazione rasentava il perfetto (tipo: rispondi BENE a tutto su 6-7 domande, e scena muta sull'ultima, la più difficile), e 8 se l'interrogazione era perfetta. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Comunque sì, certo che non è un voto "OTTIMO". È ottimo per Mana Khemia. Per il resto "ottimo" sarà l'8.

 
7 è un voto appena sopra la sufficienza (dicasi discreto), altro che ottimo/alto voto...che poi stia bene a Mana Khemia è un altro paio di maniche che non discuto nemmeno! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Il mio 7 a Star Ocean: First Departure (recensione di ieri, magari ve la siete persa perché era a fondo pagina) indica proprio 'discreto', ben sopra che la sufficienza. 7 è il premio ad un lavoro imperfetto ma più che sufficiente. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif Non tutti abbiamo la stessa scala, ma per me 7 è indicativo di qualità.

Scolastica?! Ma che scuola hai frequentato? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/fyebr8.gif I miei prof mollavano 7 se l'interrogazione rasentava il perfetto (tipo: rispondi BENE a tutto su 6-7 domande, e scena muta sull'ultima, la più difficile), e 8 se l'interrogazione era perfetta. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Comunque sì, certo che non è un voto "OTTIMO". È ottimo per Mana Khemia. Per il resto "ottimo" sarà l'8.
Anche da me per ottenere 7 bisogna sbattersi a fondo ed impegnarsi.

 
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Wait, con questo non volevo dire che è un voto basso (io comincio a considerare i giochi BUONI dal 7 in poi, ma mi è capitato di divertirmi come un matto anche con giochi da 5-6), anzi, perché la sufficienza la reputo pur sempre una cosa POSITIVA! Fatto sta che non è un voto alto/ottimo. E la scala delle recensioni è quella da 1 a 10, non vedo che cambi (e poi la mia è più una scala scolastica)! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Me per me 8 è un voto altissimo, 9 non lo do quasi mai, 10 giusto a 3-4 giochi che considero capolavori, quindi si, 7 è un voto alto per quanto mi riguarda. 6 neanche lo considero un brutto voto, è la sufficienza.

 
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Per me il 10 andrebbe dato solo alle pietre miliari, quei giochi capaci di rivoluzionare il genere a cui appartengono! :stema:

 
Per me il 10 andrebbe dato solo alle pietre miliari, quei giochi capaci di rivoluzionare il genere a cui appartengono! :stema:
per quanto mi riguarda non si dà (volendo dare un voto numerico, pratica che già di suo non mi fa impazzire), nessun gioco è perfetto, il 10 è il voto a cui aspirare, non un traguardo raggiungibile.. o almeno per come la vedo io //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rana.png

 
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