Alert LGBTQ+ thread | She said: "Don't make others suffer for your personal hatred." | LEGGERE PRIMO POST | COMMENTI TRANSOMOFOBI=BAN

  • Autore discussione Autore discussione Gianpi
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Vabbè, tralasciando che, o la famiglia è mentalmente chiusa, o un adolescente già conosce bene tutto quello che potrebbero mimare in un gay pride (e anzi, si metterebbe a ridere divertito, probabilmente :rickds:), credo qui si scenda troppo sulla soggettività: per te avrebbe un maggiore impatto, per me no, e vabbuo. Semplicemente volevo puntualizzare sul fatto che non fossero cose fatte tanto per: se ancora oggi la gente viene menata perché si tiene per mano o si bacia in pubblico, al posto loro durante un gay pride farei anche di peggio hahahaha
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Se faccio di peggio no perchè se faccio atti osceni in luogo pubblico con una ragazza, giustamente la polizia mi porta in caserma, ed è giusto che sia così anche se gli atti osceni in luogo pubblico siano fatti da due persone omosessuali (chiaramente non mi riferisco al bacio perchè non credo che rientri tra le motivazioni di atti osceni, o almeno a me non mi ha mai detto niente nessuno quando ho baciato ragazze in pubblico :asd)
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Al gay pride può partecipare chiunque non chiedono un Green Pass gay , chiunque è il benvenuto e molti etero sono presenti per solidarietà e comunque non tutti sono vestiti in modo allegorico come dici tu, la maggioranza dei partecipanti non lo è, lo è invece l'interesse televisivo sulla manifestazione che è tanto incentrata "sul circo" invece che sui temi da far pensare ad una ridicolizzazione deliberata , come si può parlare di adozioni aperte ai gay se due secondi prima c'era in TV un tipo in giarrettiere rosa , tacco alto e coda di struzzo arcobaleno?
D'altra parte senza il "circo" del gay pride non si parlerebbe proprio
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Probabilmente ho una visione distorta di certi gay pride, forse quelli che dico io li fanno negli usa o in altri paesi. Quelli a cui mi riferivo sono quelli che più o meno a cadenza annuale fanno nella mia città e mi riferisco a manifestazioni molto partecipate anche con la presenza di cariche istituzionali (di default ci partecipa sempre il sindaco).

Quello che dico io in generale è che più una manifestazione è inclusiva, più secondo me ha un potere sensibilizzante maggiore, sopratutto verso coloro i quali sono scettici verso certe tematiche.
 
Se faccio di peggio no perchè se faccio atti osceni in luogo pubblico con una ragazza, giustamente la polizia mi porta in caserma, ed è giusto che sia così anche se gli atti osceni in luogo pubblico siano fatti da due persone omosessuali (chiaramente non mi riferisco al bacio perchè non credo che rientri tra le motivazioni di atti osceni, o almeno a me non mi ha mai detto niente nessuno quando ho baciato ragazze in pubblico :asd)
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Probabilmente ho una visione distorta di certi gay pride, forse quelli che dico io li fanno negli usa o in altri paesi. Quelli a cui mi riferivo sono quelli che più o meno a cadenza annuale fanno nella mia città e mi riferisco a manifestazioni molto partecipate anche con la presenza di cariche istituzionali (di default ci partecipa sempre il sindaco).

Quello che dico io in generale è che più una manifestazione è inclusiva, più secondo me ha un potere sensibilizzante maggiore, sopratutto verso coloro i quali sono scettici verso certe tematiche.
Questo di Roma del 2017 è l'ultimo al quale ho partecipato io , come vedi , per la stragrande maggioranza eravamo gente normale anche se l'attenzione come sempre è focalizzata sugli elementi più vistosi

 



Magistrale direi, e ha confermato il mio stesso dubbio di quella frase dal "purchè" in poi: la denuncia scatta in automatico, poi l'interpretazione verrà evidentemente fatta in sede processuale, ma il provvedimento intanto è scattato
 



Magistrale direi, e ha confermato il mio stesso dubbio di quella frase dal "purchè" in poi: la denuncia scatta in automatico, poi l'interpretazione verrà evidentemente fatta in sede processuale, ma il provvedimento intanto è scattato.

E per quanto riguarda quello detto da Pasolini beh, aveva ragione come tante altre cose del resto.

Ho letto qualche articolo del disegno di legge e non lo condivido molto, per quello che ho letto. Limita troppo la libertà di opinione, poi se è vero quanto detto nei video che hai postato pa cosa diventerebbe ancora più grave, perchè sarebbe il giudice a modulare la libertà di pensiero, avendo una discrezionalità eccessiva.
 
Ho letto qualche articolo del disegno di legge e non lo condivido molto, per quello che ho letto. Limita troppo la libertà di opinione, poi se è vero quanto detto nei video che hai postato pa cosa diventerebbe ancora più grave, perchè sarebbe il giudice a modulare la libertà di pensiero, avendo una discrezionalità eccessiva.
E' chiaro che sarebbe del giudice la discrezionalità, a meno che quando si va dalle forze dell' ordine per denunciare ogni minima cazzata le stesse forze dell' ordine non ti ridano in faccia cercando di scoraggiarti nel procedere (chiaramente parlo per assurdo).
 
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Magistrale direi, e ha confermato il mio stesso dubbio di quella frase dal "purchè" in poi: la denuncia scatta in automatico, poi l'interpretazione verrà evidentemente fatta in sede processuale, ma il provvedimento intanto è scattato.

E per quanto riguarda quello detto da Pasolini beh, aveva ragione come tante altre cose del resto.

Capezzone oltre che Ex Radicale (è stato anche segretario del partito) è anche dichiaratamente bisessuale, non può certo essere liquidato come omofobo e infatti la controparte neanche ci prova , ma quello che veramente preoccupa è l'assoluta indisponibilità a discutere nel merito sulle conseguenze della legge , che comunque io reputo al limite dell'incostituzionale , come fatto notare da Capezzone non c'è alcun "purchè" in merito alla libertà di espressione nella Costituzione volere a tutti i costi inserire un "purchè" in un articolo che definisce la libertà di espressione in una legge contrasta con quanto garantito dalla Costituzione .

E comunque la totale discrezionalità interpretativa senza paletti di certezza è pericolosissima , faccio un esempio banalissimo , eistorante a Verona , clienti all'aperto scroscio di pioggia torrenziale , il titolare fa entrare i clienti nel locale per ripararsi , passano le forze dell'Ordine che ciecamente applicano la legge in senso ultra restrittivo, multa a tutti i presenti , ordinanza di chiusura per il locale.
 
Capezzone oltre che Ex Radicale (è stato anche segretario del partito) è anche dichiaratamente bisessuale, non può certo essere liquidato come omofobo e infatti la controparte neanche ci prova , ma quello che veramente preoccupa è l'assoluta indisponibilità a discutere nel merito sulle conseguenze della legge , che comunque io reputo al limite dell'incostituzionale , come fatto notare da Capezzone non c'è alcun "purchè" in merito alla libertà di espressione nella Costituzione volere a tutti i costi inserire un "purchè" in un articolo che definisce la libertà di espressione in una legge contrasta con quanto garantito dalla Costituzione .

E comunque la totale discrezionalità interpretativa senza paletti di certezza è pericolosissima , faccio un esempio banalissimo , eistorante a Verona , clienti all'aperto scroscio di pioggia torrenziale , il titolare fa entrare i clienti nel locale per ripararsi , passano le forze dell'Ordine che ciecamente applicano la legge in senso ultra restrittivo, multa a tutti i presenti , ordinanza di chiusura per il locale.
Non è detto che sia incostituzionale ma in ambito giuridico e, sopratutto,legislativo un termine fa la differenza per l'applicazione della norma ed eventuali antinomie.
Non che con questa ci possano essere gravi problemi ma la specificità e l'uso dei termini è fondamentale.
 
Capezzone oltre che Ex Radicale (è stato anche segretario del partito) è anche dichiaratamente bisessuale, non può certo essere liquidato come omofobo e infatti la controparte neanche ci prova , ma quello che veramente preoccupa è l'assoluta indisponibilità a discutere nel merito sulle conseguenze della legge , che comunque io reputo al limite dell'incostituzionale , come fatto notare da Capezzone non c'è alcun "purchè" in merito alla libertà di espressione nella Costituzione volere a tutti i costi inserire un "purchè" in un articolo che definisce la libertà di espressione in una legge contrasta con quanto garantito dalla Costituzione .

E comunque la totale discrezionalità interpretativa senza paletti di certezza è pericolosissima , faccio un esempio banalissimo , eistorante a Verona , clienti all'aperto scroscio di pioggia torrenziale , il titolare fa entrare i clienti nel locale per ripararsi , passano le forze dell'Ordine che ciecamente applicano la legge in senso ultra restrittivo, multa a tutti i presenti , ordinanza di chiusura per il locale.
Neanche di Pasolini si puo dire fosse omofobo per ovvi motivi. Ad ogni modo hanno ripristinato il secondo video, vi invito a guardare anche quello
 
Una versione lite, in sostanza, che soprattutto non getterebbe le basi per un superamento delle discriminazioni, ma solo un tentativo di disincentivare le aggressioni. A voi la parola
Con la premessa che non sono giuridicamente competente in materia, esprimo inoltre dei pensieri parziali in quanto ho letto l'articolo di pagellapolitica tuttavia senza per adesso confrontarlo con il testo vero e proprio del Ddl di centrodestra, cosa che invece qualche giorno fa ho fatto con quasi tutto il Ddl Zan. Fidandomi di pagellapolitica direi che è una versione ulteriormente monca e gravemente manchevole sulla questione "identità di genere" (non che il Ddl Zan fosse sufficiente e/o senza errori eh), totalmente ignorata a partire dalla sua definizione, che invece, oltretutto, andrebbe accompagnata alle altre presenti nel Ddl Zan. Per quanto mi riguarda, ancor più in questo caso dove significati e distinzioni possono facilmente sfuggire alla comprensione, andrebbero prima chiariti nel modo migliore e meno fraintendibile possibile i termini con cui si opera negli articoli successivi.

Non c’è, prima di tutto, un equivalente dell’articolo 1 del testo Zan, che si occupa di chiarire che cosa si intenda per «sesso», «genere», «orientamento sessuale» e «identità di genere». Viene specificato che i termini siano da intendere «ai fini della presente legge», quindi per individuare a quali motivazioni possano essere ricondotti gli atti discriminatori.

Quest’ultimo concetto, l’identità di genere, è fra i punti più contestati dal centrodestra e infatti nella sua proposta, come abbiamo visto, non compare affatto.

In secondo luogo sono del tutto assenti le iniziative di sensibilizzazione e monitoraggio - che forse, se vogliamo dare ascolto alla tesi secondo la quale "le leggi pensate per ridurre il crimine concentrandosi principalmente sull’inasprimento della pena sono inefficaci" - nel quadro complessivo diventano ancora più preziose rappresentando anche una sorta di, concedetemi la grezzezza di linguaggio, "piano b". Riporto nuovamente:

L’articolo 7 della legge Zan istituisce la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia da celebrare il 17 maggio. In occasione della Giornata nazionale, «sono organizzate cerimonie, incontri e ogni altra iniziativa utile» per la realizzazione delle finalità elencate al comma 1: «promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, in attuazione dei princìpi di eguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione». Anche le scuole, si legge al comma 3, dovranno provvedere a organizzare questo tipo di attività in occasione della ricorrenza. Nel testo viene però specificato (art.7, co.3) che queste iniziative debbano essere promosse nel rispetto del «piano triennale dell’offerta formativa» e «del patto educativo di corresponsabilità», un documento in cui genitori, studenti e istituzioni scolastiche definiscono insieme i principi e i comportamenti che si impegnano a rispettare. In altri termini, anche la decisione di organizzare attività di sensibilizzazione per la Giornata nazionale contro l’omotransfobia sarebbe subordinata alla volontà di genitori e dirigenti scolastici. Anche questo articolo è fra i più contestati dal centrodestra che accusano il ddl Zan di voler “indottrinare” i bambini nelle scuole sulle questioni relative all’identità di genere.

La parte sottolineata nell'ultima riga per me non esiste. Avanti con la prossima contestazione perché questa non sta né in cielo né in terra.

L’articolo 8 del ddl Zan, inoltre, prevede che l’Ufficio per il contrasto delle discriminazioni di Palazzo Chigi, istituito da un decreto legislativo del 2003 per occuparsi di razzismo e disparità basate sull’origine etnica, elabori «con cadenza triennale una strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere».

L’articolo fornisce solo indicazioni sulla strategia, che dev’essere mirata a «l’individuazione di misure relative all’educazione e all’istruzione, al lavoro, alla sicurezza, anche con riferimento alla situazione carceraria, alla comunicazione e ai media». Non ci sono altre informazioni, per cui è difficile definire con esattezza se la strategia abbia solo l’obiettivo di portare avanti delle indagini conoscitive o possa orientare nuove leggi sulla materia. Di fatto, quello che sembra di poter dire con certezza è che l’Ufficio dovrebbe capire cos’è necessario fare per evitare che si creino discriminazioni all’interno delle scuole, dei luoghi di lavoro e degli istituti penitenziari.

Ammetto che è la prima volta che vengo a conoscenza di questo Ufficio, ma potrebbe collegarsi con il problema sul sospetto che una percentuale di detenuti approfittasse della legge USA per dichiarare di sentirsi donna ed ottenere il trasferimento nelle carceri femminili, anche se non ho idea delle doti recitative che si debbano possedere e mettere in atto per superare una perizia psichiatrica volta a confermarlo o smentirlo, e quindi non ho un'idea, o perlomeno numeri alla mano, che mi permettano di capire quanto il problema sia realmente tangibile.

Infine, arrivando al monitoraggio:

Da ultimo, l’articolo 10 (del Ddl Zan, ndr) richiede all’Istat di svolgere indagini, almeno ogni tre anni, sulle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere con lo scopo di fornire al legislatore elementi utili a capire come migliorare le politiche anti-discriminatorie.

Che mi sembra cosa buona e giusta.

In sostanza vorrei capire/mi interesserebbe sapere cosa prevedrebbe concretamente la legge se un fascista impomatato con responsabilità e doveri da personaggio pubblico e da carica politica in esercizio come Alberto Zelger se ne esce pubblicamente con dichiarazioni del genere cercando di camuffare sotto la pseudo-campagna paraculo della "tutela della famiglia tradizionale" il suo esempio di apologia del fascismo implicato nelle frasi pronunciate e riportate qui sotto.

"I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie."
"L’aborto non è un diritto, è un abominevole delitto."


In un paese civile, nel contesto pubblico e nel ruolo che ricopre, ciò non può essere consentito senza passare guai con la legge, fossero anche "solo" sanzioni.

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Devo ancora vedere il video di Hunter.
 
L’articolo 7 della legge Zan istituisce la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia da celebrare il 17 maggio. In occasione della Giornata nazionale, «sono organizzate cerimonie, incontri e ogni altra iniziativa utile» per la realizzazione delle finalità elencate al comma 1: «promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, in attuazione dei princìpi di eguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione». Anche le scuole, si legge al comma 3, dovranno provvedere a organizzare questo tipo di attività in occasione della ricorrenza. Nel testo viene però specificato (art.7, co.3) che queste iniziative debbano essere promosse nel rispetto del «piano triennale dell’offerta formativa» e «del patto educativo di corresponsabilità», un documento in cui genitori, studenti e istituzioni scolastiche definiscono insieme i principi e i comportamenti che si impegnano a rispettare. In altri termini, anche la decisione di organizzare attività di sensibilizzazione per la Giornata nazionale contro l’omotransfobia sarebbe subordinata alla volontà di genitori e dirigenti scolastici. Anche questo articolo è fra i più contestati dal centrodestra che accusano il ddl Zan di voler “indottrinare” i bambini nelle scuole sulle questioni relative all’identità di genere.

La parte sottolineata nell'ultima riga per me non esiste. Avanti con la prossima contestazione perché questa non sta né in cielo né in terra.
Il problema non sta nel voler "indottrinare" sta nel fatto che il disegno terminologicamente prevede all'art.7 che le scuole, le p. amm. ecc. "provvedono alle attività del precedente periodo" non "hanno facoltà" ma provvedono. Imponendo così l'obbligatoria istituzione della giornata contro l'omofobia e, per come è scritta la norma, l'obbligo di partecipazione degli studenti, andando così a minare la libertà di opinione di chi, studente già maggiorenne o genitore, non voglia che i figli vi partecipino, perchè chiunque ha il diritto di esprimere i propri pensieri, sia omofobi, sia razzisti, dia fascisti ecc., quindi hanno il diritto, come chiunque, di non parteciparvi se non vogliano per qualsivoglia motivo. Avessere indicato la facoltà di istituirla e di parteciparvi allora sarebbe un altro discorso.

Poi per l'istituzione fa riferimento solo al lavoro pubblico ma non a quello privato, altra cosa che non sta ne in cielo nè in terra perchè discriminatorio.
 
Il problema non sta nel voler "indottrinare" sta nel fatto che il disegno terminologicamente prevede all'art.7 che le scuole, le p. amm. ecc. "provvedono alle attività del precedente periodo" non "hanno facoltà" ma provvedono. Imponendo così l'obbligatoria istituzione della giornata contro l'omofobia e, per come è scritta la norma, l'obbligo di partecipazione degli studenti, andando così a minare la libertà di opinione di chi, studente già maggiorenne o genitore, non voglia che i figli vi partecipino
Su questo hai ragione, quel "provvedono" non va bene, il tuo suggerimento invece mi sembra di sì.
chiunque ha il diritto di esprimere i propri pensieri, sia omofobi, sia razzisti, dia fascisti ecc.,
Le prime due cose sono contenute dentro l'ideologia fascista. Capisco che la questione del reato d'opinione possa essere controversa, ma quantomeno con i trascorsi dell'Italia nel secolo scorso penso che questo sia ancora discutibile, dipende dal mezzo pubblico che si usa, dal potere che si ha e si può esercitare, dalla responsabilità dettata dalla figura pubblica che si è per la società, dall'influenza che questa può avere su di essa e dall'essere o meno rappresentanti di una nazione o di una comunità legittimamente organizzata e riconosciuta. Poi non nego che nelle frange estremiste "in senso opposto" possa essere in atto una degenerazione della suscettibilità personale, con "deliri del social justice e del politically correct", annettendo inoltre uno svilimento di tematiche importanti ed un'inutile o deleteria frammentazione delle categorie che prendono parte alla lotta per i diritti civili, o addirittura la nascita paradossale di forme di espressione dei principi, a modo loro, dogmatiche nei confronti della libertà di pensiero.
Poi per l'istituzione fa riferimento solo al lavoro pubblico ma non a quello privato, altra cosa che non sta ne in cielo nè in terra perchè discriminatorio.
Vuoi dire che, a prescindere dai termini della normativa, andava trattato anche il settore privato? O che non vanno bene nemmeno quelli relativi al pubblico?
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Magistrale direi, e ha confermato il mio stesso dubbio di quella frase dal "purchè" in poi: la denuncia scatta in automatico, poi l'interpretazione verrà evidentemente fatta in sede processuale, ma il provvedimento intanto è scattato

Avrei voluto sentire la replica della Grassadonia ma il primo video non si spinge oltre il suo incipit. Comunque a primo impatto quello che dice Capezzone è condivisibile, specialmente quando parla di combattere per i diritti sul terreno culturale. Qualcuno sa o ha idea del perché l'aggiunta della parte di testo incriminata dopo il "purché" non sia considerata ridondante, rispetto alle aggiunte fatte sull'articolo 604 bis, da Zan e da chi sostiene che il Ddl vada approvato senza remore?
 
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Io sono contrarissimo all "sensibilizzazione" nelle scuole.
Primo: non mi fido della neutralità di chi tiene queste "lezioni" (e le virgolette voglio sottolinearle). Mia sorella (ha 21 anni in meno dei miei 34) e' tornata un bel pomeriggio con compito sull omotransfobia con un testo dell arcigay come base dalla quale partire a partorire pensieri. Il testo era una roba indegna, pieni di esempi portati in fila dagli anni 90 ad oggi come se in italia ci fosse una specie di "caccia al frocio" legalizzata, sottointendendo che ci sono """"i cattivi"""" che non vogliono far vivere i gay perchè hanno paura di loro e sono omofobici, quindi non vogliono la legge zan. Dopo averla portata a casa dei miei, ho scritto io un tema col mio numero di cellulare per la professoressa, e ho intimato a mia sorella di darle quello altrimenti tornava a casa a piedi. E se posso accettare quello che succedeva a me alle superiori con il mio professore di diritto che ci obbligava a leggere repubblica (anno 2004-5-6) poiche unico giornale libero e non schiavo dei media di berlusconi, io sta cosa non la accetto perche e' GARANTITO che l insegnate di anti transomotransfobia verra pescato da arcigay o similari. E se ste associazioni in parte posso fungere a qualcosa per aiutare i piu deboli, sono anche piene purtroppo di fondamentalisti che vedono problemi gender in ogni angolo e si sentono perseguitati in terra straniera perche non c e il bagno per transessuali.

Secondo: c e gia religione come "ora delle pernacchie" e mi riferisco specialmente alle superiori. Non sensibilizzano nessuno, sono inutili (per non dire patetiche), e , onestamente, gia ai miei tempi l omotransfobia era quasi esclusiva dei cutresi puri e duri (quelli che, in emilia dalla nascita, dopo 17 anni parlano quasi solo dialetto calabrese). Io facevo il rappresentante di istituto, l autogestione e le discussioni """culturali""" erano pressioni di tutti gli studenti ai quali non fregava un caxxo degli argomenti in analisi e tifavano per 3/4 giorni di cazzeggio legalizzato a scuola. Quella che poi sul resto del carlino leggevi "fame di cultura dei giovani". Ve lo dico io cos era, tornei di psp, bigliardino, coca e patatine dell ecu a fiumi per tutto l istituto.
 
già solo per il fatto che ci siano obblighi e costrizioni questa legge andrebbe bruciata nel camino e pesantemente riscritta. poi se lasciamo libero spazio alle interpretazioni su cosa sia una discriminazione di genere stiamo freschi
 
Per me il DDL Zan è chiaro e Daniele Capezzone tira acqua al mulino di Forza Italia.

Art. 4. (Pluralismo delle idee e libertà delle scelte) 1. Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee* a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.

*da intendere come a meno che

Non c'è limite alla libertà d'espressione perché non è quello che si dice il problema, ovvero esprimere il proprio pensiero e/o magari una critica, ma come lo si dice.
Bisogna domandarsi -mentalmente- se quello che stiamo per esporre possa essere offensivo o discriminatorio:
Ogni giorno si rischia la diffamazione, ad esempio, dando del ritardato ad un amico/collega/sconosciuto, eppure non ci si fa caso perché non si viene denunciati.
Un'uscita come quella di Tajani "la famiglia senza figli non esiste. La donna non è una fattrice, si realizza pienamente con la maternità", è discriminatoria sia per le famiglie senza (che non vuole averli o che non può), sia per le donne (che magari non vogliono averli, non possono od hanno adottato) perché considerate con evidente disparità di giudizio.

Comunque non vi preoccupate: anche se passasse il DDL così com'è, l'Italia non diventerà improvvisamente rosa o con i lustrini...
 
Neanche di Pasolini si puo dire fosse omofobo per ovvi motivi. Ad ogni modo hanno ripristinato il secondo video, vi invito a guardare anche quello
Visto e lì il "vecchio" Radicale si è mostrato , noi abbiamo la memoria lunga
 
Per me il DDL Zan è chiaro e Daniele Capezzone tira acqua al mulino di Forza Italia.

Art. 4. (Pluralismo delle idee e libertà delle scelte) 1. Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee* a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.

*da intendere come a meno che

Non c'è limite alla libertà d'espressione perché non è quello che si dice il problema, ovvero esprimere il proprio pensiero e/o magari una critica, ma come lo si dice.
Bisogna domandarsi -mentalmente- se quello che stiamo per esporre possa essere offensivo o discriminatorio:
Ogni giorno si rischia la diffamazione, ad esempio, dando del ritardato ad un amico/collega/sconosciuto, eppure non ci si fa caso perché non si viene denunciati.
Un'uscita come quella di Tajani "la famiglia senza figli non esiste. La donna non è una fattrice, si realizza pienamente con la maternità", è discriminatoria sia per le famiglie senza (che non vuole averli o che non può), sia per le donne (che magari non vogliono averli, non possono od hanno adottato) perché considerate con evidente disparità di giudizio.

Comunque non vi preoccupate: anche se passasse il DDL così com'è, l'Italia non diventerà improvvisamente rosa o con i lustrini...
A me urta fortemente perche gia andare in tribunale per un "froci0 di merda" o similare lo ritengo stupido (come anche tutti i processi per diffamazione dove signor rossi ha dato del figlio di puxxana al signor bianchi".
E' che ci sono talmente tante cose da considerare, che un giudice , non conoscendo personalmente tutti quelli che giudica, giudichera per foza a sentimento.
Ed e stupido cercare di ipotizzare ogni possibile situazione immaginabile, anche solo una legge che distingua se "frocio di merda" ha lo stesso impatto offensivo verso un transessuale, una lesbica, un etero, se quello che offende sapeva o meno che l offeso era gay, cosa ha detto uno, cosa ha detto l altro,TUTTA sta pantomima.
Se io discuto male con un eterosessuale, e gli dico "quella puxxana di tua madre ti doveva ingoiare quel giorno" e' un conto, ma se discuto male con un gay e, appunto perche lo voglio offendere di proposito, gli dico "brucia, froci0 di merdxa", non sono cosi certo che in un eventuale processo ne uscirei pulito.Ma il mio comportamento non e' dato dalla omofobia, semplicemente da una discussione finita a male parole. E tolta la retorica del caxxo sull incitazione alla violenza (come se in una situazione del genere uno volesse inaugurare una sorta di KKK antiomosessualità), Io so di non essere omofobo, ma chiunque parta da questo presupposto deve immaginare che il giudice NON LO SA, potenzialmente potreste essere tutti dei pedofili.
Ed e per quello che , come il femminicidio, non mi piace categorizzare in centottanta categorie le persone, dove la giustificazione per un eventuale aumento di pena sta nel ridicolo concetto " ci sono tanti uomini bianchi, quindi se offendi un nero prendi di più che ad offendere un bianco". Sono leggi che , a mio parere, creano solo piu razzismo. E come 50 anni fa un programma come i griffin avrebbe causato la crocifissione tipo hostel dei produttori, fra 40 anni l omofobia sara un ricordo, bata continuare a istruire le persone e NON OBBLIGARLE a pensarla in una determinata maniera. La realtà e il trovarsi davanti persone di diverse razze/gusti sessuali e' l UNICA SCUOLA DI SENSIBILIZZAZIONE che funziona.
Tutto il resto sono seghe mentali per tirare acqua al mulino del partito di turno.
 
Su questo hai ragione, quel "provvedono" non va bene, il tuo suggerimento invece mi sembra di sì.

Le prime due cose sono contenute dentro l'ideologia fascista. Capisco che la questione del reato d'opinione possa essere controversa, ma quantomeno con i trascorsi dell'Italia nel secolo scorso penso che questo sia ancora discutibile, dipende dal mezzo pubblico che si usa, dal potere che si ha e si può esercitare, dalla responsabilità dettata dalla figura pubblica che si è per la società, dall'influenza che questa può avere su di essa e dall'essere o meno rappresentanti di una nazione o di una comunità legittimamente organizzata e riconosciuta. Poi non nego che nelle frange estremiste "in senso opposto" possa essere in atto una degenerazione della suscettibilità personale, con "deliri del social justice e del politically correct", annettendo inoltre uno svilimento di tematiche importanti ed un'inutile o deleteria frammentazione delle categorie che prendono parte alla lotta per i diritti civili, o addirittura la nascita paradossale di forme di espressione dei principi, a modo loro, dogmatiche nei confronti della libertà di pensiero.
Secondo me poco cambia. Chiunque ha il diritto di esprimersi nei limiti del lecito e nel rispetto delle idee altrui: così come gli omosessuali hanno il diritto di scendere in piazza per manifestare le proprie idee e hanno il diritto di chiedere che queste idee siano insegnate nelle scuole, chiunque altro ha il diritto di decidere di non ascoltare queste idee, giuste o sbagliate che siano, perchè se si limita la libertà di opinione si limita per tutti e l'ultima volta ci sono stati giusto diverse decine di milioni di morti.
Vuoi dire che, a prescindere dai termini della normativa, andava trattato anche il settore privato? O che non vanno bene nemmeno quelli relativi al pubblico?
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voglio dire che o non deve essere specificato il termine pubblico o deve essere indicato anche al termine privato, perchè con la presenza di solo uno dei due aggettivi si esclude automaticamente l'altro.
Ti ho risposto nel quote
 
Nessuno si lamenta del fatto che chi gestisce la pagina facebook pubblica di Capezzone, come Fedez ha fatto con una parte nella telefonata della Rai, ha tagliato fuori il contraddittorio nel postare quei due video?
con un testo dell arcigay come base dalla quale partire a partorire pensieri. Il testo era una roba indegna, pieni di esempi portati in fila dagli anni 90 ad oggi come se in italia ci fosse una specie di "caccia al frocio" legalizzata, sottointendendo che ci sono """"i cattivi"""" che non vogliono far vivere i gay perchè hanno paura di loro e sono omofobici,
Sarebbe necessario avere il testo sott'occhio così da poter verificare se la mia interpretazione corrisponde alla tua. Poi spiega cosa intendi per "neutralità delle lezioni" in questo contesto.
e' GARANTITO che l insegnate di anti transomotransfobia verra pescato da arcigay o similari.
Insegnante di anti-transomofobia? Garantito? E quale sarebbe il suo ambito disciplinare? :asd: Basterebbe anche l'inserimento della tematica nel programma di educazione civica.
Art. 4. (Pluralismo delle idee e libertà delle scelte) 1. Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee* a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.

*da intendere come a meno che

Non c'è limite alla libertà d'espressione perché non è quello che si dice il problema, ovvero esprimere il proprio pensiero e/o magari una critica, ma come lo si dice.
Bisogna domandarsi -mentalmente- se quello che stiamo per esporre possa essere offensivo o discriminatorio:
Ok, ma io mi chiedevo questo: se nel codice penale è già scritto e in vigore che

604 bis. Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica religiosa. (1)

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito:
a) con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;


e se nell'aggiunta « oppure fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità » il problema viene affrontato grosso modo analogamente (correggetemi se sbaglio) a quello inerente gli atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi, allora perché si è sentito il bisogno di scrivere l'Articolo 4 del Ddl Zan sul pluralismo delle idee e sulla libertà delle scelte? Due sono le possibilità che vedo: o Zan e sostenitori del Ddl sono retroattivamente convinti che questo Articolo 4 fosse già richiesto per funzionare in coordinamento con la tipologia di reati previsti per gli atti di discriminazione già contemplati nella versione corrente del codice penale, oppure mi domando ingenuamente perché introdurre quelle precisazioni adesso, con l'ufficializzazione delle "nuove" discriminazioni, e dunque perché queste ultime ne hanno bisogno a differenza di quelle già contemplate. Da qui il mio parlare ipotetico di ridondanza.
Ogni giorno si rischia la diffamazione, ad esempio, dando del ritardato ad un amico/collega/sconosciuto, eppure non ci si fa caso perché non si viene denunciati.
Ecco, anche per questo mi sarebbe piaciuto poter sentire la replica, se durante la trasmissione c'è effettivamente stata, a quel "è matematico che..." nel video di Quarta Repubblica.
Comunque non vi preoccupate: anche se passasse il DDL così com'è, l'Italia non diventerà improvvisamente rosa o con i lustrini...
Infatti, al limite potrebbe servire a poco o niente, o qualcuno ipotizzava che potrebbe addirittura rafforzare le posizioni intolleranti più radicali.
Se io discuto male con un eterosessuale, e gli dico "quella puxxana di tua madre ti doveva ingoiare quel giorno" e' un conto, ma se discuto male con un gay e, appunto perche lo voglio offendere di proposito, gli dico "brucia, froci0 di merdxa", non sono cosi certo che in un eventuale processo ne uscirei pulito.
Oltre al peso del retaggio culturale che grava sulle spalle delle parole, le due espressioni di vilipendio differiscono per il fatto che nella seconda il vocabolo frocio, senza bisogna d'altro, indica una qualità neutra e inscindibile dalla natura antropologica dell'essere umano destinatario e, nonostante ciò, viene usata come insulto feroce. Gli stai dicendo indirettamente che la sua esistenza in natura è un insulto e che questo non dipende dall'errore di qualcuno, ma è un'aberrazione ontologica a priori che di conseguenza va eliminata o marginalizzata affinché arrechi il minor danno possibile agli altri esseri umani. Ecco cosa tutto implica la parola frocio ed ecco il motivo per cui secondo me, finché manterrà la (possibile) connotazione di insulto, va culturalmente estirpata quanto più possibile dal linguaggio della società, al limite relegandola ad interesse accademico, come è stato, credo (mi auguro ovunque in Italia), ormai fatto per il "delitto d'onore" che concedeva al marito reo un'attenuante della pena rispetto a diverso movente in caso di uccisione della coniuge adultera al fine di salvaguardare il proprio onore (qualsiasi pericolosa idiozia questa parola voglia significare).

BlackWizard In che modo ammettere e spiegare l'esistenza di queste realtà dovrebbe essere un'idea da propagandare? In che modo acquisire questa consapevolezza limiterebbe la libertà a formare una "famiglia tradizionale"? Di contro, in che modo sostenere che la "famiglia tradizionale" dovrebbe essere l'unica tipologia di nucleo familiare ammesso non va a ledere i diritti (la libertà) di una coppia omosessuale a formare ed essere riconosciuta dallo Stato come unione civile?

In merito alla trattazione di entrambi i settori (pubblico e privato) nell'Articolo 7 del Ddl Zan posso essere d'accordo.
 
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BlackWizard In che modo ammettere e spiegare l'esistenza di queste realtà dovrebbe essere un'idea da propagandare? In che modo acquisire questa consapevolezza limiterebbe la libertà a formare una "famiglia tradizionale"? Di contro, in che modo sostenere che la "famiglia tradizionale" dovrebbe essere l'unica tipologia di nucleo familiare ammesso non va a ledere i diritti (la libertà) di una coppia omosessuale a formare ed essere riconosciuta dallo Stato come unione civile?

In merito alla trattazione di entrambi i settori (pubblico e privato) nell'Articolo 7 del Ddl Zan posso essere d'accordo.
Si ragazzi ma non ci arrocchiamo in questo modo, siate più elastici.
È stat resa facoltativa l'insegnamento della religione cattolica alla quale hanno diritto di partecipare gli interessati, così come minoranze mussulmane, evangeliche, ebraiche ecc. hanno diritto di non parteciparvi.
Deve essere inserita come un esame facoltativo all'università: ti interessa, bene, non ti interessa, ha il diritto di non parteciparvi.
 
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