Nessuno si lamenta del fatto che chi gestisce la pagina facebook pubblica di Capezzone, come Fedez ha fatto con una parte nella telefonata della Rai, ha tagliato fuori il contraddittorio nel postare quei due video?
con un testo dell arcigay come base dalla quale partire a partorire pensieri. Il testo era una roba indegna, pieni di esempi portati in fila dagli anni 90 ad oggi come se in italia ci fosse una specie di "caccia al frocio" legalizzata, sottointendendo che ci sono """"i cattivi"""" che non vogliono far vivere i gay perchè hanno paura di loro e sono omofobici,
Sarebbe necessario avere il testo sott'occhio così da poter verificare se la mia interpretazione corrisponde alla tua. Poi spiega cosa intendi per "neutralità delle lezioni" in questo contesto.
e' GARANTITO che l insegnate di anti transomotransfobia verra pescato da arcigay o similari.
Insegnante di anti-transomofobia? Garantito? E quale sarebbe il suo ambito disciplinare?

Basterebbe anche l'inserimento della tematica nel programma di educazione civica.
Art. 4. (Pluralismo delle idee e libertà delle scelte) 1. Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee* a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.
*da intendere come a meno che
Non c'è limite alla libertà d'espressione perché non è quello che si dice il problema, ovvero esprimere il proprio pensiero e/o magari una critica, ma come lo si dice.
Bisogna domandarsi -mentalmente- se quello che stiamo per esporre possa essere offensivo o discriminatorio:
Ok, ma io mi chiedevo questo: se nel codice penale è già scritto e in vigore che
604 bis. Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica religiosa. (1)
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito:
a) con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;
e se nell'aggiunta « oppure fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità » il problema viene affrontato grosso modo analogamente (correggetemi se sbaglio) a quello inerente gli atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi, allora perché si è sentito il bisogno di scrivere l'Articolo 4 del Ddl Zan sul pluralismo delle idee e sulla libertà delle scelte? Due sono le possibilità che vedo: o Zan e sostenitori del Ddl sono retroattivamente convinti che questo Articolo 4 fosse già richiesto per funzionare in coordinamento con la tipologia di reati previsti per gli atti di discriminazione già contemplati nella versione corrente del codice penale, oppure mi domando ingenuamente perché introdurre quelle precisazioni adesso, con l'ufficializzazione delle "nuove" discriminazioni, e dunque perché queste ultime ne hanno bisogno a differenza di quelle già contemplate. Da qui il mio parlare ipotetico di ridondanza.
Ogni giorno si rischia la diffamazione, ad esempio, dando del ritardato ad un amico/collega/sconosciuto, eppure non ci si fa caso perché non si viene denunciati.
Ecco, anche per questo mi sarebbe piaciuto poter sentire la replica, se durante la trasmissione c'è effettivamente stata, a quel "è matematico che..." nel video di Quarta Repubblica.
Comunque non vi preoccupate: anche se passasse il DDL così com'è, l'Italia non diventerà improvvisamente rosa o con i lustrini...
Infatti, al limite potrebbe servire a poco o niente, o qualcuno ipotizzava che potrebbe addirittura rafforzare le posizioni intolleranti più radicali.
Se io discuto male con un eterosessuale, e gli dico "quella puxxana di tua madre ti doveva ingoiare quel giorno" e' un conto, ma se discuto male con un gay e, appunto perche lo voglio offendere di proposito, gli dico "brucia, froci0 di merdxa", non sono cosi certo che in un eventuale processo ne uscirei pulito.
Oltre al peso del retaggio culturale che grava sulle spalle delle parole, le due espressioni di vilipendio differiscono per il fatto che nella seconda il vocabolo frocio, senza bisogna d'altro, indica una qualità neutra e inscindibile dalla natura antropologica dell'essere umano destinatario e, nonostante ciò, viene usata come insulto feroce. Gli stai dicendo indirettamente che la sua esistenza in natura è un insulto e che questo non dipende dall'errore di qualcuno, ma è un'aberrazione ontologica a priori che di conseguenza va eliminata o marginalizzata affinché arrechi il minor danno possibile agli altri esseri umani. Ecco cosa tutto implica la parola frocio ed ecco il motivo per cui secondo me, finché manterrà la (possibile) connotazione di insulto, va culturalmente estirpata quanto più possibile dal linguaggio della società, al limite relegandola ad interesse accademico, come è stato, credo (mi auguro ovunque in Italia), ormai fatto per il "delitto d'onore" che concedeva al marito reo un'attenuante della pena rispetto a diverso movente in caso di uccisione della coniuge adultera al fine di salvaguardare il proprio onore (qualsiasi pericolosa idiozia questa parola voglia significare).
BlackWizard In che modo ammettere e spiegare l'esistenza di queste realtà dovrebbe essere un'idea da propagandare? In che modo acquisire questa consapevolezza limiterebbe la libertà a formare una "famiglia tradizionale"? Di contro, in che modo sostenere che la "famiglia tradizionale" dovrebbe essere l'unica tipologia di nucleo familiare ammesso non va a ledere i diritti (la libertà) di una coppia omosessuale a formare ed essere riconosciuta dallo Stato come unione civile?
In merito alla trattazione di entrambi i settori (pubblico e privato) nell'Articolo 7 del Ddl Zan posso essere d'accordo.