Alert LGBTQ+ thread | She said: "Don't make others suffer for your personal hatred." | LEGGERE PRIMO POST | COMMENTI TRANSOMOFOBI=BAN

  • Autore discussione Autore discussione Gianpi
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Io però sento il bisogno di dire una cosa. Più tempo passa e meno riesco a tollerare chi si oppone all'introduzione di questi temi nelle scuole e in generale non è a favore dei diritti LGBT. Per me non siamo più nel campo delle opinioni, ma nel campo della scienza e della realtà che ci circonda. Nascondere la presenza di generi, di omosessuali e transessuali è rifiutare la realtà. Il rispetto dell'opinione di chi è contrario a tali diritti, lede i diritti di chi appartiene alla categoria. BlackWizard parlava del fatto che poi gli studenti sarebbero obbligati a partecipare alla giornata contro l'omofobia. Ecco, per me è giusto che sia così. La stessa cosa succede, per esempio, per il giorno della Memoria, il 27 gennaio. Non è che si tiene conto del fatto che qualcuno possa essere antisemita e quindi è giusto rispettare la sua opinione. Se non vuole partecipare non va a scuola quel giorno, ma non sono "opinioni" (lo virgoletto perché per me è una discriminazione, non un'opinione) che vanno protette. Io non posso obbligarti a non avere determinate idee, ma posso vietarti di manifestarle e alimentarle, c'è un reato di apologia al fascismo in Italia e lo stesso dovrebbe valere anche per questo genere di discriminazioni. E nessuno si sognerebbe di dire che il reato di apologia fascista sia liberticida perché sarebbe paradossale.
Il principio su cui si basa (bene o male che sia nell'applicazione pratica, ma che comunque si può limare un po') il Ddl Zan è questo: le opinioni discriminatorie nei confronti della comunità LGBT vanno censurate. Se la tua opinione mina la mia libertà di essere ciò che sono (quindi qualcosa che non posso cambiare, al massimo reprimere, ma che comporterebbe una grave violazione della mia libertà individuale), allora la tua non è più un opinione e in quanto tale non per forza deve essere tutelata ad ogni costo, anzi la tua opinione mi discrimina e limita la mia libertà di esistere e agire (secondo aspetti che, tra l'altro, non sono sotto il mio controllo, visto che nessuno decide cosa lo attrae). Ci ricolleghiamo al discorso del paradosso della tolleranza di Popper. Anche perché, continua a sfuggirmi la ragione per cui qualcuno debba avere il diritto di opporsi ai diritti degli omosessuali di avere una famiglia (o di normalizzare agli occhi di un bambino la loro esistenza). La psicologia ci dice che un bimbo può crescere benissimo con due genitori omosessuali, la storia ci dice che si può crescere con un solo genitore, cioè, mi pare che non ci siano ragioni valide per essere contro le unioni civili o gli omosessuali in generale. Anche la matrice religiosa non è così stabile, Papa Francesco ha più volte mostrato tolleranza e apertura verso le coppie omosessuali.
Cioè, io non riesco proprio ad immaginarmi un discorso in cui qualcuno difende la famiglia tradizionale senza discriminare gli omosessuali. Non trovo una possibile motivazione che non presupponga "l'essere contro natura", "il dare il cattivo esempio", "ogni bambino deve avere una mamma e un papà" che sono tutte "ragioni" di derivazioni cristiana che decadono completamente dal momento che tutto ciò è stato ampiamente smentito dalla scienza e restano semplicemente forme di discriminazione di qualcosa che non consideriamo giusto o normale, ma che la scienza ci dice essere. È questione di accettare la realtà dei fatti, secondo me.

Così come il problema del come gli insegnanti scelgono di istruire i propri alunni è qualcosa su cui non possiamo esercitare un controllo. Se notiamo qualche irregolarità possiamo segnalarla, ma per anni i professori/insegnati hanno plasmato/ tentato di plasmare menti secondo i propri ideali. Sono sicuro che tra di noi tutti ricordano almeno un insegnante della propria vita un po' troppo schierato verso una determinata posizione, ma è proprio per questo che gli alunni devono sviluppare un senso critico (ed è questo il vero punto su cui la scuola italiana fa cilecca, che non t'insegna a ragionare e a pensare, ma ti inculca nozioni). E parliamo comunque di un problema che, secondo me, non ha nulla a che fare con l'insegnamento nelle scuole di questi temi. Anzi, quella di cui parlava violiotset per me potrebbe tranquillamente essere una forzatura che nasce dall'esigenza di sopperire ad una mancanza e quindi sovracompensare, in maniera ideologica, la mancanza di educazione scolastica sul genere e l'omosessualità che, ripeto, sono temi reali e che non si possono nascondere per una questione di "tolleranza".
 
Su questo hai ragione, quel "provvedono" non va bene, il tuo suggerimento invece mi sembra di sì.
Non va bene nessuna delle due , la prima impone la seconda non istituisce , ovvero se il Preside della scuola fosse Omofobo si trincerebbe dietro la "facoltà" per non istituire un bel nulla , invece un "provvede ma senza obbligo di frequenza" andrebbe meglio, in tal modo la scuola DEVE istruire un dibattito e gli alunni o studenti possono sottrarvisi se così desiderano al pari degli insegnamenti di religione.
Non dimenticatevi il particolare della differenza culturale ed etnica delle scuole , se imponi certi temi a gente che non ha la minima base culturale per recepirlo finisce che li sottrai all'insegnamento in toto , inoltre non dimenticatevi la presenza di scuole di impostazione religiosa, non solo cattolica , imporre insegnamenti in contrasto coi principi religiosi cozza frontalmente con l'art 3 della Costituzione e i seguenti sulla libertà religiosa.
 
Si ragazzi ma non ci arrocchiamo in questo modo, siate più elastici.
È stat resa facoltativa l'insegnamento della religione cattolica alla quale hanno diritto di partecipare gli interessati, così come minoranze mussulmane, evangeliche, ebraiche ecc. hanno diritto di non parteciparvi.
Deve essere inserita come un esame facoltativo all'università: ti interessa, bene, non ti interessa, ha il diritto di non parteciparvi.
Cerco di non arroccarmi, ma ti dico che la religione è sovrastruttura, mentre l'omosessualità è un tratto antropologico scientificamente conclamato che attraversa tutta la storia. Infatti la religione cambia di paese in paese e di periodo storico in periodo storico, mentre l'omosessualità, nel concetto base veicolato dal termine, è (stata) uguale sempre e ovunque.
@BlackWizard parlava del fatto che poi gli studenti sarebbero obbligati a partecipare alla giornata contro l'omofobia. Ecco, per me è giusto che sia così. La stessa cosa succede, per esempio, per il giorno della Memoria, il 27 gennaio. Non è che si tiene conto del fatto che qualcuno possa essere antisemita e quindi è giusto rispettare la sua opinione. Se non vuole partecipare non va a scuola quel giorno, ma non sono "opinioni" (lo virgoletto perché per me è una discriminazione, non un'opinione) che vanno protette. Io non posso obbligarti a non avere determinate idee, ma posso vietarti di manifestarle e alimentarle, c'è un reato di apologia al fascismo in Italia e lo stesso dovrebbe valere anche per questo genere di discriminazioni.
Giusto.
E nessuno si sognerebbe di dire che il reato di apologia fascista sia liberticida perché sarebbe paradossale.
E' surreale ma purtroppo mi sa che qualcuno se lo sogna ancora, fortunatamente ormai comunque sono in pochi. Io mi preoccuperei più di chi porta i figli ad una "commemorazione" come questa piuttosto che di chi li porta ai Pride.


Se la tua opinione mina la mia libertà di essere ciò che sono (quindi qualcosa che non posso cambiare, al massimo reprimere, ma che comporterebbe una grave violazione della mia libertà individuale), allora la tua non è più un opinione e in quanto tale non per forza deve essere tutelata ad ogni costo, anzi la tua opinione mi discrimina e limita la mia libertà di esistere e agire (secondo aspetti che, tra l'altro, non sono sotto il mio controllo, visto che nessuno decide cosa lo attrae).
Hai colto un punto chiave, ce l'avevo dentro e l'hai aiutato ad uscire esprimendolo molto bene. Ricavandone una massima teorica, un criterio inoppugnabile per stabilire quando un'opinione smette di essere tale (cioè quando prevarica la libertà altrui) mi sembra sia proprio quello che fa coincidere la cessazione dell'attributo di "opinione" col momento in cui l'enunciato dell'emittente spinge per impormi di apportare un cambiamento al mio essere intervenendo su un aspetto che sfugge al mio stesso controllo, in merito al quale io stesso non ho la facoltà di scegliere o, se vivessi diversamente da ciò che sono, avrebbe luogo un sopruso. Sarebbe come esprimere "un'opinione" secondo la quale si incita affinché gli essere umani debbano vedere il mondo usando un occhio solo, quindi coprire perennemente o, peggio, asportare l'altro. Ridicolo, nessuno ti prenderebbe sul serio.
Cioè, io non riesco proprio ad immaginarmi un discorso in cui qualcuno difende la famiglia tradizionale senza discriminare gli omosessuali. Non trovo una possibile motivazione che non presupponga "l'essere contro natura", "il dare il cattivo esempio", "ogni bambino deve avere una mamma e un papà" che sono tutte "ragioni" di derivazioni cristiana che decadono completamente dal momento che tutto ciò è stato ampiamente smentito dalla scienza e restano semplicemente forme di discriminazione di qualcosa che non consideriamo giusto o normale, ma che la scienza ci dice essere. È questione di accettare la realtà dei fatti, secondo me.
Idem.
Così come il problema del come gli insegnanti scelgono di istruire i propri alunni è qualcosa su cui non possiamo esercitare un controllo. Se notiamo qualche irregolarità possiamo segnalarla, ma per anni i professori/insegnati hanno plasmato/ tentato di plasmare menti secondo i propri ideali. Sono sicuro che tra di noi tutti ricordano almeno un insegnante della propria vita un po' troppo schierato verso una determinata posizione, ma è proprio per questo che gli alunni devono sviluppare un senso critico (ed è questo il vero punto su cui la scuola italiana fa cilecca, che non t'insegna a ragionare e a pensare, ma ti inculca nozioni). E parliamo comunque di un problema che, secondo me, non ha nulla a che fare con l'insegnamento nelle scuole di questi temi. Anzi, quella di cui parlava @violiotset per me potrebbe tranquillamente essere una forzatura che nasce dall'esigenza di sopperire ad una mancanza e quindi sovracompensare, in maniera ideologica, la mancanza di educazione scolastica sul genere e l'omosessualità che, ripeto, sono temi reali e che non si possono nascondere per una questione di "tolleranza".
D'accordo anche su questo e sì, ho presente almeno un insegnante.
 
Ultima modifica:
Per me il DDL Zan è chiaro e Daniele Capezzone tira acqua al mulino di Forza Italia.

Art. 4. (Pluralismo delle idee e libertà delle scelte) 1. Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee* a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.

*da intendere come a meno che

Non c'è limite alla libertà d'espressione perché non è quello che si dice il problema, ovvero esprimere il proprio pensiero e/o magari una critica, ma come lo si dice.
Capezzone ha detto chiaro e tondo che parla sulla base di vecchi principii Radicali , anche Della Vedova è in Forza Italia, ma si rifiutò categoricamente votare qualunque legge contro l'Eutanasia o di rifduzione del diritto all'aborto e di tollerare il famoso "Decreto Englaro" quando a seguito di sentenza della Corte Costitzionale il Buon Berlusconi Volle decretarne la sospensione in attesa che il Parlamento legiferasse per impedire il distacco delle macchine, una cosa talmente abnorme che perfino il segretario di Alleanza Nazionale Fini che allora era Presidente della Camera addirittura si rifiutò di ammetterne la discussione all'Ordine del Giorno in Aula , ribellione che gli costerà la carriera politica che finirà di lì a breve.

E il problema è appunto chi decide quale è il modo giusto per dire una cosa? Es , Gaio si e frocio no? E se dico di qualcuno "Sua Gaiezza" lo sto insultando, complimentando o sfottendo? Chi lo decide?
Il contesto conta? Può dirlo un autore Satirico? Può dirlo un Parlamentare? Si può dire in un Film? C'è differenza nella sentenza se il Giudice è gay o se non lo è? Ovvero è un oggettivamente un reato tale che la condanna c'è per tutti indipendentemente dal Giudice? E se chi lo dice è Gay? C'è differenza se chi dice una cosa è gay e quindi non omofobo per definizione o è etero? Può essere equa una legge che concede parola ad alcuni ma la nega ad altri?
 
Io però sento il bisogno di dire una cosa. Più tempo passa e meno riesco a tollerare chi si oppone all'introduzione di questi temi nelle scuole e in generale non è a favore dei diritti LGBT. Per me non siamo più nel campo delle opinioni, ma nel campo della scienza e della realtà che ci circonda. Nascondere la presenza di generi, di omosessuali e transessuali è rifiutare la realtà.

Cioè, io non riesco proprio ad immaginarmi un discorso in cui qualcuno difende la famiglia tradizionale senza discriminare gli omosessuali. Non trovo una possibile motivazione che non presupponga "l'essere contro natura", "il dare il cattivo esempio", "ogni bambino deve avere una mamma e un papà" che sono tutte "ragioni" di derivazioni cristiana che decadono completamente dal momento che tutto ciò è stato ampiamente smentito dalla scienza e restano semplicemente forme di discriminazione di qualcosa che non consideriamo giusto o normale, ma che la scienza ci dice essere. È questione di accettare la realtà dei fatti, secondo me.

Così come il problema del come gli insegnanti scelgono di istruire i propri alunni è qualcosa su cui non possiamo esercitare un controllo. Se notiamo qualche irregolarità possiamo segnalarla, ma per anni i professori/insegnati hanno plasmato/ tentato di plasmare menti secondo i propri ideali. Sono sicuro che tra di noi tutti ricordano almeno un insegnante della propria vita un po' troppo schierato verso una determinata posizione, ma è proprio per questo che gli alunni devono sviluppare un senso critico (ed è questo il vero punto su cui la scuola italiana fa cilecca, che non t'insegna a ragionare e a pensare, ma ti inculca nozioni). E parliamo comunque di un problema che, secondo me, non ha nulla a che fare con l'insegnamento nelle scuole di questi temi. Anzi, quella di cui parlava violiotset per me potrebbe tranquillamente essere una forzatura che nasce dall'esigenza di sopperire ad una mancanza e quindi sovracompensare, in maniera ideologica, la mancanza di educazione scolastica sul genere e l'omosessualità che, ripeto, sono temi reali e che non si possono nascondere per una questione di "tolleranza".
Ho scelto questi 3 passi perchè ho poco tempo, sulla prima c'è un problema di fondo, lo esprimo semplicemente con un paradosso non esiste una "giornata della gravità" nè esiste una lezione si base annua sui polmoni , le basi scientifiche non ne hanno bisogno, evidentemente non è la realtà delle cose il problema

E' piuttosto una questione culturale nello specifico troppa gente è convinta che l'omosessualità sia una "vizio" , un "peccato" o una "scelta personale" o peggio "contro natura" non è niente di ciò non più di quanto sia una scelta quella di nascere biologicamente maschi o femmine

E' questo che va spiegato

Sulla "famiglia tradizionale" invece non sono d'accordo la sua difesa dal punto di vista cattolico va oltre la sessualità , non sono famiglie tradizionali neanche quelle dei conviventi o dei divorziati che si passano i figli nei weekend e nemmeno quelle con figli eterogenerati , via madri sostitutive o inseminazione artificiale , quello delle coppie omosessuali o comunque diversificate è solo una delle famiglie non tradizionali, per esempio seppure non comuni esistono i menage a trois di terzetti non sposati che sono legali mentre la poligamia è illegale , ovvio comunque che se si è gay ci si sente minacciati ogni volta che si parla di famiglia tradizionale e comunque se viene usata per contrastare i matrimoni gay allora si è uno strumento contro i gay.


Sul terzo non sono d'accordo nemmeno lì , un conto è avere professori con tendenze politiche un altro è accettare qualunque cosa venga messa in testa ai nostri figli , per esempio Lupi era uno che voleva introdurre a scuola l'insegnamento della "Teoria Creazionista" alla pari con quella "Evoluzionista" per par condicio, se dovessero insegnare una boiata del genere nella scuola di mio figlio farei l'inferno e comunque lo tirerei immediatamente fuori di lì, e lo stesso in una scuola con principi "negazionisti" sull'Olocausto, o altre amenità del genere , la Scuola insegna e prepara in delega , sostituisce i genitori, ma non ne fa le veci senza consenso dei medesimi
 
Per me il DDL Zan è chiaro e Daniele Capezzone tira acqua al mulino di Forza Italia.

Art. 4. (Pluralismo delle idee e libertà delle scelte) 1. Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee* a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.

*da intendere come a meno che

Non c'è limite alla libertà d'espressione perché non è quello che si dice il problema, ovvero esprimere il proprio pensiero e/o magari una critica, ma come lo si dice.
Bisogna domandarsi -mentalmente- se quello che stiamo per esporre possa essere offensivo o discriminatorio:
Ogni giorno si rischia la diffamazione, ad esempio, dando del ritardato ad un amico/collega/sconosciuto, eppure non ci si fa caso perché non si viene denunciati.
Un'uscita come quella di Tajani "la famiglia senza figli non esiste. La donna non è una fattrice, si realizza pienamente con la maternità", è discriminatoria sia per le famiglie senza (che non vuole averli o che non può), sia per le donne (che magari non vogliono averli, non possono od hanno adottato) perché considerate con evidente disparità di giudizio.

Comunque non vi preoccupate: anche se passasse il DDL così com'è, l'Italia non diventerà improvvisamente rosa o con i lustrini...
Vabbè sì ma è anche inutile perdere tempo nel commentare Capezzone, dopo quel suo intervento postato diversi giorni fa :asd:
 
lo esprimo semplicemente con un paradosso non esiste una "giornata della gravità" nè esiste una lezione si base annua sui polmoni , le basi scientifiche non ne hanno bisogno, evidentemente non è la realtà delle cose il problema
Aspetta, aspetta, che attinenza ha? :asd:
Un conto è fare una giornata in cui si parla di violenza e di discriminazione ingiustificata al fine di sensibilizzare ed evitare che alcune cose si ripetano. Che vuol dire "la giornata della gravità"? :asd:

Mentre riguardo la lezione sui polmoni, non si fa, ma alle scuole superiori ogni anno c'è almeno una giornata dedicata al tumore, alle malattie sessualmente trasmissibili e in generale alla prevenzione. E te lo dico per completezza, non perché credo che le cose siano equiparabili.

Sensibilizzare è giusto, soprattutto su temi delicati dove l'ignoranza regna sovrana e c'è odio e discriminazione, ma la gente sa benissimo che fumare danneggia i polmoni, che fare attività fisica è importante così come sa che picchiare un omosessuale perché tale è sbagliato. Mentre con la prima danneggi te stesso (ed è una scelta consapevole farlo e nessuno può punirti per questo), la seconda determina un danno per gli altri che non si limita alla "mera" violenza fisica, ma alimenta la discriminazione, la paura e, potenzialmente, può provocare (e ha provocato) conseguenze psicologiche di un certo livello (perché reprimersi per paura di essere emarginati non fa bene).

Questo non è il punto che mi preme di più del Ddl Zan e sono convinto che potrebbe facilmente avere qualche risvolto negativo, però ho tirato il ballo in discorso perché, per me, la risposta di Black non aveva alcun senso.
Sulla "famiglia tradizionale" invece non sono d'accordo la sua difesa dal punto di vista cattolico va oltre la sessualità , non sono famiglie tradizionali neanche quelle dei conviventi o dei divorziati che si passano i figli nei weekend e nemmeno quelle con figli eterogenerati , via madri sostitutive o inseminazione artificiale , quello delle coppie omosessuali o comunque diversificate è solo una delle famiglie non tradizionali, per esempio seppure non comuni esistono i menage a trois di terzetti non sposati che sono legali mentre la poligamia è illegale , ovvio comunque che se si è gay ci si sente minacciati ogni volta che si parla di famiglia tradizionale e comunque se viene usata per contrastare i matrimoni gay allora si è uno strumento contro i gay.
Ma anche qui, non capisco dove sta il problema. Mi pare assurdo che nel 2021 il discorso sia ancora "un bambino per crescere bene ha bisogno di una mamma e un papà", no. C'è gente che è cresciuta malissimo comunque o che è cresciuta benissimo con un genitore solo. Il fatto di avere due genitori di due sesso opposto non costituisce in alcun modo una garanzia e, ripeto, la psicologia è stata chiara a riguardo. La discriminazione sta esattamente qui, dare per scontato che il requisito per essere buoni genitori sia questo.

Nessuno può vietare ad una coppia etero di avere un bambino (e se c'è una situazione problematica, spesso si scopre quando è troppo tardi), mentre ad una coppia omosessuale si può porre un veto. Io lo trovo ridicolo. E non è un caso che ci siano paesi dove le adozioni gay sono possibili. Per me è assurdo che sia ancora materia di discussione. E lo dico da etero.
Sul terzo non sono d'accordo nemmeno lì , un conto è avere professori con tendenze politiche un altro è accettare qualunque cosa venga messa in testa ai nostri figli , per esempio Lupi era uno che voleva introdurre a scuola l'insegnamento della "Teoria Creazionista" alla pari con quella "Evoluzionista" per par condicio, se dovessero insegnare una boiata del genere nella scuola di mio figlio farei l'inferno e comunque lo tirerei immediatamente fuori di lì, e lo stesso in una scuola con principi "negazionisti" sull'Olocausto, o altre amenità del genere , la Scuola insegna e prepara in delega , sostituisce i genitori, ma non ne fa le veci senza consenso dei medesimi
Va be', ma ovviamente parlavo della sensibilità personale dei docenti, mica del preside che la mattina si sveglia e decide che d'ora in poi si fanno 6 ore di gender fluid a settimana :asd:
Il mio era più l'esempio del professore un po' fascistello/complottista/libertino (non sono sinonimi, ovviamente, ma archetipi diversi) che cerca di inculcarti i suoi valori durante le lezioni. Per esempio la mia professoressa ci fece saltare in tronco D'Annunzio perché non le piaceva e "il tempo è poco e il programma lungo" :asd:

Ripeto, questo genere di problemi si combatte insegnando ai bambini ad avere spirito critico e a non approcciarsi alla conoscenza come delle bottiglie da riempire, ma se i transessuali esistono, se gli omosessuali esistono è giusto che venga insegnato a scuola e che non sia discrezionale. Cioè, che discrezionalità vuoi avere a riguardo?
Per me non si possono fare discorsi sul "traumatizzarli" o "bisogna rispettare le opinioni altrui", non in questo caso, esistono, non è una cosa che si può decidere di nascondere.
 
Scrivo solo l'ultima cosa, perchè non è fattibile esaurire un argomento storicamente così recente: non sono daccordo sul fatto che venga imposto l'insegnamento dell'orientamento omosessuale obbligatorio ma condividerei che si introducesse un insegnamento di educazione sessuale obbligatorio nella quale si parli di eterosessualità e omosessualità, con tutti i risvolti di carattere sessuale che ne conseguono, rimanere in cinta per le ragazzine/donne, parto ecc. Una educazione sessuale a 360°, perché l'omosessualità è solo minima parte di un tutto più grande.
 
Qualcuno mi spiega a grandi linee come si svolgerebbe la lezione scolastica sulla transessualità, tanto per dirne una? soprattutto mi interessa il parere del tipo che parlava di "scienza" da un punto di vista morale, deridendo per altro la religione. Una visione quanto meno ironica.
 
Qualcuno mi spiega a grandi linee come si svolgerebbe la lezione scolastica sulla transessualità, tanto per dirne una? soprattutto mi interessa il parere del tipo che parlava di "scienza" da un punto di vista morale, deridendo per altro la religione. Una visione quanto meno ironica.
Guarda un po', io ho imparato cosa fosse un transessuale quando un mio amico urlò in piazza ad una donna che era tutta rifatta. Urlò: " tanto non ti scopa nessuno, il caz.zo ti rimane comunque". Mbeh si meglio impararle per strada certe cose...

A parte che bisognerebbe stare attentissimi quando si spiegano certe cose. Ma meglio al liceo con un insegnante che te lo spiega passo passo che il ragazzetto idiota e inutile per strada. Ebbene sì, anche io ai tempi ero stato mezzo plagiato dall'effetto del branco. E sinceramente, ancora oggi mi sento uno schifo a ripensare a quei momenti
 
Aspetta, aspetta, che attinenza ha? :asd:
Un conto è fare una giornata in cui si parla di violenza e di discriminazione ingiustificata al fine di sensibilizzare ed evitare che alcune cose si ripetano. Che vuol dire "la giornata della gravità"? :asd:
Il quote cui era riferito era questo :
Io però sento il bisogno di dire una cosa. Più tempo passa e meno riesco a tollerare chi si oppone all'introduzione di questi temi nelle scuole e in generale non è a favore dei diritti LGBT. Per me non siamo più nel campo delle opinioni, ma nel campo della scienza e della realtà che ci circonda. Nascondere la presenza di generi, di omosessuali e transessuali è rifiutare la realtà.
E precisamente la parte evidenziata , le materie scientifiche e la realtà che ci circonda come appunto gravità o aria , si spiegano una volta, non hanno bisogno di un giorno speciale in cui ripeterle ogni anno a meno che il problema sia un altro , culturale e infatti anche tu
ma alle scuole superiori ogni anno c'è almeno una giornata dedicata al tumore, alle malattie sessualmente trasmissibili e in generale alla prevenzione. E te lo dico per completezza, non perché credo che le cose siano equiparabili.
Era quello che stavo dicendo, non sono equiparabili , e infatti anche tu
Sensibilizzare è giusto, soprattutto su temi delicati dove l'ignoranza regna sovrana e c'è odio e discriminazione, ma la gente sa benissimo che fumare danneggia i polmoni, che fare attività fisica è importante così come sa che picchiare un omosessuale perché tale è sbagliato.
E qui è dove è necessario parlarne, no, non sanno che è sbagliato, ritengono l'omosessualità un vizio da punire, una scelta culturale , mentre invece non lo è .

Su questo invece
Ma anche qui, non capisco dove sta il problema. Mi pare assurdo che nel 2021 il discorso sia ancora "un bambino per crescere bene ha bisogno di una mamma e un papà", no. C'è gente che è cresciuta malissimo comunque o che è cresciuta benissimo con un genitore solo. Il fatto di avere due genitori di due sesso opposto non costituisce in alcun modo una garanzia e, ripeto, la psicologia è stata chiara a riguardo. La discriminazione sta esattamente qui, dare per scontato che il requisito per essere buoni genitori sia questo.

Nessuno può vietare ad una coppia etero di avere un bambino (e se c'è una situazione problematica, spesso si scopre quando è troppo tardi), mentre ad una coppia omosessuale si può porre un veto. Io lo trovo ridicolo. E non è un caso che ci siano paesi dove le adozioni gay sono possibili. Per me è assurdo che sia ancora materia di discussione. E lo dico da etero.
Tu vedi la cosa unicamente dal punto di vista gay, mentre non lo è, non sono solo vietate le adozioni ai gay , ma anche ai single uomini e donne e anche alle coppie etero non sposate , quello che dicevo è che il discorso è più ampio

CONTINUO DOPO DEVO INTERROMPERE
 
Tu vedi la cosa unicamente dal punto di vista gay, mentre non lo è, non sono solo vietate le adozioni ai gay , ma anche ai single uomini e donne e anche alle coppie etero non sposate , quello che dicevo è che il discorso è più ampio
Ah, ma su questo mi trovi assolutamente d'accordo :sisi:
E precisamente la parte evidenziata , le materie scientifiche e la realtà che ci circonda come appunto gravità o aria , si spiegano una volta, non hanno bisogno di un giorno speciale in cui ripeterle ogni anno a meno che il problema sia un altro , culturale
Eh, ma proprio perché il problema è culturale, a quanto pare non basta solo insegnare certe cose, ma serve rimarcarle. Da una parte insegni ed educhi i bambini/ragazzi alle diversità del mondo, dall'altra dedichi una giornata per sensibilizzare ulteriormente (con testimonianze, interventi, contenuti audiovisivi e tutto ciò che può essere recepito molto meglio che un paragrafo di un libro) perché è una discriminazione che anziché diminuire aumenta ogni anno. E ti faccio due esempi che magari puoi trovare più calzanti: festa della donna e giornata "Zoo di Berlino". La prima si celebra ogni anno e ci sono film, interventi, vengono invitate associazioni femministe; l'altra la chiamo io così, ma è la giornata in cui le scuole superiori decidono di far vedere ai propri alunni Lo Zoo di Berlino (o altri film a tema) per sensibilizzare i ragazzi su certi temi.

Serve ripetere queste cose ogni anno? Concettualmente no, però visto che sono problematiche tutt'ora molto presenti, diventa necessario farlo, soprattutto provando a stimolare l'empatia. È una forma di compensazione possibilmente, non dovrebbe esserci bisogno di una giornata in cui si ricorda che picchiare le donne è un atto ignobile, ma l'esigenza nasce dalle statistiche. E da questo punto di vista, sono trend solidissimi. Poi, ripeto, non credo sia l'aspetto cruciale del Ddl Zan o quello su cui porrei maggiormente l'attenzione, ma allo stesso tempo capisco le ragioni che ci possono stare dietro e non le trovo così assurde, tutto qua.
 
Ultima modifica:
Nel caso ci siano dubbi, io non sono contrario alle adozioni gay, non sono contrario alle madri interposte nè sono contrario all'inseminazione artificiale in coppie lesbiche.

Contrariamente all'opinione comune , l'omosessualità NON E' una faccenda culturale e ne è prova l'esistenza stessa dell'omosessualità, tutti , gay e non siam nati da coppie etero , comunque per la fecondazione servono sempre seme e ovulo impiantati in un utero da lì non si esce .

Allora se in un ambiente etero dove i genitori assumono comportamenti etero, dove forniscono insegnamenti etero , commentano le cose da un punto di vista etero, la maggioranza di chi ci circonda è etero, a scuola insegnano educazione sessuale etero eppure nonostante tutto ciò i ragazzi e le ragazze si scoprono gay è evidente che NON E' Culturale , in condizioni opposte ovvero genitori gay , ambiente gay, sensibilità gay , voi credete che basti questo perchè un etero nato diventi gay? No, come non è bastato l'ambiente etero per "educare" etero qualcuno che è intimamente gay, non basterà essere educati gay per smettere di trovare sessualmente attraente il sesso opposto .

E' esattamente la stessa cosa

tra l'altro esiste una discriminazione , mentre una coppia lesbica può comunque ottenere dei figli propri mediante inseminazione artificiale rendendo impossibile dal punto di vista legale la rimozione dei bambini dalle madri naturali , per i maschi la cosa è impossibile a meno di fare come Nicky Vendola che ha ottenuto di inseminare artificialmente col suo seme e quello di una donatrice e attraverso una madre sussidiaria ha potuto ottenere un bambino geneticamente suo e ha quindi reso impossibile per la legge sottrarre il figlio al padre naturale, ma è una cosa che in Italia non si può fare , lui andò in Canada mi sembra . Ma non tutti possono permetterselo .
Il sistema Italiano attuale consente dunque alle coppie gay femminili di avere dei figli e non lo consente alle coppie gay maschili , lo consente perfino alle donne single.

Emma Bonino ha un compagno e diversi figli affidatari in quanto non essendo una "famiglia tradizionale" poichè non sposati non avrebbe potuto adottare ergo ha potuto ottenere solo l'affidamento , al problema "famiglia" si aggiungono anche i vari precedenti giudiziari dovuti alla sua attività politica incentrata sulla disobbedienza civile
Quindi il problema delle adozioni e delle "famiglie tradizionali" colpisce anche personaggi pubblici di alto profilo anche quando sono etero

ma tornando al problema " famiglia tradizionale"

Esistono svariati casi di persone che ottengono affidamenti ed adozioni anche senza essere "famiglie tradizionali" infatti in caso di decesso di entrambi i genitori i figli vanno generalmente al parente più prossimo , indipendentemente dal fatto che sia sposato o meno, maschio o femmina o perfino convivente col fratello o due sorelle conviventi o perfino due estranee che convivono nello stesso appartamento siano amiche o semplicemente padrona e colf di cui una è parente stretta, se le due sono etero, non c'è problema otterranno il bambino , e lo stesso vale se fosse un uomo con un cameriere fisso , la discriminante è la sessualità dell'interessato .
Parliamo dei vedovi e delle vedove , o anche dei divorziati , se ci sono figli vanno ad uno dei genitori indipendentemente dal fatto che un single vedovo o separato non costituisca una "famiglia tradizionale"


Ultima cosa, che cosa mi ha definitivamente convinto che la cosa non sia culturale? Semplice basta parlare con diversi gay se si chiede loro quando hanno scoperto di essere gay, parecchi vi diranno che lo han scoperto in tenera età fra i 7 e i 12 anni , anni fa vidi un vecchio servizio RAI (incredibile vero?) in cui un ragazzo disse che scopri di essere diverso a 9 anni quando si "scombussolava tutto" durante la pubblicità con l'omino plasmon , per chi non l'avesse mai vista era quella in voga anni fa e che finiva così .


Non c'è niente di culturale
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Aggiungo una cosa , avevo delle perplessità sulle adozioni gay , non tanto per le adozioni in sè quanto piuttosto per le reazioni dei vicini e dei compagni di scuola, i bambini sanno essere crudeli e quindi nell'interesse dei bambini credevo sarebbe stato meglio evitare.

Il pensiero evolve ora non la penso più così , prima o poi bisognerà pur cominciare, se non ora quando?
 
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In Germania
Gesù entrò nel tempio, e ne scacciò tutti quelli che vendevano e compravano; rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. E disse loro: «È scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera", ma voi ne fate un covo di ladri».
 
Gesù entrò nel tempio, e ne scacciò tutti quelli che vendevano e compravano; rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. E disse loro: «È scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera", ma voi ne fate un covo di ladri».
Cosa vorresti dire?
 
Gesù entrò nel tempio, e ne scacciò tutti quelli che vendevano e compravano; rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. E disse loro: «È scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera", ma voi ne fate un covo di ladri».
Cosa vorresti dire?
Quello è un perfetto esempio del rischio dell'art 4 del DDL Zan , può voler dire molte cose , può voler dire di andare dritti all'essenziale tagliando fuori tutti i mercanteggiamenti dei partiti, oppure può essere un errore di topic o può essere un messaggio omofobico visto il quote e la benedizione delle coppie gay operata in Germania , ovvero tirate fuori i mercanti dal Tempio ovvero non fateci entrare ciò che non vi appartiene e che non è nel disegno di Dio.

Quest'ultima interpretazione che riterrebbe il messaggio omofobico ad esclusione e quindi per estensione discriminatorio con relativo invito a non accettare i matrimoni gay, si configurerebbe come reato secondo l'art 4 del DDL Zan , anche se essa fosse solo un'opinione che non contiene niente di offensivo o di derogatorio però evidenzia un rifiuto puro e semplice dei matrimoni gay per lo meno sul piano religioso.

faccio anche notare che l'interpretazione religiosa rientra nelle libertà di culto garantite dalla Costituzione, un conto è ritenere una cosa negativa sul piano cultuale e dirlo, un'altra cosa è la legge, alcune sette non divorziano e fanno sesso solo ai fini riproduttivi , di aborto neanche a parlarne, ma un conto sono loro e le loro convinzioni e pratiche religiose un'altra cosa sono le leggi in vigore che sia pure in contrasto con il loro credo sono e restano applicate comunque.


quindi quella frase può o non può mandare a processo chi la pronuncia a seconda dell'interpretazione di chi la ode o la legge , poi sarà difficile far condannare le parole del Vangelo come potete capire, ma intanto si passano guai seri
 
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Quello è un perfetto esempio del rischio dell'art 4 del DDL Zan , può voler dire molte cose , può voler dire di andare dritti all'essenziale tagliando fuori tutti i mercanteggiamenti dei partiti, oppure può essere un errore di topic o può essere un messaggio omofobico visto il quote e la benedizione delle coppie gay operata in Germania , ovvero tirate fuori i mercanti dal Tempio ovvero non fateci entrare ciò che non vi appartiene e che non è nel disegno di Dio.

Quest'ultima interpretazione che riterrebbe il messaggio omofobico ad esclusione e quindi per estensione discriminatorio con relativo invito a non accettare i matrimoni gay, si configurerebbe come reato secondo l'art 4 del DDL Zan , anche se essa fosse solo un'opinione che non contiene niente di offensivo o di derogatorio però evidenzia un rifiuto puro e semplice dei matrimoni gay per lo meno sul piano religioso.

faccio anche notare che l'interpretazione religiosa rientra nelle libertà di culto garantite dalla Costituzione, un conto è ritenere una cosa negativa sul piano cultuale e dirlo, un'altra cosa è la legge, alcune sette non divorziano e fanno sesso solo ai fini riproduttivi , di aborto neanche a parlarne, ma un conto sono loro e le loro convinzioni e pratiche religiose un'altra cosa sono le leggi in vigore che sia pure in contrasto con il loro credo sono e restano applicate comunque.


quindi quella frase può o non può mandare a processo chi la pronuncia a seconda dell'interpretazione di chi la ode o la legge , poi sarà difficile far condannare le parole del Vangelo come potete capire, ma intanto si passano guai seri
Mi sembra palese che sia una frase che riprende la ratio della affermazione ricondotta a Gesù: del genere "questa è la casa del signore e voi non ci potete stare/fare cose del genere".

Comunque un insulto omofobo o meno non può mai rinviare direttamente a processo, certo poi dipende dal tipo l'insulto e dal contesto, ma verrà prevista una sanzione pecuniaria nel caso.
 
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