Alert LGBTQ+ thread | She said: "Don't make others suffer for your personal hatred." | LEGGERE PRIMO POST | COMMENTI TRANSOMOFOBI=BAN

  • Autore discussione Autore discussione Gianpi
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Ricordo nelle prime fasi di questa discussione che si minimizzavano i timori che il DDL Zan potesse limitare in qualche modo la libertà di espressione, perché, si garantiva, questa legge era rivolta ai soli individui che con le loro azioni d'odio recano serio danno psicologico e/o fisico a chi ha un diverso orientamento sessuale o una differente identità di genere. Pagine dopo noto come si sia verificato un completo backflip su questo punto centrale del discorso. Si è passati dai "non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire" delle primissime pagine ai "hai la libertà di pensare e dire quello che io ritengo giusto". La criminalizzazione di idee che non sono così nitidamente "subdolamente discriminatorie" come vorresti farle passare (anche se io stesso non le condivido) mi stupisce da parte tua, perché ho sempre apprezzato in passato il fatto che nelle discussioni eri in grado di mantenere un giusto equilibrio nelle tue posizioni.
Questo perché continui a presupporre che sia io, dall'alto della mia superiorità morale, a pensare che sia giusto quel che penso.
Se domani qualche parlamentare, onorevole, esponente politico di un partito si svegliasse e pubblicamente dicesse "secondo me sarebbe giusto sterminare tutti i cinesi perché la colpa della pandemia è loro" sarebbe un opinione, no?
In questa discussione facendo leva sulla tua personale interpretazione di uno slogan politico invece tenti di estrarne implicazioni più serie per allargare la definizione di istigazione all'odio sessuale abbondantemente nel reame delle opinioni personali
Massì, sarà una coincidenza che gli stessi omofobi siano gli stessi che poi votano Lega, lo stesso partito che ha diversi esponenti dichiaratamente omofobi che in passato l'hanno anche sfoggiato pubblicamente senza alcuna remora. Sono assolutamente coincidenze.

Ovviamente poi, giusto per rimarcare quanto questa sia una mia opinione totalmente arbitraria e basata sul nulla, tutto questo mio "timore" viene mitigato dalle parole del leader di tale partito che sottolinea fieramente "Una buona famiglia è una famiglia fatta da una mamma e un papà" nonostante, tra l'altro, la psicologia lo smentisca senza appello.
Già, quello slogan sicuramente non ha nulla a che fare né con l'omofobia, né con l'idea che le unioni civili possano danneggiare i bambini, siamo nel proprio nel regno delle opinioni campate per aria.

Il capo del partito è omofobo, diversi esponenti di spicco del partito sono omofobi, una buona fetta del suo elettorato è omofoba. Guarda tu quante coincidenze oggi, sicuro quello slogan sulla famiglia non c'entra nulla, sicuro "difendere la famiglia tradizionale" non è un modo velato per dire "famiglia fatta da un padre e una madre". E anche se fosse, figurati se una frase del genere possa suonare mai discriminatoria. Perché dovrebbe? Cosa c'è di discriminatorio?
Sono io che sto presupponendo connessioni logiche che tornano comode al mio discorso, non il fatto che letteralmente il giorno dopo il caso Fedez, Salvini abbia fatto quel discorso sopracitato.
L'iperbole del "gli omosessuali non hanno diritti nella nostra Costituzione" è una grandissima una sparata, lasciatelo dire. L'articolo 3 esiste, e come certamente sai questo recita che tutti i cittadini sono eguali e hanno pari dignità sociale, senza distinzioni alcuna, e che - qualora ci fossero - è compito della Repubblica rimuovere quegli ostacoli che limitano la libertà e l'eguaglianza dei cittadini. Non inventiamoci robe che non esistono. Sono frasi come questa che agli occhi di una certa "maggioranza" della popolazione banalizzano enormemente il valore di certe tematiche.
Partendo dal presupposto che credo tu non abbia compreso il mio discorso sui padri costituenti, ma va be', come dici tu giustamente "hanno pari dignità sociale, senza distinzione alcuna". Per esempio la dignità sociale di costruire una famiglia con la persona amata?

Comunque, io non ho detto che gli omosessuali non hanno diritti in toto, ma che tutti i diritti che sono strettamente correlati alla loro "diversità" rispetto ad un eterosessuali gli sono negati: matrimonio, adozioni.

La discriminate unica tra un omosessuale ed un eterosessuale sta nel fatto che il primo è attratto da persone del suo stesso sesso, mentre il secondo da persone del sesso opposto. In tutte le altre sfere sono perfettamente sovrapponibili in tutto e per tutto (ragion per cui godono degli stessi diritti secondo la Costituzione), ma se proprio sull'unica discriminate poni un forte veto (come quello che c'è attualmente), allora sì, gli omosessuali, in quanto tali, hanno l'evidente mancanza di un diritto che sta alla base della nostra Costituzione.
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Ognuno è libero di scegliersi la vita, di merda o meno, che vuole.
Tranne se sei gay. Se sei gay qualcun altro può opporsi e dire "no, tu matrimonio e figli no" :sisi:
 
Tranne se sei gay. Se sei gay qualcun altro può opporsi e dire "no, tu matrimonio e figli no" :sisi:
E quindi, dopo che ci si oppone? Ha la stessa valenza di dire che la famiglia tradizionale rappresenta una vita di merda. Uno fa un sorriso e va avanti, a meno che non susseguano azioni che infrangono il codice civile o penale.
 
E quindi, dopo che ci si oppone? Ha la stessa valenza di dire che la famiglia tradizionale rappresenta una vita di merda. Uno fa un sorriso e va avanti, a meno che non susseguano azioni che infrangono il codice civile o penale.
Si, la differenza è che io posso pensare che sia una vita di merda, ma tu hai comunque il diritto di farla. I gay no :asd:
 
Si, la differenza è che io posso pensare che sia una vita di merda, ma tu hai comunque il diritto di farla. I gay no :asd:
Ti riferisci al matrimonio? Perchè non mi risulta alcuna legge che vieti agli omosessuali di essere tali e di vivere come tali, siamo anche tra i pochi Paesi al mondo a passare la transizione a carico dello Stato sia pure non a tutti e a determinate condizioni, se ci fosse un qualche divieto non sarebbe possibile
 
Yep

Matrimonio, yep
Scusa ma, mi pare questo;
Ti riferisci al matrimonio? Perchè non mi risulta alcuna legge che vieti agli omosessuali di essere tali e di vivere come tali, siamo anche tra i pochi Paesi al mondo a passare la transizione a carico dello Stato sia pure non a tutti e a determinate condizioni, se ci fosse un qualche divieto non sarebbe possibile

Cmq il mio discorso verteva nell' ambito più che altro delle discriminazioni, poi sono d'accordo che ognuno dovrebbe avere gli stessi diritti e tutele legali, come dovrebbero avercele anche una coppia di conviventi etero uomo-donna
 
Tranne se sei gay. Se sei gay qualcun altro può opporsi e dire "no, tu matrimonio e figli no" :sisi:
Non solo i figli adottivi dove comunque il problema non è solo gay , neanche le coppie etero non sposate possono adottare , il vero problema sono i figli Etero-concepiti ovvero via madre mediatrice cosa fattibile in molte parti del mondo ma non in Italia , le donne però sono avvantaggiate se una donna viene inseminata artificialmente nessuno si chiede se sia gay ed anzi la gravidanza induce a pensare di no, ma se un uomo sfrutta la concezione eterodossa ovvero l'utero in affitto, se poi si presenta con un bambino ma nessuna madre o addirittura nessuna donna in vista la conclusione è spontanea.
 
Ma me le spiegate queste posizioni "culturalmente preparatissime a difesa dell'antiomosessualità?"
Perché io sono stato accusato di ipermoralismo (perché io difendo i diritti degli omosessuali per sentirmi moralmente superiore, non perché trovi ridicolo che almeno 2 dei miei amici più cari non si possano sposare a meno che non "guariscano" o vadano a farlo altrove), ma mi sfugge ancora come possa essere legittimo pensare e manifestare che delle persone siano sbagliate. Io sto continuando a ribattere sulla differenza tra opinione e discriminazione perché continuo a non capire come possa essere opinabile il fatto che gli omosessuali debbano avere il diritto di unirsi in matrimonio. Le opinioni sono altra roba, perdonatemi. Io capisco che il sentore della condanna delle idee possa suonare spaventosa, ma che i gay abbiano il diritto di sposarsi non è un'opinione e non smetterò mai di rimarcarlo. La tua opinione non può influenzare in maniera così fortemente discriminatoria le opportunità di vita di altre persone, ma è esattamente quello che sta accadendo.

Idem per quanto riguarda il (sto parafrasando) "tu dici che gli antiomosessuali sono tutti bigotti, ignoranti o retrogradi, ma non è così, ci sono altre ragioni per esserlo". Per esempio? (ed è una domanda rivolta a tutti, non a te nello specifico).

Ah, anticipo il discorso che sicuramente verrà fuori "chi decide cos'è un opinione e una discriminazione?". In generale credo sia abbastanza complesso, non lo nego, nonostante ci siano diversi segnali inequivocabili (per esempio la tematica entro la quale si esprime un parere), ma in questo specifico caso, non si possono spacciare discriminazioni per opinioni per fare da scudo alla propria intolleranza.
Io non ti ho dato del niente, anzi, tu hai le tue opinioni, le rispetto ma non le condivido, almeno in gran parte (su questo argomento ovviamente) :asd:
Sulla condanna di idee e di opinioni non mi trovi d'accordo e non sono concorde sul fatto che una opinione possa influenzare la vita di altre persone, perchè se adesso la situazione è questa non deriva "solo" da un opinione ma da un retaggio culturale e scientifico, perchè adesso si può fare inseminazione artificiale e il cosiddetto "utero in affitto" ma sono conquiste scientifiche solo degli ultimi decenni che hanno avallato la discussione di queste materie. La condanna di idee e di opinioni è già avvenuta in passato, tra il 1920 e il 1945 e si è chiamato fascismo. A porre paletti e restrizioni si sbaglia sempre, meglio lasciare maggiori libertà: sessuale, culturale, religiosa e di opinione.
 
Sulla condanna di idee e di opinioni non mi trovi d'accordo e non sono concorde sul fatto che una opinione possa influenzare la vita di altre persone, perchè se adesso la situazione è questa non deriva "solo" da un opinione ma da un retaggio culturale e scientifico, perchè adesso si può fare inseminazione artificiale e il cosiddetto "utero in affitto" ma sono conquiste scientifiche solo degli ultimi decenni che hanno avallato la discussione di queste materie. La condanna di idee e di opinioni è già avvenuta in passato, tra il 1920 e il 1945 e si è chiamato fascismo. A porre paletti e restrizioni si sbaglia sempre, meglio lasciare maggiori libertà: sessuale, culturale, religiosa e di opinione.
Again
Non voglio passare per fanatico di questa teoria, ma è un punto di vista centrale per comprendere la mia posizione. Il famoso diritto di "non tollerare gli intolleranti", perché tra idea/opinione (anche una che non ci piace, sia chiaro, non è questo il problema) e intolleranza/discriminazione ci passa il mare in mezzo. Sarà il tuo punto di vista giuridico (dovuto al tuo percorso di studi) che cozza col mio (dovuto al mio percorso di studi), ma per me è evidentissimo che ci sia una distinzione non di poco contro tra il condannare le idee e condannare le discriminazioni.

Se tolleri tutto indistintamente, quella tolleranza ti si ritorcerà contro. Diventerà un modo per veicolare discriminazione e consolidare la cultura del "gay è sbagliato, lo tolleriamo, ma il minimo indispensabile, quindi non lo uccidiamo, però lo facciamo sentire sempre un cittadino di Serie B spogliato di un paio di diritti (tra i più importanti, btw)" e quindi limiterà la libertà altrui in maniera persino più grave e pericolosa.
Il problema delle minoranze, appunto è che sono minoranze. E in un sistema democratico posso facilmente venire "soppresse" in maniera apparentemente "pacifica" e non violenta, ma comunque estremamente pericolosa proprio perché il sistema democratico è basato sul potere della maggioranza.

E per quanto sia d'accordissimo col fatto che la via da seguire passi dall'istruzione (in modo che Salvini venga considerato ridicolo quando non si schiera contro i suoi colleghi di partito, anziché essere tacitamente tollerato), in questo momento non si può fare e sembra non esserci la volontà di farlo perché "i bambini non si toccano, non gli si inculcano idee strane in testa". C'è una circolarità che passa dagli slogan e dall'opposizione tattica a tutto ciò che possa costituire una minima apertura sull'argomento. E non è perché la Lega è cattiva e odia i gay (probabilmente alcuni si), ma perché il tema dei diritti LGBT funziona benissimo in Italia, è polarizzante, contraddistingue la sinistra (che poi in Italia è portato avanti da quel finto partito di sinistra, ma va be') e quindi automaticamente permette a tutte le persone che non si riconosco negli ideali di sinistra di identificarsi in quel partito in maniera quasi spontanea.
Io non ti ho dato del niente, anzi, tu hai le tue opinioni, le rispetto ma non le condivido, almeno in gran parte (su questo argomento ovviamente) :asd:
Non mi riferivo a te, ovviamente :asd:
 
Again
Non voglio passare per fanatico di questa teoria, ma è un punto di vista centrale per comprendere la mia posizione. Il famoso diritto di "non tollerare gli intolleranti", perché tra idea/opinione (anche una che non ci piace, sia chiaro, non è questo il problema) e intolleranza/discriminazione ci passa il mare in mezzo. Sarà il tuo punto di vista giuridico (dovuto al tuo percorso di studi) che cozza col mio (dovuto al mio percorso di studi), ma per me è evidentissimo che ci sia una distinzione non di poco contro tra il condannare le idee e condannare le discriminazioni.

Se tolleri tutto indistintamente, quella tolleranza ti si ritorcerà contro. Diventerà un modo per veicolare discriminazione e consolidare la cultura del "gay è sbagliato, lo tolleriamo, ma il minimo indispensabile, quindi non lo uccidiamo, però lo facciamo sentire sempre un cittadino di Serie B spogliato di un paio di diritti (tra i più importanti, btw)" e quindi limiterà la libertà altrui in maniera persino più grave e pericolosa.
Il problema delle minoranze, appunto è che sono minoranze. E in un sistema democratico posso facilmente venire "soppresse" in maniera apparentemente "pacifica" e non violenta, ma comunque estremamente pericolosa proprio perché il sistema democratico è basato sul potere della maggioranza.

E per quanto sia d'accordissimo col fatto che la via da seguire passi dall'istruzione (in modo che Salvini venga considerato ridicolo quando non si schiera contro i suoi colleghi di partito, anziché essere tacitamente tollerato), in questo momento non si può fare e sembra non esserci la volontà di farlo perché "i bambini non si toccano, non gli si inculcano idee strane in testa". C'è una circolarità che passa dagli slogan e dall'opposizione tattica a tutto ciò che possa costituire una minima apertura sull'argomento. E non è perché la Lega è cattiva e odia i gay (probabilmente alcuni si), ma perché il tema dei diritti LGBT funziona benissimo in Italia, è polarizzante, contraddistingue la sinistra (che poi in Italia è portato avanti da quel finto partito di sinistra, ma va be') e quindi automaticamente permette a tutte le persone che non si riconosco negli ideali di sinistra di identificarsi in quel partito in maniera quasi spontanea.

Non mi riferivo a te, ovviamente :asd:
Ma dall'esprimere un opinione non discriminatoria ad una che istiga all'odio sessuale ce ne passa, e anche tanto.
Tutte le violenze vanno condannate, anche quelle verbali e d'opinione ma questo non giustifica censurare tutte le opinioni contrastanti, se, appunto, non discriminatorie e non violente, anche perchè poi ci sono migliaia di sfumature che dovrebbero essere prese in considerazione: cosa ha detto, con quale forma, in quale contesto, a chi, i due che rapporto hanno, in che stato era uno, in quale l'altro, lo storico di uno, lo storico dell'altro, se c'era gente che fomentava o meno la situazione o l'ha esaspeta ecc. ci sono troppe variabili per vedere solo bianco o nero, ma centinaia e centinaia di variabili diverse.
 
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però lo facciamo sentire sempre un cittadino di Serie B spogliato di un paio di diritti
Nessuno ha mai "spogliato" i gay di alcun diritto , si spoglia qualcuno di un diritto quando questi lo aveva e gli viene tolto, i gay i diritti cui ti riferisci non li hanno mai avuti , si parla quindi di diritti "negati" , non di spoliazione degli stessi , si sta chiedendo il riconoscimento degli stessi diritti garantiti agli etero (e in realtà anche etero è improprio, poichè certi diritti sono negati anche alle coppie etero non sposate) quindi dovremmo dire agli etero "non tradizionalisti"

Faccio il pignolo perchè così siamo certi di parlare delle stesse cose e in più di non fornire alibi semantici ai negazionisti , se si parla di "diritti spogliati" hanno buon gioco nel dimostrare che non c'è nessun precedente giuridico che abbia conculcato ai gay un diritto in essere, per contro chiedere l'equiparazione ed il riconoscimento paritario impone invece di discutere delle differenze di trattamento e della loro rimozione e l'evidenza di quelle differenze non si può negare.

Ma sopratutto è necessario spostare l'attenzione dai gay alle coppie di fatto di cui i gay fanno parte.
I "tradizionalisti" spostano sempre il problema dagli etero ai gay per spogliare ( in questo caso si può usare spogliare) di alcuni diritti le coppie di fatto etero per di più aggravati da problemi che al momento i gay non hanno , come per esempio la custodia dei figli in caso di separazione, il mantenimento degli stessi , l'asse ereditario e tante altre cose che han creato mostri , uomini che abbandonano le conviventi e i figli di coppia rifiutando ogni mantenimento e perfino negando la paternità con tanto di rifiuto del test DNA , lasciando la donna coi figli senza sostentamento per anni , a volte anche senza alloggio , letteralmente sbattute in mezzo alla strada con solo i vestiti che hanno addosso.

Esistono anche problemi comuni come il già citato asse ereditario, il distacco per malattia del convivente (legge 104) , il diritto di visita in Ospedale, il diritto alle informazioni sanitarie, il diritto di consultazione in caso di decisioni sanitarie come per esempio se operare o meno a seguito di un incidente , il diritto alle informazioni contabili dei conviventi , il diritto di subentrare nell'alloggio

Tutte queste cose sono negate alle coppie conviventi non solo gay, ma anche etero , diritti che avrebbero se fossero "tradizionali" ovvero coppie sposate

Gli etero sono di gran lunga maggioritari rispetto ai gay, spostare l'attenzione su questi ultimi serve a mantenere lo status quo , diminuisce di moltissimo il numero delle persone coinvolte e non riscontra la solidarietà del corpo elettorale , o meglio sono anche solidali e simpatetici, ma non si impegnano nella lotta, non seguono gli sviluppi delle vicende e degli iter legislativi delle proposte di legge sempre stroncate sono distratti , non è un problema che li riguarda ed anzi qualora fossero parte di una coppia convivente possono arrivare a pensare : i diritti dei gay? E noi allora? chi ci pensa a noi e ai nostri figli?

questo separa le due parti di una lotta comune e le mette una contro l'altra negandosi il riconoscimento a vicenda.

Se si parla del diritto di adozione delle coppie di fatto, subito si alza la voce che dice "gay" e allora : e no! Adozioni gay no, poi insegnano ai bambini a essere gay , bisogna pensare ai bambini, come possiamo lasciarli diventare gay? No, no! E l'argomento cade lì.

Se invece si ignora il problema gay e si apre ai conviventi e si fan parlare sopratutto tutti quegli etero nella medesima situazione ben decisi a non farsi portar via il bastone del comando , non appena qualcuno dice "gay" Subito pronti : echissenefrega dei gay che c'entrano? Io ho la mia compagna in ospedale e non me la fanno visitare, non mi dicono niente, non so come la curano, non posso dire no , nè si! Ma vi pare normale?
Oppure i gay? Ma quali gay ? Mio il mio compagno è scappato coi soldi lasciandomi nei debiti e senza lavoro e non posso nemmeno cercarlo per la privacy
Oppure : Gay, ma di che parli? La mia compagna se n'è andata coi bambini e non me li fa nemmeno vedere!

cioè problemi riconosciuti da tutti e a cui tutti sono simpatetici, occorre spostare l'ago dell'opinione pubblica sui problemi concreti che ha una coppia di fatto, una volta riconosciuta la pariteticità delle problematiche diventerà più facile o addirittura automatico esserne parte anche per i gay
 
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Ma me le spiegate queste posizioni "culturalmente preparatissime a difesa dell'antiomosessualità?"
Perché io sono stato accusato di ipermoralismo (perché io difendo i diritti degli omosessuali per sentirmi moralmente superiore, non perché trovi ridicolo che almeno 2 dei miei amici più cari non si possano sposare a meno che non "guariscano" o vadano a farlo altrove), ma mi sfugge ancora come possa essere legittimo pensare e manifestare che delle persone siano sbagliate. Io sto continuando a ribattere sulla differenza tra opinione e discriminazione perché continuo a non capire come possa essere opinabile il fatto che gli omosessuali debbano avere il diritto di unirsi in matrimonio. Le opinioni sono altra roba, perdonatemi. Io capisco che il sentore della condanna delle idee possa suonare spaventosa, ma che i gay abbiano il diritto di sposarsi non è un'opinione e non smetterò mai di rimarcarlo. La tua opinione non può influenzare in maniera così fortemente discriminatoria le opportunità di vita di altre persone, ma è esattamente quello che sta accadendo.

Idem per quanto riguarda il (sto parafrasando) "tu dici che gli antiomosessuali sono tutti bigotti, ignoranti o retrogradi, ma non è così, ci sono altre ragioni per esserlo". Per esempio? (ed è una domanda rivolta a tutti, non a te nello specifico).

Ah, anticipo il discorso che sicuramente verrà fuori "chi decide cos'è un opinione e una discriminazione?". In generale credo sia abbastanza complesso, non lo nego, nonostante ci siano diversi segnali inequivocabili (per esempio la tematica entro la quale si esprime un parere), ma in questo specifico caso, non si possono spacciare discriminazioni per opinioni per fare da scudo alla propria intolleranza.
Magari perché l'omosessualità è contraria ai principi della religione praticata da quelle persone? Per me, da ateo, anche non poter fare una battuta sulle divinità è difficilmente comprensibile, ma finché i credenti non vanno a tirare granate nelle redazioni dei giornali satirici accetto che si oppongano alla satira religiosa, stanno esercitando il diritto di culto costituzionalmente garantito.
Il problema di criminalizzare frasi innocue come "la famiglia omosessuale non è una famiglia" è che non si vuole combattere la discriminazione (che in quella frase non c'è), ma si vuole imporre per legge alla comunità di guardare con favore all'omosessualità.
 
Magari perché l'omosessualità è contraria ai principi della religione praticata da quelle persone? Per me, da ateo, anche non poter fare una battuta sulle divinità è difficilmente comprensibile, ma finché i credenti non vanno a tirare granate nelle redazioni dei giornali satirici accetto che si oppongano alla satira religiosa, stanno esercitando il diritto di culto costituzionalmente garantito.
Il problema di criminalizzare frasi innocue come "la famiglia omosessuale non è una famiglia" è che non si vuole combattere la discriminazione (che in quella frase non c'è), ma si vuole imporre per legge alla comunità di guardare con favore all'omosessualità.
Quoto in tutto per tutto, purtroppo è così ora come ora
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Posso farvi una domanda?

Cosa ne pensate della legge russa sulla propaganda gay?

Lo scopo dichiarato del governo russo per la legge è quello di proteggere i bambini dall'essere esposti all'omonormatività (l'idea che presenta l'omosessualità come una questione normale nella società) con l'argomento che essa contraddice i valori tradizionali della famiglia. Lo statuto ha modificato la legge sulla protezione dell'infanzia del Paese e il Codice della Federazione russa sugli illeciti amministrativi. Rende il distribuire la "propaganda dei rapporti sessuali non tradizionali" tra i minori, un reato punibile con delle ammende. Questa definizione include materiali che "suscitano interesse in" tali relazioni; far sì che i minori "formino predisposizioni sessuali non tradizionali"; o "[presentare] idee distorte sull'eguale valore sociale delle relazioni sessuali tradizionali e non tradizionali." Le imprese e le organizzazioni vengono anche costrette a cessare temporaneamente le operazioni se condannati per legge, e gli stranieri possono essere arrestati e detenuti fino a 15 giorni per poi essere espulsi o multati fino a 5 000 rubli e deportati
 
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A volte vorrei poter vivere in paradisi gay come San Francisco e dimenticarmi di persone così... :facepalm:

Mi dispiace per le tue terribili esperienze, ma la pena non previene il reato. Chi ha detto questa cosa, su qualsiasi media, ha mentito.

Purtroppo lo so bene, ma l'alternativa è aspettare che l'Italia ci metta altri 20/30 anni per avere una società mentalmente più aperta...
 
Il problema di criminalizzare frasi innocue come "la famiglia omosessuale non è una famiglia" è che non si vuole combattere la discriminazione (che in quella frase non c'è)
Innocua in che misura? Da un punto di vista giuridico, la tua frase è innocua perché si parla di famiglia se vi è il matrimonio, quindi implicitamente una coppia non sposata non è una famiglia. Il livello successivo sarebbe capire se c'è la volontà di estendere il matrimonio dando la possibilità ad altri di costituire una famgilia, oppure no. Qui poi eventualmente si parla di discriminazione. Comunque una frase del genere non verrà mai criminalizzata, anche banalmente per quanto ho detto prima a livello di definizione.

ma si vuole imporre per legge alla comunità di guardare con favore all'omosessualità.
Estremizzo un po': la legge già ti fa guardare con favore o sfavore determinate cose (monogamia, poligamia, incesto, etc.) che magari oggi diamo per assodate in maniera quasi tautologica, provenienti da ratio radicate nella nostra cultura. Quella di vedere con favore l'omosessualità magari sarà la prossima e fra 100 anni sarà una cosa normale, anche se è arrivata con la legge.

Io di gran lunga preferisco arrivarci con il dibattito perché la legge non cambia la mentalità, così come la convivenza forzata non migliora l'integrazione o la galera non scoraggia gli omicidi. Però il dibattito non può ridursi ad un semplice "sono libero di pensare quello che voglio", perché se da un lato uno è libero di pensare quello che vuole, dall'altro fa parte di una comunità le cui leggi sono stabilite dalla comunità stessa, quindi sarebbe molto più utile estendere il dibattito sul perché non si possono estendere certi diritti anche a quelli che non sono una famiglia.
 
Puoi argomentare?

Anche qui, motivo?
Argomentazione 1: per me qualsiasi aiuto finanziario e/o economico come la reversibilita, sgravi fiscali e quant altro NON devono essere date a coppie senza figli, e , matematicamente, alle coppie gay. Con tutti i soldi non spesi in figli non servono, e alla societa italiana serve incoraggiare le nascite.

motivo 2: se una persona di diverso orientamento sessuale ha un problema con la definizione "madre/padre" ha un grosso problema psicologico e il posto giusto e' lo psichiatra. Ai bambini NON va insegnata da piccoli va spiegato il mondo in parole semplici, per quello non si dice ai bambini " io e tua madre stiamo divorziando perche ci stiamo sul cazz0 un botto, e poi mi ha pescato andare a mignotte" o "i bambini nascono esprimendo un desiderio".
E vedendo cosa succede nel dibattito pubblico americano/inglese, questa e' proprio la prima spinta alla biglia in pendenza.
Io uno stato che arriva a permettere cure ormonali per il cambio di sesso a 11 anni, cambi di pronomi intimati ai professori perche "nostro figlio non ha ancora deciso se essere maschio o femmina", leggi che puniscono per discriminazione non chiamare un transessuale col pronome trans di nuovo conio, 31 sessi diversi riconosciuti a new york, in uk pure di piu. Tutte menate dell arcigay e similari, strutture nate con scopi nobili, ma che per sopravvivere devono crearsi un motivo di esistere per non scomparire.
In tutto questo, ti garantisco che nei miei viaggi ne ho incontrati TAAAANTI di gay lebsiche , transessuali, la mia compagnia a parigi era composta da un transessuale brasiliano cittadino francese ex prostituta (a roma) che parlava in romanaccio, un gay peruviano che in un anno mi ha offerto l impossibile da bere , a londra abitavo con una lebica che odiava le lesbiche "femminili" e una che aveva crisi esistenziali se fosse o meno bisessuale, andavo esclusivamente in gay bar (si pagava poco).....e sai quanti ne ho incontrati?Una milionata (come quelli che mi strizzavano il cul0 a tradimento nei locali). Sai quanti di loro hanno sputato su questa fiaba del povero gay piccino piccio indifeso e senza diritti? TUTTI, e anzi, gran parte di loro si vergognava di essere trattate/Trattati come checche isteriche dai media, e che al corrispettivo dell arcigay nei vari paesi ci andrebbero solo per sputare sulla porta (e questo era il commento piu gentile).
Vuol dire che non ci sono gay maltrattati? Eccome se ci sono, come ci sono ciccioni maltrattati, ragazzine bruttine alle superiori che non se le caga nessuno manco di pezza. E questo DDL zan NON E' UN EMERGENZA, e solo un emergenza mediatica del pd per fare la voce grossa esattamente come fa salvini con gli sbarchi.
Ho speso giorni a discutere su FB quando girava la storia di marica, con i genitori "mharemmah buhaiola" style che le dicevano di tutto. E la soluzione era......IL DDL zan.... NO, porca di quella gran puxxana, non e' una legge tipo il telefono anti violenza domestica, dove uno puo dire "ci avessimo pensato prima avremmo salvato delle vite". Questa e' una campagna mediatica da figli di puxxana, che prendono il caso singolo per farne una pseudo emergenza. E bada , NESSUNO SOTTO ha visto il problema vero, tutti come dei pappagalli ammaestrati "ehhh, ma come si fa, ci vuole una legge che punisca sta gente" "ehhhhh, come si fa essere contrari a una legge che punisce questi animali", MENTRE IL CAXXO DI PROBLEMA ERA CHE AVEVA DENUNCIATO (quindi una legge a sua protezione c era) E IL PROCESSO ERA PIANTONATO COME TUTTI I PROCESSI IN ITALIA PERCHE LA GIUSTIZIA FUNZIONA DI MERXDA.
In conclusione, potete mettere anche l ergastolo in sta fig4 di DDL, ma finche non snelliranno i processi la situazione sara ESATTAMENTE UGUALE A PRIMA. E sta deriva gender comincia veramente a sbragarmi i cohones, come ho detto nell esempio 2 post fa se io offendo a morte un gay e un gay offende a morte me in una discussione, io voglio essere punito 10 come lui, non 12 perche ho avuto la sfiga di insultare una minoranza.
Se un tradizionalista cristiano vuole pensare che i gay sono anormali, HA DIRITTO DI PENSARLA COSI, PROFESSARLA, farsi dare del cogli0ne dai normodotati di cervello. Il diritto ad offendere per me ESISTE, ma se e' regolamentato non accetto distinzioni da babbo di minchia "lei signor violiotset ha dato del brutto frocio a un omosessuale incitando alla violenza". Visto che oggi la definizione "istigazione alla violenza" e' piu abusata dello spritz in veneto, che a momenti te l appioppano anche se chiedi un kinder pinguì dal tabaccaio, io sto DDL per come e' scritto lo ritengo pericoloso.
Avessero fatto solo un addendum alla legge mancino "e di identita di genere" sarei stato favorevole. Ma il pacchetto "a scuola di sessualità" e "difendiamo i poveri orfanelli dalle parole brutte" me lo fanno vomitare ancora prima di leggerlo.
 
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Non voglio passare per fanatico di questa teoria, ma è un punto di vista centrale per comprendere la mia posizione. Il famoso diritto di "non tollerare gli intolleranti", perché tra idea/opinione (anche una che non ci piace, sia chiaro, non è questo il problema) e intolleranza/discriminazione ci passa il mare in mezzo.:asd:
Direi che la tua posizione può essere applicata anche quella di tutti gli individui che si sono stufati del politicamente corretto.
Essendo stati molto tolleranti, nei confronti delle idee progressiste del politicamente corretto, che provocano nuove discriminazioni ogni giorno, nuove bizzarrie sconclusionate che regolano i rapporti tra individui, e a girarsi sempre dall'altra parte, oggi ci ritroviamo palesi esempi di estremizzazione delle idee, e abbiamo esempi della pazzia fanatica di alcuni individui che plagiano e reclutano altri fanatici degenerati attraverso l'internet. E queste idee bizzarre in alcuni Paesi arrivano anche a regolare il dibattito politico e a impestare gli animi.
Tipo la faccenda de Il signore e signori a cui si faceva riferimento qualche post fa, che probabilmente è la cosa meno bizzarra della loro narrativa.
Ma noi siamo tolleranti.
 
Innocua in che misura? Da un punto di vista giuridico, la tua frase è innocua perché si parla di famiglia se vi è il matrimonio, quindi implicitamente una coppia non sposata non è una famiglia. Il livello successivo sarebbe capire se c'è la volontà di estendere il matrimonio dando la possibilità ad altri di costituire una famgilia, oppure no. Qui poi eventualmente si parla di discriminazione. Comunque una frase del genere non verrà mai criminalizzata, anche banalmente per quanto ho detto prima a livello di definizione.


Estremizzo un po': la legge già ti fa guardare con favore o sfavore determinate cose (monogamia, poligamia, incesto, etc.) che magari oggi diamo per assodate in maniera quasi tautologica, provenienti da ratio radicate nella nostra cultura. Quella di vedere con favore l'omosessualità magari sarà la prossima e fra 100 anni sarà una cosa normale, anche se è arrivata con la legge.

Io di gran lunga preferisco arrivarci con il dibattito perché la legge non cambia la mentalità, così come la convivenza forzata non migliora l'integrazione o la galera non scoraggia gli omicidi. Però il dibattito non può ridursi ad un semplice "sono libero di pensare quello che voglio", perché se da un lato uno è libero di pensare quello che vuole, dall'altro fa parte di una comunità le cui leggi sono stabilite dalla comunità stessa, quindi sarebbe molto più utile estendere il dibattito sul perché non si possono estendere certi diritti anche a quelli che non sono una famiglia.
Forse gli omosessuali non possono sposarsi per gli slogan delle poche migliaia di persone che partecipano ai family day? E' il parlamento a discrimanare la comunità LGBTQ da vent'anni (cioè da quando in parte del mondo occidentale le legislazioni hanno iniziato a cambiare). Correggetemi se sbaglio ma io ricordo che alle scorse elezioni politiche nessuna coalizione avesse nel programma di governo le unioni omosessuali.
Il dibattito deve esserci, sono favorevole. Così come sono favorevole alla discussione nelle scuole, magari integrata in un programma di educazione sessuale che tratti anche l'omosessualità. Però vorrei evitare il pensiero imposto per legge, quello non lo posso accettare.
 
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