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Utente cancellato 15406
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La tua esortazione è dimostrazione di come presupporre le reali intenzioni di un individuo sia un processo imperfetto, perché frutto della propria soggettività e dell'immagine che uno si è confezionato degli altri. E' naturale lasciarsi andare a dietrologie assumendo il peggio dalle parole altrui quando si è in contrapposizione su temi sentiti, perché questo ci aiuta inconsciamente a preservare le nostre convinzioni personali squalificando l'interlocutore, in una sorta di auto-convalida. Nel "complimentare" Snow vi hai intravisto una sorta di fine strategia manipolativa (come se gli possa interessare il mio parereIo non ho provato stupore, ed equilibrio un piffero, quando intervengo in questa sezione non lo faccio per dimostrare o sfoggiare una cultura da salotto con cui guadagnarmi uno status da assennato, acuto, morigerato intellettuale davanti al forum, posso sbagliarmi o essere precipitoso come chiunque altro, posso essere miope. Tutt'al più ho notato un po' più di calore nei toni perché mi è sembrato si stesse comprensibilmente spazientendo e stesse perdendo un bruscolino di compostezza.Ma non ho pensato che stesse proponendo seduta stante e ufficialmente di censurare lo slogan configurando il suo messaggio come reato e sottraendo il diritto di associazione ai soggetti (ma, Snow, ti invito a smentirmi brutalmente qualora avessi avuto un'intuizione errata). Cioè, ne stava discutendo nel tentativo di rendere esplicito di cosa si trattava realmente per lui tolto quel velo di ipocrisia. Inoltre devo ammettere che non mi piace molto questo modo di ricattare moralmente l'interlocutore valorizzandone una qualità positiva in funzione di sottolineare che stavolta sarebbe venuta a mancare, così da suggerire che la persona non sia stata all'altezza delle aspettative o di una reputazione costruitasi in precedenza. Meh ad aspettative e reputazione. Si discute, si impara, si sbaglia, chissene se si sbaglia, chissene delle "figure da ignoranti", si fanno passi indietro, si riconsiderano le idee, le si integrano, si giunge a compromessi o si conclude che sono inconciliabili, in una continua dialettica e provando ad evitare rigidità di pensiero, anche nella speranza di imparare (nozioni, ragionamenti, analisi, maggiore proprietà di linguaggio, etc) o maturare qualcosa di nuovo da noi stessi, dagli altri o gli altri da noi. Quindi possiamo pure lasciar perdere questo tipo di pressioni sociali internettiane sull'interlocutore (imo).
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Fraintendimenti possono avvenire per piccole cose come il valorizzare senza malizia una qualità positiva di qualcuno, figurarsi quando si pretende di accusare altri di essere orribili individui perché hanno una concezione della famiglia radicata nella biologia umana e in millenni di storia passata. Personalmente ritengo come voi che l'opposizione a battaglie come quella per il matrimonio omosessuale stia ledendo il processo di parificazione dei diritti voluto dalla Costituzione, però non è accettabile che si faccia il processo alle intenzioni a milioni di persone, che pensano quel che pensano per ragioni che sono lontane dall'odio o da un conscio desiderio di voler discriminare un particolare gruppo.
Quando Snow ha espresso che la "difesa della famiglia tradizionale" non è un pensiero ma una istigazione all'odio, e che il DDL Zan dovrebbe anche impedire ai politici di esprimere queste idee "discriminatorie", la censura del dibattito politico mi è apparsa una logica conseguenza di tale visione, e vedendo le reazioni altrui non credo di essere il solo. In questo posso essere in errore a mia volta eh, perché non sono nella sua testa, come lui non è nella testa delle persone che ha negativamente categorizzato.
Sicuramente.Il fatto che reati le cui motivazioni sono riconducibili alla o totalmente esauribili nell'omotransfobia non abbiano un nome nel codice penale (e quindi, a partire dal verbale redatto dalle autorità, si debba ripiegare sull'aggravante per motivi abietti o futili) non rappresenta un primo ostacolo in questo senso?
Esattamente cosa hanno detto le tre persone che citi? Il fatto che appartengono alla comunità può anche non significare nulla, dipende da quello che si sta cercando di sostenere.
Dolce: "Non l'abbiamo inventata mica noi la famiglia. L'ha resa icona la Sacra famiglia, ma non c'è religione, non c'è stato sociale che tenga: tu nasci e hai un padre e una madre. O almeno dovrebbe essere così, per questo non mi convincono quelli che io chiamo figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre. Procreare deve essere un atto d'amore, oggi neanche gli psichiatri sono pronti ad affrontare gli effetti di queste sperimentazioni".
Dolce: "Sono gay, non posso avere un figlio. Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c'è vuol dire che non ci deve essere. È anche bello privarsi di qualcosa. La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia."
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"No ai bambini sinteci, agli uteri in affitto e alle madri surrogate"
"No ai bambini sinteci, agli uteri in affitto e alle madri surrogate"www.huffingtonpost.it
«Parlo da omosessuale dichiarato: la famiglia la concepisco nel senso tradizionale del termine, con madre e padre come ha deciso la natura. Ma le dichiarazioni di Domenico Dolce sono assolutamente fuori luogo: non si può definire "sintetici" i figli nati dalla fecondazione eterologa». Alfonso Signorini dice la sua al programma condotto da Paolo Del Debbio "Dalla vostra parte", in onda su Rete4, sul polverone che si è alzato dopo le dichiarazioni rilasciate in un'intervista a Panorama dal duo di stilisti siciliani.
E al coro dei ferventi sostenitori della famiglia tradizionale si è aggiunto anche Cristiano Malgioglio: «L'Italia, rispetto ad altri paesi, non è abituata a questo dibattito: ritengo però che la presenza di una donna, di una mamma, sia fondamentale».
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Signorini e Malgioglio: «La famiglia è madre e padre, come vuole la natura»
Il giornalista e il cantante solidali con Dolce e Gabbana. Ma Heather Parisi pubblica una durissima letterawww.ilsecoloxix.it
"Il motivo per cui gli omosessuali non hanno diritti nella nostra Costituzione è perché a quei tempi erano condannati un po' da tutti"Non mi pare che Snow abbia detto questo. Anche tu non inventarti robe.
Se la mia interpretazione è incorretta, come dovrei interpretare questo passaggio secondo te? Chi sono questi "un po' tutti" che condannavano gli omosessuali? Perché li condannavano? Come hanno fatto questi "un po' tutti" ad influire nella stesura della Costituzione, producendo questa esclusione di diritti in una Carta volta all'equaglianza? E come scrivo più sotto, come combacia questo con una Costituzione che è così attuale da fornire un'interpretazione del matrimonio che di base è applicabile equamente sia agli etero che agli omosessuali?
Non sarebbe un'opinione, no. Sarebbe un incitamento alla violenza per motivi razziali. Sarebbe un reato penale. Fra auspicare uno sterminio razziale e voler "difendere" la propria personale interpretazione di una formazione sociale ci passa un mondo di differenza, se non vogliamo scadere nell'assurdo. In tutte le cose c'è un limite, una linea invalicabile. Il tuo esempio non rispetta questo principio basilare e per questo non lo trovo molto valido.Questo perché continui a presupporre che sia io, dall'alto della mia superiorità morale, a pensare che sia giusto quel che penso.
Se domani qualche parlamentare, onorevole, esponente politico di un partito si svegliasse e pubblicamente dicesse "secondo me sarebbe giusto sterminare tutti i cinesi perché la colpa della pandemia è loro" sarebbe un opinione, no?
La "famiglia tradizionale" non è nata con la Lega e non è sostenuta esclusivamente da loro, né in Parlamento né fuori. "Una buona famiglia è una famiglia fatta da una mamma e un papà" è una frase uscita dalle bocche di personaggi non leghisti, apertamente e fieramente omosessuali, come puoi vedere nella risposta a Fusenr. La madre è indubbiamente una figura importante nello sviluppo degli individui: etero, gay o trans che siano. Il 99,9% degli omosessuali e trans del mondo, fortunati abbastanza da aver avuto entrambi i genitori presenti, sono stati cresciuti da una madre. Essere convinti che la figura materna sia quindi fondamentale ha una sua dignità come opinione (perché ha un fondamento storico e biologico), tanto quanto lo ha essere convinti del contrario. E' un argomento che dovrebbe essere materia di una serena e proficua discussione politica e sociale, non di attacchi e giudizi come quelli nel tuo quote.Massì, sarà una coincidenza che gli stessi omofobi siano gli stessi che poi votano Lega, lo stesso partito che ha diversi esponenti dichiaratamente omofobi che in passato l'hanno anche sfoggiato pubblicamente senza alcuna remora. Sono assolutamente coincidenze.
Ovviamente poi, giusto per rimarcare quanto questa sia una mia opinione totalmente arbitraria e basata sul nulla, tutto questo mio "timore" viene mitigato dalle parole del leader di tale partito che sottolinea fieramente "Una buona famiglia è una famiglia fatta da una mamma e un papà" nonostante, tra l'altro, la psicologia lo smentisca senza appello.
Già, quello slogan sicuramente non ha nulla a che fare né con l'omofobia, né con l'idea che le unioni civili possano danneggiare i bambini, siamo nel proprio nel regno delle opinioni campate per aria.
Il capo del partito è omofobo, diversi esponenti di spicco del partito sono omofobi, una buona fetta del suo elettorato è omofoba. Guarda tu quante coincidenze oggi, sicuro quello slogan sulla famiglia non c'entra nulla, sicuro "difendere la famiglia tradizionale" non è un modo velato per dire "famiglia fatta da un padre e una madre". E anche se fosse, figurati se una frase del genere possa suonare mai discriminatoria. Perché dovrebbe? Cosa c'è di discriminatorio?
Sono io che sto presupponendo connessioni logiche che tornano comode al mio discorso, non il fatto che letteralmente il giorno dopo il caso Fedez, Salvini abbia fatto quel discorso sopracitato.
"Una buona fetta del suo elettorato è omofoba"
Generalizzazioni di questa livello non sarebbero ammissibili in differenti contesti e con altri soggetti. Attaccare un partito e i suoi esponenti su accadimenti reali è un conto. Farlo con ignoti elettori di cui nessuno conosce ideali e storie è davvero un low blow in una democrazia. Più lo vedo accadere e più ne sono convinto. Immagino ricada tutto nell'inclusivo paradosso della tolleranza all'americana, dove l'intolleranza è rivalutata ad utile strumento di giustizia sociale quando nelle giuste mani e volta al nemico comune. Uff...
Scrivere "gli omosessuali non hanno diritti nella nostra Costituzione" non lascia spazio ad interpretazioni ed è semplicemente incorretto per come è scritto. Specificare era necessario. Con il riferimento alla Costituzione non è poi che fosse tanto deducibile quello che volevi intendere, quando un eventuale matrimonio gay e l'adozione omogenitoriale non sarebbero materia costituzionale. La Costituzione all'art. 29 non fa menzione specifica al sesso dei coniugi nel matrimonio, rendendola pure in questo tema estremamente progressista a più di 70 anni di distanza dalla sua scrittura. La mancanza di quei diritti è dovuta ai moderni politici, di tutti i partiti e schieramenti, non solo dei comodi capri espiatori che qualche anno fa avevano l'irrilevanza di consensi ad un cifra e che pure oggi sarebbero ampiamente in minoranza in Parlamento se le cose si volessero genuinamente portare avanti.Partendo dal presupposto che credo tu non abbia compreso il mio discorso sui padri costituenti, ma va be', come dici tu giustamente "hanno pari dignità sociale, senza distinzione alcuna". Per esempio la dignità sociale di costruire una famiglia con la persona amata?
Comunque, io non ho detto che gli omosessuali non hanno diritti in toto, ma che tutti i diritti che sono strettamente correlati alla loro "diversità" rispetto ad un eterosessuali gli sono negati: matrimonio, adozioni.
La discriminate unica tra un omosessuale ed un eterosessuale sta nel fatto che il primo è attratto da persone del suo stesso sesso, mentre il secondo da persone del sesso opposto. In tutte le altre sfere sono perfettamente sovrapponibili in tutto e per tutto (ragion per cui godono degli stessi diritti secondo la Costituzione), ma se proprio sull'unica discriminate poni un forte veto (come quello che c'è attualmente), allora sì, gli omosessuali, in quanto tali, hanno l'evidente mancanza di un diritto che sta alla base della nostra Costituzione.
Con la celebrazione del paradosso di Popper diciamo però che decade del tutto il punto che mi premeva discutere e far passare: la tolleranza di idee diverse dalla propria. Concluderla pacificamente qui penso sia un buon middle-ground rispetto al fare un botta e risposta infruttuoso e time consuming per ambo le parti.