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Io e Kinnikuman a leggere che delle ragazze sono state single "anche due anni" siamo caduti. Io penso di andare serenamente in doppia cifra per anni da single.
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Mi è venuta in mente tipo questa scena ahahahahhaIo penso di non essere mai stato single per più di qualche settimana dai 15 anni ai 23, anzi, mi capitava abbastanza spesso che appena finiva una relazione con qualcuna fosse una delle mie amiche con cui mi confidavo e che conosceva i dettagli della mia precedente relazione a farsi avanti.
Poi a 23 anni successe quel fattaccio di cui ho accennato nel mio post precedente e li rimasi solo, per scelta, fino ai 26 anni a piangendomi addosso e facendomi del male, finché non conobbi mia moglie, a quel punto stavo ancora a piangermi addosso ma decisi comunque di iniziare a frequentarla e pian piano mi son riuscito a tirare su.
Nonostante non abbia mai avuto lunghi periodi da single se non in quel caso particolare....son sicuro in un ipotetico universo parallelo in cui dovessi divorziare, a 30 anni suonati farei ben più fatica a trovare un'altra donna Sinceramente ormai e' passato talmente tanto tempo dall'ultima volta che ci ho provato con una ragazza che ripensandoci adesso mi chiedo come fosse possibile che sia stato praticamente sempre fidanzato con qualcuna....probabilmente sotto una certa fascia di eta' e' molto più facile, anzi, a dirla tutta il frequentare qualcuno a 15-25 anni e' uno sport diverso rispetto a farlo da over 25.
Ahahah ero rimasto sorpreso anche io all’epoca dei fatti, però effettivamente stavano bene da sole e hanno approfittato del periodo per godersi la vita e stare bene con i propri ritmi e spazi. Che poi le capisco, pure io a ogni fine relazione avevo solo voglia di godermi le mie cose come e quando volevo. La prima volta sono stato single 2 anni, la seconda 5 anni per quanto era stata tossica la relazione (e sono stati i 5 anni più pieni e divertenti della mia vita finora).Io e Kinnikuman a leggere che delle ragazze sono state single "anche due anni" siamo caduti. Io penso di andare serenamente in doppia cifra per anni da single.
Sicuramente, dopo i 30 anni ci sono meno spensieratezza, più responsabilità della vita e soprattutto il fardello delle esperienze passate che può far dire “ma davvero vale la pena rimettersi in gioco di nuovo?”probabilmente sotto una certa fascia di eta' e' molto più facile, anzi, a dirla tutta il frequentare qualcuno a 15-25 anni e' uno sport diverso rispetto a farlo da over 25.
La palestra te la consiglio vivamente, e una volta che la riprendi non la abbandonare, neanche motivi lavorativi, non rinunciare per nessun motivo.Scrivo per scaricare un po'.... Ormai sono passate due settimane... sto cercando di riprendermi ma quando sono a casa spesso senza avere grandi cose da fare... bhe... non è semplice... sto valutando di iscrivermi nuovamente in palestra... potrebbe essere una scelta saggia... comunque...sui social ancora non mi ha bloccato o chicchessia tuttavia pubblica costantemente cene, aperitivi e tramonti o luoghi con bei paesaggi ecc... Tutti posti che bene o male conosco... Non so cosa pensare... Una amica in comune mi chiede spesso come sto ecc... Non so se poi le dice qualcosa... Non ne avrei proprio idea... Le foto sono tutte ancora li... ma il dubbio come dicevano altri utenti è che il rimpiazzo era già li pronto e io non me sono accorto... Dentro di me ormai credo di dover accettare questa situazione... Questa nuova normalità... Sto valutando di riportare sotto casa sua tutte le cose che mi ha regalato nell'ultimo periodo, ho ancora alcuni suoi oggetti a casa mia... Addirittura avevamo le tazze, calamite, foto e tutta questa roba "di coppia"... Non riesco nemmeno più a prendermi un caffè a casa perché le tazze quelle sono...
I pensieri sono tantissimi e non smettono mai... Ho lottato tantissimo per ottenere una minima stabilità economica... Più volte al giorno penso di arrivare al punto che mollerò tutto per andare via e cambiare città....e andare il più lontano possibile
Dal punto di vista pratico non cambia nulla ma da punto di vista morale sì: attribuire -con cognizione di causa- il 100% della colpa della separazione all'ex non può che fare bene al proprio ego.Ovviamente noi non possiamo sapere se stia già frequentando un altro (o se non lo facesse già da prima), ma saperlo cambierebbe le cose?
Aspetto emotivo si ma fino ad un certo punto, nel senso che secondo me è più un discorso di opportunità che altro. Se sai che sotto casa hai la fila di pretendenti, la vivi in un certo modo, a prescindere da chi lascia o viene lasciato, e a prescindere se sei uomo o donna, ma questa cosa chiaramente è più facile che succeda alle donne per ovvi motivi. Se invece viene lasciato, ma in parte anche se lasci, ma attorno a te per anni hai fatto terra bruciata concentrandoti solo ed esclusivamente sulla relazione, chiaramente si sta molto peggio perchè subentra anche la componente di doversi rimettere nuovamente in gioco nell' ambito affettivo, ricostruire da capo relazioni, ricominciare a fare quello che avevi abbandonato prima della relazione etc, quindi non è più un discorso solo di: "soffro per lei/lui", ma è un disagio profondo che tocca vari aspetti.Quello statisticamente senza dubbio. Però mi riferivo più all’aspetto emotivo e cerebrale della gestione della rottura. Mi è capitato di conoscere ragazze che dopo essersi mollate sono state bene da sole anche per periodi di tempo piuttosto lunghi, alcune anche un paio di annetti, perché stavano bene da sole.
Certo è vero che la consapevolezza di poter attingere da un mare infinito di ragazzi in tempo zero aiuta a viverla senza particolari ansie
esatto, proprio così, un po per tuttiil fardello delle esperienze passate che può far dire “ma davvero vale la pena rimettersi in gioco di nuovo?”
E qui si ritorna al punto focale della questione, homini fate meno gli zerbiniAspetto emotivo si ma fino ad un certo punto, nel senso che secondo me è più un discorso di opportunità che altro. Se sai che sotto casa hai la fila di pretendenti, la vivi in un certo modo, a prescindere da chi lascia o viene lasciato, e a prescindere se sei uomo o donna, ma questa cosa chiaramente è più facile che succeda alle donne per ovvi motivi. Se invece viene lasciato, ma in parte anche se lasci, ma attorno a te per anni hai fatto terra bruciata concentrandoti solo ed esclusivamente sulla relazione, chiaramente si sta molto peggio perchè subentra anche la componente di doversi rimettere nuovamente in gioco nell' ambito affettivo, ricostruire da capo relazioni, ricominciare a fare quello che avevi abbandonato prima della relazione etc, quindi non è più un discorso solo di: "soffro per lei/lui", ma è un disagio profondo che tocca vari aspetti.
Non condivido, penso che se venissi a sapere una cosa del genere mi si sgretolerebbe l’autostima e starei ancora peggio.Dal punto di vista pratico non cambia nulla ma da punto di vista morale sì: attribuire -con cognizione di causa- il 100% della colpa della separazione all'ex non può che fare bene al proprio ego.
Oppure può distruggere il proprio ego a suon di "cos'ha più di me?", "perché lui/lei e non io?", "perché non le/gli sono bastato/a?" e così via.Dal punto di vista pratico non cambia nulla ma da punto di vista morale sì: attribuire -con cognizione di causa- il 100% della colpa della separazione all'ex non può che fare bene al proprio ego.
Cosa fate di solito nei momenti morti ad un appuntamento?
Se siamo in giro mi guardo attorno per cercare uno spunto interessante/divertente su cui dire qualcosa o fare una battuta, giusto per rompere il silenzio.Cosa fate di solito nei momenti morti ad un appuntamento?
Io non capiro' mai il motivo per cui non ci possano essere momenti morti durante una uscitaSe siamo in giro mi guardo attorno per cercare uno spunto interessante/divertente su cui dire qualcosa o fare una battuta, giusto per rompere il silenzio.
Poi dipende, pur essendo uno che riesce a far parlare anche i muri a volte mi è capitato di non trovare per niente interessante la ragazza con cui ero uscito e quindi il momento morto non avevo nemmeno lo stimolo di interromperlo. In questi casi aspetto che si interrompa spontaneamente prima o poi, però a quel punto è chiaro che ho ormai perso interesse verso la persona.
No ma sono d’accordissimo con te. Io nella risposta non so perché ho dato per scontato che fosse un primo appuntamento e in quel caso per me eccessivi momenti morti sono indice di poco interesse (o eccessiva timidezza, in quei casi nessun problema)Io non capiro' mai il motivo per cui non ci possano essere momenti morti durante una uscita
Son sempre stato il tipo che se ha qualcosa da dire apre bocca, altrimenti sta in silenzio senza che la cosa gli pesi o si senta in dovere di trovare per forza qualcosa di cui parlare.
Ovvio che se si tratta del primo appuntamento e non si conosce ancora bene la persona che si ha davanti le cose da chiedere o di cui discutere sono possibilmente infinite, ma in caso contrario proprio non capisco la necessita' di parlare per ore senza sosta come una macchinetta
Pero' c'e' gente che sembra davvero soffrirli sti momenti di silenzio...
Si parlo di primo appuntamento, quando poi uno si trova bene con qualcuno, mi da fastidio che NON ci siano momenti di silenzio.No ma sono d’accordissimo con te. Io nella risposta non so perché ho dato per scontato che fosse un primo appuntamento e in quel caso per me eccessivi momenti morti sono indice di poco interesse (o eccessiva timidezza, in quei casi nessun problema)
Concordo in pieno, l’horror vacui nella relazione da fastidio anche a meSi parlo di primo appuntamento, quando poi uno si trova bene con qualcuno, mi da fastidio che NON ci siano momenti di silenzio.
Non condivido, penso che se venissi a sapere una cosa del genere mi si sgretolerebbe l’autostima e starei ancora peggio.
Una persona matura risponderà in senso positivo a queste domande.Oppure può distruggere il proprio ego a suon di "cos'ha più di me?", "perché lui/lei e non io?", "perché non le/gli sono bastato/a?" e così via.
Fra l'altro non è neanche così scontato l'attribuire il 100% della colpa all'altra persona.