Ho appena finito di leggere 20th e 21st Century Boys e, come suggerito dal buon Metal, posto anche qui il mio commento post-lettura!
Naoki Urasawa ha indubbiamente scritto e disegnato una storia "epocale" in tutti i sensi direi, visto che la storia ha inizio nel 1969 e termina nel 2018. Fin dai primi capitoli mi sono ritrovato immerso completamente in questo mondo sempre in oscillazione tra passato, presente e futuro ed è proprio questo, a mio parere, uno dei principali punti di forza di questo manga: la tecnica narrativa utilizzata dall'autore. Il continuo alternarsi e intrecciarsi di flashbacks, flashforwards, infatti, quasi disorienta il lettore (la narrazione scorre egregiamente, non fraintendetemi) per prepararlo ai gran colpi di scena, che diventano ancora più inaspettati di quanto non sarebbero.
I personaggi sono tratteggiati divinamente, persone comuni come si potrebbero incontrare dovunque per strada, con le proprie paure ed insicurezze che si ritrovano a dover fare i conti con i fantasmi del passato, con un gioco da bambini che è sfuggito di mano. Nonostante ci siano molti personaggi rilevanti ai fini della trama, il protagonista indiscusso rimane senza dubbio Kenji Endou, e da un lato l'intera storia si potrebbe leggere, a mio parere, come una sorta di percorso di espiazione dello stesso Kenji.
Non mancano neanche vari spunti di riflessione che risultano ancora oggi parecchio attuali come per esempio la facilità impressionante con cui è possibile controllare le masse, fino a creare un vero e proprio cieco fanatismo, fondato sulle menzogne più assurde e, non a caso, viene presa spesso in causa la religione (la stessa setta dell'Amico nasce come corrente religiosa in cui i fedeli adorano la figura di quest'uomo come un vero e proprio *** dai poteri sovrannaturali).
Nonostante tutti questi commenti positivi, 20th Century Boys non è privo di difetti. Personalmente parlando, dopo aver fatto mente locale sui vari eventi della serie, superato un determinato punto (se non sbaglio volume 17), c'è un netto calo di qualità nelle scelte fatte da Urasawa e nel modo in cui ha deciso di portare a termine la storia. Lo scoglimento è stato abbastanza noiosetto, e senza particolari colpi di scena, oserei dire troppo lineare rispetto ai ritmi serrati a cui ha abituato per gran parte dell'opera.
In conclusione 20th Century Boys è un manga veramente superbo, ma si perde un po' nelle battute finali. Si merità comunque un bell'8.5/9
Ora penso proprio mi dedicherò a Monster, altra opera di Urasawa che, come 20th Century Boys, avevo iniziato anni fa ma mai portato a termine //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif