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RADIOHEAD, IL NUOVO ALBUM. PARLA PHIL SELWAY: 'PRONTO ENTRO LA FINE DELL'AUTUNNO'



Si torna a parlare del nuovo album in studio dei Radiohead, discograficamente fermi a "The king of limbs" del 2011; in una recente intervista concessa a Press Association, il percussionista Phil Selway ha dichiarato che la band tornerà presto in studio per portare a termine le lavorazioni dei nuovi pezzi. L'intento dei Radiohead è di chiudere le lavorazioni del disco entro la fine dell'autunno; ecco cosa ha dichiarato, infatti, Selway:

"Il prossimo autunno sarà molto impegnato per noi. Vogliamo finire il disco e lo faremo dedicandoci ad esso a tempo pieno. In tutti questi anni siamo stati coinvolti in altri progetti e questo ci ha portati lontano: quello che stiamo cercando di fare è uscire dalle nostre zone comfort".




Anche per il nuovo album i Radiohead hanno deciso di avvalersi della produzione di Nigel Godrich, al loro fianco dai tempi di "The bends" (1995).

 
Zucchero ospite degli U2 a Torino: duetto su "I still haven't found what I'm looking for"




Gran bella sorpresa per gli spettatori del secondo dei due concerti italiani dell'"Innocence + experience tour" degli U2: al termine del concerto la band guidata da Bono Vox ha chiamato sul palco, accanto a sé, un ospite d'eccezione. Si tratta di Zucchero, che è salito sul palco del Pala Alpitour di Torino per suonare insieme agli U2 il brano "I still haven't found what I'm looking for".






 
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Macklemore & Ryan Lewis, ecco il nuovo singolo "Downtown"




Dopo "Growing up", realizzata con la collaborazione di Ed Sheeran, il duo hip hop di Seattle ha fatto trapelare sul Web il primo estratto dal nuovo album ideale seguito dal debutto "The heist" del 2012: Macklemore & Ryan Lewis hanno reso disponibile la clip di "Downtown", brano realizzato con la collaborazione di nomi storici della old school come Grandmaster Caz, Kool Moe Dee e Melle Mel, Eric Nally e Foxy Shazam. La scrittura e la registrazione del brano ha impegnato i due per oltre un anno e mezzo.






 
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RADIOHEAD, IL NUOVO ALBUM. PARLA PHIL SELWAY: 'PRONTO ENTRO LA FINE DELL'AUTUNNO'



Si torna a parlare del nuovo album in studio dei Radiohead, discograficamente fermi a "The king of limbs" del 2011; in una recente intervista concessa a Press Association, il percussionista Phil Selway ha dichiarato che la band tornerà presto in studio per portare a termine le lavorazioni dei nuovi pezzi. L'intento dei Radiohead è di chiudere le lavorazioni del disco entro la fine dell'autunno; ecco cosa ha dichiarato, infatti, Selway:

"Il prossimo autunno sarà molto impegnato per noi. Vogliamo finire il disco e lo faremo dedicandoci ad esso a tempo pieno. In tutti questi anni siamo stati coinvolti in altri progetti e questo ci ha portati lontano: quello che stiamo cercando di fare è uscire dalle nostre zone comfort".




Anche per il nuovo album i Radiohead hanno deciso di avvalersi della produzione di Nigel Godrich, al loro fianco dai tempi di "The bends" (1995).
Aspettavo settembre per questo :coccolinofap:

 
MOTORHEAD, MERCOLEDÌ 9 SETTEMBRE A ST. LOUIS IL RITORNO DI LEMMY SUL PALCO



Il frontman della band di "Ace of spades" pare aver risolto i problemi di salute che l'avevano colpito negli ultimi giorni, costringendolo a cancellare una serie di date degli Stati Uniti previsti dal calendario del tour in supporto al nuovo album "Bad magic": la buona notizia è stata data dagli stessi Motorhead in un messaggio pubblicato nella mattina di oggi, lunedì 7 settembre.

"L'attesa è finita e il dottore ha parlato. Lemmy ha avuto un'infezione polmonare aggravata dall'altitudine di Denver, per la quale ha dovuto curarsi. Adesso è pronto a tornare il prossimo mercoledì 9 settembre al Pageant per proseguire nel tour in supporto al nuovo album 'Bad magic'. Tra i molti magnifici messaggi di supporto, in tanti hanno giustamente osservato come lui non ci debba nulla, in quanto ci ha già dato tutto. Noi, in ogni caso, qualcosa lo dobbiamo, a Lemmy, cioè un totale rispetto per la sua fiera e beatamente ostinata volontà di macinare chilometri, suonare rock and roll e vivere dove è sempre stato meglio: sulla strada"

I Motorhead saranno di scena in Italia i prossimi 11 e 20 febbraio rispettivamente a Milano e Trento.

 
UFFICIALE: A SAM SMITH LA CANZONE DEL PROSSIMO JAMES BOND, "SPECTRE"



Ebbene si, è stato confermato ufficialmente questa mattina dalla BBC: sarà il cantante inglese a interpretare il tema della colonna sonora del prossimo film di James Bond, "Spectre". La canzone s'intitola "Writing on the wall" e uscirà il 25 settembre, ma è stata registrata già a gennaio 2015.

Sam Smith:

"E' uno dei momenti più alti della mia carriera. Sono emozionatissimo all'idea di entrare a far parte di questa iconica tradizione britannica e di essere incluso in un elenco di artisti pazzesco, alcuni dei quali sono stati fra le mie principali ispirazioni musicali".




Fra quanti hanno preceduto Sam Smith ci sono Shirley Bassey ("Goldfinger" e "Diamonds are forever"), Tom Jones ("Thunderball"), Nancy Sinatra ("You only live twice"), Paul McCartney & Wings ("Live and let die"), Carly Simon ("Nobody does it better"), Sheena Easton ("For your eyes only"), Duran Duran ("A view to a kill"), A-Ha ("The living daylights"), Gladys Knight ("Licence to kill"), Tina Turner ("GoldenEye", scritta da Bono e The Edge), i Garbage ("The world is not enough"), Madonna ("Die another day"), Chris Cornell ("Casino Royale"), Jack White e Alicia Keys ("Quantum of solace") e Adele ("Skyfall").

Smith si è detto sollevato per aver potuto finalmente rivelare il segreto che manteneva da mesi: solo la settimana scorsa, intervistato da BBC2, aveva negato risolutamente di essere coinvolto nel progetto.

"Ero stato chiamato da Barbara Broccoli e Sam Mendes, i produttori del film, che mi avevano dato la sceneggiatura da leggere chiedendomi di provare a scrivere una canzone. L'ho scritta in venti minuti… e a loro è piaciuta!"




La conferma di Sam Smith arriva dopo lunghe speculazioni e ipotesi che avevano riguardato persino i Radiohead, oltre a Ellie Goulding, Kanye West, gli Oasis e altri ancora.

 
SELENA GOMEZ NUDA SULLA COPERTINA DEL NUOVO ALBUM 'REVIVAL'



La ventitrenne ex bambina prodigio cresciuta nella scuderia della Disney ha presentato sui propri canali social la copertina del suo terzo album, "Revival", atteso nei negozi per il prossimo 9 ottobre: Selen Gomez si è prestata a farsi fotografare in topless - seppur attenuando la posa per non renderlo esplicito - per l'ideale seguito di "For you" del 2014, infrangendo così uno dei codici più osservati - e rigidi - che regolano la grande distribuzione dei dischi (ovviamente in versione fisica) nelle catene di vendita al dettaglio statunitensi.

Il nuovo album della Gomez è stato anticipato dal singolo "Good for you", diffuso presso il pubblico già all'inizio della scorsa estate.

La cantante di Grand Prairie, Texas, per realizzare la cover della sua nuova prova sulla lunga distanza non ha che seguito le orme di un'altra ex star Disney, Miley Cyrus, che per una delle versioni della copertina del suo ultimo album - "Bangerz" - scelse di posare senza veli.

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Foo Fighters: Under Pressure insieme a John Paul Jones e Roger Taylor

 






I Foo Fighters sono tornati nel Regno Unito sabato sera per il primo dei tre concerti da recuperare, cancellati dopo la gamba rotta di Grohl. Il frontman si è fatto perdonare per il ritardo dalla gente del Milton Keynes Bowl invitando sul palco Roger Taylor dei Queen e John Paul Jones dei Led Zeppelin e suonando con loro Under Pressure, il pezzo dei Queen e di David Bowie, in onore di Freddie Mercury, che avrebbe compiuto 69 anni proprio sabato.

«Vedete, non so se voi abbiate mai visto un super gruppo. Questo è un “super duper” gruppo», ha detto Growl alla folla, dopo aver annunciato Jones e Taylor. «Non so nemmeno cosa dire perché queste cose non succedono tutti i giorni. Fatemi solo spiegare che i Foo Fighters, in questo momento, stanno vivendo la loro fantasia rock’n’roll questa sera». Under Pressure è stato un punto fermo del Sonic Highways tour dei Fighters, con Grohl e il batterista Taylor Hawkins a dividersi le parti di Bowie e Mercury in duetto.


 
AC/DC: BRIAN JOHNSON SUL FUTURO DEL GRUPPO: "C'È UN TEMPO ANCHE PER LA PENSIONE"

 






Con la mente del gruppo Malcolm Young costretto all'inattività da un quadro clinico gravemente compromesso, e con il batterista Phil Rudd invischiato in una sordida vicenda legale che ha portato al suo allontanamento (se momentaneo o meno, non è dato sapere) dalla band, il frontman della formazione di "Highway to hell" ha affidato al britannico Sun qualche riflessione sul futuro degli AC/DC, che con ormai oltre quarant'anni di onorata carriera alla spalle non può non prevedere un eventuale ritiro:

"Un buon giocatore di calcio o di hockey non vorrebbe mai ritirarsi, ma purtroppo arriva un momento dove bisogna dire basta. Con noi sta andando più o meno così: abbiamo sempre deciso di andare avanti, ma mai dire mai. Siamo costantemente stupiti dal successo che riusciamo ad ottenere: davvero, non abbiamo idea di come possa succedere. Noi ci limitiamo a suonare al massimo delle nostre possibilità tutte le volte che saliamo sul palco: se il segreto è questo, va bene, facciamolo passare come tale. Ma non ci aspettiamo mai di trovare la folla sotto il palco, perché per scontato non diamo mai niente. Del resto, come potremmo farlo? I tempi cambiano. Alla fine devi solo continuare a fare quello che stai facendo, e sperare che la gente ne voglia ancora"

 
KEITH RICHARDS, IL TRAILER DEL DOCUMENTARIO "UNDER THE INFLUENCE".



E' annunciato per il 18 settembre l'arrivo via Netflix del documentario "Under the influence", diretto da Morgan Neville, che ripercorre gli anni di formazione e la carriera del chitarrista dei Rolling Stones utilizzando raro materiale d'archivio e ore di conversazioni con Keith Richards, realizzate fra Chicago, Nashville e New York.

Ecco il trailer:


 
SELENA GOMEZ NUDA SULLA COPERTINA DEL NUOVO ALBUM 'REVIVAL'






La ventitrenne ex bambina prodigio cresciuta nella scuderia della Disney ha presentato sui propri canali social la copertina del suo terzo album, "Revival", atteso nei negozi per il prossimo 9 ottobre: Selen Gomez si è prestata a farsi fotografare in topless - seppur attenuando la posa per non renderlo esplicito - per l'ideale seguito di "For you" del 2014, infrangendo così uno dei codici più osservati - e rigidi - che regolano la grande distribuzione dei dischi (ovviamente in versione fisica) nelle catene di vendita al dettaglio statunitensi.

Il nuovo album della Gomez è stato anticipato dal singolo "Good for you", diffuso presso il pubblico già all'inizio della scorsa estate.

La cantante di Grand Prairie, Texas, per realizzare la cover della sua nuova prova sulla lunga distanza non ha che seguito le orme di un'altra ex star Disney, Miley Cyrus, che per una delle versioni della copertina del suo ultimo album - "Bangerz" - scelse di posare senza veli.

http%3A%2F%2Fwww.rockol.it%2Fimg%2Ffoto%2Fupload%2Fselena-gomez-album-cover.jpg
Not bad :buemi:

 
EMINEM, SI PARLA DI RISTAMPA DI "INFINITE", L'ALBUM DI DEBUTTO "PERDUTO" DEL 1996.

Anche se l'affermazione di Eminem è stata resa possibile da "Slim Shady", il suo album del 1999, il rapper originario di Kansas City aveva debuttato discograficamente tre anni prima con "Infinite", un lavoro prodotto da Jeff e Mark Bass per la loro FBT Productions e pubblicato, senza successo, dall'etichetta Web Entertainment, al quale contribuì Denaun Porter, collega di Eminem nei D-12.

E' stato proprio Porter, intervistato da "The Cypher", a ipotizzare una possibile ristampa dell'album, attualmente indisponibile.

 
Muse: due date a Milano a maggio 2016

 






La band capitanata da Matt Bellamy, dopo l'apparizione dello scorso 18 luglio al Rock in Roma per l'unica data nel nostro Paese per il 2015, farà ritorno nella Penisola: i Muse, infatti, sono attesi al Forum di Assago, alla periferia sud di Milano, i prossimi 14 e 15 maggio.


I biglietti saranno disponibili su TicketOne e presso tutte le altre piattaforme autorizzate a partire dal prossimo luned', 21 settembre. Ecco, di seguito, i prezzi degli biglietti a seconda degli ordini di posto:



Parterre in Piedi: Euro 55,00 + diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali



Anello “A” Numerato: Euro 70,00 + diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali



Anello “B” Numerato: Euro 62,00 + diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali



Anello “C” Numerato: Euro 47,00 + diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali


 
SLAYER: ASCOLTA IL NUOVO ALBUM 'REPENTLESS' IN STREAMING SU SPOTIFY



Il nuovo album degli storici thrasher statunitensi Slayer - "Repentless" - è uscito da poche ore ed è già possibile ascoltarlo, interamente, online in streaming - tramite Spotify.

Clicca qui per ascoltare "Repentless", il nuovo disco degli Slayer.

Il disco arriva a ben sei anni di distanza dal precedente "World painted blood" ed è l'undicesimo in studio del gruppo. E' anche, come noto, il primo inciso in assenza del compianto Jeff Hanneman (morto per cirrosi epatica il 2 maggio del 2013) - che è stato sostituito a tempo pieno da Gary Holt degli Exodus. Anche alla batteria si registra l'assenza di Dave Lombardo,che ha nuovamente lasciato il gruppo lo scorso anno: al suo posto è tornato Paul Bostaph, vecchia conoscenza dei fan degli Slayer.

L'album contiene 12 brani, fra cui le nuove versioni (re-incise per l'occasione) di singole canzoni in qualche maniera già pubblicate nel corso degli ultimi mesi - come "When the stillness comes" e "Implode". A questo proposito il chitarrista Kerry King ha dichiarato a "Metal Hammer":


Le versioni di questi pezzi che avete sentito prima sono diverse e credo sia una bella cosa. Ma desideravo anche che entrassero a far parte di un lavoro organico. Mi piace pensare che il fine di una canzone sia essere inserita in un album.





Questa è la tracklist del disco, per la title track del quale è stato girato un video violentissimo:

01. Delusions of Saviour


02. Repentless



03. Take Control



04. Vices



05. Cast the First Stone



06. When the Stillness Comes



07. Chasing Death



08. Implode



09. Piano Wire



10. Atrocity Vendor



11. You Against You



12. Pride in Prejudice



 
Ultima modifica:
Nuovo singolo di Dave Gahan dei Depeche Mode








ll prossimo 23 ottobre la band di Dave Gahan, i
Soulsavers uscirà con un nuovo lavoro, Angels & Ghosts. È la terza scommessa solista di Gahan dopo Paper Monsters (2003) e Hourglass (2007). Ecco il primo singolo dell’album, All Of This And Nothing:

 









 
Foo Fighters: due Emmy Awards per la serie tv "Sonic highways"

 






E' un altro bel successo, quello aggiunto dai Foo Fighters - la band capitanata da Dave Grohl - al loro medagliere il 12 settembre. Il gruppo, infatti, ha visto l'attribuzione di ben due Emmy Awards (in pratica gli Oscar della televisione) alla serie televisiva "Sonic highways", che racconta la storia e l'atmosfera di alcuni studi di registrazione fra i più importanti e iconici degli Stati Uniti - in ognuno di essi, poi, i Foo hanno inciso un brano del loro ultimo, omonimo disco.

"Sonic Highways" si è vista assegnare la palma in due categorie - "Outstanding Sound Editing for Nonfiction Programming" (miglior editing sonoro per programmi non fiction) e "Outstanding Sound Mixing for Nonfiction Programming" (miglior mixaggio sonoro per programmi non fiction) - per l'episodio dedicato alla città di Seattle (ovvero il settimo e penultimo della serie). In totale aveva ricevuto quattro nomination - le altre due erano "Best Information Series Or Special" e "Outstanding Directing".

 
RITCHIE BLACKMORE: NUOVI DETTAGLI SUL RITORNO AL ROCK, CON UN CANTANTE SCONOSCIUTO



Come riportato poco tempo fa, il leggendario chitarrista dei Deep Purple e dei Rainbow Ritchie Blackmore ha in mente un ritorno al rock (anche se temporaneo): sarà infatti protagonista di quattro eventi, a giugno del 2016. In un'intervista "Noisey" ha infatti spiegato:

Farò quattro date il prossimo giugno, e saranno tutte rock. La band è già insieme, e ci saranno canzoni di Rainbow e Deep Purple. Sarà una cosa fatta tanto per divertirsi, infatti faremo solo quattro concerti in Europa. Non ne voglio fare di più perché quello che faccio adesso lo prendo molto più seriamente

A seguito di queste dichiarazioni, si è fatto avanti uno degli ex frontman dei Rainbow - ovvero Joe Lynn Turner - affermando di essere stato convocato per il progetto. La cosa, però, è stata ora smentita da Blackmore in persona, che parlando con "Billboard" ha detto di avere in programma di collaborare con un cantante nuovo, che nulla ha a che fare con il proprio passato:

Il cantante che ho trovato è molto bravo. Porterò un nuovo cantante all'attenzione delle masse e sono certo che diventerà piuttosto famoso per le sue doti canore.




I nomi di tutti i musicisti che saranno coinvolti nel ritorno al rock di Blackmore sono ancora coperti da uno stretto riserbo, per via del fatto che i contratti per l'ingaggio sono ancora in fase di negoziazione e da chiudere. Quello che pare certo al 100%, però è che il chitarrista ha deciso di non giocare carte sicure e scontate, ma di affidarsi a talenti che nulla hanno a che fare con la sua storia musicale e persone che mai hanno suonato con lui prima. A quanto pare, poi, il progetto è di filmare e registrare tutti i concerti rock dell'estate, per ricavarne poi una o più uscite in seguito.

 
AREA SANREMO, PROROGATA ALL'8 OTTOBRE LA SCADENZA PER LE ISCRIZIONI. RADIO ITALIA È LA RADIO UFFICIALE



Come già anticipato giorni fa, è stata prorogata la scadenza delle iscrizioni ad Area Sanremo, che ora è fissata per l'8 ottobre.

C'è ancora un po' di tempo, dunque, per inviare il materiale necessario per l'iscrizione, come dettagliato nel bando di partecipazione del concorso.

Segnaliamo in particolare il punto 4.2.g del regolamento, che dice:

"Nel caso in cui, al momento dell’iscrizione, il candidato fosse impossibilitato, per ragioni tecniche, a trasmettere il CD richiesto, potrà farlo successivamente, entro e non oltre la data di inizio dei Corsi di base che verrà comunicata per tempo a tutti i candidati iscritti". (è il 15 ottobre)

"In ogni caso il candidato dovrà dichiarare tale impossibilità per iscritto, includendo nel plico da inviare per l’iscrizione una dichiarazione, debitamente sottoscritta, nella quale dovrà comunicare l’impossibilità ad inviare il CD richiesto, impegnandosi a consegnare lo stesso durante i Corsi di base".

Intanto si è appreso che Radio Italia anche quest'anno sraà l'emittente ufficiale di Area Sanremo.

 
AMY: DA OGGI NEI CINEMA IL FILM SULLA WINEHOUSE.



Arriva nei cinema oggi, 15 settembre, domani e dopodomani (16 e 17 settembre), "Amy - The girl behind the name", il docufilm dell’inglese Asif Kapadia dedicato a Amy Winehouse.

È pieno di flash, "Amy - The girl behind the name". Sono le luci delle macchine fotografiche dei paparazzi che seguono costantemente l’icona del soul britannico. Sono impressionanti, quei flash, carichi, abbaglianti, innaturali. È stato il regista a renderli ancora più accecanti di quanto fossero in realtà, perché questa è una delle tesi di “Amy”, il documentario che ha debuttato in maggio a Cannes, è stato presentato oggi alla stampa italiana e sarà distribuito nelle nostre sale il 15, 16 e 17 settembre: Amy Winehouse è morta per i peccati dell’industria dell’intrattenimento e di chi non ha protetto adeguatamente la sua vulnerabilità. La Winehouse di Kapadia è un po’ Kurt Cobain e un po’ Marilyn Monroe, un’artista troppo fragile per il proprio talento, una predestinata al successo e alla rovina. Ma è anche un po’ Lady Diana, braccata dall’industria del gossip e in qualche modo vittima di essa. Il regista ci offre la sua figura malferma e il suo profilo esile come se potessimo guardarci attraverso. I suoi uomini – soprattutto il marito e il padre – ne escono come approfittatori o per lo meno come testimoni incoscienti della sua rovina. E così al termine dei 128 minuti del film si finisce per accomunare la figura dell’inglese a quelle delle grandi cantanti americane del passato dall’autostima inversamente proporzionale al talento, da Billie Holiday a Janis Joplin. Tutte dipinte come vittime di un uomo, di un sistema, delle proprie fragilità. “Amy” è un film su un bisogno d’amore disperato, e su cosa succede quando esso viene tradito.

Un po’ come ha fatto cinque anni fa in “Senna”, il film dedicato al campione brasiliano di Formula 1 morto nel 1994 sul circuito di Imola, Kapadia evita di soprapporre alle immagini una narrazione esterna. Preferisce raccogliere testimonianze audio – niente filmati in studio che avrebbero potuto mettere a disagio gli intervistati – e soprattutto far parlare le immagini d’epoca montandole ad arte per raccontare una parabola netta, e tristemente comune nel mondo della musica popolare, che va dall’alba della ragazzotta dotata di talento al tramonto della superstar sopraffatta dai propri demoni. Nel farlo, ci fa ascoltare la voce di Winehouse che racconta i momenti chiave della sua storia e ci mostra anche materiale inedito, poco visto, a volte scioccante. Ci si stupisce di fronte alla quantità di video disponibili, specie se si pensa che molte riprese risalgono all’era precedente la diffusione di smartphone e videocamere digitali. In questo senso, l’estetica di “Amy” riflette lo spirito dei tempi in cui ogni fatto è testimoniato da un filmato o un’immagine. Winehouse ne esce come un’eroina pop contemporanea, per certi versi trasparente, cui sarà dedicato nel novembre 2015 un cofanetto contenente otto dischi in vinile (gli album “Frank” e “Back to black”, il postumo “Lioness: Hidden teasures”, il concerto del 2007 al Shepherd’s Bush Empire, un disco di rarità).

Ecco il padre di Amy, Mitchell Winehouse, in una delle scene più disturbanti del film, quando porta la troupe del reality tv di cui è protagonista sull’isola dove la figlia è fuggita e sta tentando di rimettere in carreggiata la sua esistenza – non esattamente la mossa di un padre amorevole e sensibile. Sono immagini semplici – papà e cameraman che vogliono filmare la ragazza sulla spiaggia di Saint Lucia, lei che se ne lamenta – eppure terribilmente violente perché arrivano dopo una parte intensa sulla “caccia” alla cantante da parte della stampa. Ecco il marito Blake Fielder-Civil che vanifica ogni tentativo di disintossicazione. Ecco i sintomi della bulimia, tragicamente sottovalutati. Ecco comici e presentatori televisivi che commentano con leggerezza i drammi della donna, come se fosse un cartoon e non un essere umano. Ecco i segni evidenti degli abusi, sul corpo, nel viso, negli occhi: alcol, coca, crack, eroina. Ecco Amy, stufa di “Back to black”, meditare un disco jazz con Questlove e l’amico Mos Def. Eccola vincere un Grammy e confessare che “è tutto noioso senza droga”. E nulla può la presenza nella sua vita del primo manager Nick Shymansky e delle amiche d’infanzia Lauren Gilbert e Juliette Ashby, le cui testimonianze attraversano tutto il film e ne rappresentano la voce della ragionevolezza e del vero affetto. L’amica ricorda con emozione l’ultima telefonata di Winehouse, apparentemente ripulita, che le chiede scusa e si dice pronta a cambiare vita. Ma il suo corpo, indebolito della bulimia, non regge più. Ecco, infine, la morte per intossicazione d’alcol nel luglio 2011, a soli 27 anni, e il suo fragile corpo caricato in ambulanza in una sacca e salutato dai fan, perché tutto avviene sotto l’occhio del pubblico, anche i riti più penosi e privati.

Il sottotitolo di “Amy” è “The girl behind the name” ed effettivamente il documentario racconta la ragazza dietro a quelle tre lettere e in parte racconta pure l’artista, anche se qualche immagine e suono e parola in più poteva essere spesa per quella voce, quel timbro screziato di jazz, quel modo di cantare quasi da strumento a fiato, l’inflessione imitata e impareggiabile che evocava strafottenza e assieme vulnerabilità. Il filo conduttore è fornito dai testi delle canzoni che si materializzano sullo schermo e sembrano davvero sottotitoli dell’esistenza di Winehouse. La musica è protagonista della prima parte, sull’ascesa della vocalist jazz-pop che ama Dinah Washington, Sarah Vaughan, Thelonious Monk. La vediamo registrare la canzone “Back to black”, e il successo di quell’album e di “Rehab” cambia tutto. Da quel momento l’artista sparisce dall’orizzonte, la musica diventa un pretesto e al centro della narrazione sono poste la dipendenza e la fragilità. Fa pena vederla cantare “Rehab” stonata e strafatta. Fa tenerezza vederla rassicurata da Tony Bennett nella sua ultima registrazione conosciuta. È disperante vederla autodistruggersi, nel fisico e nella psiche. E poi mollare tutto sul palco di Belgrado, con un ragazzo del pubblico che urla “canta o ridammi i soldi” e lei sta lì, con la faccia di chi sta sabotando la propria carriera, di chi è disperata e sa di esserlo.

Film dai toni tragici, “Amy” è costruito per rendere umana l’icona e suscitare empatia verso la protagonista, vulnerabile e ipersensibile. Riesce perfettamente nel suo intento, anche se un montaggio più audace e qualche minuto in meno l’avrebbero reso più efficace. Si esce dal cinema intristiti e persino arrabbiati perché tutto sembra tramare per arrivare al tragico finale che i dottori preconizzavano da tempo: “Non vuoi mica morire?”, le chiedevano e lei rispondeva di no. Non stupisce che il padre e l’ex marito abbiano criticato la pellicola: sono loro i “cattivi” della storia che al posto di salvare l’eroina ne ignorano le richieste d’aiuto stabilendo con lei relazioni disfunzionali. Kapadia indaga la spaventosa caduta di Winehouse rendendoci partecipi del destino dell’artista e persino corresponsabili di esso, noi che in un modo o nell’altro eravamo dietro a quei flash. E tutto si riduce alle parole pronunciate dalla cantante che s’ascoltano nel film: “Non penso che diventerò mai famosa. Non lo potrei reggere. Diventerei pazza”. Davvero, sembra la trama di “Amy”.

 
GREEN DAY, FINALMENTE IN ARRIVO IL DOCUMENTARIO (SU 'AMERICAN IDIOT') 'HEART LIKE A HAND GRENADE'

Il titolo non può che richiamare alla mente la copertina del disco che il trio pop punk californiano pubblicò del 2004, album che riportò prepotentemente Billie Joe Armstrong e compagni all'attenzione della platea mondiale dopo gli anni interlocutori di "Nimrod" e "Warning": il rockumentary - diretto da John Rocker, intitolato "Hand like a hand grenade" e girato per nove mesi durante le session di realizzazione di "American idiot" - verrà spedito nelle sale americane il prossimo 15 ottobre.

Nell'opera sarà incluso anche un concerto, la cui registrazione audio video è rimasta inedita fino ad oggi.

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