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Trey Songz nei guai: accusato di comportamento violento



Il cantante si è spontaneamente consegnato al dipartimento di polizia di Los Angeles ieri, 19 marzo, per negare di essere colpevole dell'accusa che gli rivolge Andrea Buera, una donna che sostiene di essere stata malmenata da Trey Songz dopo una festa tenuta in una villa delle colline di Hollywood.


Trey Songz (vero nome: Tremaine Aldon Neverson) ha scritto un tweet in cui si professa innocente:


 


"I miei avvocati e i miei manager mi hanno chiesto di non rilasciare dichiarazioni sull'argomento, e io sulle prime li ho ascoltati, ma ora mi sono convinto che la mia famiglia, le donne che mi hanno cresciuto, i miei amici e i miei fan debbano ascoltare la mia versione dei fatti. Le accuse che mi sono state rivolte sono false e interessate".

 


Andrea Buera aveva raccontato la propria versione dei fatti la scorsa settimana, assistita da un legale, sostenendo che il cantante, con il quale era uscita più volte in passato,
l'aveva colpita con un pugno e fatta cadere a terra, arrabbiato perché l'aveva vista parlare con un suo amico.


Il cantante non è nuovo ad accuse del genere: nel 2012 era stato arrestato a Miami con l'accusa di avere aggredito una donna. E nel 2016 è stato riconosciuto colpevole di aver danneggiato parte di un palcoscenico, venendo condannato a 18 mesi con la condizionale. Nel 2017, una fan di Trey gli ha fatto causa sostenendo che il cantante le ha strappato il telefono di mano mentre lei stava cercando di fotografarlo, e poi con quello le ha rotto gli occhiali.


 
7 Seconds: la punk band si scioglie




Con un lungo e sentito post affidato al loro account Facebook i 7 Seconds annunciano il loro scioglimento. La storica hardcore punk band di Reno (Nevada) si era formata nel 1979.

 


Il messaggio, scritto dal frontman Kevin Seconds a nome di tutta la band, inizia con queste parole:


 


“Speravo di non dover mai fare questo annuncio…Nessuno di noi avrebbe mai voluto fare l’annuncio del ritiro ai nostri amici e ai nostri fan. Nessuno di noi ha mai voluto fare reunion tour o dischi del ritorno. Sono qui, triste e addolorato, ad annunciare che la storia della band ufficialmente finisce qui”.

 


Il messaggio continua elencando i problemi fisici del batterista Troy Mowat che gli impediscono di suonare il proprio strumenti e quelli agli occhi del fratello Steve Youth che gli hanno portato depressione e ansia. Insomma i 7 Seconds alla soglia dei 40 anni di onoratissima carriera chiudono i battenti.


 
David di Donatello 2018, i premi ‘Miglior musicista’ e ‘Miglior canzone’




Sono stati assegnati ieri sera i David di Donatello, i premi del cinema del Belpaese conferiti dall’Accademia del Cinema Italiano a partire dalla metà degli anni Cinquanta. In questa sessantatreesima edizione, per quanto riguarda l’ambito musicale che ci compete – “Miglior musicista” e “Miglior canzone” - ad aggiudicarsi la statuetta negli Studios romani di via Tiburtina sono stati, per la prima categoria, Pivio con Aldo De Scalzi per “Ammore e malavita” e, per la seconda, sempre Pivio e Aldo De Scalzi (testo di Nelson) per “Bang bang”, presente nello stesso film.

 


Pivio e De Scalzi hanno avuto la meglio, nella categoria “Miglior musicista”, su Franco Piersanti (“La tenerezza”), Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo (“Nico, 1988”), Pasquale Catalano (“Napoli velata”), Antonio Fresa e Luigi Scialdone (“Gatta Cenerentola”). Come “Miglior canzone” hanno, invece, gareggiato contro Foja per “A chi appartieni”, scritta da Dario Sansone (“Gatta Cenerentola”), Massimo Ranieri e Antonella Lo Coco per “Fidati di me”, scritta da Mauro Pagani (“Riccardo va all’inferno”), Anja Plaschg per “Italy” (“Sicilian ghost story”) e Marianne Mirage per “The place” scritta da Marco Guazzone e Giovanna Gardelli (“The place”).


 


Lo scorso anno, il premio di “Miglior musicista” era stato attribuito a Enzo Avitabile per il film “Indivisibili”. L’autore aveva conquistato anche il riconoscimento di “Miglior canzone”, con “Abbi pietà di noi”, interpretata, insieme a lui, da Angela e Marianna Fontana, per lo stesso film.


 
Sinead O'Connor torna ad esibirsi dal vivo, ma con un nome diverso: un tour in estate

 

 






Sinead O'Connor torna ad esibirsi dal vivo dopo i recenti problemi di salute e mentali che hanno riportato la cantautrice irlandese al centro delle cronache. Ma con un nome diverso.

La voce di "Nothing compares 2 U" ha infatti annunciato due appuntamenti dal vivo: tornerà a calcare i palchi il prossimo aprile, con due concerti in programma il 24 del mese alla Music Hall di Portsmouth (in New Hampshire, Stati Uniti) e il giorno seguente alla Academy of Music Theatre di Northampton (in Massachissets, sempre negli States).

Secondo quanto riferisce un comunicato stampa, le due date dovrebbero preludere ad un tour vero e proprio in partenza la prossima estate.

Sinead O'Connor si (ri)presenterà al pubblico con il nome di Magda Davitt, da lei adottato lo scorso anno per "sfuggire alle maledizioni dei parenti".

L'ultimo album in studio della cantautrice irlandese è "I'm not bossy, I'm the boss", uscito nel 2014.

 
Swedish House Mafia, il ritorno a sorpresa all'Ultra Music Festival



Le voci circolanti nei giorni precedenti si sono rivelate veritiere: gli Swedish House Mafia si sono riuniti per le celebrazioni del ventesimo anniversario dell'Ultra Music Festival. La band è stata l'ospite di chiusura della domenica sera, a Miami. Axwell, Sebastian Ingrosso e Steve Angello non si esibivano insieme dall'ultima data del loro One Last Tour stop, all'Ultra Music Festival del 2013.


Dopo o scioglimento del trio, Axwell e Ingrosso hanno formato un duo, mentre Angello ha continuato a lavorare da solo.



Qui sotto potete vedere e ascoltare l'intero set degli Swedish House Mafia all'Ultra Music Festival 2018:






INUTILE DIRVI CHE HO AVUTO UN INFARTO

 
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Swedish House Mafia, il ritorno a sorpresa all'Ultra Music Festival






Le voci circolanti nei giorni precedenti si sono rivelate veritiere: gli Swedish House Mafia si sono riuniti per le celebrazioni del ventesimo anniversario dell'Ultra Music Festival. La band è stata l'ospite di chiusura della domenica sera, a Miami. Axwell, Sebastian Ingrosso e Steve Angello non si esibivano insieme dall'ultima data del loro One Last Tour stop, all'Ultra Music Festival del 2013.


Dopo o scioglimento del trio, Axwell e Ingrosso hanno formato un duo, mentre Angello ha continuato a lavorare da solo.



Qui sotto potete vedere e ascoltare l'intero set degli Swedish House Mafia all'Ultra Music Festival 2018:






INUTILE DIRVI CHE HO AVUTO UN INFARTO
Seghe a nastro :predicatore::predicatore::predicatore::predicatore:

 
Stati Uniti: per la prima volta dal 2011 il fisico (vinile + cd) supera il download digitale




La RIAA (l’associazione dell’industria discografica statunitense) ha pubblicato le statistiche relative alle vendite nel 2017. Ebbene, per la prima volta dal 2011, l’album fisico ha superato i download digitali con i CD e i vinili che hanno fatturato 200 milioni di dollari in più rispetto ai download.

 


Quindi la comodità di avere immediatamente la musica desiderata è stata detronizzata dalla voglia di possedere in fisico gli album preferiti. Nel 2017, i download digitali hanno portato entrate per 1,3 miliardi di dollari, mentre le vendite fisiche hanno generato un totale di 1,5 miliardi di dollari.


 


Le vendite dei dischi in vinile sono aumentate del 10% rispetto al 2016, mentre le vendite dei CD sono diminuite del 6%. I download digitali invece, rispetto al 2016, hanno peggiorato la loro performance del 25% parlando della singola traccia e del 24% per quanto riguarda gli album.


 


L’incremento dello streaming è parzialmente responsabile del calo del download digitale. Lo streaming ha dato all’industria musicale il suo più grande fatturato da anni per un totale di 7 miliardi di dollari. Nel 2017 lo streaming ha rappresentato il 65% delle entrate della industria discografica.


Questa è una notizia bellissima!

 
Stati Uniti: per la prima volta dal 2011 il fisico (vinile + cd) supera il download digitale






La RIAA (l’associazione dell’industria discografica statunitense) ha pubblicato le statistiche relative alle vendite nel 2017. Ebbene, per la prima volta dal 2011, l’album fisico ha superato i download digitali con i CD e i vinili che hanno fatturato 200 milioni di dollari in più rispetto ai download.

 


Quindi la comodità di avere immediatamente la musica desiderata è stata detronizzata dalla voglia di possedere in fisico gli album preferiti. Nel 2017, i download digitali hanno portato entrate per 1,3 miliardi di dollari, mentre le vendite fisiche hanno generato un totale di 1,5 miliardi di dollari.


 


Le vendite dei dischi in vinile sono aumentate del 10% rispetto al 2016, mentre le vendite dei CD sono diminuite del 6%. I download digitali invece, rispetto al 2016, hanno peggiorato la loro performance del 25% parlando della singola traccia e del 24% per quanto riguarda gli album.


 


L’incremento dello streaming è parzialmente responsabile del calo del download digitale. Lo streaming ha dato all’industria musicale il suo più grande fatturato da anni per un totale di 7 miliardi di dollari. Nel 2017 lo streaming ha rappresentato il 65% delle entrate della industria discografica.


Questa è una notizia bellissima!
Non me lo aspettavo :asd:

 
Stan tornando anche le musicassette :stema: bene così, comunque, il formato fisico ha sempre il suo fascino.

 
DMX è stato condannato a un anno di carcere per evasione fiscale




Non è proprio una novità dati gli innumerevoli trascorsi non proprio edificanti, Earl Simmons, il rapper meglio conosciuto come DMX, è stato condannato a un anno di carcere con l’accusa di evasione fiscale.

 


Come riporta TMZ, il musicista si è dichiarato colpevole delle accuse e rischiava una condanna fino a cinque anni. Trascorsi i 12 mesi di carcere, Simmons avrà tre anni di supervisione.


 


Quando è stato arrestato per la prima volta nel luglio 2017, il rapper aveva a suo carico 14 accuse di frode fiscale. Inizialmente non si è dichiarato colpevole e ha pagato 500.000 dollari per essere rilasciato su cauzione, ma in seguito si è dichiarato colpevole dopo avere trovato un accordo con le autorità. Se non avesse raggiunto l’accordo, avrebbe rischiato di essere condannato fino a 44 anni di carcere.


 


Lo scorso mese di gennaio, DMX era stato arrestato per aver violato i termini della sua libertà su cauzione dopo essere risultato positive a un test antidroga.


 
Morto a 39 anni Caleb Scofield, il bassista dei Cave In




È morto Caleb Scofield, bassista di band come i Cave In, gli Old Man Gloom e gli Zozobra.

 


Il musicista ha perso la vita mercoledì in un incidente automobilistico: aveva 39 anni.


 


Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni dell'incidente, Scofield stava guidando il suo fuoristrada e si è schiantato contro il casello dell'autostrada, nei pressi di New Hampshire.


 


Cave Scofield entrò nella band alternative metal statunitense nel 1998, tre anni dopo la loro formazione: partecipò alle registrazioni di tutti gli album del gruppo, da "Until your heart stops" del 1998 fino all'ultimo "White silence" del 2011. Oltre a suonare nei Cave In, però, Scofield suonò anche nel supergruppo degli Old Man Gloom e negli Zozobra (dei quali faceva parte anche Adam McGrath, suo compagno di band nei Cave In).




 
I Killing Joke annunciano il tour mondiale per il quarantesimo anniversario della band. Una data anche a Milano

 

 






I Killing Joke, veterani del post-punk londinese, festeggiano quest’anno il quarantesimo anniversario di carriera e celebreranno questo traguardo intraprendendo un lungo tour mondiale.

Come riportato da Post-Punk.Com, il tour "Laugh At Your Peril" inizia a settembre con una serie di spettacoli nel Nord America. Ulteriori date sono previste in Europa e nel Regno Unito a partire da metà ottobre. È prevista anche una tappa a Milano il prossimo 25 ottobre con luogo ancora da definire.

Il frontman dei Killing Joke Jaz Coleman sta anche collaborando con l'Orchestra Sinfonica di San Pietroburgo per delle nuove versioni dei classici pezzi che ripercorreranno l’intera carriera della band.

L'ultimo vero album in studio dei Killing Joke è “Pylon”, uscito nel 2015.

 
Spotify debutta ufficialmente sul mercato azionario con un valore di mercato di circa 30 miliardi di dollari




Il gigante dello streaming svedese ha fatto il suo debutto ufficiale sul New York Stock Exchange poche ore fa. E, dopo poche ore di compravendita dietro le quinte, è stato rivelato il suo prezzo ufficiale d'esordio, 166 dollari per azione, con una capitalizzazione totale di mercato di circa 29,6 miliardi di dollari.

 


La notizia arriva dopo mesi di speculazioni sulla valutazione effettiva di Spotify, con gli analisti specializzati che hanno ipotizzato un valore tra i 18 e i 44 miliardi di dollari.


 


Nel maggio del 2015, secondo quanto riferito dalla stampa finanziaria dell'epoca, il valore di mercato di Spotify si attestava a soli 8 miliardi di dollari, il che significa che questa cifra è più che triplicata in meno di tre anni. Gli esperti hanno sottolineato che una certa volatilità iniziale dei prezzi si era prevista in seguito all'approccio insolito di Spotify che ha deciso di quotarsi direttamente (gli azionisti hanno offerto le loro azioni direttamente agli investitori) e non con il meccanismo dell'IPO (Per IPO si intende un'offerta al pubblico dei titoli di una società che intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato).


 


Secondo i documenti depositati presso la SEC (Securities and Exchange Commission, la nostra Consob americana) negli ultimi mesi, Spotify ha reso disponibili nella quotazione ulteriori 55.731.480 di azioni ordinarie. Questo in aggiunta a 106 milioni di azioni che erano già state rese disponibili dalla società, lasciando un totale di altre 161,96 milioni di azioni disponibili per il mercato.


 


Daniel Ek, il co-fondatore e amministratore delegato di Spotify, detiene il 28,4% (15,84 milioni) di questi 55,7 milioni di azioni aggiuntive e il suo socio fondatore Martin Lorentzon, ne possiede un ulteriore 38,92% (circa 21,69 milioni). Il terzo maggiore azionista delle azioni disponibili per la vendita oggi è TCV, le cui azioni valgono circa 9,62 milioni e rappresentano il 17,26% dei 55,7 milioni sopra menzionati. Il resto delle azioni di nuova emissione (circa 15,4%) è di proprietà dei dipendenti di Spotify e di altri azionisti.


 


Per essere chiari, le 55.731.480 azioni che sono oggi autorizzate alla vendita costituiscono una minoranza delle azioni ordinarie totali esistenti in Spotify.


 

 


Una società che ha venduto le sue quote in Spotify è il gigante svedese delle telecomunicazioni Telia, che ha annunciato di aver completato una cessione totale della sua quota di minoranza per un totale di 272 milioni di dollari in transazioni private.


 


Telia possedeva una partecipazione dell'1,4% in Spotify grazie ad un investimento di 115 milioni di dollari effettuato nel giugno del 2015, ma le due società avevano lavorato insieme sin dal 2009, quando l’azienda di telecomunicazioni svedese ha iniziato a includere gli abbonamenti Spotify premium come parte della sua offerta. I guadagni di Telia dalla vendita ammontano a un rendimento di 2,4 volte sul suo investimento del 2015.


 
Arctic Monkeys, il nuovo album esce l'11 maggio

 







La band di Alex Turner ha svelato il titolo e la data di uscita del suo prossimo album: “Tranquility Base Hotel & Casino”, registrato tra Los Angeles, Parigi e Londra e prodotto da James Ford e dal frontman del gruppo, uscirà il prossimo 11 maggio.

L’ideale seguito di “AM” – preordinabile a questo link - sarà disponibile in formato DC, vinile e digitale. Un LP color argento potrà essere acquistato in esclusiva nello store ufficiale degli Arctic Monkeys.

Ecco la tracklist dell’album e, di seguito, la copertina:

1.Star Treatment

2.One Point Perspective

3.American Sports

4.Tranquility Base Hotel & Casino

5.Golden Trunks

6.Four Out Of Five

7.The World’s First Ever Monster Truck Front Flip

8.Science Fiction

9.She Looks Like Fun

10.Batphone

11.The Ultracheese






 
Concerto del Primo Maggio 2018 a Roma: ecco i 12 artisti finalisti del contest 1MNext




Sono stati resi noti oggi i nomi degli artisti finalisti di 1MNext, il contest che permetterà a tre tra band e cantanti emergenti di esibirsi sul palco dell'edizione 2018 del Concerto del Primo Maggio di piazza San Giovanni, a Roma. Ad avere accesso alle selezioni live - che si terranno nella Capitale i prossimi 19, 20 e 22 aprile presso il Felt Music Club di via degli Ausoni 84 saranno:

 


Alteria (Milano)



Am-Ok (Roma)



Black Snake Moan (Tarquinia - Vt)



Effenberg – (Lucca)



Erio – (Livorno)



Giuvazza – (Torino)



La Gabbia – (Bologna)



La Municipàl – (Lecce)



Levacanze – (Benevento)



Roberta Giallo – (Bologna)



Tymbro – (Roma)



Zuin – (Milano)


 


I set dei finalisti - selezionati tra i 150 nomi ammessi alla fase intermedia del concorso - saranno così distribuiti nel corso delle tre serate live, alle quale sarà presente la Giuria di Qualità - presieduta dall'autore, scrittore, giornalista e speaker radiofonico Massimo Cotto e composta dall'organizzatore del Concertone Massimo Bonelli, dal direttore artistico del Rock in Roma Max Bucci, dal giornalista di Rockol Mattia Marzi, dalla giornalista Diletta Parlangeli e dall'autrice e compositrice Marta Venturini - che selezionerà i tre artisti ai quali verrà accordato l'accesso al palco di piazza San Giovanni:


 


19 aprile, ore 22.00



Alteria, Black Snake Moan, La Gabbia, LeVacanze


 


20 aprile, ore 22.00



Am-Ok, Erio, Giuvazza, Roberta Giallo


 


22 aprile, ore 22.00



Effenberg, La Municipàl, Tymbro, Zuin


 


Il vincitore assoluto del contest sarà proclamato il Primo Maggio direttamente dal palco del Concertone.


 


I precendenti vincitori del contest sono stati i La Rua nel 2015, Il Geometra Mangoni nel 2016 e Incomprensibile FC nel 2017.


 
Nel 2019 arriveranno i vinili in alta definizione




Il primo modello di vinile in HD in assoluto potrebbe arrivare sul vostro giradischi nel 2019. La startup austriaca Rebeat Innovation ha ricevuto 4,8 milioni di dollari di finanziamenti per sviluppare il prodotto.

 


Nel 2016, è stata fatta domanda per depositare un brevetto per un nuovo processo in grado di registrare dischi con una qualità superiore rispetto al vinile standard. Secondo questa nuova invenzione, gli LP vanterebbero maggiore qualità audio, maggiore volume e tempi di riproduzione più lunghi.


 


Ora, il fondatore e CEO di Rebeat Innovation, Günter Loibl, ha dichiarato a Pitchfork che il nuovo formato potrebbe raggiungere i negozi di dischi già nel 2019.


 


Come funziona? Secondo il sito ufficiale della startup, il processo HD Vinyl converte l'audio digitalmente in una mappa topografica in 3D. Una volta ottimizzata, la mappa topografica 3D verrà incisa su una piastra di ceramica. I laser vengono quindi utilizzati per inscrivere la mappa sullo "stamper", la parte che stampa i solchi sul vinile. Secondo Loibl, questi metodi consentono di creare dischi con maggiore precisione e con minore perdita di informazioni audio. I risultati, ha detto, sono LP in vinile che possono avere fino al 30 percento in più di tempo di riproduzione, il 30 percento in più di ampiezza e in generale una riproduzione del suono più fedele.


 


"Il nostro obiettivo è presentare ufficialmente i nostri tester di prova alla conferenza Making Vinyl di ottobre", ha detto Loibl, riferendosi all'evento del settore del vinile che si terrà a Detroit. "Ci vorranno altri otto mesi per fare tutti gli aggiustamenti di precisione. Quindi entro l'estate 2019 vedremo i primi vinili in HD nei negozi".

 
Basta che funzionino con tutti i giradischi, di certo non cambierei il mio Pioneer :stema:

 
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