Robbie
Titolo originale:Robbie
Robbie è un robot domestico, la sua specialità è socializzare con gli umani. Ma è al tempo stesso un robot speciale nonché il miglior amico di Gloria, la sua padroncina. Ma cosa succede se la bambina tende a passare più tempo con il suo fedele robot invece che con i suoi coetanei? E’ questo il cruccio della mamma di Gloria, che non vede di buon occhio il rapporto tra i due compagni di giochi.
Come si fa a non affezionarsi a quel robot così intelligente ma a tratti tipicamente infantile solo per poter andare d'accordo con la sua "padroncina"? Se è vero che certe volte si rimane spiazzati davanti alle cose nuove, e quindi ai robot, a volte sono proprio queste novità a cambiare una persona o la visione del mondo circostante. C'è quindi bisogno di un barlume di fiducia anche in cose che si credono strane o impossibili. Il racconto pur essendo datato 1940 ha uno stile scorrevole, fluido e sbarazzino, perfetto per il tipo di storia che vuole raccontare, seppur a mio parere un po' breve. Ed è impossibile non notare una strizzatina d'occhio ai metodi educativi, con questo racconto infatti Asimov mette qua e là vari richiami pedagogici. Nonostante tutto però non mi sento di puntare pienamente il dito contro la madre che non si rende conto dell'importanza del rapporto tra la bambina e Robbie.
La madre vuole davvero offrire una buona educazione alla figlia e ad avere un buon rapporto con lei, semplicemente però usa i metodi sbagliati. Tra l'altro cosa ci si può aspettare da un personaggio che dà retta solo alle proprie idee e a malapena ascolta i consigli altrui? Di contro abbiamo il padre, con una flemma ammirevole (anche se non molto convincente certe volte)
Ebbene a volte ci vuole solo un gesto per far cambiare idea ad una persona e che non bisogna giudicare qualcosa seguendo un cieco, e volte stupido, principio.
Circolo vizioso
Titolo originale:Runaround
Il secondo è invece un fresco racconto incentrato sulle Tre Leggi. Facciamo la conoscenza di due personaggi che ci accompagneranno in più di un racconto: Powell e Donovan. I simpatici tecnici della U.S Robots and Mechanical Corporation si ritrovano in una sperduta stazione su Mercurio, cercando di far quadrare i bilanci delle estrazioni di silicio e così finalmente tornare sulla Terra per un meritato riposo.
Speedy però non gli renderà il compito così facile… Come se fosse...un circolo vizioso.
Asimov propone un interessante visione delle Tre Leggi della Robotica, messe alla prova durante una situazione decisamente…scottante. E’ curioso vedere come tutto il racconto sia in realtà basato su di un errore. Infatti in quegli anni si credeva che su Mercurio un emisfero fosse perennemente al sole, mentre l'altro restasse sempre in ombra.
Essere razionale
Titolo originale:Reason
Può un robot avere un animo razionale? Può dimostrare la sua natura di Essere Razionale? E se così fosse, come potrebbe superare la logica e il pensiero umano? E’ questo il tema centrale della terza storia della raccolta, che ho particolarmente apprezzato.
Su questo racconto infatti mi dilungherò un po’ di più rispetto ai precedenti…l’ho trovato abbastanza curioso.
In pratica il robot-umano è un po' il ritratto dell'uomo dubbioso, dei dubbi naturali che l'uomo si pone e che spesso non si fermano ad una sola spiegazione: ogni spiegazione infatti ne implica un'altra che apre nuovi quesiti sempre più grandi e sempre più astratti. Il robot crede che ci sia altro sopra la fisica, in fondo il mondo è fondato sulla fisica, è fisica. Il mondo parla con il linguaggio della natura che è la matematica (cit.)
Sarà che ho un debole per questo genere di racconti, perdonatemi.
La tecnologia fa passi da gigante, l'uomo alla fine crea inaspettatamente un robot che riesce a pensare come lui, ma forse pensa un po' troppo oltre a eseguire i suoi compiti prestabiliti. Ed è questo che irrita Powell e Donovan, i simpatici tecnici che ritroviamo anche in questo racconto. Come può un robot elevarsi ad una tale dimensione di pensieri? Senza nulla togliere all'intelligenza dei due tecnici, ovviamente, ma la loro visione è certe volte fredda, basata su semplici calcoli matematici. Quel barlume di ragione che il robot possiede è a tratti più "caldo" dei pensieri di Greg e Mike. Grazie a questo il robot non è solo un cervello positronico in grado di eseguire freddi calcoli, ma unisce a questi il calore di un pensiero altrettanto razionale e contemporaneamente astratto. E ciò ovviamente non sta bene ai tecnici che vedono la situazione come al limite dell'assurdo.
Voglio poi citare un pezzo che mi ha davvero divertito:
“Guardatevi!” disse alla fine. “Lungi da me ogni disprezzo, d'intende, ma guardatevi un po'! Siete fatti di un materiale molle e flaccido, debole e deteriorabile, che è costretto per alimentarsi a dipendere dall'ossidazione alquanto inefficace di materia organica... come quella.” Indicò con disapprovazione ciò che restava del panino di Donovan. “A periodi alterni entrate in una specie di coma e la minima variazione di temperatura, di pressione atmosferica, di percentuale di umidità e di livello di radiazioni pregiudica la vostra efficienza. Siete solo prodotti di ripiego. Io invece sono un prodotto finito. Assorbo energia elettrica direttamente e la utilizzo con un rendimento che è quasi del cento per cento. Ho una struttura di metallo molto forte, non cado mai in stato di incoscienza e posso sopportare facilmente condizioni ambientali critiche. Se si parte dall'assioma lapalissiano che nessun essere può crearne un altro a esso superiore, questi sono tutti fatti che riducono in cenere la vostra teoria.”
Ho notato che diversi utenti hanno trovato il racconto ingenuo, a me è sembrato molto curioso: stiamo pur sempre parlando di robot e non essere umani in carne e ossa. Siamo però ben lontani ancora dalle ulteriori sorprese che troveremo nelle successive storie della raccolta.
Iniziativa personale
Titolo originale:Catch that Rabbit
In questo racconto gli scienziati Powell e Donovan sono alle prese con il collaudo del robot DV-5 (Dave). Questo modello è incaricato della raccolta di minerali sull'asteroide su cui si trovano gli scienziati, e ha la particolarità di avere il controllo su altri sei robot a lui sottoposti.
Il problema con DV-5 è che quando non è controllato, quando cioè deve svolgere autonomamente il suo lavoro di estrazione con i suoi sottoposti, i robot non estraggono neanche un grammo di materiale, e una volta interrogato DV-5 non è in grado di fornire una spiegazione per questo suo malfunzionamento. Al contrario, nel caso in cui uno dei due scienziati sia fisicamente presente, i robot svolgono il loro lavoro alla perfezione.
Powell e Donovan decidono quindi di osservare il robot al lavoro senza che loro ne fossero a conoscenza, così da potere vedere effettivamente cosa i robot facevano quando non portavano a termine il loro lavoro. I due scienziati videro DV-5 e la sua squadra muoversi nella miniera marciando e non svolgendo così il lavoro per il quale sono stati creati.
A questo punto i due scienziati dovranno capire il motivo di questo bizzarro comportamento dei robot.
Bugiardo!
Titolo originale:Liar!
Alfred Lanning, Peter Bogert e Susan Calvin sono di fronte a un caso veramente unico nella storia della robotica: un modello di robot RB (Herbie) in grado di leggere nel pensiero.
Dovranno quindi scoprire le cause di questo evento interrogando Herbie, e rischiando di finire in conflitto tra di loro.
Il robot scomparso
Titolo originale:Little Lost Robot
Sull'Iperbase uno dei robot lavoratori in dotazioni agli scienziati, modello NS (Nestor), è scomparso. Incaricati di ritrovarlo sono Susan Calvin e Peter Bogert.
Per via dei lavori nella base molti scienziati si ritrovano a contatto con brevi esposizioni ai raggi gamma, non dannosi per gli esseri umani ma molto pericolosi per il delicato cervello dei robot. Tuttavia i robot non erano in grado di capire il livello di pericolosità di questi raggi, e per via della prima legge completa non avrebbero potuto lasciare che il loro mancato intervento comportasse danno per un essere umano. A causa di ciò i robot finivano per intervenire allontanando gli scienziati dai raggi gamma, rallentando così i lavori e danneggiando sé stessi.
Al fine di prevenire tutto ciò ai modelli Nestor venne impressa solo parte della prima legge della robotica, omettendo invece la parte in cui vedeva i robot obbligati a intervenire. Non potendo però rendere pubblica questa notizia, la produzione di questi particolari robot NS era segreta, e pertanto i robot sono sprovvisti di numero di serie, complicando così il ritrovamento del robot scomparso.
Dopo avere svolto delle indagini la Calvin e Bogert scoprono che il Nestor scomparso si nasconde tra gli altri modelli NS, e sarà loro compito riuscire a scoprirlo grazie alla logica.
Meccanismo di fuga
Titolo originale : Escape!
Troviamo ancora una volta come protagonisti principali della storia Powell e Donovan, mentre in secondo piano, ma non meno importante, la robopsicologa Susan Calvin. Tutto ha inizio quando alla US Robots and Mechanical Men Inc viene sottoposta, da parte della rivale Consolidated Robots , una richiesta alquanto bizzarra, ovvero riuscire a risolvere un problema che aveva fatto andare in tilt il loro supercomputer, ovviamente sotto ricompensa. Si tratta di calcoli ralativi al viaggio nell'iperspazio , mai sperimentato prima. La US Robots ovviamente trova un escamotage per rifilare al loro supercomputer, detto Cervello , i vari dati senza però rischiare di romperlo sottoponendolo a dilemmi riguardanti le tre leggi. Il Cervello in soli pochi mesi costruisce la nave e per il collaudo sono chiamati in causa Powell e Donovan , che per loro sfortuna proveranno una sensazione mai provata prima.
La prova
Titolo originale : Evidence
Stephen Byerley è un procuratore di grande fama, contrario alla pena di morte e candidato sindaco per la poltrona di New York. Una solo cosa ostacola la sua ascesa, ovvero il rivale *Francis Quinn . Egli infatti si rivolge alla US Robots sostenendo che Byerley sia un robot, dato che nessuno lo ha mai visto mangiare o bere in pubblico. Quinn riescie ad ottenere l'appoggio della compagnia dato che se le sue ipotesi fossero vere, l'azienda potrebbe essere accusata di aver lasciato libero un robot, cosa vietata dalle severissime leggi al riguardo . I vari tentativi di smascherarlo falliscono , fino a quando Susan Calvin non propone di ricorrere alle tre leggi della robotica...
Conflitto Evitabile
Titolo originale : The evitable conflict
Stephen Byerley , già comparso in La Prova, è preoccupato dato che le macchine che gestiscono l'economia mondiale sembrano dare ordini che vanno contro l'interesse dell'uomo e di conseguenza la prima legge. Decide così di rivolgersi agli altri coordinatori delle varie regioni e succesivamente alla dottoressa Susan Calvin. Scopriranno poi di come le macchine abbiano diversamente interpretato la prima legge....