Peppe Powah
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Finito qualche giorno fa, anche col sostanzioso (fin troppo) epilogo.
Il Primo Red Dead Redemption è uno dei miei giochi preferiti della scorsa generazione e questo nel suo core non si distacca praticamente in nulla dal precedente.
Stesso gunplay di *****, stesse missioni ripetitive shooting gallery, stessi controlli inutilmente lenti e macchinosi, stesse coperture che non funzionano.
Stessa ricostruzione magistrale del far west, stessa cura certosina per i dialoghi ed i personaggi, stessa atmosfera impareggiabile, stessa colonna sonora di altissimo livello, stessa cura per ogni minimo dettaglio.
Solo che qui tutto, sia le cose positive che le cose negative, sono portate agli estremi. Perchè se da un lato è veramente UNA PAZZIA ED UN MIRACOLO quello che è stato fatto in termini di immersione, world building, atmosfera e tutto il resto, il fatto che siano rimasti agli stessi canoni di 10 anni fa nel mission design, nei controlli e nello shooting è altrettanto inquietante e già solo per questo è letteralmente INSPIEGABILE l'orda di 10 che il gioco ha avuto (se non con il solito "videogame journalism" ovviamente).
Il gioco brilla almeno quanto riesce a farti venire voglia di spaccare lo schermo, un continuo oscillare tra altissimi e bassisimi. Ma nel complesso gli alti superano i bassi.
Girovagare per l'open world nel capitolo 2 quando finalmente il gioco si apre (dopo un'intro che definire oscena è un complimento) è qualcosa che lascia senza fiato, avrò passato 20 ore andando in giro e interagendo con tutto quello che potevo, spinto dalla curiosità di cosa si può fare e che ripercussioni hanno sugli npc e sul modo con cui si può interagire con questi. Anche la caccia è semplicemente fenomenale e probabilmente la migliore mai vista in un videogioco.
Peccato che le missioni siano per lo più una chiavica estremamente ripetitiva, una carneficina dopo l'altra, dove la pochezza del sistema di shooting ed i controlli terribili viene fuori e ti prende costantemente a martellate.
Il gioco ha tanto da dire, ed è un gioiello sotto diversi punti di vista, ma non è il modo di continuare a progettare questo genere di giochi. Non si può fallire una missione per aver cercato di aggirare un gruppo di nemici perchè "hai abbandonato la zona di missione", non nel 2018. Non dopo tutto quello che c'è stato dal primo RDR ad oggi. Non dopo che Zelda BOTW e The Witcher 3 hanno mostrato rispettivametne cosa può fare l'open world in termini di interattività e di storytelling.
Così com'è Red Dead Redemption 2 rimane un gioco mediocre, anche se un prodotto splendido, con un'anima viva e pulsante. La miglior rappresentazione del far west di gran lunga nel videogioco, ed una delle migliori in generale. Ma pur sempre un gioco mediocre.
Sopravvalutato. Credo che il voto giusto sia intorno all'8. Sempre che i voti abbiano senso (spoiler: non ne hanno).
Il Primo Red Dead Redemption è uno dei miei giochi preferiti della scorsa generazione e questo nel suo core non si distacca praticamente in nulla dal precedente.
Stesso gunplay di *****, stesse missioni ripetitive shooting gallery, stessi controlli inutilmente lenti e macchinosi, stesse coperture che non funzionano.
Stessa ricostruzione magistrale del far west, stessa cura certosina per i dialoghi ed i personaggi, stessa atmosfera impareggiabile, stessa colonna sonora di altissimo livello, stessa cura per ogni minimo dettaglio.
Solo che qui tutto, sia le cose positive che le cose negative, sono portate agli estremi. Perchè se da un lato è veramente UNA PAZZIA ED UN MIRACOLO quello che è stato fatto in termini di immersione, world building, atmosfera e tutto il resto, il fatto che siano rimasti agli stessi canoni di 10 anni fa nel mission design, nei controlli e nello shooting è altrettanto inquietante e già solo per questo è letteralmente INSPIEGABILE l'orda di 10 che il gioco ha avuto (se non con il solito "videogame journalism" ovviamente).
Il gioco brilla almeno quanto riesce a farti venire voglia di spaccare lo schermo, un continuo oscillare tra altissimi e bassisimi. Ma nel complesso gli alti superano i bassi.
Girovagare per l'open world nel capitolo 2 quando finalmente il gioco si apre (dopo un'intro che definire oscena è un complimento) è qualcosa che lascia senza fiato, avrò passato 20 ore andando in giro e interagendo con tutto quello che potevo, spinto dalla curiosità di cosa si può fare e che ripercussioni hanno sugli npc e sul modo con cui si può interagire con questi. Anche la caccia è semplicemente fenomenale e probabilmente la migliore mai vista in un videogioco.
Peccato che le missioni siano per lo più una chiavica estremamente ripetitiva, una carneficina dopo l'altra, dove la pochezza del sistema di shooting ed i controlli terribili viene fuori e ti prende costantemente a martellate.
Il gioco ha tanto da dire, ed è un gioiello sotto diversi punti di vista, ma non è il modo di continuare a progettare questo genere di giochi. Non si può fallire una missione per aver cercato di aggirare un gruppo di nemici perchè "hai abbandonato la zona di missione", non nel 2018. Non dopo tutto quello che c'è stato dal primo RDR ad oggi. Non dopo che Zelda BOTW e The Witcher 3 hanno mostrato rispettivametne cosa può fare l'open world in termini di interattività e di storytelling.
Così com'è Red Dead Redemption 2 rimane un gioco mediocre, anche se un prodotto splendido, con un'anima viva e pulsante. La miglior rappresentazione del far west di gran lunga nel videogioco, ed una delle migliori in generale. Ma pur sempre un gioco mediocre.
Sopravvalutato. Credo che il voto giusto sia intorno all'8. Sempre che i voti abbiano senso (spoiler: non ne hanno).
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