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Sorrow62
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Benvenuta, l'idea di un D-o intrpretato non è ovviamente nuova ma penso venga rifiutata da tutti i fedeli perché mette in discussione tutto ciò in cui credono, inoltre se D-o è "interpretato" allora potrebbe anche essere "inventato", argomento ostico.Io credo, non in un *** in particolare, credo che esista un unico *** chiamato in modi diversi a seconda delle zone.
Appunto, il corollario di un D-o interpretato è questo, ma la parola di D-o viene filtrata attraverso la nostra percezione umana, quindi dove finisce la parola interpretata e dov inizia quella inventata? Ed ammesso che esista qualcosa di inventato in un credo, questo può davvero inficiare la parola rivelata?Ho sempre ritenuto la religione un'invenzione degli uomini, passatemi il termine, per cercare di far sottostare altri uomini a determinate leggi senza creare rivolte (un conto è se un uomo ti dice di comportati in un modo, un conto è se lo dice ***).
Io credo di no.
Esattamente, io sono convinta che non tutto avviene per volontà del Signore ma nulla avviene senza di Lui.Molte "regole" della religione, dopotutto, servono per "vivere in un determinato modo", e credo che *** una volta che ha creato l'uomo lo abbia lasciato libero di cercarsi la sua strada. Con questo non dico che *** se ne freghi di noi e cose così, solo che è come uno spettatore che osserva la sua creazione, e che aspetterà la fine della nostra vita terrena
Con D-o o contro D-o grazie al libero arbitrio ma mai senza di Lui.
Qui si va nella reincarnazione, teoria che ho sempre trovato illogica, per quanto la logica possa essere applicata alla religione.per, eventualmente, farci tornare a vivere sotto una forma consona al nostro comportamento precedente.
La reincarnazione presume che il numero di anime sia fisso, ma questo si scontra con l'aumeto della popolazione e la flessione o la scomparsa delle specie.
L'idea di un parcheggio per anime in attesa che ci sia un corpo umano oppure un ornitorinco per reincarnarsi mi sembra comica.
Però aspetto delucidazioni 'ché non ho mai approfondito l'argomento.
Sì, intendevo le istituzioni come la chiesa di Roma.Parlando di Cristianesimo in generale dovrei dirti che sbagli (anche se probabilmente tu intendevi le comunità cristiane istituzionalizzate [Chiesa Cattolica, Chiesa Anglicana, varie Chiese Ortodosse], in tal caso avresti ragione a grandi linee).
Questo è uno dei tanti punti di attrito tra ebraismo e cristianesimo che rende più "ingessati" i discorsi teologici dei cristiani (non dico che sia male dico solo che è diverso), come ad esempio il contatto diretto col Signore tipico delle religioni semite, ricordo che i rabbini sono studiosi non sacerdoti, oppure il celibato ed il controllo dellle nascite.Diciamo pure che i cattolici riconoscono le parole di San Pietro: Poiché sapete prima di tutto questo, che nessuna profezia della Scrittura sorge da privata interpretazione. Poiché la profezia non fu mai recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di *** mentre erano sospinti dallo spirito santo.2 Pietro 1,1-21
Questi ed altri punti erano già oggetto di discussione 2.000 anni fa, alcuni come il contatto diretto col Signore poi durante l'inquisizione portavano direttamente al rogo.
Avevo sentito che qualche anno fa il catechismo ad uso "interno" era cambiato, ma anche questa è una notizia che non ho approfondito.La dottrina però rimane sempre la medesima, al massimo cambiano cose legate all'amministrazione pastorale, catecumenale o ecclesiale.