Alert Religioni (Leggere il primo post prima di intervenire)

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Mi faccio "fare del male" perchè è attualmente l'unico modo di "fare del bene" e credimi: in questo non c'è nulla che non va, anzi ne sono felice, ma non voglio parlare di vicende personalissime come il rapporto con mia madre, non qui.
Si hai ragione, volevo chiudere pure io anche perché saremmo OT //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

 
Io.

Lightsly: *** agisce in chi lo accetta: se accetto che sia Cristo a vivere in me ed io in lui, ecco che *** agisce nel mondo. Quindi no, non credo, non penso che, normalmente, *** decida chi muore, anche se non si sa mai, magari una morte, un sacrificio, diviene causa di una conversione, del passaggio di qualcuno da una vita ad un'altra, penso che si possa pensare che, per qualcosa del genere, *** potrebbe anche decidere una morte. Però continuo a dubitare, di solito ci si converte con molto meno: a me bastò un bosco.

 
È qui che sbagli: prima di pregare non sono AFFATTO intenzionato a compiere la volontà di ***. Anzi, ti dirò, ormai durante la preghiera non penso nemmeno più, non formulo pensieri, parole, la mia unica preghiera è sondare i volti delle persone con cui entro in contatto quotidianamente. Dopo la preghiera, giungo alla conclusione che le mie pretese, i miei desideri, sono spesso ridicoli, si forma una nuova volontà che sostituisce la vecchia, vengo posto in confronto con Cristo nella sua passione, e mi rendo conto che sì, sono uno stupido e un ingrato, e che non merito di chiedere alcunchè.

Poi il desiderio di essere al suo posto, l'accettazione dell'inesistenza dell'Amore con la A maiuscola senza sofferenza e abnegazione, il rendersi conto che tutto ciò che pretendo sarebbe così inutile che farei meglio a privarmi di ciò che ho già.

So che difficilmente mi capirai, ancora una volta, ma sto cercando di esprimere l'inesprimibile in modi diversi perchè qualcuno magari lo capisca: la preghiera è un rovescianento della volontà, la nascita di una volontà nuova, ogni giorno. E non chiedo proprio niente, nessun tornaconto, perchè ho potuto sperimentare che la felicità sta nel compiere la volontà di ***, non la mia. E se compiere la Sua volontà è un vantaggio per me, mi chiedo che senso avrebbe il fatto che la preghiera con me funzioni, di chi sarebbe questa volontà che nemmeno conosco? Del caso? Benedetto sia quel caso, allora, che mi convince a donare me stesso contro la convenienza!

Ps: la preghiera di fatto serve a ME per godere del rapporto con ***, mica a lui come indirizzo, se non prego decido liberamente di non intrattenere questo rapporto, *** non mi costringerà a goderne.

Riguardo alla psicoterapia: no grazie, ho tutto ciò di cui ho bisogno.

Ad ogni modo mi tornano ora in mente parole pronunciate molto tempo fa, quando ancora non le comprendevo appieno.

"A quale fine?"

"Per imparare a meglio Servire *** ed il prossimo."

"Quali vantaggi materiali pensi di ottenerne?"

"Nessuno."

Mai ottenuti, di fatto, di vantaggi spirituali invece sì, grazie anche a quelle parole ero nel luogo in cui mi convertii, ma quelle parole non avevano a che fare con la preghiera, di fronte a me era un uomo. Nessuna meraviglia, dunque, che si possano ottenere anche con la preghiera, ma resta il fatto che questa non è sincera se l'obiettivo è proprio quel tipo di vantaggio, e non la disposizione a distruggere l'egoismo che gonfia tanto l'ego,
Ancora una volta non ti accorgi di contraddirti da solo. Se dici di pregare perché vuoi ricevere la forza di compiere la sua volontà, è evidente che tu, quella volontà, la voglia compiere a priori; altrimenti non vorresti la forza per compierla. In ogni caso, lo fai per un tuo tornaconto personale, che sia spirituale (come dici), e non materiale, poco conta, perché comunque lo fai per te stesso, per godere del frutto di questa azione. Un frutto che tu stesso ti convinci essere buono per te. È un circolo vizioso.

Poi non capisco una cosa: dici di renderti conto, pregando, di essere "uno stupido e un ingrato" e che non meriti "di chiedere alcunché", però continui a farlo. Che senso ha perseverare?

Non discuto che per te la preghiera sia fonte di benessere, ma nel momento infausto in cui tu dovessi renderti conto che è solo un placebo, sarebbe molto spiacevole per il tuo spirito (per mutuare la tua terminologia). Per questo il mio invito alla psicoterapia, affinché tu possa trovare quella forza di cui mi hai parlato (quella a cui fai appello per non crollare nelle situazioni difficili) nelle tue capacità razionali, che non sono un placebo, ma la vera forza di ciascun essere umano in quanto tale.

 
Lightsly: *** agisce in chi lo accetta: se accetto che sia Cristo a vivere in me ed io in lui, ecco che *** agisce nel mondo. Quindi no, non credo, non penso che, normalmente, *** decida chi muore, anche se non si sa mai, magari una morte, un sacrificio, diviene causa di una conversione, del passaggio di qualcuno da una vita ad un'altra, penso che si possa pensare che, per qualcosa del genere, *** potrebbe anche decidere una morte. Però continuo a dubitare, di solito ci si converte con molto meno: a me bastò un bosco.
Sono d'accordo.

L'infinito amore di *** cadrebbe in contraddizione se non ci fosse il libero arbitrio; non siamo marionette nelle sue mani, abbiamo ricevuto la facoltà di poter scegliere

tra il bene e il male (poi ovvio che se Adamo ed Eva si stavano fermi era meglio).

Proprio per questo non sono d'accordo con i discorsi "Tizia è morta *** l'ha chiamata a se" "sto soffrendo è *** che lo vuole" ecc..., perchè penso che non siamo burattini e *** non sia costantemente a inscenare la nostra vita.

Il mondo è strutturato in un certo modo, il male esiste e le cose accadono.

Credo che spesso alcuni diano a *** la responsabilità di certi avvenimenti perchè vogliono sentirsi, in un certo senso, con la "coscienza pulita".

 
Ancora una volta non ti accorgi di contraddirti da solo. Se dici di pregare perché vuoi ricevere la forza di compiere la sua volontà, è evidente che tu, quella volontà, la voglia compiere a priori; altrimenti non vorresti la forza per compierla. In ogni caso, lo fai per un tuo tornaconto personale, che sia spirituale (come dici), e non materiale, poco conta, perché comunque lo fai per te stesso, per godere del frutto di questa azione. Un frutto che tu stesso ti convinci essere buono per te. È un circolo vizioso.
Penso di aver sottolineato abbastanza come in me convivano due volontà: la più antica non vuole che pieghi le ginocchia, l'altra è nata dal rapporto con Cristo e vuole che si perpetui. In qualche modo considero l'altra come non del tutto mia, ma qui entriamo nella mia filosofia personale e credimi che è ingarbugliata //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Quindi sì, diciamo che mi contraddico, il fatto è che mi contraddico solo nel momento in cui non è più la prima volta che prego, è ,pla preghiera a portarmi ad altra preghiera, è un circolo sì:virtuoso a parer mio.

Poi non capisco una cosa: dici di renderti conto, pregando, di essere "uno stupido e un ingrato" e che non meriti "di chiedere alcunché", però continui a farlo. Che senso ha perseverare?
Di fatto, chiedo di smettere di chiedere, chiedo di saper dare: non chiedo per me, mentre durante la giornata desidero molto per me, questo intendevo.

Non discuto che per te la preghiera sia fonte di benessere, ma nel momento infausto in cui tu dovessi renderti conto che è solo un placebo, sarebbe molto spiacevole per il tuo spirito (per mutuare la tua terminologia). Per questo il mio invito alla psicoterapia, affinché tu possa trovare quella forza di cui mi hai parlato (quella a cui fai appello per non crollare nelle situazioni difficili) nelle tue capacità razionali, che non sono un placebo, ma la vera forza di ciascun essere umano in quanto tale.
sì vedrà, per ora l'impressione è che da "estranei" si cerchi di ricondurre molto dinciò che non si conosce ad un placebo, e ci sono posizioni autorevoli anche su questo piano (http://www.uccronline.it/2012/01/08/la-fede-e-il-benessere-psicofisico-correlazioni-e-distinzioni-dalleffetto-placebo/), poi chissà, potresti benissimo aver ragione, l'uso che fai dell'indicativo invece non mi piace gran che ma vabè, ormai ti "conosco".

Sono d'accordo.L'infinito amore di *** cadrebbe in contraddizione se non ci fosse il libero arbitrio; non siamo marionette nelle sue mani, abbiamo ricevuto la facoltà di poter scegliere

tra il bene e il male (poi ovvio che se Adamo ed Eva si stavano fermi era meglio).

Proprio per questo non sono d'accordo con i discorsi "Tizia è morta *** l'ha chiamata a se" "sto soffrendo è *** che lo vuole" ecc..., perchè penso che non siamo burattini e *** non sia costantemente a inscenare la nostra vita.

Il mondo è strutturato in un certo modo, il male esiste e le cose accadono.

Credo che spesso alcuni diano a *** la responsabilità di certi avvenimenti perchè vogliono sentirsi, in un certo senso, con la "coscienza pulita".
La responsabilità delle azioni umane è umana, questo a molti non piace, per questo ritengo fondamentale che si punti alla pastorale della riconciliazione: la predestinazione salva-coscienza è moralmente ed eticamente pericolosa, se sono predestinato ad uccidere che colpa ne ho?

 
Infatti secondo me il tema della predestinazione è uno delle grandissime contraddizioni agostiniane, oltre che suo eterno punto debole, mutuatoli imho da una conoscienza di Aristotele assolutamente frammentaria a causa della diffusione perlopiu' Neoplatonica e da essa contaminata. Con Tommaso Avicenna e pure Averroè le cose per i Teisti si aggiustano alla grande, ma la predestinazione Agostiniana Luterana è veramente all'infuori dell'ambito cattolico ed è anche un po' trollona, per quanto parte da premesse molto belle. Si da il caso appunto che nessuno sia predestinato all'inferno perchè in realtà tutti gli uomini sono nel peccato e quindi tutti gli uomini sono "destinati", ma faremmo meglio a dire "naturalmente portati" a finire all'inferno, nessuno escluso: solo la grazia di *** può predestinare alcuni uomini alla salvezza. I peccatori diventano la norma e i salvati l'eccezione, che è anche molto particolare ma a mio parere si sposa pochissimo con il concetto delle opere, che invece lasciano alla volontà dell'uomo la capacità di scegliere se vivere con o senza ***.

 
Anyway, trovo queste parole molto veritiere: «Io lo guardo, lui mi guarda. Ecco la preghiera perfetta». (Madre Teresa di Calcutta)

 
Ho letto più o meno tutto.

Ripeto che la mia famiglia non crede, o comunque non il nucleo centrale XD

Ciò comporta che ho deciso liberamente di prendere i sacramenti della comunione e della cresima da "grande". La Cresima a 17 anni. Ho iniziato un percorso di catechesi (no alias, non si dice catechismo) senza dire nulla ai miei, quasi di nascosto.

Detto questo, evitando di tornare sull'onere della prova che, per quanto non ho mi pare di aver letto nessuno con argomentazioni chiare, porta me e Cartman ad essere concordi nel fatto che entrambe le...scelte di vita?, siano appunte scelte, chiederei a chiunque scrive qua dentro: Cosa fai perché la società migliori? Come ti dedichi al prossimo? Cosa di concreto fai perché il mondo che ti sta attorno sia migliore? Qual'è la tua "missione"?

Mi interessano le risposte, veramente.

 
Ma catechismo e catechesi non sono proprio la stessa cosa, dunque se ho scritto catechismo è perché mi riferivo al catechismo e non alla catechesi (che non vedo cosa c'entri con quello che ho scritto io prima).

 
Ma catechismo e catechesi non sono proprio la stessa cosa, dunque se ho scritto catechismo è perché mi riferivo al catechismo e non alla catechesi (che non vedo cosa c'entri con quello che ho scritto io prima).

quindi secondo te i bambini delle famiglie cristiane vengono indottrinati a mezzo di un librone di circa 1000 pagine. buono a sapersi.

Manca la risposta alle domande ma non pretendo ovviamente che tutti mi rispondiate. Però quando dico che mi farebbe piacere saperlo dico sul serio.

 
Quindi, fammi capire, tu sei libero di ritenere Beata Teresa di Calcutta una bigotta e io non sono libero di credere che un *** c'è? Mmm, quando si dice Voltaire. Vattelo a rileggere meglio che mi sa che non lo hai capito proprio bene.

Comunque il mio post ha un senso se sai cosa è il catechismo e se sai cosa è la catechesi, due cose diverse e che hai confuso tra loro dicendo che i bambini vengono indottrinati col catechismo. Dubito infatti che un bambino di 11 anni abbia mai aperto quell'enorme tomo che è il catechismo cattolico.

 
quindi secondo te i bambini delle famiglie cristiane vengono indottrinati a mezzo di un librone di circa 1000 pagine. buono a sapersi.
Manca la risposta alle domande ma non pretendo ovviamente che tutti mi rispondiate. Però quando dico che mi farebbe piacere saperlo dico sul serio.
Non voglio rispondere, ritengo che sbandierare Il proprio operato (quello positivo, ovviamente) non sia coerente con i miei intenti, anche se a volte ci casco comunque //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Questa risposta non significa niente.


Fai interventi sensati tu, invece. E smettila di censurare il pensiero delle persone, sei odioso. Per quanto non ti piaccia, devi lasciare che la gente abbia modo di esprimersi come gli pare; questa è una libertà che non sei autorizzato a negare a nessuno. Mai letto Voltaire? Non condivido la tua idea ma darò la vita affinché tu possa esprimerla. Non scrivo post sensati? Il fatto che tu non sia in grado di trovare un senso ai miei post, non significa che un senso non ci sia. Posso o no ritenere Madre Teresa di Calcutta una bigotta? Sai che lei stessa scrisse delle lettere al papa in cui gli confidava che aveva smesso da tempo di credere e che dentro di lei sentiva solo il vuoto spirituale? Leggi La posizione della missionaria, un libro che spiega le schifezze che faceva quella vecchia bigotta, ipocrita e probabilmente pure atea, che, fingendosi credente e misericordiosa, è riuscita a mettersi da parte un patrimonio inestimabile. La nonnina viaggiava sempre nel lusso, aveva comprato a caro prezzo una prenotazione vitalizia nella prima classe di una famosa compagnia aerea internazionale. Quando stava male lei, si rivolgeva alle strutture ospedaliere private americane, tra le più costose e attrezzate del mondo. Quando stavano male i suoi assistiti, li mandava a marcire in quelle sottospecie di ospedali da campo gestiti da suore del tutto incapaci di fornire assistenza medica, che rifiutavano ogni esterno e che non avevano la minima conoscenza delle più basilari norme igieniche; tanto che riutilizzavano le siringhe su più pazienti e spesso chi era malato di patologie facilmente curabili moriva per le infezioni causate dall'ignoranza di quelle streghe.

Tra l'altro, il mio post è ancora visibile nel tuo, in forma di quote; a significare che il tuo intento non era quello di rimuovere il mio intervento, ma soltanto di farmi lo smacco. Questo è un atteggiamento scorretto e infantile. Informati bene, prima di cancellare i messaggi che non sei in grado di capire.
Voltaire non ha mai pronunciato/scritto certe parole, persino wikiquote inserisce la citazione tra le attribuite ormai. D'altra parte ha scritto "bellissimi" pensieri su uomini nati per essere schiavi perchè figli di scimmie, divenendo uno dei fondatori, probabilmente, di un certo razzismo scientifico (diverso dalla semplice xenofobia sempre dilagata), ed ha scritto anche parole molto poco carine sugli ebrei.

Così come tu puoi rifarti ad una frase attribuita ad Arouet e mettere da parte il razzismo, l'antisemitismo ed il traffico di schiavi, perchè in fondo è la frase che conta, io posso fare lo stesso con madre Teresa, che mi è pure sempre rimasta indifferente: mi è capitata sotto gli occhi la frase e l'ho usata.

 
Quindi, fammi capire, tu sei libero di ritenere Beata Teresa di Calcutta una bigotta e io non sono libero di credere che un *** c'è? Mmm, quando si dice Voltaire. Vattelo a rileggere meglio che mi sa che non lo hai capito proprio bene.
E quand'è che ti avrei tolto questa libertà? Hai avuto la possibilità di esprimere la tua opinione, che non è stata censurata da nessuno, e ce l'hai tutt'ora, questa possibilità. Io ho espresso la mia ed è stata censurata. Se pensi che rispondere ai tuoi messaggi e criticare le tue convinzioni sia limitare la tua libertà, non solo non hai ben chiaro il concetto di libertà, ma ti dimostri anche incapace a sostenere un dialogo. Smettila di fare la vittima, per cortesia.

Comunque il mio post ha un senso se sai cosa è il catechismo e se sai cosa è la catechesi, due cose diverse e che hai confuso tra loro dicendo che i bambini vengono indottrinati col catechismo. Dubito infatti che un bambino di 11 anni abbia mai aperto quell'enorme tomo che è il catechismo cattolico.
Catechismo non significa prendere la bibbia e leggerla così. Se continui a usare Wikizionario e non un dizionario serio, immagino che continuerai sulla china della figuraccia continua.

Voltaire non ha mai pronunciato/scritto certe parole, persino wikiquote inserisce la citazione tra le attribuite ormai. D'altra parte ha scritto "bellissimi" pensieri su uomini nati per essere schiavi perchè figli di scimmie, divenendo uno dei fondatori, probabilmente, di un certo razzismo scientifico (diverso dalla semplice xenofobia sempre dilagata), ed ha scritto anche parole molto poco carine sugli ebrei.Così come tu puoi rifarti ad una frase attribuita ad Arouet e mettere da parte il razzismo, l'antisemitismo ed il traffico di schiavi, perchè in fondo è la frase che conta, io posso fare lo stesso con madre Teresa, che mi è pure sempre rimasta indifferente: mi è capitata sotto gli occhi la frase e l'ho usata.
Hai preso una cantonata, perché io non ti ho mica contestato la frase, che mi è pure piaciuta. Ho solo fatto un appunto su chi l'ha detta. Cosa c'entra tutto il resto su razzismo, antisemitismo etc.?

 
Catechismo non significa prendere la bibbia e leggerla così. Se continui a usare Wikizionario e non un dizionario serio, immagino che continuerai sulla china della figuraccia continua.
Shaboom. Catechismo=Bibbia? WTF?

 
E quand'è che ti avrei tolto questa libertà? Hai avuto la possibilità di esprimere la tua opinione, che non è stata censurata da nessuno, e ce l'hai tutt'ora, questa possibilità. Io ho espresso la mia ed è stata censurata. Se pensi che rispondere ai tuoi messaggi e criticare le tue convinzioni sia limitare la tua libertà, non solo non hai ben chiaro il concetto di libertà, ma ti dimostri anche incapace a sostenere un dialogo. Smettila di fare la vittima, per cortesia.


Catechismo non significa prendere la bibbia e leggerla così. Se continui a usare Wikizionario e non un dizionario serio, immagino che continuerai sulla china della figuraccia continua.

Hai preso una cantonata, perché io non ti ho mica contestato la frase, che mi è pure piaciuta. Ho solo fatto un appunto su chi l'ha detta. Cosa c'entra tutto il resto su razzismo, antisemitismo etc.?
Avevo frainteso.

 
Ishr sei troppo conciliante. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/facepalm2.png Questi Atei devono morire tutti, il papa dice che sono disumani, bruciamoli non lasciamoli parlare come osi pensare e agire per conto tuo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/facepalm2.png

 
Ishr sei troppo conciliante. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/facepalm2.png Questi Atei devono morire tutti, il papa dice che sono disumani, bruciamoli non lasciamoli parlare come osi pensare e agire per conto tuo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/facepalm2.png
:sasa:

comunque l'altro giorno parlando con mio padre è venuto fuori che lui ha bisogno di credere in qualcosa.

è comune a tutti i credenti questo bisogno?

 
Shaboom. Catechismo=Bibbia? WTF?
Ciccio, sei un po' confuso. Per catechismo si intende l'esposizione dei principi fondamentali della dottrina cristiana. Con questo termine si intendono anche quei corsi che prevedono l'insegnamento di tali principi: "mandare i bambini al catechismo", significa proprio questo, far frequentare loro suddetti corsi.

Per quanto riguarda le tue domande, la penso come Ishramit, per questo non risponderò.

 
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