Qualunque fede in materie inintelleggibili, metafisiche che sfuggono alla ragione e all'evidenza empirica richiede sempre e comunque una buona dose di autoconvincimento. Cos'è la fede, in se, se non autoconvincersi dell'esistenza di ***??A mio parere questo sforzo di astrazione ha sempre una ragione o una causa, anche le conversioni repentine alla Manzoni nascondono uno stato di profonda inquietudine e timore che a volte tacciamo addirittura a noi stessi. Qui sta la chiave, come possiamo avere fede in qualcosa che pretende di chiamarsi verità quando di fatto non siamo neppure capaci di dire la verità a noi stessi? La fede è un costrutto della mente, ma lo sappiamo tutti che la mente mente, e a freddo, sulla base dell'esperienza non mi sognerei mai di fidarmi della mia mente e di quello che mi racconto perché, sovrappensiero, so di mentirmi molto spesso.
La religione per paura è una realtà, anzi, credo sia il terreno dove la religione affonda le sue radici. Spesso ci chiediamo perché uomini illuminati, dalle intelligenze sopraffine, anche luminari di scienza, credano in ***; la verità è che la religione non è per gli ignoranti, ma per i timorosi. L'intelligenza purtroppo non ti insegna ad accettare ed affrontare la morte con dignità.