PS: @sorrow, ... se conosco abbastanza bene gli ebrei: perchè per soddisfare la promessa di *** Rebecca spinge Giacobbe ad ingannare Isacco e danneggiare Esaù?
Delle cose "antiche" mi son sempre interessata poco, un po' perché alle bambine si insegnava meno religione, un po' perché ho sempre dato la priorità alle cose che mi toccavano direttamente.
A memoria ricordo che l'episodio è tra le grandi discussioni dei Rabbini, chi ci vede la "parola di troppo" per le ostilità tra le due future discendenze, chi invece legge nel comportamento di Rivkà l'appoggio al figlio affinché sia superiore alla logica ed alle proprie passioni, cosa necessaria alla sopravvivenza di Israele come popolo.
In realtà non vi ho mai pensato troppo, le discussioni di questo genere le trovo inutili anche se, come in quella sulla deligittimazione della figura di Gesù qualche pagina addietro, a volte sono funzionali ad argomenti attuali (screditare la Chiesa di Roma... di cui tra parentesi non me ne potrebbe importare di meno)
Le volte che intervengo (come sul così detto peccato originale) è perché mi tocca personalmente (i nostri figli sono battezzati).
Come vedi gli ebrei non sono tutti uguali, essere ebrei significa semplicemente essere di religione ebraica ma non indica nè predisposizioni particolari nè comportamenti schematizzati ;-)
... seguire Cristo è spezzare il sangue, chi segue Cristo rinuncia al concetto di famiglia come parentela unicamente di sangue,...Se lo ami sei disposto a mettere da parte anche e prima di tutto il tuo nucleo familiare....
Spero che la spiegazione corretta sia quella di
Chen perché se fosse questa mi farebbe parecchio senso.
Nel Talmud e, più importante, nella mia concezione, la famiglia è il bene primario a cui sono devote la maggior parte delle nostre forze.
La famiglia è il fondamento della nostra civiltà, sia essa secolarizzata o religiosa, per chi crede è parte essenziale del disegno divino, nemmeno il timore del Cielo è superiore alla famiglia quindi anche il Signore attende se la famiglia ha una necessità.
Una delle differenze tra l'ebraismo e le altre religioni è che le scritture, le regole, i divieti e quant'altro troviamo nella parola scritta ed in quella parlata, sono secondarie al bene dell'individuo e della famiglia.
Sia chiaro, ci sono dei paletti, ma ad esempio il sabato non và santificato se c'è un'emergenza, la preghiera della sera si salta se è necessario usare quel tempo per la famiglia e...
Non mi fido di gente che per partito preso non magna la porchetta u.u
... nel caso l'unico cibo disponibile sia non khosher allora si mangia lo stesso.
Con sta storia delle tentazioni e che il demonio è ovunque mi pare solo una scusa per reprimere e controllare.
Lo credo anch'io, siamo noi a dover scegliere tra ciò che riteniamo giusto e ciò che non lo è, quindi noi ne siamo responsabili in quanto esseri senzienti ed adulti ed agli adulti il "bau-bau" non serve.
E' ovviamente necessario essere coscienti che vivendo fuori dalle regole di D-o si passerà l'eternità senza la Sua presenza così come si sà che rubando si rischia la galera.
Personalmente mi immagino le mie tentazioni (quelle violente non quelle innoque come la gola o... l'altra cosa... ;p ) come una bestia incatenata ad una roccia, quando sto' per cedere mi rendo conto che è la bestia che mi parla e questo mi permette di recuperare la calma.
Non sono pazza, sò benissimo che non esiste alcuna "bestia", è solo un'alternativa fantasiosa al "contare fino a dieci", ma è per specificare che persone adulte hanno sistemi di autocontrollo, quindi non necessitano di paure eterodirette per comportarsi.
Persone adulte non dovrebbero necessitare nemmeno di illusioni di premi "terreni" nell'adilà, ad esempio non capisco perché gli ultimi dovrebbero essere i primi, la ricchezza non è una colpa nè la povertà una virtù, "di là" si è tutti uguali saranno le opere a definire il nostro futuro ultraterreno, non "la roba".
Sarebbe come promettere 72 vergini che la sera si rifanno l'imene, il poveraccio che passa la giornata a sverginare donne farebbe la fine di Sisifo...