Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri... Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri. Gv 13,34
Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito. Mt 8, 1-13
Ho portato per ciascun tua affermazione (errata) un campione di Vangelo che ti smentisce. Ma sappi che i Vangeli sono strazuppi di situazioni simili, in cui il Cristo coinvolge tutti (universalità) evocando un messaggio d'amore (e non tipo peace&love, ma quella che i greci chiamavano agape).
Forse bisognerebbe anche aprirla la Bibbia, ogni tanto, anche solo per sapere di che parla.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Ripeto, per la terza volta: le informazioni più dettagliate che possediamo sulla predicazione di Gesù provengono da vangeli e atti neotestamentari, le notizie di fonte ebraica e pagana sono per lo più inesistenti fino al II secolo. Le lettere presenti nel nuovo testamento non contribuiscono poi a redigerne una biografia accurata. I principali avvenimenti sono stati tramandati in forma orale sin dall'anno 30 e da queste testimonianze sono nati i testi scritti in greco dai seguaci di Paolo, profondamente viziati da incongruenze ed errori di carattere storico e etnografico. Nei primi secoli sono stati stravolti da molteplici formulazioni teologiche e manipolazioni grossolane nelle traduzioni. La stratificazione cui questi testi sono stati sottoposti ne limita irrimediabilmente il valore per ricostruzioni puramente storiche e volerne enucleare contenuti in tal senso equivale a giudicare parimenti attendibili i concentramenti storici annalisti o i poemi omerici. E' problema comune a certe discipline quello relativo all'identificazione delle fonti di cognizione e l'attendibilità dei vangeli è trasfigurata a tal punto da renderne ostico il riconoscimento, pur quando intervengano a sostegno dati di carattere archeologico o epigrafico.
Tra i due non c'è mai stato distacco, tant'è che Paolo andò a Gerusalemme proprio per andare da Pietro che riconosceva come capo. I problemi a Gerusalemme Paolo li aveva con la medesima comunità (ebraica) che fece crocefiggere Gesù. E con i romani che lo avevano arrestato, naturalmente. Ma non certo con i cristiani.
Atti 25,10-11 (da leggere!)
Ma quando Cefa venne ad Antiochia, gli resistei in faccia perché era da condannare. Infatti, prima che fossero venuti alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con persone non giudaiche; ma quando quelli furono arrivati, cominciò a ritirarsi e a separarsi per timore dei circoncisi. E anche gli altri Giudei si misero a simulare con lui; a tal punto che perfino Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia. Ma quando vidi che non camminavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei giudeo, vivi alla maniera degli stranieri e non dei Giudei, come mai costringi gli stranieri a vivere come i Giudei?»
Galati 2:11-14
http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&Versione_CEI74=1&Versione_TILC=2&VersettoOn=1&Citazione=Gal%202,1-2.7-14
Pace&love è un non-sense per il cristiano. Non so cosa tu intenda esattamente, ma vediamole ste parabole evangeliche (alcune, va'):
[....]
E potrei andare avanti...
Matteo, X 34 già citato da Dorsai sottolinea perfettamente la difficoltà ad occultare tutta quella predicazione discretamente antiromana già parecchio impressa nella tradizione orale per essere ripudiata. E come altri messaggi è stata quindi interpretata fin a capovolgerne il significato. Non è certo un mistero paragonasse i pagani ai cani indirizzando il suo messaggio al popolo eletto.
Si accompagnava ad uomini armati e gli stessi 12 erano per parte giunti da sette non certo pacifiche, come quella zelota. La stessa epurazione del tempio si pose fortemente in contrasto all'occupazione romana del periodo.
I sinottici sono tutti filoromani per necessità di nascondere un imbarazzo che i cristiani, non più giudei ma per lo più greci e romani, tentano di coprire. Dei quattro vangeli canonici giusto quelli di Marco e Giovanni meritano di essere esaminati quali fonti alternative, non fosse altro che pesanti revisioni hanno colpito anche loro.
La Chiesa cattolica è contraria ai (presunti) diritti gay, all'aborto, all'eutanasia, eccetera. Dove sarebbe questo "adeguamento dei contenuti evangelici al contemporaneo"? Dove sarebbe questo "svincolamento etico"?
Quindi sputiamo su tutta la corrente modernista di fine '800 e inizio '900, ok.
I Vangeli iniziano (neanche tutti, a dire il vero) con la nascita di Cristo e finiscono con la risurrezione (e qualche giorno successivo), quindi no: i Vangeli
non testimoniano i primi due secoli della Chiesa, ma poi: se dici che i Vangeli sono distanti dal tramandare il messaggio di Gesù (quando invece sono per direttissima la FONTE PRIMA

), allora mi chiedo: tu il messaggio autentico di Gesù da dove lo conosci? Qual è la tua fonte? Se dici che i Vangeli sono distanti dal tramandare il messaggio di Gesù, significa che hai una documentazione alternativa con cui fare il paragone. Qual è?
Credo valga la medesima risposta che ti ho datto all'inizio.
Riguardo alla lista di nomi, ciascun personaggio mitologico pagano da te citato, ha solo - e al massimo - un aspetto vagamente simile alla storia evangelica, con dinamiche assolutamente diverse. Seguendo la medesima logica, bisognerebbe dedurre che nessun uomo muore perchè migliaia di anni fa qualcuno aveva scritto che Perseo morì. C'è una grave pecca nel ragionamento, per usare un eufemisma.
Fortuna e Giove puer? Devaki e Krishna? Cerere e Fiuto? Cibele e Deoius?
Comunque, secondo la tradizione Romolo fu figlio di Rea Silvia, casta vestale che lo concepì con il *** della guerra. Venne assunto in cielo nel suo 38° anno di regno, riapparendo in seguito a Proculo Giulio a cui rivelò di essere asceso sul carro di Ares, suo padre, per divenire protettore dei romani.
"Va e annuncia ai Romani che il volere degli Déi è che la mia Roma diventi la capitale del mondo."
Mitra, figlio di Anahita, l'immacolata vergine madre. Dioniso, disceso agli inferi e poi asceso al cielo e il cui culto prevedeva la consumazione di carne e sangue di animali identificati in lui stesso, predicando speranza di una vita ultraterrena. Osiride, che risorge dopo 3 giorni, Attis dopo 4. Tammuz, disceso agli inferi per risorgere. Krishna, nato dalla vergine Devaki.
Che dire poi in merito ad Apollonio di Tiana, filosofo greco a cui furono attribuiti numerosi miracoli affini a quelli cristiani, che ascese al cielo e risorse mostrandosi ai discepoli. O al *** Bel, che secondo alcune tavole ritrovate in Mesopotamia fu addirittura crocifisso.
E ancora la musa virgiliana, che profetizzava fosse nato un divino fanciullo destinato a portare la pace nel mondo:
Ille deum vitam accipiet, divisque videbit / permixtos heroas et ipse videbitur illis / pacatumque reget patriis virtutibus orbem.
L'attesa messianica delusa da Cesare e riproposta con la pax Augusta celebrata dall'Ara Pacis Augustae a Roma e in oriente con l'annuncio della
buona novella riguardante il nuovo Divi flius, Theos Soter, trasmessa ai popoli stabilendo la nascita di Augusto come principio dell'anno:
"...il giorno natale del *** Augusto fu per il mondo il principio dei vangeli annunciati per opera di lui".
E così come Romolo era stato concepito dalla vergine Silvia col *** Ares, così come Olimpiade -madre di Alessandro- era stata fecondata da Zeus, si voleva che anche Azia fosse stata fecondata da Apollo (con tanto di sogno premonitore).
Certo, sono analogie magari sommarie alle volte, ma per nulla trascurabili nell'ottica di genuinità ascritta alla dottrina cristiana.
Poi se vogliamo pensare che mai nella storia si è vista una biografia simile a quella del Cristo, ok: l'antichità non esiste più.
Per il resto, non esiste alcuna "trinità egizia" (l'unica persona che tentò di difendere una tesi tanto indifendibile è l'archeologa D. M. Murdock, che per altro non studiò mai egittologia... eppure si è avvalsa del diritto di tradurre a casaccio l'iscrizione di Luxor che voleva utilizzare come fonte... ma è stata già smentita da decenni dai veri egittologi).
Quella tesi non si limitava a paragonare la figura di Horus a quella di Gesù?
Di triadi è pieno il mondo pagano; greci, romani, babilonesi, etruschi, galli, indiani. Ci si è limitati a dare una diversa interpretazione della cosa, colpo di genio.
edit:
Che poi, la trinità non appare nella teologia cristiana fino almeno al IV secolo. La dottrina dov'è insegnata nel vecchio testamento? E nel nuovo? Potrei anche ricordare male ma in principio la fede cristiana non era trinitaria e neanche in età apostolica si è professato nulla in tal senso. O sbaglio?