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Se non erro la legge sull'aborto dice che si può interrompere la gravidanza entro il terzo mese in caso sia minacciata la saluta fisica e/o psicologica della donna.
Nessun accenno all'autodeterminazione della donna o alla sua libertà di scelta. Nei fatti la possibilità di abortire è basata sul pretesto della "psicologia".

Se ricordo male correggettemi :sisi:

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Nel primo mese la donna è libera di scegliere, infatti la pillola del giorno dopo è considerata aborto. Però dovrei riguardare bene la legislazione, non è assolutamente il mio campo di lavoro..

Poi si, c'è la scusa della psiche. Che è una scusa, come dicevi tu.

 
Se non erro la legge sull'aborto dice che si può interrompere la gravidanza entro il terzo mese in caso sia minacciata la saluta fisica e/o psicologica della donna.
Nessun accenno all'autodeterminazione della donna o alla sua libertà di scelta. Nei fatti la possibilità di abortire è basata sul pretesto della "psicologia".




Se ricordo male correggettemi :sisi:

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Non proprio.

Secondo la legge sull'interruzione di gravidanza, entro i primi novanta giorni, in caso di "circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito", la donna può rivolgersi a un consultorio/struttura sanitaria.

Il personale eseguirà accertamenti medici e valuterà insieme alla donna (e al padre, ove la donna lo consenta) le possibili soluzioni per rimuovere le cause che la porterebbero all'interruzione della gravidanza.

Viene rilasciato un certificato e la donna è invitata a soprassedere per sette giorni, trascorsi i quali la donna può liberamente recarsi in ospedale ad effettuare l'interruzione di gravidanza.

Dopo i primi novanta giorni invece si può fare (art.6 della legge):

a) quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna;

b) quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.

L'impostazione della legge è quella che predisporre degli strumenti per assistere la donna che intende abortire ed fare tutto il possibile per evitare ciò, ma se la donna decide, eseguita la procedura descritta sopra, può abortire. Si vuole salvaguardare la vita dei nascituri ed evitare che l'aborto sia usato come contraccettivo, l'art.1 della legge lo dice chiaramente.

Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio.


L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite.


Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché
altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.

La libertà di scelta della donna è presente ma incontra quindi dei limiti, sia relativamente ai giorni, visto che oltre i 90 è possibile eseguire l'aborto solo in quei casi estremi descritti, sia relativamente a procedure da seguire e controlli per verificare si può evitare l'aborto.

 
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Non proprio.Secondo la legge,eEntro i primi novanta giorni, in caso di "circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito", la donna può rivolgersi a un consultorio/struttura sanitaria.

Il personale eseguirà accertamenti medici e valuterà insieme alla donna (e al padre, ove la donna lo consenta) le possibili soluzioni per rimuovere le cause che la porterebbero all'interruzione della gravidanza.

Viene rilasciato un certificato e la donna è invitata a soprassedere per sette giorni, trascorsi i quali la donna può liberamente recarsi in ospedale ad effettuare l'interruzione di gravidanza.

L'impostazione della legge è quella che predisporre degli strumenti per assistere la donna che intende abortire ed fare tutto il possibile per evitare ciò, ma se la donna decide comunque può abortire.

Dopo i primi novanta giorni invece si può fare (art.6 della legge):

a) quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna;

b) quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.
La sostanza è sempre quella. Non c'è piena libertà della donna, ma questo teorico danno che le verrebbe arrecato dalla gravidanza. Mi riferisco ovviamente ai casi in cui non c'è minaccia alla salute fisica.

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La sostanza è sempre quella. Non c'è piena libertà della donna, ma questo teorico danno che le verrebbe arrecato dalla gravidanza. Mi riferisco ovviamente ai casi in cui non c'è minaccia alla salute fisica.
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I limiti sono posti proprio per assicurare l'impostazione della legge, avevo editato il post, lo riporto qui

Si vuole salvaguardare la vita dei nascituri ed evitare che l'aborto sia usato come contraccettivo, l'art.1 della legge lo dice chiaramente.

Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio.


L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite.


Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché
altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.

La libertà di scelta della donna è presente ma incontra quindi dei limiti, sia relativamente ai giorni, visto che oltre i 90 è possibile eseguire l'aborto solo in quei casi estremi descritti, sia relativamente a procedure da seguire e controlli per verificare si può evitare l'aborto.

Infatti per questo si dice che tecnicamente non esiste un vero e proprio "diritto all'aborto".

La legge predispone lo strumento dell'aborto ma cerca di contemperare l'interesse della donna con la tutela dei possibili nascituri finché possibile.

- - - Aggiornato - - -

Nel frattempo, la Corte Suprema della Russia ha bandito i Testimoni di Geova, confermando la decisione presa dal Ministero della Giustizia.

Si preannunciano ricorsi alla Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo.

http://www.ilpost.it/2017/04/21/russia-bandito-testimoni-geova/

 
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I limiti sono posti proprio per assicurare l'impostazione della legge, avevo editato il post, lo riporto qui
Si vuole salvaguardare la vita dei nascituri ed evitare che l'aborto sia usato come contraccettivo, l'art.1 della legge lo dice chiaramente.

Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio.


L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite.


Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché
altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.

La libertà di scelta della donna è presente ma incontra quindi dei limiti, sia relativamente ai giorni, visto che oltre i 90 è possibile eseguire l'aborto solo in quei casi estremi descritti, sia relativamente a procedure da seguire e controlli per verificare si può evitare l'aborto.

Infatti per questo si dice che tecnicamente non esiste un vero e proprio "diritto all'aborto".

La legge predispone lo strumento dell'aborto ma cerca di contemperare l'interesse della donna con la tutela dei possibili nascituri finché possibile.

- - - Aggiornato - - -

Nel frattempo, la Corte Suprema della Russia ha bandito i Testimoni di Geova, confermando la decisione presa dal Ministero della Giustizia.

Si preannunciano ricorsi alla Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo.

http://www.ilpost.it/2017/04/21/russia-bandito-testimoni-geova/
Nei fatti si può abortire per qualsiasi ragione entro i tre mesi. È difficile oggettivare l'eventuale danno psicologico della madre

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Allora o menti o ignori, perché per i Testimoni di Geova trapianti e vaccini erano vietati e comportavano la dissociazione, ho postato le fonti prese da Watchtower e nel video che ho postato la cosa è ribadita anche da un ex anziano dei Testimoni di Geova.
Il fumare comporta anche disassociazione?

Ho letto che la disassociazione è prevista per un sacco di cose comunque, anche il sesso prematrimoniale per dire.
Ti sto dicendo che fino alla mia memoria storica ovvero 1970 non c'è nulla. Poi non è niente vietato, al massimo era implicato il sangue e quindi ecco i motivi. Ma ti ripeto non mi risulta niente di neanche simile negli ultimi 50 anni.

La dissasociazione fondamentalmente è (ti faccio i 2 maggiori casi) fumo e sesso fuori dal matrimonio. E non è neanche detto si arrivi a tale cosa, anche se normalmente è così.

Sul sito trovi tutto ;)

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Ma ancora non hai capito che se non morite per mancanza di trasfusioni è perchè ve le facciamo lo stesso?
Stai scherzando immagino, tolto che se trasfondi esci dalla sala operatoria con la sacca di sangue e quindi si vedrebbe, ma è una pratica illegale e sei passibile di denuncia se fai interventi medici non richiesti.

Quanti hanno il tumore e non vogliono fare chemioterapia? Tu che fai, lo fai di nascosto dal paziente perchè si? Fiamma su non scherzare, stai dicendo cose non deontologiche.

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Ti sto dicendo che fino alla mia memoria storica ovvero 1970 non c'è nulla. Poi non è niente vietato, al massimo era implicato il sangue e quindi ecco i motivi. Ma ti ripeto non mi risulta niente di neanche simile negli ultimi 50 anni.
La dissasociazione fondamentalmente è (ti faccio i 2 maggiori casi) fumo e sesso fuori dal matrimonio. E non è neanche detto si arrivi a tale cosa, anche se normalmente è così.

Sul sito trovi tutto ;)

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Ti avevo postato il link con le date.

Coi vaccini era implicato il sangue dato che è presente siero, però ora i vaccini li accettate.

Per i trapianti avevate addotto il cannibalismo dato che si tratta di arti o tessuti od organi di altre persone :rickds:

E ora accettate i trapianti di organi.

Una volta potevate fumare, ora applicate la disassociazione.

La dissasociazione é prevista per:

- fumare

- blasfemia

- sesso o rapporti intimi (anche il solo baciarsi) prima del matrimonio

- trasfusioni di sangue

- consumo di sostanze stupefacenti

- adulterio

- la messa in discussione dei regolamenti del credo

- apostasia

- qualsiasi decisione che vada contro il regolamento interno, non potete nemmeno denunciare alle autorità un membro della vostra stessa religione che abbia violato la legge senza consultarvi prima con gli Anziani

- sicuramente altro che non mi viene in mente o di cui non sono a conoscenza, comunque qualsiasi cosa per voi sia peccato e soprattutto nel caso non vi sia pentimento comporta la disassociazione e se vi sia o meno pentimento lo decide un comitato di Anziani in base a non si sa bene cosa, in pratica la disassociazione è prevista per una miriade di cose checché tu ne dica.

Mi sbaglio?

Tutto molto normale.

 
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Ti avevo postato il link con le date. Coi vaccini era implicato il sangue dato che è presente siero, però ora i vaccini li accettate.

Per i trapianti avevate addotto il cannibalismo dato che si tratta di arti o tessuti od organi di altre persone :rickds:

E ora accettate i trapianti di organi.

Una volta potevate fumare, ora applicate la disassociazione.

La dissasociazione é prevista per:

- fumare

- blasfemia

- sesso o rapporti intimi (anche il solo baciarsi) prima del matrimonio

- trasfusioni di sangue

- consumo di sostanze stupefacenti

- adulterio

- la messa in discussione dei regolamenti del credo

- apostasia

- qualsiasi decisione che vada contro il regolamento interno, non potete nemmeno denunciare un membro della vostra stessa religione che abbia violato la legge alle autorità senza consultarvi prima con gli Anziani

- sicuramente altro che non mi viene in mente o di cui non sono a conoscenza, comunque qualsiasi cosa per voi sia peccato e soprattutto nel caso non vi sia pentimento comporta la disassociazione.

Mi sbaglio?

Tutto molto normale.
Ti sbagli per come l'hai messa giù e su alcuni punti

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Ti sbagli per come l'hai messa giù e su alcuni punti
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Che rispostona.

 
I limiti sono posti proprio per assicurare l'impostazione della legge, avevo editato il post, lo riporto qui
Si vuole salvaguardare la vita dei nascituri ed evitare che l'aborto sia usato come contraccettivo, l'art.1 della legge lo dice chiaramente.

Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio.


L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite.


Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché
altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.

La libertà di scelta della donna è presente ma incontra quindi dei limiti, sia relativamente ai giorni, visto che oltre i 90 è possibile eseguire l'aborto solo in quei casi estremi descritti, sia relativamente a procedure da seguire e controlli per verificare si può evitare l'aborto.

Infatti per questo si dice che tecnicamente non esiste un vero e proprio "diritto all'aborto".

La legge predispone lo strumento dell'aborto ma cerca di contemperare l'interesse della donna con la tutela dei possibili nascituri finché possibile.

- - - Aggiornato - - -

Nel frattempo, la Corte Suprema della Russia ha bandito i Testimoni di Geova, confermando la decisione presa dal Ministero della Giustizia.

Si preannunciano ricorsi alla Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo.

http://www.ilpost.it/2017/04/21/russia-bandito-testimoni-geova/
Ahi. È andata male. Il fatto che la setta abbia come base New York non è che abbia aiutato. :asd:

Comunque vedremo che succede. Ovvio che la Corte europea dei diritti umani non sosterrà mai questa posizione e spingerà la Russia a fare dietrofront, ma a quel punto vorrei proprio vedere che succede.

Esiste una traduzione della sentenza?

 
Stai scherzando immagino, tolto che se trasfondi esci dalla sala operatoria con la sacca di sangue e quindi si vedrebbe, ma è una pratica illegale e sei passibile di denuncia se fai interventi medici non richiesti.Quanti hanno il tumore e non vogliono fare chemioterapia? Tu che fai, lo fai di nascosto dal paziente perchè si? Fiamma su non scherzare, stai dicendo cose non deontologiche.

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Il fatto è che è cosí. Si fa cosí. Se sei sveglio rifiuti quel che vuoi, se sei svenuto si fa tutto quello che si deve.

In pronto soccorso non frega niente a nessuno di bigliettini et similia, si trasfonde e si salva il pz.

Io personalmente non ho mai trasgredito la volontá del pz ma sono anche un medico di guardia medica e sportivo. Gli anestesisti del 118 non si pongono neanche il problema, alla peggio aspettano che il pz svenga. È cosí.

Anche perchè se poi uno muore un giudice non se ne sta del "bigliettino" oltre alle evidenti strumentalizzazioni possibilo di stampo mafioso in cui improvvisamente tutti lasciano il bigliettino per non farsi curare e farsi lasciar morire...

 
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Stai scherzando immagino, tolto che se trasfondi esci dalla sala operatoria con la sacca di sangue e quindi si vedrebbe, ma è una pratica illegale e sei passibile di denuncia se fai interventi medici non richiesti.Quanti hanno il tumore e non vogliono fare chemioterapia? Tu che fai, lo fai di nascosto dal paziente perchè si? Fiamma su non scherzare, stai dicendo cose non deontologiche.

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Se ho capito bene ti ha risposto prima, sostiene che una volta che sei incosciente la tua volontà è carta straccia e quindi per legge è tutelato e può procedere con una trasfusione di sangue, questo perché in Italia manca una legge sul Testamento Biologico.

 
Fiamma Bianca ha ragione.

Se faccio un incidente col cavolo che vorrei che i paramedici inizino a perquisirmi per vedere se ho lasciato scritto qualche bigliettino strano.

Devono salvarmi subito. Per me la vita è sacra.

Per i TdG non poi così tanto, a quanto pare.

 
Capisco le tue perplessità, però ogni gruppo religioso ha la possibilità di darsi delle regole, anche per l'esclusione dei suoi aderenti, per o motivi che ritiene opportuni, se desidera farlo.
Tagliare i rapporti con amici e parenti sulla base di una credenza basata sul nulla, lasciare che una persona muoia piuttosto che salvarla con un'operazione medica perché va contro il proprio credo.

Posso almeno pensare che ciò sia folle o sarei irrispettoso? E prima che mi attacchiate pensate un po' a cosa sia per voi la follia.

- - - Aggiornato - - -

Fiamma Bianca ha ragione. Se faccio un incidente col cavolo che vorrei che i paramedici inizino a perquisirmi per vedere se ho lasciato scritto qualche bigliettino strano.

Devono salvarmi subito. Per me la vita è sacra.

Per i TdG non poi così tanto, a quanto pare.
Non è nemmeno questo il problema, se sei incosciente e il medico non ti cura, indipendente dalla volontà del paziente, in Italia sei perseguibile penalmente.

Se sei cosciente puoi invece rifiutarti di farti curare e anche rifiutare un trattamento che ti salvi la vita.

 
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Se ho capito bene ti ha risposto prima, sostiene che una volta che sei incosciente la tua volontà è carta straccia e quindi per legge è tutelato e può procedere con una trasfusione di sangue, questo perché in Italia manca una legge sul Testamento Biologico.
Esatto, hai spiegato perfettamente la dinamica.

 
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Non è nemmeno questo il problema, se sei incosciente e il medico non ti cura, indipendente dalla volontà del paziente, in Italia sei perseguibile penalmente.

Se sei cosciente puoi invece rifiutarti di farti curare e anche rifiutare un trattamento che ti salvi la vita.
Ma una cosa tira l'altra a mio favore (in quanto possibile incidentato).

Se i medici non si fanno seghe mentali su cosa il paziente possiede nel portafoglio o in tasca, si muovono con l'obiettivo comune di salvare una vita. E la consapevolezza che ritardando inutilmente l'intervento, o tentennando, o lavorando male, poi finiscono in tribunale a rispondere è tutto a favore di noi pazienti.

Dal punto di vista di Fiamma Bianca, quindi, c'é il fattore legale da temere, dal mio punto di vista come paziente c'è la sicurezza che gli operatori agiscano per il mio bene e non per paura che io sia un geova.

I TdG, a questo punto, se non vogliono ritrovarsi trasfusi a tradimento, è meglio se non escano manco di casa..

 
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Tagliare i rapporti con amici e parenti sulla base di una credenza basata sul nulla, lasciare che una persona muoia piuttosto che salvarla con un'operazione medica perché va contro il proprio credo.
Posso almeno pensare che ciò sia folle o sarei irrispettoso? E prima che mi attacchiate pensate un po' a cosa sia per voi la follia.
Voi chi? Mica ho scritto in faccia di essere parte di qualche categoria io. :asd:

Comunque tranquillo che non sarò certo io ad attaccarti, ho solo fatto notare che è perfettmente normale, per un gruppo religioso, darsi delle regole da rispettare pena l'uscita dal gruppo, che a un esterno possono apparire strane o folli.

Per loro non è una credenza basata sul nulla, ma qualcosa di importante per le loro vite.

Il discorso della vita è delle trasfusioni quella si è molto complicata come questione. Mi sembra giusto quello che dice Fiamma Bianca, anche se non ricordo di preciso le questioni normative su questo tema e a deontologia medica in proosito e ora non ho modo di controllare. Il medico ha il dovere di intervenire di fronte ad un'emergenza.

 
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