Il capitolo Galilei sarebbe un capitolo a parte da trattare... cosa che non farei certamente col velo di "reciproca ostilità" che c'è attualmente.
Mi piacciono molto le dispute, non mi sono mai piaciuti i dibattiti.
Per il resto, mi fa sorridere questa affermazione: "E poi lo sanno tutti, credo, che la Chiesa accumula sempre qualche secolo di ritardo, prima di accettare le scoperte scientifiche"
Ma scusa, il Papa attuale facendo l'affermazione tanto contesa nel nostro discorso dimostra di non aver fatto passare "i secoli di ritardo"... e sei qua a lamentarti?
In pratica, se la Chiesa riflette su una determinata cosa "facendo passare secoli", non va bene. Se riconosce qualcosa subito non va bene lo stesso.
Alla fine cosa bisognerebbe concludere? Che l'ago della bilancia saresti tu?
Visto che tu invece sei sorgente zampillante di verità, potresti illuminarmi e riferirmi umilmente qual è il motore che ha fatto partire tutto quanto con il risultato odierno, secondo l'evoluzionismo.
Sorprendimi.
Avevo già precisato questo punto.
La Chiesa riconosce l'evoluzionismo nell'insieme di principi teorici e scientifici, l'esclusione di *** è dovuto dal fatto che non sarebbe dimostrabile scientificamente la sua partecipazione nella creazione della materia.
Sarà la terza volta che lo ripeto.
Darwin fece il diploma accademico in teologia, ma non ne uscì teologo per il semplice fatto che la sua formazione (su teologia Anglicana, comunque) terminò con la perdita della fede (e quindi pure dell'interesse della materia trattata) per la morte della figlia, che lui interpretò come una grande ingiustizia immeritata.
Come Darwin stesso dichiarò, divenne poi un agnostico (non ateo, seppure la sua immagine viene strumentalizzata volentieri da ateisti per convenienza).
Un teologo senza fede religiosa non può essere teologo nel senso più vivo del termine.
Essenzialmente lui era un biologo.
Infatti non esiste nessun scritto di sua mano che abbia un poema teologico o filosofico come protagonista, se non il minimo necessario per terminare gli studi sollecitati dai genitori.
Avevo giâ chiarito questo punto. E comunque attendo con ansia l'illuminazione di qui sopra.
Penso che basterebbe prendersi una manciata di pazienza e di tempo, e leggere l'intera introduzione di un qualsiasi sito superficiale in materia come Wikipedia, ad esempio.
Ho colorato i diversi paragrafi sperando che ti semplifichino la lettura.
La parte blu specifica la differenza tra l'allegoria e l'interpretazione letterale.
La parte rossa spiega il termine moderno e attuale di Creazionismo.
La parte rosa tratta nello specifico l'argomento che stiamo trattando.
La parte verde aggiunge qualche informazione in più.
Per il resto ci sono fior di libri che trattano l'argomento e la definizione del termine, spero che ti basti.
La Bibbia è da considerare un libro per la fede, nè un manuale di storia, nè una mappa geografica/archeologica, tantomeno un documento scientifico nel senso stretto del termine.
Penso che basterebbe sapere cos'è davvero la Bibbia per sapere questo e arrivare a questa conclusione, senza per forza il bisogno di Papi che ti specifichino quanto detto. Penso che basti anche solo un po' di razionalità... anche se questa spesso manca, lo ammetto. E manca soprattutto nel mondo Cristiano, intendiamoci. Appunto da questi gruppi che leggono la Bibbia allo stesso modo in cui io leggo Topolino.
In materia di fede e di morale la Parola di *** è unica. Ma non puoi mescolare trenta argomenti in un'unica discussione, ne uscirebbe solamente un quadro di Picasso.
Io penso che tu abbia un concetto di Chiesa molto stereotipata.
La Chiesa permette e sollecita la libertà ai fedeli di libero discernimento sulle questioni politiche, scientifiche, eccetera (purchè ovviamente non si cada nell'assurdo [es.: nazismo&fascismo per la politica, complottismi ufologici vari per le questioni scientifiche]).
Un Papa può avere simpatie per una certa teoria scientifica, un altro altre idee. Dal resto sono persone diverse.
I fedeli cristiani cattolici non per forza devono condividere i pensieri politici e/o scientifici del Pontefice in carica.
L'unica cosa a cui è chiamato un cattolico, è di riconoscere pienamente gli insegnamenti etici-morali e di fede (nonchè teologici) di tutti i Papi.
Punto.
È vero che siamo "come un gregge di pecore" (come disse il Cristo), ma non nel senso che siamo dei "pecoroni". XD
Comunque fattelo dire, sembra quasi che tu voglia essere più "papista" del Papa.
Se risponderai a questo post in serata risponderò a mia volta di conseguenza. Poi da domani parto. Per cui - semmai dovesse interessarti una mia risposta, ovviamente - se non dovessi rispondere domani o dopodomani, è perchè sono via, non certo per antipatia. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif