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[Dire che la Scienza esclude *** è sbagliato, secondo me.


Semmai non lo può riconoscere senza prove.



Perchê escludere una cosa determina una forma di "presa di posizione", invece la Scienza - com'è giusto - rimane neutra sull'argomento e anzi, fa di tutto e di più per trovare una minima traccia
che escluda o che confermi ufficialmente qualcosa circa l'esistenza di ***.


Non a caso ci sono scienziati che praticano una religione.


 


E ancora, la Chiesa non sta osteggiando l'evoluzionismo. Questo è un pregiudizio.



Appunto non ne parla, quindi lo esclude da qualsiasi ipotesi perché per l'appunto non vi sono prove che ne dimostrino l'esistenza. Qualsiasi teoria scientifica quindi ha sempre escluso *** (non lo vedrai MAI nominato), questo ha sempre roso alla Chiesa, non è un pregiudizio.

Tornando al discorso Creazionismo non è una teoria scientifica ed è vergognoso che ecclesiastici e politici premino per farlo insegnare nell'ora di SCIENZE.

 
ma non può essere che *** ha creato l'uomo e le altre forme di vita odierne attraverso l'evoluzione? è un concetto così difficile da capire? a me sembra una cosa semplicissima.

 
ma non può essere che *** ha creato l'uomo e le altre forme di vita odierne attraverso l'evoluzione? è un concetto così difficile da capire? a me sembra una cosa semplicissima.

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sto guadagnando molta rep ultimamente:asd:

comunque, questa estrema chiusura da entrambe le barricate mi fa un pò ridere. facciamo tanto i moderni di qua, moderni di là, e poi siamo de coccio peggio del medioevo.

 
ma non può essere che *** ha creato l'uomo e le altre forme di vita odierne attraverso l'evoluzione? è un concetto così difficile da capire? a me sembra una cosa semplicissima.
Non è che necessariamente in medio stat virtus. Possibilmente una delle due teorie è completamente sbagliata, e l'altra è completamente esatta. Tu parti dal presupposto erroneo che *** esista, e poi cerchi di adattare l'evoluzionismo a questa tua personale visione delle cose. Ma così facendo, il tuo punto di vista è viziato. Invece dovresti mettere in discussione tutto, *** per primo.

 
ma non può essere che *** ha creato l'uomo e le altre forme di vita odierne attraverso l'evoluzione? è un concetto così difficile da capire? a me sembra una cosa semplicissima.
Io sono ateo, quindi qualsiasi ipotesi dal punto di vista religioso la escludo.

Però prendendo per ipotesi che *** esista non vedo perché l'evoluzione debba essere in contrasto con lui, come dici tu volendo può aver creato la vita e poi in seguito l'evoluzione può aver fatto il resto.

Peccato però che l'evoluzionismo nega la Creazione così come è scritta nella Bibbia, dunque dimostrerebbe l'inesistenza del *** biblico.

 
Ragazzi mi complimento con voi state facendo dei bei discorsi ne vedo ben poche di persone così informate //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/laugh.png

 
Non è che necessariamente in medio stat virtus. Possibilmente una delle due teorie è completamente sbagliata, e l'altra è completamente esatta. Tu parti dal presupposto erroneo che *** esista, e poi cerchi di adattare l'evoluzionismo a questa tua personale visione delle cose. Ma così facendo, il tuo punto di vista è viziato. Invece dovresti mettere in discussione tutto, *** per primo.
ma erroneo lo dici tu, ci sono cose che la scienza non può spiegare, non si sa ad esempio cosa ci sia fuori dall'universo, oppure si può andare a ritroso nel tempo fino al big bang, ma non ancora prima. certo puoi rispondermi che una volta anche i fulmini erano fenomeni sconosciuti e venivano ricondotti a zeus, mentre oggi si sa come funzionano e vengono semplicemente ricondotti alle nuvole che sbattono fra di loro. è possibile che un domani tutte le domande irrisolte della scienza troveranno risposta, ma non è certo. quindi ad oggi non si può escludere l'esistenza di un'entità superiore, un ***, che ha creato tutto.

Io sono ateo, quindi qualsiasi ipotesi dal punto di vista religioso la escludo.Però prendendo per ipotesi che *** esista non vedo perché l'evoluzione debba essere in contrasto con lui, come dici tu volendo può aver creato la vita e poi in seguito l'evoluzione può aver fatto il resto.

Peccato però che l'evoluzionismo nega la Creazione così come è scritta nella Bibbia, dunque dimostrerebbe l'inesistenza del *** biblico.
ma alla creazione com'è descritta nella bibbia, come ho spiegato qualche post prima, non ci credo neanch'io. però sono cristiano. semplicemente credo che quello biblico sia un linguaggio figurato, che può includere l'evoluzione.

 
ma erroneo lo dici tu, ci sono cose che la scienza non può spiegare, non si sa ad esempio cosa ci sia fuori dall'universo, oppure si può andare a ritroso nel tempo fino al big bang, ma non ancora prima. certo puoi rispondermi che una volta anche i fulmini erano fenomeni sconosciuti e venivano ricondotti a zeus, mentre oggi si sa come funzionano e vengono semplicemente ricondotti alle nuvole che sbattono fra di loro. è possibile che un domani tutte le domande irrisolte della scienza troveranno risposta, ma non è certo. quindi ad oggi non si può escludere l'esistenza di un'entità superiore, un ***, che ha creato tutto.
Erroneo lo dico io ed è erroneo sì. Non perché lo dica io, ma perché darlo come un fatto sicuro e assodato è errato. È un pregiudizio. È vero che la scienza, fino ad oggi, non riesce a dimostrare che *** non esiste. Tuttavia, questo è un modo di procedere inconsistente e futile, perché potrei analogamente dirti che la scienza non può dimostrare l'inesistenza di Babbo Natale o di un'ipotetica teiera cinese dispersa nel mezzo del cosmo. Questo non ci deve autorizzare a credere nelle più disparate amenità partorite dall'immaginazione umana, non è sufficiente. La nostra razionalità ci deve portare a capire quanto sia probabile che *** esista. E la scienza ci dice che è estremamente improbabile e che la cosa più plausibile è che non esista affatto. Così come siamo indotti, giustamente, a non credere nella storia della teiera cinese. Il desiderio di conciliare scienza e fede, che nasce in chi la fede non riesce ad abbandonarla, e che nello specifico si riconduce al voler conciliare creazionismo ed evoluzionismo, è un'evidente prova di due fatti importanti: uno è che fede e scienza sono spontaneamente incompatibili, perché partono da principi diametralmente opposti, percorrono strade lontane l'una dall'altra, per raggiungere scopi differenti; un altro è che credere in *** fa nascere nell'uomo un represso senso di inadeguatezza, una latente consapevolezza della fallacia insita nella credenza del trascendente. In fondo, il credente sa che *** è un'ipotesi. Quello che molti credenti non vogliono ammettere, però, è che *** sia un'ipotesi non necessaria.

 
ma erroneo lo dici tu, ci sono cose che la scienza non può spiegare, non si sa ad esempio cosa ci sia fuori dall'universo, oppure si può andare a ritroso nel tempo fino al big bang, ma non ancora prima. certo puoi rispondermi che una volta anche i fulmini erano fenomeni sconosciuti e venivano ricondotti a zeus, mentre oggi si sa come funzionano e vengono semplicemente ricondotti alle nuvole che sbattono fra di loro. è possibile che un domani tutte le domande irrisolte della scienza troveranno risposta, ma non è certo. quindi ad oggi non si può escludere l'esistenza di un'entità superiore, un ***, che ha creato tutto.

ma alla creazione com'è descritta nella bibbia, come ho spiegato qualche post prima, non ci credo neanch'io. però sono cristiano. semplicemente credo che quello biblico sia un linguaggio figurato, che può includere l'evoluzione.
Questo è il tuo pensiero.

Allora, perché mai la Chiesa (e non solo) dovrebbe attaccare una teoria scientifica come l'evoluzionismo? Per divertimento? Certo che no, ma perché la riguarda personalmente.

Analizzando questa teoria in che modo entra in conflitto con la Chiesa? Ma con la storia della Creazione ovvio, ne dimostra la totale falsità.

Ti consiglio codesta lettura

http://it.wikipedia.org/wiki/Evoluzionismo_e_Chiesa_cattolica

http://it.wikipedia.org/wiki/Antievoluzionismo

Non è il tuo caso, ma ci sono persone che credono alla Bibbia alla lettera e una volta questa veniva presa come tale, alla lettera, verità divina insindacabile. Solo con le confutazioni scientifiche si è passati all'interpretazione.

Non vorrei risultare offensivo ma trovo ridicolo che una cosa prima si spaccia come verità insindacabile e dopo viene interpretata (a piacimento) solo perché è evidente che si è nel torto.

 
Attenzione, è spiegato nell'OP, niente discussioni sull'esistenza di D-o.

Non vorrei risultare offensivo ma trovo ridicolo che una cosa prima si spaccia come verità insindacabile e dopo viene interpretata (a piacimento) solo perché è evidente che si è nel torto.
Magari è solo evoluzione del pensiero, le persone cambiano idea, perché mai non potrebbero farlo le istituzioni religiose?
La Chiesa di Roma cambia molto lentamente, più lentamente dell'ebraismo ma più velocemente dell'islam che non cambia affatto.

Io ritengo che ammettere di aver sbagliato non sia ridicolo ma dimostri anzi apertura mentale e maturità.

 
Attenzione, è spiegato nell'OP, niente discussioni sull'esistenza di D-o.
Magari è solo evoluzione del pensiero, le persone cambiano idea, perché mai non potrebbero farlo le istituzioni religiose?

La Chiesa di Roma cambia molto lentamente, più lentamente dell'ebraismo ma più velocemente dell'islam che non cambia affatto.

Io ritengo che ammettere di aver sbagliato non sia ridicolo ma dimostri anzi apertura mentale e maturità.
Io invece ritengo che sia immaturo spacciare verità senza la benchè minima prova e poi cambiare idea a piacimento quando fa comodo.

La scienza è giusto che sia mutabile, è opera dell'uomo, ma la Bibbia me l'hanno spacciata come verità divina. Non ricordo quando sono diventato ateo, fatto sta che il motivo è questo, non posso credere che un libro che rappresenterebbe la volontà di *** sia pieno di errori e incongruenze, mi sembra palese che sia tutto un'invenzione umana.

 
Erroneo lo dico io ed è erroneo sì. Non perché lo dica io, ma perché darlo come un fatto sicuro e assodato è errato. È un pregiudizio. È vero che la scienza, fino ad oggi, non riesce a dimostrare che *** non esiste. Tuttavia, questo è un modo di procedere inconsistente e futile, perché potrei analogamente dirti che la scienza non può dimostrare l'inesistenza di Babbo Natale o di un'ipotetica teiera cinese dispersa nel mezzo del cosmo. Questo non ci deve autorizzare a credere nelle più disparate amenità partorite dall'immaginazione umana, non è sufficiente. La nostra razionalità ci deve portare a capire quanto sia probabile che *** esista. E la scienza ci dice che è estremamente improbabile e che la cosa più plausibile è che non esista affatto. Così come siamo indotti, giustamente, a non credere nella storia della teiera cinese. Il desiderio di conciliare scienza e fede, che nasce in chi la fede non riesce ad abbandonarla, e che nello specifico si riconduce al voler conciliare creazionismo ed evoluzionismo, è un'evidente prova di due fatti importanti: uno è che fede e scienza sono spontaneamente incompatibili, perché partono da principi diametralmente opposti, percorrono strade lontane l'una dall'altra, per raggiungere scopi differenti; un altro è che credere in *** fa nascere nell'uomo un represso senso di inadeguatezza, una latente consapevolezza della fallacia insita nella credenza del trascendente. In fondo, il credente sa che *** è un'ipotesi. Quello che molti credenti non vogliono ammettere, però, è che *** sia un'ipotesi non necessaria.
o.k. l'esistenza di *** non e' necessaria, siamo d'accordo, tuttavia la ritengo piu' plausibile rispetto al "non so" che dice la scienza quando non riesce a trovare la spiegazione di qualcosa. che spiegazione da' la scienza davanti ad alcune guarigioni miracolose? "bho'".cosa c'e' fuori dall'universo? "forse altri universi,forse il nulla".cosa c'era prima del big bang? "il nulla ". l'esistenza di *** e' certamente un'ipotesi piu' plausibile rispetto a dire "c'e' il nulla",che appunto non vuol dire nulla.

Questo è il tuo pensiero.Allora, perché mai la Chiesa (e non solo) dovrebbe attaccare una teoria scientifica come l'evoluzionismo? Per divertimento? Certo che no, ma perché la riguarda personalmente.

Analizzando questa teoria in che modo entra in conflitto con la Chiesa? Ma con la storia della Creazione ovvio, ne dimostra la totale falsità.

Ti consiglio codesta lettura

http://it.wikipedia.org/wiki/Evoluzionismo_e_Chiesa_cattolica

http://it.wikipedia.org/wiki/Antievoluzionismo

Non è il tuo caso, ma ci sono persone che credono alla Bibbia alla lettera e una volta questa veniva presa come tale, alla lettera, verità divina insindacabile. Solo con le confutazioni scientifiche si è passati all'interpretazione.

Non vorrei risultare offensivo ma trovo ridicolo che una cosa prima si spaccia come verità insindacabile e dopo viene interpretata (a piacimento) solo perché è evidente che si è nel torto.
attenzione pero' a non confondere la fede con la chiesa. la prima e' insita in ogni credente, e puo' avere le piu' svariate sfumature, la seconda e' un'organizzazione formata da uomini, che come tali possono sicuramente sbagliare o cambiare idea nel corso degli anni.

 
o.k. l'esistenza di *** non e' necessaria, siamo d'accordo, tuttavia la ritengo piu' plausibile rispetto al "non so" che dice la scienza quando non riesce a trovare la spiegazione di qualcosa. che spiegazione da' la scienza davanti ad alcune guarigioni miracolose? "bho'".cosa c'e' fuori dall'universo? "forse altri universi,forse il nulla".cosa c'era prima del big bang? "il nulla ". l'esistenza di *** e' certamente un'ipotesi piu' plausibile rispetto a dire "c'e' il nulla",che appunto non vuol dire nulla.
Quello che dici non ha il minimo senso. Non ti accorgi che ti comporti esattamente come i pagani di tremila anni fa con i fulmini e con Zeus? Quindi se vedi un gioco di prestigio, per esempio, e non riesci a spiegartelo, piuttosto che ammettere la tua ignoranza e indagare su quel fenomeno, fai spallucce e dici che è opera di ***? È così che fai tu? Dove c'è qualcosa che non sai, lì inserisci ***? È un ***-tappo, allora, come dicevo prima. Troppo comodo così. La scienza si fa forte dei propri limiti e li sfrutta per andare avanti. Uno scienziato non ti risponde solo con un "non lo so" ma con un più eloquente "non lo so, ancora". Questa è professione di umiltà mista a fiducia nella scienza; riconoscere i propri limiti e non vergognarsene. Diffida da chi crede di detenere tutte le risposte hic et nunc, da chi è sicuro di poter spiegare tutto con un'unica semplicissima e comodissima risposta che prende il nome di ***.

 
o.k. l'esistenza di *** non e' necessaria, siamo d'accordo, tuttavia la ritengo piu' plausibile rispetto al "non so" che dice la scienza quando non riesce a trovare la spiegazione di qualcosa. che spiegazione da' la scienza davanti ad alcune guarigioni miracolose? "bho'".cosa c'e' fuori dall'universo? "forse altri universi,forse il nulla".cosa c'era prima del big bang? "il nulla ". l'esistenza di *** e' certamente un'ipotesi piu' plausibile rispetto a dire "c'e' il nulla",che appunto non vuol dire nulla.

attenzione pero' a non confondere la fede con la chiesa. la prima e' insita in ogni credente, e puo' avere le piu' svariate sfumature, la seconda e' un'organizzazione formata da uomini, che come tali possono sicuramente sbagliare o cambiare idea nel corso degli anni.
Quindi significa che conosci la risposta, perché il "non so" si dice quando non si conosce la risposta.




Ovviamente mi riferivo all'istituzione.

 
Quello che dici non ha il minimo senso. Non ti accorgi che ti comporti esattamente come i pagani di tremila anni fa con i fulmini e con Zeus? Quindi se vedi un gioco di prestigio, per esempio, e non riesci a spiegartelo, piuttosto che ammettere la tua ignoranza e indagare su quel fenomeno, fai spallucce e dici che è opera di ***? È così che fai tu? Dove c'è qualcosa che non sai, lì inserisci ***? È un ***-tappo, allora, come dicevo prima. Troppo comodo così. La scienza si fa forte dei propri limiti e li sfrutta per andare avanti. Uno scienziato non ti risponde solo con un "non lo so" ma con un più eloquente "non lo so, ancora". Questa è professione di umiltà mista a fiducia nella scienza; riconoscere i propri limiti e non vergognarsene. Diffida da chi crede di detenere tutte le risposte hic et nunc, da chi è sicuro di poter spiegare tutto con un'unica semplicissima e comodissima risposta che prende il nome di ***.
"non lo so,ancora" significa credere che un giorno, non precisato, forse domani, forse tra mille anni, la scienza risolvera' quel determinato problema, e' un'affermazione fondata sul nulla, semplicemente un atto di fede nella scienza, non dissimile da un atto di fede in un qualsiasi ***.

 
Io invece ritengo che sia immaturo spacciare verità senza la benchè minima prova e poi cambiare idea a piacimento quando fa comodo.La scienza è giusto che sia mutabile, è opera dell'uomo, ma la Bibbia me l'hanno spacciata come verità divina. Non ricordo quando sono diventato ateo, fatto sta che il motivo è questo, non posso credere che un libro che rappresenterebbe la volontà di *** sia pieno di errori e incongruenze, mi sembra palese che sia tutto un'invenzione umana.
Non è che hanno cambiato idea in dieci anni, ne hanno impiegati 2.000, si chiama evoluzione di una dottrina.

Gli "errori ed incongruenze" in realtà sono nel fatto che le scritture vanno interpretate, qualche secolo addietro si poteva pensare fossero libri storici, attualmente si conviene che siano libri pieni di allusioni ed immagini allegoriche, con la notevole eccezione del qaram, scritto da una sola persona e contenete solo ordini.

Anch'io, religiosa e devota, so che il mondo non è stato creato 5771 anni fa e che Adamo ed Eva rappresentano l'evoluzione della specie umana da animale felice ed incosciente ad animale pensante e quindi, ahimè, infelice.

La volontà di D-o poi si manifesta in noi, non certo su dei pezzi di carta per quanto sacri.

Nelle scritture ci sono le regole di vita che vanno comunque interpretate e capite e mai prese alla lettera anche se sono cosciente che gli ortodossi di ogni credo e tutti i musulmani non interpretano alcunché.

Ma quello è un pensiero che non posso condividere, se il Signore ci ha dato l'intelletto e il libero arbitrio è logica conseguenza che le scritture non siano un manuale letterale.

Tra l'altro colgo l'occasione (e poi parto per le vacanze anch'io) per introdurre un argomento collegato.

Il proselitismo, che esiste in tutte le religioni tranne che nell'ebraismo.

Esso va in conflitto con il libero arbitrio, essendo la libera scelta dono e quindi volontà del Signore, far proselitismo è andare contro la Sua volontà e quindi essere in difetto (o peccato fate voi).

 
"non lo so,ancora" significa credere che un giorno, non precisato, forse domani, forse tra mille anni, la scienza risolvera' quel determinato problema, e' un'affermazione fondata sul nulla, semplicemente un atto di fede nella scienza, non dissimile da un atto di fede in un qualsiasi ***.
C'è una distinzione significativa ed evidentissima tra fede, quello che hai scritto tu, e fiducia, quello che ho scritto io. La fiducia è più una forma di ottimismo e di speranza. La fede è una cieca accettazione di qualcosa che potrebbe anche non esistere. Quando c'è da fidarsi della scienza, sei molto scettico, a quanto pare; eppure non esiti un momento ad affidarti all'idea di ***, ipotesi anch'essa fondata sul nulla, come dici tu. Eppure, se stessi male, non penso che per guarire ti rivolgeresti a ***, bensì a chi della scienza ha fatto la propria ragione di vita. Chissà perché, in quel caso, riporresti la fede più nella scienza che nel tuo ***.

 
"non lo so,ancora" significa credere che un giorno, non precisato, forse domani, forse tra mille anni, la scienza risolvera' quel determinato problema, e' un'affermazione fondata sul nulla, semplicemente un atto di fede nella scienza, non dissimile da un atto di fede in un qualsiasi ***.
Ma non ha senso avere fede nella scienza. La scienza e' uno strumento,un modo per comprendere le cose. Non e' la scienza che spiega le cose , ma sono gli uomini che la applicano.

 
C'è una distinzione significativa ed evidentissima tra fede, quello che hai scritto tu, e fiducia, quello che ho scritto io. La fiducia è più una forma di ottimismo e di speranza. La fede è una cieca accettazione di qualcosa che potrebbe anche non esistere. Quando c'è da fidarsi della scienza, sei molto scettico, a quanto pare; eppure non esiti un momento ad affidarti all'idea di ***, ipotesi anch'essa fondata sul nulla, come dici tu. Eppure, se stessi male, non penso che per guarire ti rivolgeresti a ***, bensì a chi della scienza ha fatto la propria ragione di vita. Chissà perché, in quel caso, riporresti la fede più nella scienza che nel tuo ***.
questo non si può sentire, se sei un credente *** non è un'ipotesi, tantomeno fondato sul nulla.

Per non parlare di ciò che hai scritto sulla medicina, andiamo non siamo nella preistoria. cosa credi che il papa e i preti non prendano il lisomucil per il mal di gola e via dicendo?? per favore..

 
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