Trovo offensivo sparare giudizi così sui cristiani in particolare e su chi ha fede in generale, io credo poi che tu ti confonda con l'aforisma "L'amore per la giustizia è in realtà la paura dell'ingiustizia"
Il fatto che per te sia impossibile amara D-o non significa che lo sia per altri, ma io non dico che tu sia limitato, semplicemente non hai fede e questo va bene, io ho fede ed anche questo va bene, non offendiamo per esprimere le nostre idee, non serve.
Non so, il proselitismo è vietato agli ebrei, gli altri che facciano ciò che credono, l'uccidere gli infedeli che non si convertono è scritto nel qaram.
E perché no? Abbiamo la stessa dignità di D-o e lui ci ha creati quindi ci ama come suoi figli, può darsi che abbia anche altri figli, quelli che noi definiremmo alieni, ma ciò non toglie che Lui sia nostro padre, quindi cosa c'è di più importante dei figli per un genitore? Nulla, ecco spiegato tutto, poi se non credi va bhè, come detto si tratta di opinioni.
E parliamo di offese, allora.
Mi sto strofinando le mani, credimi. Hai dall'altro capo della tastiera il classico bambino di fronte a una catasta di dolciumi, indeciso da che cosa iniziare.
L'offesa è, secondo il mio personalissimo punto di vista, elucubrare la ragione in favore di qualcosa che non si vede, non si sente e non si tocca. Ma c'è!
**devi avere fede**
Ti dirò ancora di più: avrei un barlume di compassione se detta ragione andasse a donnine direttamente a causa dei Suoi precetti, derivati quindi da lui, con sufficiente certezza.
Dico io: appare, mi dice "cosi', cosi' e cosà". Oppure prove scientifiche assolute dimostrano che i precetti cristiani derivano senza dubbio alcuno dal messaggio originale, in alcun modo storpiato, contestualizzato.
E invece (rullo di tamburi) il tutto viene metafisicamente ATTRIBUITO a lui, da duemila e pussa secoli di manipolazioni umane. Tremo al pensiero di cosa possa essere arrivato a noi dopo duemila secoli di nefandezze.
Duemila.
DUEMILA.
Di architettazioni. Di "interpretazioni" (in stile pidielle).
Dimmi, non è tutto questo offensivo? per la ragione, intendo?
Anche immergendomi nella fede, tuffandomi nella fede, come posso uscirne cerebralmente intatto e con il razionicinio salubre dopo aver oggettivamente assimilato ciò di cui sopra?
**devi aver fede, fratello.**
Ed ecco che l'offesa aumenta i suoi confini, assumendo le dimensioni di un pneumatico di un Land Rover. La mistificazione. La "fede".
Che cos'è la fede?
Amare qualcuno o qualcosa che non si vede, non si sente, non si tocca?
Credere nella salvezza?
Da chi?
Da cosa?
Ora ti dico che cosa penso.
Io credo che la vera fede consista nel salvarsi dal mondo idealizzato da ***.
Lo stesso *** misogino, carnefice, figlicida, genocida descritto nelle sacre scritture!
Oh, sì. Non esitiamo un secondo a condannare qualunque padre che faccia fuori un figlio, con qualsivoglia motivazione: aprite un giornale qualunque, e ditemi se non è vero.
Ma ecco che -tac!- tale atto diventa DIVINO se fatto da ***.
Diventa GIUSTO.
Il perchè, mi sfugge. Francamente, non sono mai riuscito a comprendere perchè il Signore abbia dovuto far soffrire cosi' suo figlio per salvare noialtri.
Non bastava comparire di fronte al popolo, azzittirli con qualche roba?
Manifestare una goccia del suo amore eterno, convertire all'istante tutto il mondo, e vivere nell'amore?
Stranamente, al nostro *** piacciono le cose complicate. Assai meglio prendere un povero Cristo (e mai tale termine fu appropriato), farlo prendere a pedate fino alla morte, e lavare i peccati con il suo sangue.
Tra parentesi, i peccati nella bibbia si lavano con il sangue.
Te ne sarai accorta, se l'hai letta.
Bene, io in questa gente non mi ci riconosco.
Non mi riconosco in un *** che ordina ad Abramo di uccidere il figlio, salvo poi dire "cucù! stavo scherzando", traumatizzando per sempre padre e figlio, solo per il gusto sadico e personale di vedere fino a che punto si spinge la cieca fede.
La cieca fede.
Non mi riconosco in un *** che crea l'umanità, ne osserva il risultato con la testa un po' inclinata, non ne è soddisfatto e sciacqua via il prodotto come fosse la classica strisciata di mèrda sulle mutande.
Non mi riconosco, guarda un po', neanche nel *** maschilista che umilia le donne e le ritiene implicitamente inferiori all'uomo. I risultati li abbiamo anche negli strascichi dei secoli, dove nella tua chiesa le maggiori cariche sono pur sempre riservate solo agli uomini. Adamo fu rovinato da (ta-dà!) una donna, e "******* eva" è entrato nel nostro lessico mica per niente.
Sei donna, dovresti avere una maggior comprensione di questo.
E a questo punto, arriva puntuale come il canone della rai la famosa frase ad effetto (ta-dà!):
Ma tu devi contestualizzare.
Ma tu non devi prendere x alla lettera.
Ma va interpretato.
E allora si parte alla ricerca di una costante che ci dia una chiave interpretativa sempre uguale dei fattori, e non affidata al capriccio. Perchè gli "atti impuri" diventano le seghe in base a l'interpretazione, in base agli usi e costumi dell'epoca in cui l'interpretatore vive.
E' meraviglioso, non trovi? tutto è interpretabile!
Però non posso interpretarlo da me. Ho bisogno di un interprete (//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif ), opportunamente canonizzato, che interpreti per me l'interpretabile.
E io devo attentermi alla sua interpretazione.
Ha del saffico, tutto ciò.
Potrei continuare fino a giovedì, ma qui mi fermo. Probabilmente ho già scritto troppo.
Volevo solo renderti chiaro come il concetto di offesa possa essere, come dire...interpretabile?