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Anche perchè tu che responsabilità avresti nel non dubitare della realtà, ma nell'avere fede in scritture antiche di millenni, tradotte decine e decine di volte in contesti sempre diversi?
Responsabilità nel senso di rispondere delle tue azioni a ***? Quindi è proprio una sorta di paura del giudizio insomma :asd
Io non dubiterei della realtà? Mah, hai davanti a te uno scettico che piu' scettico non si può...d'accordo, è millantato "credito" ma tanté non credo alla mondanità, non credo al benessere, non credo all'amore e non credo neppure al caso, tutte cose direi abbastanza evidenti nella vita quotidiana di ogni persona.

Comunque si "rispondo delle mie azioni davanti a ***": paura o non paura...massì puoi anche metterla così, quando mi chiameranno avrò la "paura" di alzarmi dal mio banco e dire sì sono stato io.

 
"Di cui si vantano molti credenti"

Questi molti credenti non sanno che Gesu' per corteggiarli ha fatto loro una promessa, senza di essa la fede non vale nulla, senza la resurrezione di Cristo, come ha giustamente spiegato il papa qualche settimana fa, la fede non vale niente.

Che poi è curioso, davvero ti allontani dalla spiritualità sfruttando come scusa il tuo occhio verso le altre persone? Quanti cristiani potrai mai conoscere che arrivano addirittura a "vantarsi" del proprio amore disinteressato? E di quanti tra questi sai con CERTEZZA cosa intendono? Sei così sicurodi aver colto tutte le sfumature della spiritualità di tutte le persone credenti che hai incontrato?

E tu quanta gente cattiva hai incontrato per poter arrivare ad una generalizzazione come "Detto francamente, dico che l'uomo è portato al male per...esperienza. ". Non capisco: tu compi delle osservazioni e riesci a dedurre come sia l'intero genere umano e io non posso riportare la mia esperienza diretta, senza, per altro, pretese di generalizzazione. Osservazioni che, inoltre, non sminuiscono il credere in una religione, al contrario delle tue, che descrivono un credente che crede unicamente perché interessato.

continuando, io non parlo di razionalità nel senso mondano del termine, ma nel senso consequenziale. Il cristianesimo "fila", specialmente se confrontato e amalgamato alla vita. E' una struttura solida che si regge su dogmi da accettare, questi dogmi sono certamente passibili di razionalizzazione e scetticismo, ma dopotutto se anche i dogmi fossero assolutamente splendenti di ragione e chiarezza dove sarebbe il problema della scelta? E la libertà dell'uomo dove andrebbe finire, costretto a convenire di un evidenza metafisica fondamentale?

Probabilmente, e qui ci metto un po' di interpretazione personale, il fatto che il cristianesimo abbia molti misteri è solo un modo per arricchire il merito dell'uomo.
Se parli di senso "consequenziale", allora tanto vale credere che il riscaldamento globale sia dovuto all'aumento dei pirati dal 1700 ad oggi e, per aumentare il merito di chi crede, poni alla base il dogma che vuole che i pirati producano calore. Il discorso fila, soprattutto se amalgamato nella vita, visto l'adagio popolare per cui "non ci sono più le mezze stagioni".

Instrumentum regnii? E perchè no, può essere utilizzata anche per quello, certo.
Dal mio punto di vista non è esattamente un merito né un vanto. Interessante è però il rapporto trilaterale che si viene ad instaurare tra chi regna (poiché prende in giro i sudditi consapevolmente), il clero (strumento, più o meno consapevole della presa in giro) e i sudditi (presi in giro, consapevoli di essere pesi in giro ma abbagliati dalla ricompensa contenuta nella presa in giro).

 
Trovo offensivo sparare giudizi così sui cristiani in particolare e su chi ha fede in generale, io credo poi che tu ti confonda con l'aforisma "L'amore per la giustizia è in realtà la paura dell'ingiustizia"
Il fatto che per te sia impossibile amara D-o non significa che lo sia per altri, ma io non dico che tu sia limitato, semplicemente non hai fede e questo va bene, io ho fede ed anche questo va bene, non offendiamo per esprimere le nostre idee, non serve.

Non so, il proselitismo è vietato agli ebrei, gli altri che facciano ciò che credono, l'uccidere gli infedeli che non si convertono è scritto nel qaram.

E perché no? Abbiamo la stessa dignità di D-o e lui ci ha creati quindi ci ama come suoi figli, può darsi che abbia anche altri figli, quelli che noi definiremmo alieni, ma ciò non toglie che Lui sia nostro padre, quindi cosa c'è di più importante dei figli per un genitore? Nulla, ecco spiegato tutto, poi se non credi va bhè, come detto si tratta di opinioni.
E parliamo di offese, allora.

Mi sto strofinando le mani, credimi. Hai dall'altro capo della tastiera il classico bambino di fronte a una catasta di dolciumi, indeciso da che cosa iniziare.

L'offesa è, secondo il mio personalissimo punto di vista, elucubrare la ragione in favore di qualcosa che non si vede, non si sente e non si tocca. Ma c'è!

**devi avere fede**

Ti dirò ancora di più: avrei un barlume di compassione se detta ragione andasse a donnine direttamente a causa dei Suoi precetti, derivati quindi da lui, con sufficiente certezza.

Dico io: appare, mi dice "cosi', cosi' e cosà". Oppure prove scientifiche assolute dimostrano che i precetti cristiani derivano senza dubbio alcuno dal messaggio originale, in alcun modo storpiato, contestualizzato.

E invece (rullo di tamburi) il tutto viene metafisicamente ATTRIBUITO a lui, da duemila e pussa secoli di manipolazioni umane. Tremo al pensiero di cosa possa essere arrivato a noi dopo duemila secoli di nefandezze.

Duemila.

DUEMILA.

Di architettazioni. Di "interpretazioni" (in stile pidielle).

Dimmi, non è tutto questo offensivo? per la ragione, intendo?

Anche immergendomi nella fede, tuffandomi nella fede, come posso uscirne cerebralmente intatto e con il razionicinio salubre dopo aver oggettivamente assimilato ciò di cui sopra?

**devi aver fede, fratello.**

Ed ecco che l'offesa aumenta i suoi confini, assumendo le dimensioni di un pneumatico di un Land Rover. La mistificazione. La "fede".

Che cos'è la fede?

Amare qualcuno o qualcosa che non si vede, non si sente, non si tocca?

Credere nella salvezza?

Da chi?

Da cosa?

Ora ti dico che cosa penso.

Io credo che la vera fede consista nel salvarsi dal mondo idealizzato da ***.

Lo stesso *** misogino, carnefice, figlicida, genocida descritto nelle sacre scritture!

Oh, sì. Non esitiamo un secondo a condannare qualunque padre che faccia fuori un figlio, con qualsivoglia motivazione: aprite un giornale qualunque, e ditemi se non è vero.

Ma ecco che -tac!- tale atto diventa DIVINO se fatto da ***.

Diventa GIUSTO.

Il perchè, mi sfugge. Francamente, non sono mai riuscito a comprendere perchè il Signore abbia dovuto far soffrire cosi' suo figlio per salvare noialtri.

Non bastava comparire di fronte al popolo, azzittirli con qualche roba?

Manifestare una goccia del suo amore eterno, convertire all'istante tutto il mondo, e vivere nell'amore?

Stranamente, al nostro *** piacciono le cose complicate. Assai meglio prendere un povero Cristo (e mai tale termine fu appropriato), farlo prendere a pedate fino alla morte, e lavare i peccati con il suo sangue.

Tra parentesi, i peccati nella bibbia si lavano con il sangue.

Te ne sarai accorta, se l'hai letta.

Bene, io in questa gente non mi ci riconosco.

Non mi riconosco in un *** che ordina ad Abramo di uccidere il figlio, salvo poi dire "cucù! stavo scherzando", traumatizzando per sempre padre e figlio, solo per il gusto sadico e personale di vedere fino a che punto si spinge la cieca fede.

La cieca fede.

Non mi riconosco in un *** che crea l'umanità, ne osserva il risultato con la testa un po' inclinata, non ne è soddisfatto e sciacqua via il prodotto come fosse la classica strisciata di mèrda sulle mutande.

Non mi riconosco, guarda un po', neanche nel *** maschilista che umilia le donne e le ritiene implicitamente inferiori all'uomo. I risultati li abbiamo anche negli strascichi dei secoli, dove nella tua chiesa le maggiori cariche sono pur sempre riservate solo agli uomini. Adamo fu rovinato da (ta-dà!) una donna, e "******* eva" è entrato nel nostro lessico mica per niente.

Sei donna, dovresti avere una maggior comprensione di questo.

E a questo punto, arriva puntuale come il canone della rai la famosa frase ad effetto (ta-dà!):

Ma tu devi contestualizzare.

Ma tu non devi prendere x alla lettera.

Ma va interpretato.

E allora si parte alla ricerca di una costante che ci dia una chiave interpretativa sempre uguale dei fattori, e non affidata al capriccio. Perchè gli "atti impuri" diventano le seghe in base a l'interpretazione, in base agli usi e costumi dell'epoca in cui l'interpretatore vive.

E' meraviglioso, non trovi? tutto è interpretabile!

Però non posso interpretarlo da me. Ho bisogno di un interprete (//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif ), opportunamente canonizzato, che interpreti per me l'interpretabile.

E io devo attentermi alla sua interpretazione.

Ha del saffico, tutto ciò.

Potrei continuare fino a giovedì, ma qui mi fermo. Probabilmente ho già scritto troppo.

Volevo solo renderti chiaro come il concetto di offesa possa essere, come dire...interpretabile?

 
E tu quanta gente cattiva hai incontrato per poter arrivare ad una generalizzazione come "Detto francamente, dico che l'uomo è portato al male per...esperienza. ". Non capisco: tu compi delle osservazioni e riesci a dedurre come sia l'intero genere umano e io non posso riportare la mia esperienza diretta, senza, per altro, pretese di generalizzazione. Osservazioni che, inoltre, non sminuiscono il credere in una religione, al contrario delle tue, che descrivono un credente che crede unicamente perché interessato.

Io di gente veramente cattiva ne ho incontrata veramente poca, ma per esperienza so che tra *** e il mondo l'essere umano è sempre portato a propendere per il mondo, anche guardando alla mia interiorità. Tra la povertà e la ricchezza l'uomo sceglie la ricchezza, tra il potere e la sudditanza l'uomo sceglie il potere e così via. Ma d'altronde lo dimostra il semplice fatto che la percentuale di Santi sia nucleare rispetto a quella di "persone normali". Come vedi è un esperienza molto semplice che posso tranquillamente allargare ad una gran massa di individui senza timore di prendere un chissà quale granchio, ci sono anche abbastanza biografie, battaglie guerre massacri tradimenti e crocifissioni a confermarmi che non è una novità del 2011 ma dura da un po' di tempo...

Inoltre, sempre parlando a rigore della religione cristiana, affinchè non si cada in eresia l'uomo in sè deve essere considerato propenso al male...E' una dottrina principale del cristianesimo e della salvezza.

. Osservazioni che, inoltre, non sminuiscono il credere in una religione, al contrario delle tue, che descrivono un credente che crede unicamente perché interessato.
un credente che non crede poichè disinteressato è un idiota o un ipocrita. Non so dove l'hai presa l'idea che la fede sia fatta di disinteresse perchè NON è così, mai lo è stato e mai lo sarà. La religione è CONVENIENZA.

Se parli di senso "consequenziale", allora tanto vale credere che il riscaldamento globale sia dovuto all'aumento dei pirati dal 1700 ad oggi e, per aumentare il merito di chi crede, poni alla base il dogma che vuole che i pirati producano calore. Il discorso fila, soprattutto se amalgamato nella vita, visto l'adagio popolare per cui "non ci sono più le mezze stagioni".
Spero tu comprenda che il paragone non sia propriamente esatto, innanzitutto perché noi NON sappiamo che l'aumenti dei pirati del 1700 ha aumentato la temperatura all'interno dell'atmosfera terrestre e in secundis perchè un Dogma sperimentabile e quindi scientificamente e fattualmente confutabile da un momento all'altro non è piu' un dogma.

Dal mio punto di vista non è esattamente un merito né un vanto. Interessante è però il rapporto trilaterale che si viene ad instaurare tra chi regna (poiché prende in giro i sudditi consapevolmente), il clero (strumento, più o meno consapevole della presa in giro) e i sudditi (presi in giro, consapevoli di essere pesi in giro ma abbagliati dalla ricompensa contenuta nella presa in giro).
Per te Cartman è tutto curioso e interessante. Questo mi rallegra perché mi sembra che l'argomento religioso appassioni piu' te che me, dal canto mio sono cose scontate. E' un po' umiliante sentire definire la propria religione come una "presa in giro", ma non te ne do colpa considerato che non hai probabilmente alcun reale rispetto verso la religione, e almeno in questo caso sarebbe da premiare la coerenza.

L'offesa è, secondo il mio personalissimo punto di vista, elucubrare la ragione in favore di qualcosa che non si vede, non si sente e non si tocca. Ma c'è!
Dicevano la stessa cosa i nostri antenati parlando del vento, del magnetismo e dei virus...

Non bastava comparire di fronte al popolo, azzittirli con qualche roba?Manifestare una goccia del suo amore eterno, convertire all'istante tutto il mondo, e vivere nell'amore?
E giustamente, dev'essere *** a regalarti la felicità eterna così non devi manco fare lo sforzo. Ma che razza di ragionamento...

Non mi riconosco in un *** che ordina ad Abramo di uccidere il figlio, salvo poi dire "cucù! stavo scherzando", traumatizzando per sempre padre e figlio, solo per il gusto sadico e personale di vedere fino a che punto si spinge la cieca fede.La cieca fede.
Quella è una delle parti piu' belle della Bibbia, altroché. Kieerkegard tra i tanti l'ha spolpata benissimo ed ha un significante densissimo di fiducia e rispetto tra l'uomo e ***. Se per esempio me lo venissi a chiedere ti risponderei che, nel caso me lo chiedesse ***, certo leggermente titubante ma mio figlio lo ammazzerei.

Non mi riconosco in un *** che crea l'umanità, ne osserva il risultato con la testa un po' inclinata, non ne è soddisfatto e sciacqua via il prodotto come fosse la classica strisciata di mèrda sulle mutande (??????)
31 *** vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

Non mi riconosco, guarda un po', neanche nel *** maschilista che umilia le donne e le ritiene implicitamente inferiori all'uomo. I risultati li abbiamo anche negli strascichi dei secoli, dove nella tua chiesa le maggiori cariche sono pur sempre riservate solo agli uomini. Adamo fu rovinato da (ta-dà!) una donna, e "******* eva" è entrato nel nostro lessico mica per niente.Sei donna, dovresti avere una maggior comprensione di questo.
La "parità" (parità piu' ta e meno pari) è una storia relativamente nuova nella storia del mondo, e ti dirò a dispetto di millenni di patriarcato non ha portato certo a tutta questa valorizzazione della donna, anzi e scusami se sono franco: mai viste tante troie in una botta sola. Il cristianesimo chiede alla donna una condotta moderata e la massima fedeltà verso lo sposo e la massima cura del nucleo familiare, in cambio riceve l'obbligo di essere amata, onorata e rispettata. Per quanto mi riguarda se c'è qualcosa che preserva veramente la dignità femminile quella è la religione in cui credo. Laicamente parlando, sul serio, vedo solo chiacchiere.

E allora si parte alla ricerca di una costante che ci dia una chiave interpretativa sempre uguale dei fattori, e non affidata al capriccio. Perchè gli "atti impuri" diventano le seghe in base a l'interpretazione, in base agli usi e costumi dell'epoca in cui l'interpretatore vive.

E' meraviglioso, non trovi? tutto è interpretabile!

Però non posso interpretarlo da me. Ho bisogno di un interprete ( ), opportunamente canonizzato, che interpreti per me l'interpretabile.

E io devo attentermi alla sua interpretazione.

Ha del saffico, tutto ciò.

Potrei continuare fino a giovedì, ma qui mi fermo. Probabilmente ho già scritto troppo.

Volevo solo renderti chiaro come il concetto di offesa possa essere, come dire...interpretabile?
Ma veramente tu puoi interpretare come ti pare, specialmente nel nostro periodo dove c'è gente che vuole Gesu' gay. Puoi seriamente interpretare la Bibbia alla bell e meglio, l'importante è che lo fai nell'ambito della fede in Cristo e nella sua chiesa, e laddove nascono scontri di interpretazione bisogna tenere a mente il dialogo, tenere a mente di foldare dinanzi ai dogmi ed solo molto dopo l'aut-aut.

 
Io di gente veramente cattiva ne ho incontrata veramente poca, ma per esperienza so che tra *** e il mondo l'essere umano è sempre portato a propendere per il mondo, anche guardando alla mia interiorità. Tra la povertà e la ricchezza l'uomo sceglie la ricchezza, tra il potere e la sudditanza l'uomo sceglie il potere e così via. Ma d'altronde lo dimostra il semplice fatto che la percentuale di Santi sia nucleare rispetto a quella di "persone normali". Come vedi è un esperienza molto semplice che posso tranquillamente allargare ad una gran massa di individui senza timore di prendere un chissà quale granchio, ci sono anche abbastanza biografie, battaglie guerre massacri tradimenti e crocifissioni a confermarmi che non è una novità del 2011 ma dura da un po' di tempo...Inoltre, sempre parlando a rigore della religione cristiana, affinchè non si cada in eresia l'uomo in sè deve essere considerato propenso al male...E' una dottrina principale del cristianesimo e della salvezza.
La dottrina principale del cristianesimo a mio avviso non è una statistica valida per ritenere l'uomo tendente al male. Che poi non si capisce perché tenda la male se sceglie di non essere povero. D'altra parte, io ti potrei dire che per esperienza il credente crede disinteressatamente. Rimane il fatto che consideri validi le tue esperienze e non le mie. Soprattutto, rimane il fatto che non puoi dire che l'uomo tende al male senza ricorrere a dogmi o strumenti simili.

un credente che non crede poichè disinteressato è un idiota o un ipocrita. Non so dove l'hai presa l'idea che la fede sia fatta di disinteresse perchè NON è così, mai lo è stato e mai lo sarà. La religione è CONVENIENZA.
Mi piacere sentirlo dire da un credente (almeno sembri tale da come parli). Hai pensato però che magari sei tu a credere per convenienza e che non puoi svolgere questo discorso necessariamente per tutti gli altri credenti di qualsiasi altra religione?

Spero tu comprenda che il paragone non sia propriamente esatto, innanzitutto perché noi NON sappiamo che l'aumenti dei pirati del 1700 ha aumentato la temperatura all'interno dell'atmosfera terrestre e in secundis perchè un Dogma sperimentabile e quindi scientificamente e fattualmente confutabile da un momento all'altro non è piu' un dogma.
Io infatti non ho detto che il dato va verificato. Ho detto che bisogna crederci e basta e proprio nel crederci e basta sta il merito (applicando quello che hai spiegato tu). Non sappiamo neanche se esista una qualche divinità, molti tuttavia ci credono lo stesso. Forse, però, il "consequenziale" ti piace a proposito della religione mentre per altre cose no.

Per te Cartman è tutto curioso e interessante. Questo mi rallegra perché mi sembra che l'argomento religioso appassioni piu' te che me, dal canto mio sono cose scontate. E' un po' umiliante sentire definire la propria religione come una "presa in giro", ma non te ne do colpa considerato che non hai probabilmente alcun reale rispetto verso la religione, e almeno in questo caso sarebbe da premiare la coerenza.
Ora la metti sul personale ma se io rispetto una o più religioni e, eventualmente, quali rispetto e quanto è affar mio e non è oggetto della discussione. Per altro, non ho definito la tua religione una presa in giro (anche perché ignoro quale sia la tua religione), sei tu che hai detto che il credente crede per convenienza e che la religione può essere uno strumento per regnare: questo implica che il regnante è conscio dell'uso strumentale che fa, più o meno conscio deve essere anche il clero e più o meno consci devono essere i sudditi/credenti, i quali si vogliono sentir dire qualcosa e ci credono. Insomma, si fanno prendere in giro più o meno coscientemente. Tu, d'altra parte, non hai contraddetto il mio discorso.

 
La dottrina principale del cristianesimo a mio avviso non è una statistica valida per ritenere l'uomo tendente al male. Che poi non si capisce perché tenda la male se sceglie di non essere povero. D'altra parte, io ti potrei dire che per esperienza il credente crede disinteressatamente. Rimane il fatto che consideri validi le tue esperienze e non le mie. Soprattutto, rimane il fatto che non puoi dire che l'uomo tende al male senza ricorrere a dogmi o strumenti simili.
Allora forse non mi sono spiegato bene. Non dico che l'uomo è tendente al male PERCHE' lo dice la dottrina cristiana, lo dico perché vivendo con gli altri e con me stesso ho preso nota di come L'IDOLATRIA vinca sulla RELIGIONE e di come il pensiero dominante dell'uomo sia l'egoismo e non l'altruismo. Il solo fatto che l'uomo in quanto animale è completamente dedito con tutta l'anima all'istinto di conservazione dovrebbe farti riflettere circa l'instintività umana. Mi chiarisco ulteriormente: non sto dicendo che l'uomo è tutto male, sto dicendo che su una bilancia di bene e di male l'ago pende leggermente verso il male: ti posso portare a riprova tutti i mali della storia dell'uomo. Ma che dico, posso portarti a riprova tutti i telegiornali del mondo che ogni giorno vanno in tivu'. Se credi che l'uomo sia buono sei un illuso ed hai una fiducia nel genere umano quella sì, veramente cieca, perché hai davanti un evidenza sulla quale non vedo come tu possa controbattere.

Dicendo che l'uomo è tendenzialmente buono in un certo senso inoltre ti vanti della tua tendenza al bene, ma nel momento stesso in cui ti farai un esame di coscienza riconoscerai che tra le poche cose buone, propositi et varia che hai fatto in vita tua sono in minoranza quelle che hanno davvero dato frutto, e sono in maggioranza quelle che sono diventate fuffa. L'uomo. Non. E'. Buono.

...Ma se ancora vuoi credere il contrario fa pure, tuttavia, almeno quando siamo in ambito antropologico, devi portare delle prove: io ho la storia ed il presente dalla mia parte. Aspetto i tuoi argomenti.

Che poi non si capisce perché tenda la male se sceglie di non essere povero.
Intendevo arricchimento di beni materiali contro la libertà da questi. La povertà è una virtu', la ricchezza no. Tutto li.

Mi piacere sentirlo dire da un credente (almeno sembri tale da come parli). Hai pensato però che magari sei tu a credere per convenienza e che non puoi svolgere questo discorso necessariamente per tutti gli altri credenti di qualsiasi altra religione?
...Proprio non ci arrivi eh.

Questa non è un interpretazione mia. Questo è il cristianesimo.

La gente crede in Gesu' perchè Gesu' ha promesso qualcosa alla gente: se gesu' non promettesse nessuno crederebbe.

E' così e basta, chi ti ha detto il contrario non sa quello in cui crede o probabilmente intendeva un altra cosa. Non è un fatto che dico io, è questo il cristianesimo.

Io infatti non ho detto che il dato va verificato. Ho detto che bisogna crederci e basta e proprio nel crederci e basta sta il merito (applicando quello che hai spiegato tu). Non sappiamo neanche se esista una qualche divinità, molti tuttavia ci credono lo stesso. Forse, però, il "consequenziale" ti piace a proposito della religione mentre per altre cose no.
Stai cambiando le carte in tavola: se trecento anni fa qualcuno avesse scritto un libro dove spiega che i pirati provocano calore adducendo come fondamento il dogma che i pirati provocano calore ALLORA saremmo stati qui a dibattere circa le ricerche di scienzioidi del calore che avessero eventualmente studiato un tal fenomeno. Il concetto è semplice. Se gli scienzioidi poi portassero prove inconfutabili della non esistenza dei pirati che sprigionano calore allora toccherebbe O ad un altro Dogma ti salvare la faccia della teoria O al credente di lasciar perdere.

Tu vedi l'irrazionale, ma sei il primo non procedere scientificamente e per gradi.

F. Bacone (Il nuovo organo) potrebbe darti qualche dritta a riguardo.

Ora la metti sul personale ma se io rispetto una o più religioni e, eventualmente, quali rispetto e quanto è affar mio e non è oggetto della discussione. Per altro, non ho definito la tua religione una presa in giro (anche perché ignoro quale sia la tua religione), sei tu che hai detto che il credente crede per convenienza e che la religione può essere uno strumento per regnare: questo implica che il regnante è conscio dell'uso strumentale che fa, più o meno conscio deve essere anche il clero e più o meno consci devono essere i sudditi/credenti, i quali si vogliono sentir dire qualcosa e ci credono. Insomma, si fanno prendere in giro più o meno coscientemente. Tu, d'altra parte, non hai contraddetto il mio discorso.
ancora "si fanno prendere in giro"? XD Se la religione è vera nessuno si fa prendere in giro da nessuno, il problema non si pone, mi segui xD?

Il "rè", "i sacerdoti" e "il popolo" possono fare quello che gli pare se *** esiste non viene preso in giro proprio nessuno.

 
Se per esempio me lo venissi a chiedere ti risponderei che, nel caso me lo chiedesse ***, certo leggermente titubante ma mio figlio lo ammazzerei.
Ero in procinto di preparare un multi-quote dettagliato per l'intero post, ma questo mi ha fatto decidere altrimenti.

Non credo che ci sia altro da aggiungere.

L'unica cosa che mi sento di consigliare è la terapia psichiatrica. E credimi, mio buon amico, lo dico senza intenzione di flammare.

La mia speranza è che un giorno, per un motivo o per l'altro, tu non senta nella tua testolina una voce che ti inciti nel nome di *** a far fuori tizio anzichè caio.

La frase finisce in firma più per interesse scientifico che per altro. Non come trofeo goliardico a testimonianza del "io c'ero", piuttosto come eterno monito ai lettori nei confronti di gente come voialtri, che vi riempite la bocca di parole come "Amore".

Detto questo, la mia giornata è un po' più triste oggi.

 
Aggiungo che non me ne vergogno affatto seppur spero che non accada. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png

Ti consiglio di riflettere su quello che ti ho detto e non di leggerla attraverso i tuoi pre-concetti piu' o meno moralizzanti, leggiti il passo direttamente dalla Bibbia per capire quello che c'è veramente dietro un gesto del genere.

 
Ero in procinto di preparare un multi-quote dettagliato per l'intero post, ma questo mi ha fatto decidere altrimenti.Non credo che ci sia altro da aggiungere.

L'unica cosa che mi sento di consigliare è la terapia psichiatrica. E credimi, mio buon amico, lo dico senza intenzione di flammare.

La mia speranza è che un giorno, per un motivo o per l'altro, tu non senta nella tua testolina una voce che ti inciti nel nome di *** a far fuori tizio anzichè caio.

La frase finisce in firma più per interesse scientifico che per altro. Non come trofeo goliardico a testimonianza del "io c'ero", piuttosto come eterno monito ai lettori nei confronti di gente come voialtri, che vi riempite la bocca di parole come "Amore".

Detto questo, la mia giornata è un po' più triste oggi.
Mi sono perso il pezzo della discussione.

Aggiungo che non me ne vergogno affatto seppur spero che non accada. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.pngTi consiglio di riflettere su quello che ti ho detto e non di leggerla attraverso i tuoi pre-concetti piu' o meno moralizzanti, leggiti il passo direttamente dalla Bibbia per capire quello che c'è veramente dietro un gesto del genere.
Hai veramente detto ciò? Io sono ***, ammazza tuo figlio.

No, davvero non ho parole //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/facepalm2.png

 
Dimostramelo e posso farci un pensierino.

Chiudete la mente fino a questo punto, davvero se voi aveste la certezza che *** esiste e che vuole il vostro bene non obbedireste?

Obiezione di coscienza, lodevole, non dico neanche sbagliata, ma solo perchè mi affido totalmente a qualcosa effettivamente piu' grande di me non vuol dire che io sia pazzo.

 
Aggiungo che non me ne vergogno affatto seppur spero che non accada. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.pngTi consiglio di riflettere su quello che ti ho detto e non di leggerla attraverso i tuoi pre-concetti piu' o meno moralizzanti, leggiti il passo direttamente dalla Bibbia per capire quello che c'è veramente dietro un gesto del genere.
No grazie, preferisco immergermi nei miei pre-concetti moralizzanti ed evitare di far fuori chicchessia, fosse pure il Cristo in persona a comandarmelo.

Ascolta: fatti legare i dotti deferenti. Si chiama vasectomia, un giorno o due di ospedale e passa la paura.

Sul serio.

Sono tremendamente serio.

Immagina se per sbaglio fai un figlio con qualche poveraccia e per sbaglio avessi un'allucinazione con tanto di Iddio che ti comanda di far fuori il pupo.

 
Se vedessi *** in sogno, durante una passeggiata o chessò certamente non correrei ad ammazzare mio figlio, interpellerei *** ed anche dopo il discorso mi farei seguire da uno psicologo per un po' di tempo.

Se però l'evidenza si fa troppo evidente non posso far altro che prenderne atto.

 
Se vedessi *** in sogno, durante una passeggiata o chessò certamente non correrei ad ammazzare mio figlio, interpellerei *** ed anche dopo il discorso mi farei seguire da uno psicologo per un po' di tempo. Se però l'evidenza si fa troppo evidente non posso far altro che prenderne atto.
Tu hai la minima, flebile e approssimativa idea di che cosa voglia dire avere un figlio?

Hai la più pallida idea di che cosa sia l'amore verso di lui?

Io lascio la palla ad altri. Sono sinceramente stupefatto.

L'unico augurio che ti faccio è che tu un giorno possa rinsavire. Ma ne dubito.

 
L'uomo religioso, "il cavaliere della fede" per eccellenza è incarnato da Abramo. Abramo, il padre dei credenti, primo patriarca del popolo ebraico, vive fino a settanta anni nel rispetto della legge morale. Solo allora viene premiato da *** col miracolo di ricevere un figlio, Isacco, da Sara, la moglie ormai anziana, e vede dunque appagato il desiderio tanto vivamente sentito di avere una discendenza legittima. Ma ***, per mettere alla prova la sua fede, gli ordina di sacrificare a lui questo figlio, il suo unico figlio. Abramo non esita a intraprendere il sacrificio e decide di fare eccezione alla legge morale che prescrive di non uccidere. Sennonché, all’ultimo momento, interviene l’Angelo del Signore e ferma la sua mano che sta per immolare Isacco. Abramo quindi calpesta i valori dell'etica, comportandosi da credente e non da buon padre perché l'unica giustificazione per il suo gesto sarebbe stata ascrivibile alla volontà divina.

Tu hai la minima, infima idea di cosa significhi essere creature di ***?

Ce l'hai?

 
Se hai cose intelligenti da dire ti pregherei di dirle, altrimenti puoi anche smettere di sputare sentenze.
http://it.wikipedia.org/wiki/S%C3%B8ren_Kierkegaard

Non so, prova con lui, magari spiega meglio di me...
Ascolta, figliolo: l'intelligenza abbiamo smesso di usarla quando hai dichiarato a pieni cogliòni che avresti fatto fuori tuo figlio dietro preciso ordine divino.

Il resto è materia psichiatrica, e credo che ne convenga chiunque legga questa discussione.

 


---------- Post added at 15:43:00 ---------- Previous post was at 15:41:34 ----------

 




Tu hai la minima, infima idea di cosa significhi essere creature di ***? Ce l'hai?
No, perchè non vi è alcuna prova che lo siamo.

E anche lo fossimo, ributterei in faccia al *** che mi ha creato tutto il mio sdegno nel momento in cui mi chiedesse di far fuori il sangue del mio sangue, per qualsivoglia motivo.

 
Non rispondo agli insulti solo perché rischierei l'ennesimo cartellino, ma sappi che sono abbastanza irascibile su questo particolare argomento. Ripeto, ti prego di evitare di spostare il discorso sul tuo disgusto nei miei confronti perché evidenzia solo la tua pochezza...esistenziale?

No, perchè non vi è alcuna prova che lo siamo.E anche lo fossimo, ributterei in faccia al *** che mi ha creato tutto il mio sdegno nel momento in cui mi chiedesse di far fuori il sangue del mio sangue, per qualsivoglia motivo.
Vi è la prova nel momento in cui ti parla. E ributtargli in faccia qualcosa di così tremendo è perfettamente comprensibile, ma è solo una prova di profondo rancore nei suoi confronti. Una tale rabbia contro un "qualcosa che non si vede non si sente e non si tocca" non è così normale ragazzo, ti consiglio un buono psicanalista se ti va

 
Vi è la prova nel momento in cui ti parla. E ributtargli in faccia qualcosa di così tremendo è perfettamente comprensibile, ma è solo una prova di profondo rancore nei suoi confronti. Una tale rabbia contro un "qualcosa che non si vede non si sente e non si tocca" non è così normale ragazzo, ti consiglio un buono psicanalista se ti va
Vedi, mio unto amico, il rancore non è affatto verso di lui. Non si vede, non si sente, non si tocca.

E a dire il vero, non si tratta neanche di rancore.

La mia "perplessità" è verso ciò che il suo fan-club ha forgiato. Nella fattispecie, una persona che dichiara di (forse non è ben chiaro il concetto) essere-disposto-a-uccidere-il-suo-figliolo-dietro-diretto-ordine-di-***.

Non è neanche perplessità. E' paura fottuta! Perchè tra dieci anni potresti fare una roba del genere, perchè nel tuo cranio, nel bel mezzo delle ossa occipitali, sentiresti una voce che ti dice di farlo!

E se la voce ti comanda di far fuori più persone anzichè una (mi vorrai mica dire che esiste una differenza, no? tra uno e cento, intendo: è pur sempre un ordine divino!) diventi un pericolo pubblico, e la fede va assecondata, siamo d'accordo, ognuno è libero di predicare ciò che più gli piace e anche su questo siamo d'accordo, ma quando nel 2011 si parla di versare eventuale sangue perchè *** lo ordina la faccenda cambia, e il mio psicoanalista ne converrebbe senza dubbio.

Ai posteri l'ardua sentenza.

 
essere-disposto-a-uccidere-il-suo-figliolo-dietro-diretto-ordine-di-***.Non è neanche perplessità. E' paura fottuta! Perchè tra dieci anni potresti fare una roba del genere, perchè nel tuo cranio, nel bel mezzo delle ossa occipitali, sentiresti una voce che ti dice di farlo!

E se la voce ti comanda di far fuori più persone anzichè una (mi vorrai mica dire che esiste una differenza, no? tra uno e cento, intendo: è pur sempre un ordine divino!) diventi un pericolo pubblico, e la fede va assecondata, siamo d'accordo, ognuno è libero di predicare ciò che più gli piace e anche su questo siamo d'accordo, ma quando nel 2011 si parla di versare eventuale sangue perchè *** lo ordina la faccenda cambia, e il mio psicoanalista ne converrebbe senza dubbio.

Ai posteri l'ardua sentenza.

Se vedessi *** in sogno, durante una passeggiata o chessò certamente non correrei ad ammazzare mio figlio, interpellerei *** ed anche dopo il discorso mi farei seguire da uno psicologo per un po' di tempo.
Se però l'evidenza si fa troppo evidente non posso far altro che prenderne atto.

Yawn.

 
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