Premetto di essere una fan della serie da, ormai, 13 anni. Ho giocato a tutti i capitoli rilasciati finora. Ho amato i primi giochi (1,2,3), come leggete dal mio nick, adoro il code:veronica, ho rigiocato con piacere il Rebirth ed è stato bello fare un passo indietro con RE 0, sono rimasta colpita dalle innovazioni apportate a RE4, RE5 mi ha divertita molto e sto giocando a RE6. Da fan della serie, non ho potuto non notare il cambiamento dal vecchio stile prettamente “survival horror” a quello “action” più recente. Leggo in continuazione commenti degli inguaribili nostalgici che non fanno che ripetere quanto fossero belli i primi Resident Evil, quanto fosse bello girare per ville infestate alla ricerca di chiavi arrugginite o emblemi di famiglia per aprire vecchie porte in legno che sbarrano il cammino, quanto manchino i cari, vecchi, lamentosi e striscianti zombie…tutto molto commovente ma…obsoleto ormai. I cari nostalgici non si rendono conto che già con gli ultimi RE prima del 4 non si faceva che ripetere la stessa cosa. Vecchie ville/incidenti ai laboratori/fuga del virus/contaminazione/Tyrant di turno/meccanismo di autodistruzione e conseguente fuga prima del count down. Emozionante, indubbiamente. Ma già allora, all’ennesima volta, tutto ciò cominciava a puzzare di stantio come la carne degli zombie in putrefazione. Ragionandoci su, ci si rende conto che i capitoli ritenuti dai più “i migliori”, girano tutti attorno a Raccoon City. Lo Zero con la missione del team Bravo, il primo RE con il team Alpha alla ricerca del team Bravo, il 2 con Claire alla ricerca di Chris che è via per dimostrare la colpevolezza dell’Umbrella nell’incidente, il 3 con la fuga di Jill che è stata l’ultima della STARS ad abbandonare la città, il code:veronica che vede, finalmente il ricongiungimento tra Chris e Claire. Quelli della CAPCOM se ne sono accorti e per cercare di consolare gli orfani di Raccoon City ci hanno rifilato Operation Raccoon City sapendo che, in molti, sentendo nominare “Raccoon City” avrebbero fiutato odore del passato, avrebbero acquistato il gioco per rivivere le emozioni che hanno contribuito ad animare la propria infanzia/adolescenza. E invece no! No, grazie. Non ne posso più di Raccoon City. Lasciatela riposare in pace tra le sue macerie ringraziando per le emozioni che ci ha regalato e, se proprio non riusciamo a farne a meno, rigiochiamo i vecchi giochi ma il passato è passato e come tale (purtroppo, per alcuni) non tornerà più. Raccoon City è come l’orsetto vecchio e rammendato di cui non ci si vuole liberare ma che, ormai ha fatto il suo tempo. I protagonisti che abbiamo imparato ad amare erano, alla loro prima esperienza, più giovani (alcuni di molto, ormai) e inesperti. Erano semplici poliziotti, abituati ad affrontare ladri e assassini. Erano poliziotti al primo giorno di lavoro. Erano semplici cittadini. Ma con il passare del tempo sono cresciuti, sono entrati a far parte di organizzazioni di più ampio respiro. E’ normale, è lineare, è ovvio! Dopo quello che è successo, per chi conosce la trama, non si poteva restare nel solito ambiente di nicchia. Nella solita villetta abbandonata, sperduta nel nulla. Le cose si sono ingrandite sia per i protagonisti che per gli antagonisti. Anzi, le cose sono strettamente collegate. Sarebbe poco credibile immaginare degli uomini inesperti e sparuti che si mettono contro gigantesche organizzazioni. Non è più un “caso” è una “scelta di vita” combattere certe situazioni. Per i veterani è ormai una questione personale. Se Resident Evil voleva procedere, questa era la strada da intraprendere. Che piaccia o meno. Per questo motivo i nostri adorati zombie sono ormai fuori moda. Ricordate com’era semplice aggirarli mentre arrancavano con le braccia protese? Va bene in un corridoio lungo e stretto e con una pistola in mano (a volte bastava un coltello) ma i nostri sono ormai militari addestrati contro le BOW, sono al servizio del Presidente degli USA, non sono più i poliziotti di una volta. Cambiano loro, cambiano i nemici, cambia l’ambientazione, cambiano anche le armi. Cambia tutto.
Avendo preso coscienza di ciò, dico che Resident Evil 6 segue le orme dei suoi 2 predecessori: Resident Evil 4 e Resident Evil 5. Prima di comprare il gioco, ho provato la demo e sono rimasta perplessa sul sistema di movimento. Soprattutto per quanto riguarda la campagna di Leon. Non capisco il motivo per cui abbiano deciso di cambiare gameplay quando quello del 5 era, a mio avviso, immediato, comodo e funzionale. La modalità in cooperativa era perfetta. Il modo in cui si riusciva ad interagire con il partner non aveva eguali. Anche la telecamera della prima campagna la trovo piuttosto scomoda. Finora ho completato (difficoltà Eroe) la campagna di Leon e i primi capitoli di quella di Chris. La mia impressione è che per quella di Chris il sistema di movimento sia uguale a quello del 5 ed anche la telecamera ma, come è stato già segnalato, è da criticare il sistema di copertura. Anche io, come molti altri, ho notato una grafica inferiore al quinto capitolo e la completa assenza di file che, in qualche modo, spezzano le parti action, accrescono l’atmosfera e arricchiscono la trama. Per quanto riguarda quest’ultima, ho le mie idee ma, prima di dare un giudizio definitivo, aspetto di completare tutte le campagne. Certo, è difficile trovare degli antagonisti che abbiano il carisma di Albert Wesker. Detto questo, il gioco mi sta prendendo parecchio e giocarlo in cooperativa è ancora più avvincente. Non so dare un giudizio sull’IA del secondo personaggio avendo giocato sempre con mia sorella. Non condivido il parere di chi ha visto una somiglianza con Uncharted e lo dico avendo giocato i 3 capitoli poco prima di cominciare RE6. E consiglierei a chi ha provato solo la demo o ha letto unicamente recensioni qua e là di non lasciarsi condizionare dal parere altrui perché prima di giudicare una cosa, bisogna conoscerla e, nel caso in questione, provarla. So che non tutti possono permettersi il lusso di spendere 60 euro solo “per farsi un’idea” ma se avete occasione di provare il gioco da un amico o di trovarlo, in futuro, ad un prezzo inferiore, è meglio piuttosto che basarsi sulle opinioni di chi ha, a volte, altri motivi, per criticare qualcosa. Io ho giocato la demo prima di giocare a RE6 e la mia opinione è cambiata molto. Ho letto tante critiche riguardanti la campagna di Chris e, forse, è quella che mi sta prendendo di più. Vi lascio perché devo continuare la partita! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png