Villaggio: una delle parti meglio riuscite, perché si pone degli obiettivi e li raggiunge in pieno! Come feeling è spettacolare: senti il freddo, senti la paura, senti il pericolo... ti fa venire voglia di scegliere la casa più sicura, barricarla per bene e non uscire più! Per poi ascoltare in silenzio, alla luce di una lanterna, gli ululati dei Lycan che vagano nelle fredde notti. Come gameplay, offre un approccio più aperto e più tattico: i nemici sono molto veloci e aggressivi, ma anche il nostro Ethan può sfruttare per bene l'ambiente al fine di prevalere. Interessante poi come si passi dal terrore assoluto nella prima fase, dove davvero devi sfruttare fino all'ultimo sacco di farina, alle successive quando pian piano diventi un vero cacciatore!
Castello: visivamente mozzafiato, esploravo stanza dopo stanza con il sorriso sulle labbra per quanto fosse semplicemente spettacolare... ed è sicuramente la parte che più ci riporta ad un feeling vecchi capitoli, che è cosa buona e giusta! Vogliamo poi parlare degli antagonisti? Insomma, non devo neanche spiegarmi... però c'è un però. Il castello è piccolino e un po' troppo lineare, purtroppo sbianca davanti a mostri sacri come la villa o la stazione di polizia. C'è poco da fare, è un'ambientazione non molto densa! Ma la cosa peggiore rimane la nostra cara Lady D. Per quanto stilisticamente fantastica, carisma da vendere e fascino prorompente, come gameplay risulta un po' moscia. Fallisce in pieno nel dare una sensazione di oppressione alla Mister X... non gli si avvicina nemmeno! Inoltre è mezza scriptata: non reagisce ai rumori ma percorre solo ronde preimpostate. A questo, se ci sommiamo una mappa piccolina e "poco circolare", otteniamo la paradossale situazione dove tu esci dalla safe room e te la ritrovi sempre là a rompere; ma, al tempo stesso, basta rientrare e riuscire dalla suddetta stanza. Non opprime, non è pericolosa, spezza solo l'atmosfera. D'altro canto, però, puoi ritrovartela in stretti corridoi vicoli ciechi, dove ti bodyblocca e ti infligge danno ingiusto (a differenza dello stalker del secondo capitolo, il quale se ti incastrava era per colpa tua).
Casa Benievento: lo ammetto, fino a qualche anno fa mi sarei chiesto: "Cosa ci fa questo in un RE?" Ora, invece, posso solo inchinarmi. È talmente ben fatta che potrebbe essere un gioco a sé. Soggettivamente posso dire che fa semplicemente cag*re sotto. Oggettivamente posso scrivere di quanto l'horror sia stato magistralmente costruito, lentamente, pezzo per pezzo, senza un abuso di jumpscare. All'inizio ti spaventi proprio perché non c'è nulla di cui spaventarsi! Inizi a chiederti: "Ok, dov'è che il gioco vuole fregarmi?" E tu lo senti arrivare quel momento, pian piano, perché già nel seminterrato l'atmosfera cambia drasticamente... ma ancora non c'è nulla! Proseguendo vedi il manichino. Cominciano i primi rumori. La radio. E tu già sei pronto a lasciarci la salute... beh il finale, dal pozzo in poi, si descrive da solo: rappresenta la perfetta conclusione, esplosiva e dirompente, di un'opera minuziosamente e meticolosamente costruita.
Ma il bello è che non si tratta solo di atmosfera e paura, perché il tutto si accompagna ad un gameplay interessante da escape room/puzzle game... ed anche la fuga dal mostro è ben strutturata, con nascondigli intelligenti da sfruttare a dovere.
Anche qui, purtroppo, qualche neo c'è... avrei osato enigmi un tantino più complessi, almeno in stile dlc di RE7... soprattutto considerando che anche il Castello ne è privo.
Lago artificiale: non male, ma sicuramente il punto debole della campagna... apprezzabile la bossfight, sicuramente la più tecnica dell'intero gioco, il problema è quello che c'è prima. Ambientazione che stilisticamente non aggiunge nulla a quanto già visto nel villaggio. Gameplay corto e semplice; carina l'idea delle passerelle e l'acqua, ma troppo semplice e sfruttata malissimo.
Fortezza: senza fronzoli, fa il suo... lo fa bene e diverte un sacco! Un po' di sana action per liberarsi della tensione accumulata, sgranchirsi le dita e spolverare le armi. Il tutto in puro stile RE4, cioè: puoi sparare, anzi devi, ma ragionando, cercando di sfruttare al meglio l'ambiente e le tue risorse. Come detto, è genuinamente divertente, e mantiene il ritmo di gioco bilanciato.
Fabbrica: ambientazione fantastica che riesce a darti un nuovo gioco quando ormai pensavi di aver visto tutto e di essere agli sgoccioli. Ti si apre un mondo davanti. Ha quel tocco di laboratori vibes, unito però allo steampunk, che ci sta da Dio. Nemici divertentissimi da combattere e tensione alle stelle! Camminare tra angusti corridoi fatti di tubi, vapori e scricchiolii di valvole, sapendo che potresti improvvisamente udire il rumore agghiacciante di un trapano... e sapendo anche che spruzzare colpi non ti aiuterà, rimane infatti necessario mantenere la calma, districarsi nella mappe e scoprire il punto debole.
Questa fabbrica però, seppure l'intrigo di tubature lo nasconda bene, finisce per essere un pochino troppo lineare... anche qui idee mal sfruttate. Da pistoni, valvole, luci rosse; dal tema meccanico industriale; dall'unione uomo-macchina... avrebbero potuto tirare fuori millemila ostacoli, enigmi e nemici diversi, invece ci sono andati troppo cauti.
p.s il carro armato spacca!