Sono totalmente d’accordo.
Penso che lo scopo principale di Google sia quello di far uscire il mercato dei videogames dalla sua solita nicchia (perchè si, nonostante l’enorme fatturato e gli incredibili numeri tuttora in crescita, il mercato videoludico ha un pubblico decisamente inferiore rispetto agli altri media come cinema, serie tv, libri, ecc.), e di convincere ad entrare in questo mondo anche al tizio che ai videogames non ci ha mai giocato, e mai ha avuto l’intenzione di farlo per un motivo x. In pratica vuole sfruttare l’enorme potenziale inespresso di questo media e, se vuole riuscirci, deve obbligatoriamente presentarsi con un prezzo accessibile e che permetta di fidelizzare il cliente facendolo abbonare mese dopo mese. Imho, non più di €20 sarà il tetto massimo.
Riguardo la qualità che avrà il servizio, capisco totalmente i dubbi e le critiche di chi è perplesso sulla buona riuscita di Stadia,
ma qui ormai sembra quasi di assistere ad una gara su chi trova la motivazione più valida per smerdare il progetto sul nascere. Posso capire che una novità del genere, sopratutto per chi è abituato a giocare da decenni in una determinata maniera, possa generare dei timori sulla piega che possa prendere questo hobby a noi tanto caro, però non riducetevi come i vecchietti cagacaxxo che se ne escono sempre con la tipica frase “ai miei tempi...”