pensavo mi fosse stato sbuggerato con la scusa che erano studi del 900, mo mi devo andare a rprendere na montagna di libri, comunque ok ma datemi tempo
Ok. Premessa: non rompetemi se volete o edizioni e numero di pagine dei miei riferimenti perché c'avrò anche una vita ed alcune cose (rogers, irigaray ed adler) ce le ho in dispense dai miei vecchi esami non saprei neanche dirvi che edizioni sono, perdonatemi in più l'eccelsa qualità riassuntiva ma c'è sempre Dorsai per le citazioni pagina per pagina.
In pratica la letteratura psiocologica barra pedagogica PRE cultura della differenza (fatta eccezione per il primo femminismo Marxista, ovviamente), è abbastanza categorico contro l'omosessualità. Ribadisco, il tema delle adozioni manco sussiste per ovvi motivi. Comunque, il motivo per cui la critica è fondamentalmente negativa, lo ammetto, è che c'è un delitto ed un colpevole, il delitto è
https://it.wikipedia.org/wiki/Tre_saggi_sulla_teoria_sessuale
ed il colpevole è Siegmund Freud.
Sostanzialmente in uno in particolare di questi saggi esce fuori la tesi che poi sarà vincente per un po' di tempo, parecchio tempo, che l'omosessualità sia una devianza acquisita durante la fase edipica: il bambino "non vuole" tradire la madre/padre, cioè quello del sesso opposto, e perciò si concede allo stesso sesso per conservare la fedeltà verso la figura genitoriale.
Ora che questa tesi sia una cazzata oppure no (Spoiler: lo è) non importa più di tanto, il fatto è che la psicologia è una scienza talmente giovane che questi saggi si studiano tutt'oggi e non solo con interesse puramente storico, per quanto Freud sia oggettivamente iperultracriticato in una qualsiasi facoltà di psicologia, ma anche teorico. Recentemente, molto recentemente, s'è fatta in positivo tuuuuutta una rivalutazione a mio parere vergognosa di Freud e del suo giudizio dell'omosessualità, pur di "recuperarlo" alla causa lgbt (esempio: scrivete Freud omosessualità su Google e vedete quanti "Freud dice così, epperò! vi escono)
In verità Freud è proprio omofobo e per dimostrarlo cito
https://www.ibs.it/speculum-altra-donna-libro-luce-irigaray/e/9788807811050
un caposaldo della letteratura femminista di Luce irigaray, il saggio va a scavare moooolto a fondo circa alcune tesi sparse di Freud e quello che ne esce fuori è un panorama disastroso, del tipo che magari sì, Freud può aver detto una volta ad una persona in clinica che non c'era niente di male ad essere omosessuali
maschi
(se questo sia mai avvenuto, non lo sappiamo, ma la diceria c'è); ma di sicuro con le donne è stato tanto più pazzerello e quindi giu con ettolitri ed ettolitri di inchiostro sugli orgasmi femminili, la frigidità e insomma le donne se lo devono far piacere, stare zitte e se vogliono un orgasmo clitorideo è perché sono disturbate sempre per lo stesso problema di prima edipico, più varii voli pindarici di Freud che sinceramente non ricordo né voglio ricordare perché erano palesi stupidaggini.
Ora, dopo Freud è un po' come ho detto una tiritera poco galante, arriviamo ad Adler e Jung. Psicologia dell'omosessualità (la versione del 30)
https://www.amazon.it/Psicologia-dellomosessualità-Alfred-Adler/dp/8879835599
Adler porta una tesi che sembrerebbe apparentemente positiva, ma in realtà non è che faccia fare una bella figura agli omosessuali. (infatti nonostante sia un capisaldo della psicologia e sia recentemente stato MOLTO rivalutato, in meglio, a livello accademico, fa incette di recensioni negative da indovina chi. Mi permetto anche da ridermela un po' qui. Adler che omofobo non è si pija tutto l'odio, Freud che è un pezzo di ***** no lui è Freud lui è l'autorità )
Comunque. Per Adler, in sintesi l'omosessualità
non è una malattia,
ma il risultato d'un trauma, una nevrosi dal cardine psico-sociale (quindi scansa completamente l'ipotesi biologica) che porta l'individuo ad evitare l'altrosesso per esimersi dal fallimento interiore. (più o meno vicino alla mia idea, anche se io non la faccio così drastica). Insomma l'omosessuale è un "fallito del sesso" che rifugge il fallimento. Non ci sono connotati sociali, stigmatizzazioni biologiche o psicologiche ,ma diremmo noi "valoriali" , perché a nessuno piace essere dato del fallito, insomma.
Per Jung la mia bibliografia è piuttosto sparsa, ma sicuramente Psicologia dell'inconscio
https://www.amazon.it/Psicologia-dellinconscio-Ediz-integrale-Gustav/dp/8833922553/ref=pd_cp_14_3?_encoding=UTF8&psc=1&refRID=HEE6JEGD4Z9P30ZG6KF5
riprende i vari temi più importanti.
Ora Jung è un po' un discorso complicato perché il confine tra psicologo, occultista ed esoterista qui si assottiglia un po', però Psicologia dell'inconscio è comunque abbastanza chiaro ed ha in nuce già il tema portante, che poi tocca l'omosessualità di striscio senza né confermare né negare. Premessa caciarona: per Jung le persone crescono ying yang, nel suo gergo
Animus ed Anima.
Se sei un uomo hai più animus, se sei una donna hai più anima. L'eccedenza dell'una o l'altro tipo ti da caratteristiche di quel tipo. Ora, gli omosessuali qui diventano più che omosessuali "transanimi" (è un mio neologismo per spiegare il concetto, non prendetemi in parola); cioè persone che ad un certo punto della loro vita, in seguito ad un evento significativo, un trauma o una devianza (ricordo che jung è critico, ma pur sempre allievo di Freud), hanno una
transizione psichica
dall'animus all'anima o viceversa.
Insomma l'omosessualità resta un "problema", un evento, che porta a questa svolta inconscia. In difesa di Jung, c'è che ci da connotati positivi, diciamo così, rispetto ad Adler (anhce se tra i due Adler è quello meno offensivo dal punto di vista psicologico). Una persona "sfortunata" che ha compiuto questa transizione acquisirà dei caratteri femminili o maschili, utili per il vivere civile, quindi da non allontare. (lui parla di dolcezza e di istinti materni nel caso degli omosessuali maschi)
Poi arriviamo al mio preferito, facendo un salto bello grosso (beh, non così tanto) tra il prima e il dopo il sessantotto, e arriviamo al 2000 con il manifesto assoluto di tutte le teorie di Rogers, che il novecento se lo è passato tutto. https://www.ibs.it/terapia-centrata-sul-cliente-libro-carl-r-rogers/e/9788809769687
(consiglio questo, che è un altro capisaldo della psicologia clinica odierna, a chiunque, non solo a chi si interessa all'argomento, ma proprio come leettura di cultura generale)
Perchè lo faccio? Per far capire che chi va dicendo "le ricerche sull'omosessualità gne gne gne gli omosessuali sono stati certificati normali lo dicono gli scienziadi" è fondamentalmente un cazzaro.
La psicologia clinica in realtà non funziona più così da un decennio e forse anche più
. La terapia odierna non consiste in "io psicologo ti dico cosa è giusto per te". ma "io psicologo ti aiuto a capire cosa tu reputi giusto per te"; che è ben diverso. La psicologia clinica insomma si è del tutto disinteressata sul fattore "intrinseco" dei comprotamenti. Che uno sia un zoofilo, un omosessuale, un eterosessuale, uno a cui piace tagliarsi coi coltelli o uno che beve pipì, al clinico interessa relativamente. da questi studi in avanti l'approccio è diventato di questo genere: la persona che ho davanti (il cliente) è COERENTE con l'immagine che ha di se stessa?
ovvero, ipotizzando un cliente omosessuale o eterosessuale, lo scopo dello psicologo, anche a costo di fargli cambiare sessualità, è di scavare per sapere se lui si sente veramente se stesso nell'essere eterosessuale oppure omosessuale, perché, in caso avverso, vorrebbe poter dire che il suo comportmaento non scaturisce da una maturazione, ma, a la Adler, da un trauma, una nevrosi, un evento etc. Insomma uno psicologo vero non ti dirà mai che un omosessuale è perfettamente normale, né che lo sia un eterosessuale, perché dipende dalla persona che ha di fronte. Una persona si sente sé stessa nell'essere la persona "che fa"? Si, no.
Ora, vorrei poterci fare tutto un post pedagogico, ma mi sono già perso 4 Ultimate Bahamut per scrivere sto poemetto. Spero di aver fatto capire che allo stato attuale le "ricerchine" che spuntano di tanto in tanto su internet da improbabili siti di netta propaganda o comunque schierati lasciano il tempo che trovano, anche perché poi casualità ne esce un altra due mesi dopo che la confuta e tutta sta gente si incorna per dimostrare qualcosa che a chi la psicologia la lavora, non interessa un fico secco.
Spero d'essere stato chiaro.
Ma sai lui da anche una demarcazione temporale , omettendo il mondo Greco-Romano dove era praticata da secoli o millenni per esempio Achille-Patroclo XIII secolo AC , anche Lesbico es Saffo Vi -VII sec AC non era certo una devianza ed era praticata e perfino incoraggiata fra gli Spartani che restavano separati dalle loro mogli anche per molti anni e comunque fra gli studi psicologici e pedagogici non dimentichiamoci che appena pochi decenni prima degli anni 60 avevano scoperto l'esistenza di una malattia mentale, una devianza che colpiva gli schiavi Africani la Drapetomania
Dorsà, ma che c'entrano i greci? A parte che per un ateniese essere omosessuali dopo la paideia era una delle massime vergogne, specie per i politici (cioè i cittadini, ad atene) che vedevano l'ostentazione dei tratti più femminei come un tradimento del nazionalpopolare che Salvini scansati, Alcibiade ci guadagnò non si sa quante malelingue ed accuse per la DICERIA di essere rientrato ad Atene atteggiandosi un attimo da metrosessuale.. ma poi Spartani, Romani? Gente che se gli nasceva un bambino un po' deforme lo ammazzava. Ma ci vogliamo veramente far insegnare la democrazia da questi?
Il diritto ancora ancora, la filosofia pure, ma il convivere civile? Si fa tanto contro il medioevo, l'oscurantismo e altre cazzate anti-bigotte e poi si proclama il paganesimo classico che era la vera età buissima della disuguaglianza sociale, della mancanza di pietà, e persino nel suo stesso fascino contradittoria ed autodistruttiva. Vatti a leggere Polibio, che era un greco, non un romano, e vedi quanto è felice della Roma "grecizzata", dei costumi del suo mondo post cartago. Spoiler: Zero assoluto.
Come per l'omosessualitテ anche questa "devianza" trova giustificazione nella Bibbia dove si dice che lo schiavo deve essere obbediente al padrone ed esserne contento , quindo gli schiavi che anelavano alla libertテ contravvenivano all'ordine naturale delle cose voluto da dio erano perciテイ dei devianti.
Topiche clamorose di quel tipo ne sono state fatte specialmente quando si vuole piegare la Scienza a fini politico-culturali.
L'omosessualitテ ティ un peccato non una devianza da un inesistente stato naturale immutabile
Nel caso della Drapetomania era cosテャ evidentemente una scemenza da essere decaduta e sconfessata totalmente , per l'omossessualitテ ancora no, ma la base ティ sempre quella , pseudo stati naturali inventati per dare forza a concetti morali inventati dall'uomo, costrutti morali autoreferenziati che non hanno validitテ scientifica alcuna
Visto che ti piace citare cose a caso che non c'entrano niente(non so perché), approfondirò il tuo stesso argomento altrimenti qualcuno nel topic può pensare che tu sei lo studiato ed io lo stronzetto. La Drapetomania è pseudoscienza, ma non deve stupire che i colonizzatori ne abbiano avuto meraviglia. Chiunque abbia letto una volta nella sua vita il libro di Giobbe o un Hegel a caso può facilmente riconoscere il motivo. Antropologicamente è largamente attestata la tendenza degli esseri umani, oppressi ed oppressori, a fossilizzare le due categorie (servo padrone) come immutabili e giuste, con il risultato storico ben documentato di giganteschi periodi di diseguaglianza sociale basati su precetti misterici/religiosi o semplicemente psicologici. Si chiama https://it.wikipedia.org/wiki/Ipotesi_del_mondo_giusto recentemente chiamata in causa per quanto riguarda la questione meridionale italiana, ne parlano una valanga di studiosi ma anche il più scettico al primo anno di storia, filosofia, letteratura, insomma qualsiasi materia umanistica ti può portare miliardi di esempi di questo tipo.
Visto che sei voluto tornare molto nel passato, qualche esempio. L' antica società ebraica bipartita tra puri/e impuri = ricchi/poveri (se sei ricco, è perché sei buono, se sei povero, è perché sei peccatore); quella ateniese cittadini uomini/schiavi cose (se uno è cittadino è un essere umano, se uno è uno schiavo è un oggetto), quella Spartana tra spartani e iloti (questa è proprio clamorosa! gli Iloti hanno lavorato al posto degli spartani per secoli con la scusa della sicurezza e della differenza sostanziale, ed erano corregionali)
Edit: E visto che dopo lo cito, pure sto aborto https://it.wikipedia.org/wiki/Manifesto_del_Partito_Comunista Proletari vs capitale è anche una bella storia di schiavitù che quando il proletario si ribella con le armi o con la fuga anche al giorno d'oggi se ne sente dire di tutti i colori.
Insomma arriva un certo punto in cui una parte della popolazione sottomessa accetta il suo fato come prestabilito, e coloro che sottomettono prendono atto di questa violenza "larga" per assumere connotati di superiorità sostanziale, biologica o destinale che sia.
Ora. Sta cosa con gli omosessuali, ma che ci centra? Ma a parte che non ho sottomesso nessun omosessuale (suona malissimo questa), ma io ne facevo un discorso pedagogico e psicologico, non certo politico. Secondo me gli omosessuali sono persone che hanno avuto fatica a sviluppare la loro sessualità e l'hanno deviata non diversamente da una pianta che senza sostegno, magari per le intemperie, al posto di crescere da una parte cresce da n'altra, e vabè pace mica ammazzo i gay o gli tolgo il diritto di voto. Se per questo siamo tutti un po' deviati, c'è gente che ancora legge Marx nel 2000 o persone a cui non piacciono i limoni, che è molto peggio francamente, che dovrei fare a quelle dovrei sedarli tutti e farli crepare di fame in un atollo in mezzo al mare?
A volte mi meraviglio di quanto riesci a strumentalizzare le parole altrui con due porcate che avrai letto di striscio su focus mentre cagavi, confidando nel fatto che vabè tanto non ti sgama nessuno. Come quando ti sei barcamenato perché dissi che la traduzione di P5 era una porcata e quando poi ti trovasti in inferiorità numerica in un topic dove l'elettorato era tutto a tuo favore, boom, sparito, ciaone.