L'ho già scritto altrove e lo ripeto qui. Il personaggio che citi in spoiler è "Scritto da Dio" semplicemente perché la sua omosessualità non viene esplorata durante la trama. Come dici tu è omosessuale e basta, ma la sua relazione introdotta con "Naturalezza, bellezza e competenza" è letteralmente un bacio dato e via. Stai certo che se si fosse approfondita la sua relazione e la sua sessualità, anche quel gioco sarebbe stato bersagliato come woke.
Tra l'altro la tua altra affermazione in spoiler è sbagliata, perché quella famosa frase arriva in una quest successiva. Il personaggio in questione viene presentato come avente un rapporto conflittuale con la madre, ma non viene spiattellato alcun elemento woke in prima battuta.
Detto ciò, qualsiasi discorso "Uomo e natura", dovrebbe partire da un assunto: la cultura è una seconda natura per l'uomo, ma qui dovremmo aprire parentesi enormi e andare a scomodare filosofi e sociologi vari. Basti però prendere per vero che all'essere umano non si possono applicare discorsi del tipo "In natura le cose funzionano così, QUINDI…", perché di fatto noi siamo per definizione gli animali che vanno oltre la biologia plasmando mondi attraverso la cultura. Voglio dire, abbiamo accettato per millenni l'idea di religione, mentre non possiamo accettare che esista un genere oltre al sesso biologico?
Tornando prettamente in topic, che a mischiare videogiochi e partecipazioni sportive non ci guadagna nessuno (tra parentesi, io sono d'accordo con te sulla questione degli atleti trans), quando vi scagliate contro i dev e le loro sparate esagerate (anche qui, sono d'accordo con voi), guardate il dito e non la luna. Il problema sta alla base. Perché etichettare un gioco come WOKE? Se un personaggio è etero, etichettiamo il gioco in un certo modo? Se un personaggio è un pazzo genocida il gioco si rivolge a una nicchia? Se di colpo i dev diventassero tutti virtuosi, accettereste il fatto che in un gioco si possa parlare di transizione di genere? Che in un editor si possa scegliere "They" come pronome? Che nei dialoghi possa essere usato lo schwa?
Secondo me la cosa più giusta l'ha detta
AlexOffLimits _ ed è qualcosa che ho detto spesso anche io. L'inclusione in certi media è una cosa nuova, e come spesso accade, le cose nuove sono fatte male. Siamo in una fase embrionale e, per via ovviamente anche di logiche di marketing, il tutto risulta spesso forzato. La situazione è ulteriormente esacerbata dal fatto che gran parte dei videogiocatori, i "Big spender" come detto sopra, sono pronti a saltare alla gola al minimo segnale di "Woke". Ma per avere una reale inclusione è necessario passare attraverso questa fase imperfetta. I cambiamenti culturali dopotutto sono sempre risultati di processi lunghi e imperfetti. Noi oggi viviamo in democrazia, ma le prime democrazie erano razziste e misogine. Ciò significa che la democrazia sia sbagliata? No, semplicemente si è perfezionata nel tempo.
Io non ho la pretesa di sapere cosa ne sarà del futuro, ma ho abbastanza spirito di osservazione per capire che a certe persone semplicemente non sta bene che il loro mondo videoludico sia contaminato da certe tematiche che non condividono. E l'esempio fatto sopra del "Warhammer ha venduto tanto" è esattamente la conferma di quanto dico, almeno secondo me. La ricezione di Veilguard è altrettanto esemplare da questo punto di vista, tant'è che continuo a leggere cose che semplicemente non corrispondono alla realtà (e basterebbe giocare il gioco un paio d'ore per rendersene conto).
Ah e giusto una piccola postilla: tollerare non è esattamente sinonimo di portare rispetto. Al di là di questo sono però assolutamente d'accordo che sia necessario normare alcune cose da un punto di vista sociale (vedi discorso sullo sport, sui bagni pubblici e quant'altro).