Infatti non sto discutendo di quello. Se poi mi dici che i diritti umani sono sani e salvi inserendo forzature su videogiochi basate magari sulla consulenza di certi individui che fanno del razzismo il loro cavallo di battaglia, allora alzo le mani.
Hai parlato di temi, non di forzature sui videogiochi, perciò ho scritto ciò che ho scritto.
Come già detto, anche a me non è piaciuto come hanno fatto molte cose in DA, ma da qua a tutti i commenti pieni di odio (celato)... Il mio problema è la capacità degli scrittori/sceneggiatori, non il tema dell'omosessualità, transessualità, binarietà e tutti gli altri termini a corredo.
Se qualcuno invece sfrutta ciò che viene creato, magari anche male, in un'opera di finzione, solo per potersi sfogare contro il tema di cui l'opera tratta, e non di come lo tratta, utilizzando come leva qualche deficienza narrativa, mi dispiace ma è solo un modo come un altro per discriminare il prossimo, ed è un gioco a cui non amo giocare.
Siamo sempre al punto di partenza, un tempo erano i neri a non andare bene, poi quelli ce li siamo fatti andar bene e quindi che schifo i gay, poi i gay dobbiamo tollerarli e allora maledetti trans, poi i trans li stiamo accettando e allora stupidi pronomi. Ma che cazzo gliene frega alla gente non lo so, pure io li trovo stupidi, però sticazzi. Potete anche chiamarmi signorina Marianciolla e mi va bene uguale, ma se qualcuno invece sta vivendo un profondo disagio, perché mettersi a fare lotte di principio in nome di chissà quale concetto di normalità?
Ovviamente è discorso generale, non è diretto a te, che magari davvero vorresti che il tema venisse affrontato nei videogiochi in un modo diverso, e non come visto in videogioco X o Y, ma è mai possibile che stiamo qui a dialogare di sta stronzata, da mesi, come stessimo analizzando la situazione geopolitica cinese e la questione Taiwan?
Esistono tanti videogiochi brutti o con parti brutte, e passati quei 5 giorni standard di critica, questi videogiochi escono dal dibattito quotidiano. Com'è che invece stiamo appresso alla stessa identica cosa da un mese? Su una scenetta imbarazzante di una adolescente scritta male che si lagna stereotipatamente con la mamma?
Ad alcuni il gioco è piaciuto ad altri no, alcuni hanno trovato giusto il modo di affrontare certi temi, altri no. Andiamo avanti
Sennò diventiamo come gli youtuber italiani che nell'ultimo mese e mezzo hanno barattato la propria dignità in cambio di views, a parlare di ps5 pro con video di ore, trattando una console come se fosse un'analisi antropologica sui profeti e le conseguenze portate alla razza umana.