Riflessione Smettetela di parlare di Woke nei Videogiochi

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Quindi se un concetto é nebuloso non può essere oggetto di un'opera letteraria?
Eh, io mi sono spinto a chiamarlo "realtà" (ma includevo anche gli altri concetti nell'orbita LGBTQ+ visto che non stiamo parlando solo di non-binary) prendendomi questa licenza, ma a prescindere dal fatto che io abbia osato troppo o meno il tuo post fila eccome.
 
Che vi devo dire, speriamo che prima o poi escano fuori i dev capaci di offrirci questi temi attraverso una scrittura migliore. Sono curioso di vedere quali saranno a quel punto le motivazioni per cui, signora mia, non ci sono più i videogiochi di una volta.
Ecco, secondo me il punto è proprio questo, il 90% degli sviluppatori non inseriscono questi temi per sensibilizzare, informare ecc. (che anche qui comunque bisogna fare i conti con i gusti di ognuno, io per esempio in un videogioco cerco intrattenimento, non la morale) ma lo fanno per accedere a fondi milionari e i risultati si vedono, tematiche inserite a caso e a cazzo in opere che poi risultano palesemente forzate a colpo d'occhio. Se mi date un paio di milioni divento anch'io woke.
 
Il che è ironico, perchè l'ho aperto io il topic ma mi tocca fare l'avvocato del diavolo per un secondo, su un solo paragrafo (sul resto non ho granchè da ridire)
C'è un manuale della scrittura di un personaggio di finzione che dice che questo può essere definito da alcuni aspetti messi in primo piano o altri messi in secondo piano? Però i personaggi donnaioli o le bambolone lussuriose vanno bene quando quelle caratteristiche sono in primo piano ma semplicemente aderiscono alla norma? Insomma Duke Nukem la sua eterosessualità ce la può spiattellare in faccia e Bayonetta la sua lussuria idem, ma Taash non può avere un conflitto con sua madre, male o bene espresso che sia, legato alla sua non binarietà. Quindi Dion è scritto bene perché non dice sono Gay ma lo troviamo mezzo nudo con l'amante. Taash per avere dignità come personaggio piuttosto che dire, oh mio dio, "I'm non binary" doveva farcelo capire per vie traverse, così non ci sentivamo disturbati.

Non c'è un "manuale della scrittura", però, come dire... C'è metodo e metodo.

Immagina di giocare il nuovo Batman Arkham. E' figo, fighissimo, e ad un certo punto ti esce fuori Barbara, Bat-girl, che si lamenta del fatto che il tipo figo a scuola l'ha declinata.

Io percepisco quel personaggio come BIMBOMINKIA, IMMATURO. Perchè tu sei col dannato Batman, stai combattendo dei criminali senza scrupoli, che stanno rovinando le vite delle persone di tutta Gotham City, ed il tuo pensiero va al tipo che ti ha scaricata a scuola? Dafuck?
In questo contesto chiamerei gli scrittori degli incompetenti, perchè tu sei Batgirl, e mi vieni a parlare del tipo che vuoi fotterti al liceo? Ci sei o ci fai?

Ecco, a volte è... "questo" l'effetto che ti danno certi personaggi. Sembrano immaturi, stupidi.


Per quanto sono d'accordo col nocciolo della questione (o non avrei fatto il thread come l'ho fatto) penso che comunque ci sia una incompetenza di fondo da parte degli scrittori, che non si può lasciar passare solo per via del discorso "nobile intento". Ste cose vanno comunque rinfacciate. I giochi quando sono fatti male rimangono fatti male, a prescindere dalla politica che c'è attorno.
 
Lo fa dal primo post postato qui dentro, ma fin quando c’è chiusura e una palese rigidità di pensiero, ahimè i risultati son quelli che sono.
A me dispiace dirlo, lo dico davvero, ma fin quando c’è questa forte ignoranza di fondo (non nascondiamoci dietro delle belle parole e dei bei wall of text perché di quello parliamo. Di ignoranza) ne vengono meno confronti che potrebbero potenzialmente essere interessanti.

Eppure no. Il tutto si riduce sempre al “oh no hanno rovinato la mia serie preferita uff woke uff no-buy-nari” e quindi boh, tanto vale abbandonare il topic e ognuno per la propria, sbagliata o giusta che sia.
Certo, come al solito ogni volta si tratta di ignoranza e chiusura quando qualcuno non è d'accordo su certi temi.
 
Boh. Giusto per capire se è un gruppo, un creator o roba simile.

Cmq secondo me ste cose che dite di Dion sono giuste, infatti è proprio per quello che mi piace com'è gestito (o gestita ellie in tlou). Relazioni omosessuali normalizzate. Non dovrebbe essere il punto da cui partire nel 2024, sopratutto in società fantasy "ideali" o con problematiche più gigantesche all'orizzonte? Niente stellette al merito puntate sul petto dei dev: ti racconto un pg omosessuale, ma la sua identità è più della sua sessualità (come spero sia per la maggior parte della gente). Figo: non si piange addosso, non è una caselletta messa lì dal marketing (o magari lo è, ma non si vede.), non c'è sensazionalismo spicciolo nel bacio e nella sua relazione, Non c'è la bandiera arcobaleno piantata sulla sua tenda, non c'è lo sfondo che improvvisamente diventa viola quando entra in scena, non c'è quell'atteggiamento da sbruffoncello/a che al 99% dei personaggi lgbt viene appioppato in fase di scrittura. Cazzo è un nobile cavaliere/paladino fichissimo e potentissimo, con un senso dell'onore infinito. Non è meglio del topos "gay snob" o "lesbica nervosissima" che ci propinano in occidente ogni due minuti?

Al contrario di un pg come quello di dragon age la cui unica funzione ( o perlomeno quella che passa nell'immaginario collettivo) è veicolare (malissimo) il trito (e ormai assimilato un pò da tutti) assioma "sono diverso, la mia famiglia/mentore/società non mi accetta, mo gli faccio lo spiegone educativo" con sottolineature storte e fatte con l'evidenziatore verde fastidio. Se quello è parlare di diversity... non è meglio lasciar perdere? Mancano proprio le skill e tendi a trasformare in villain quello che dovrebbe essere il tuo "eroe" (per la categoria che vuoi rappresentare). Cioè è un meme che crea stereotipi negativi la tipa/o di veilguard. Dion no.
 
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I diritti umani non dovrebbero essere temi di cui discutere o sui quali essere d'accordo o meno
Infatti non sto discutendo di quello. Se poi mi dici che i diritti umani sono sani e salvi inserendo forzature su videogiochi basate magari sulla consulenza di certi individui che fanno del razzismo il loro cavallo di battaglia, allora alzo le mani.
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Avoja, in questo caso sì. Spiace. :sisi:
Meno male che ci sei tu a ergerti paladino, non ci ero arrivato, grazie :sisi:
 
Non sottovalutare Re Vendrick, l'inventore delle bare cambia-sesso di Drangleic.
Effettuare una transizione non è mai stato così facile!
Dark Souls II viene generalmente odiato anche per questo, solo che nessuno lo vuole ammettere.
Tutti bravi a dare la colpa all’assenza di Miyazaki.
 
Boh. Giusto per capire se è un gruppo, un creator o roba simile.
Sono gruppi di varia natura ed entità, ma c'è un'origine IMHO. Il listone dei giochi woke originale nasce in seguito a quella storia con drama del curatore di Steam che (con altri) stilava una lista di giochi che venivano recensiti positivamente o negativamente sulla base della presenza, presunta o registrata nei crediti, di contributi da parte di persone associate a quella roba col bambino come simbolo che piace molto menzionare, soprattutto qualche mese fa. In quel caso ci fu un caso di dipendente (non ricordo se più di uno) che provò prima a segnalarli per ottenere la rimozione della lista da Steam e poi insultarli per la cosa, e ovviamente gli è esplosa in mano con la fazione avversaria che ha avviato la shitstorm, e la faccenda con questo drama è diventata virale.

Ora ci sono molti persone o gruppi che vanno incontro a questa specie di corrente iniziata dalla storia descritta sopra, stilando liste di propria fattura e simile tema, più genericamente sui contenuti woke. Non è neppure più chiaro quante di queste liste siano fatte con intenti effettivamente "anti-woke" o per trollare, però continuano a macinare numeri sia per la gente che in effetti le usa e difende, sia per chi le prende come motivo per prendere in giro la fazione avversaria.

Fine della storia fortemente abbreviata, alla fine è solo un ennesimo strano fenomeno connesso a tutto il caos di discussioni che si è venuto a creare negli ultimi anni sul tema.
 
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Dark Souls II viene generalmente odiato anche per questo, solo che nessuno lo vuole ammettere.
Tutti bravi a dare la colpa all’assenza di Miyazaki.
Anche il primo Dark Souls viene generalmente criticato e odiato per Gwyndolin. Pure Elden Ring con la questione Marika/Radagon :sisi:

O forse mi sbaglio e a nessuno importa visto che sono ottimamente integrati con la storia/lore al contrario di altri prodotti, non saprei, mi dovrei informare.
 
Che poi, ridendo e scherzando, con tutta la storia di Sony che vuole acquistare Kadokawa, ogni tanto ho letto in giro di preoccupazioni sul "Sony potrebbe rendere From Software woke"

uh-uh

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Infatti non sto discutendo di quello. Se poi mi dici che i diritti umani sono sani e salvi inserendo forzature su videogiochi basate magari sulla consulenza di certi individui che fanno del razzismo il loro cavallo di battaglia, allora alzo le mani.
Hai parlato di temi, non di forzature sui videogiochi, perciò ho scritto ciò che ho scritto.
Come già detto, anche a me non è piaciuto come hanno fatto molte cose in DA, ma da qua a tutti i commenti pieni di odio (celato)... Il mio problema è la capacità degli scrittori/sceneggiatori, non il tema dell'omosessualità, transessualità, binarietà e tutti gli altri termini a corredo.
Se qualcuno invece sfrutta ciò che viene creato, magari anche male, in un'opera di finzione, solo per potersi sfogare contro il tema di cui l'opera tratta, e non di come lo tratta, utilizzando come leva qualche deficienza narrativa, mi dispiace ma è solo un modo come un altro per discriminare il prossimo, ed è un gioco a cui non amo giocare.
Siamo sempre al punto di partenza, un tempo erano i neri a non andare bene, poi quelli ce li siamo fatti andar bene e quindi che schifo i gay, poi i gay dobbiamo tollerarli e allora maledetti trans, poi i trans li stiamo accettando e allora stupidi pronomi. Ma che cazzo gliene frega alla gente non lo so, pure io li trovo stupidi, però sticazzi. Potete anche chiamarmi signorina Marianciolla e mi va bene uguale, ma se qualcuno invece sta vivendo un profondo disagio, perché mettersi a fare lotte di principio in nome di chissà quale concetto di normalità?

Ovviamente è discorso generale, non è diretto a te, che magari davvero vorresti che il tema venisse affrontato nei videogiochi in un modo diverso, e non come visto in videogioco X o Y, ma è mai possibile che stiamo qui a dialogare di sta stronzata, da mesi, come stessimo analizzando la situazione geopolitica cinese e la questione Taiwan?
Esistono tanti videogiochi brutti o con parti brutte, e passati quei 5 giorni standard di critica, questi videogiochi escono dal dibattito quotidiano. Com'è che invece stiamo appresso alla stessa identica cosa da un mese? Su una scenetta imbarazzante di una adolescente scritta male che si lagna stereotipatamente con la mamma?

Ad alcuni il gioco è piaciuto ad altri no, alcuni hanno trovato giusto il modo di affrontare certi temi, altri no. Andiamo avanti

Sennò diventiamo come gli youtuber italiani che nell'ultimo mese e mezzo hanno barattato la propria dignità in cambio di views, a parlare di ps5 pro con video di ore, trattando una console come se fosse un'analisi antropologica sui profeti e le conseguenze portate alla razza umana.
 
Sono gruppi di varia natura ed entità, ma c'è un'origine IMHO. Il listone dei giochi woke originale nasce in seguito a quella storia con drama del curatore di Steam che (con altri) stilava una lista di giochi che venivano recensiti positivamente o negativamente sulla base della presenza, presunta o registrata nei crediti, di contributi da parte di persone associate a quella roba col bambino come simbolo che piace molto menzionare, soprattutto qualche mese fa. In quel caso ci fu un caso di dipendente (non ricordo se più di uno) che provò prima a segnalarli per ottenere la rimozione della lista da Steam e poi insultarli per la cosa, e ovviamente gli è esplosa in mano con la fazione avversaria che ha avviato la shitstorm, e la faccenda con questo dramma è diventata virale.

Ora ci sono molti persone o gruppi che vanno incontro a questa specie di corrente iniziata dalla storia descritta sopra, stilando liste di propria fattura e simile tema, più genericamente sui contenuti woke. Non è neppure più chiaro quante di queste liste siano fatte con intenti effettivamente "anti-woke" o per trollare, però continuano a macinare numeri sia per la gente che in effetti le usa e difende, sia per chi le prende come motivo per prendere in giro la fazione avversaria.

Fine della storia fortemente abbreviata, alla fine è solo un ennesimo strano fenomeno connesso a tutto il caos di discussioni che si è venuto a creare negli ultimi anni sul tema.
Si ma la lista di sweet baby aveva un senso razionale e mirato, qua stiamo più dalle parti di robe fatte da qualche setta ultra-cattolica o trollate fake. Per quello chiedevo se c'e qualche youtuber/streamer a cui associarle.
 
Si ma la lista di sweet baby aveva un senso razionale, qua stiamo più dalle parti di robe fatte da qualche setta ultra-cattolica o trollate fake. Per quello chiedevo se c'e qualche youtuber/streamer a cui associarle.
Okok, chiaro, Sorry - avevo capito male cosa ti interessasse.
Evito di fare un excursus sul 'razionale' :asd:

IMHO no, sono cose saltate fuori nei social in seguito alla lista di 'robo sweet coso' e un po' a random da gente random, per questo ti ho detto che ho il dubbio che alcune siano fatte apposta per trollare e/o seminare zizzania.
 
Che poi, ridendo e scherzando, con tutta la storia di Sony che vuole acquistare Kadokawa, ogni tanto ho letto in giro di preoccupazioni sul "Sony potrebbe rendere From Software woke"

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Cadiamo nella solita banalizzazione però: non è "woke" (o sciapa, goffa, prevedibile, corporate etc) la tematica della donna forte, del furry, del gender, del rifiuto dell'autorità (ci aggiungo anche: decostruzione e irrisione del maschio etero) ma le METODOLOGIE e i TONI con cui vengono affrontate il più delle volte dai prodotti mainstream USA dell'ultimo decennio. Un "canovaccio" che ormai siamo abituati tutti a riconoscere.
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Okok, chiaro, Sorry - avevo capito male cosa ti interessasse.
Evito di fare un excursus sul 'razionale' :asd:

IMHO no, sono cose saltate fuori nei social in seguito alla lista di 'robo sweet coso' e un po' a random da gente random, per questo ti ho detto che ho il dubbio che alcune siano fatte apposta per trollare e/o seminare zizzania.
Nel senso che era mirata, non sparava nel mucchio dell'industria videoludica su qualsiasi tematica sia anche lontanamente assimilabile a correnti liberal. Io perlomeno son curioso di sapere su quanti AAA han messo le mani certi personaggi appartenenti a sweet baby. Anche solo per capire se c'è un fil rouge "tematico", non necessariamente per boicottaggio. Di una lista coi giochi che trattano di ecologia o con protagonisti femminili me ne faccio ben poco invece (e mi chiedo a chi sia utile, se non sei un invasato fondamentalista).
 
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Hai parlato di temi, non di forzature sui videogiochi, perciò ho scritto ciò che ho scritto.
Come già detto, anche a me non è piaciuto come hanno fatto molte cose in DA, ma da qua a tutti i commenti pieni di odio (celato)... Il mio problema è la capacità degli scrittori/sceneggiatori, non il tema dell'omosessualità, transessualità, binarietà e tutti gli altri termini a corredo.
Mi stai mettendo in bocca parole che non ho detto, l'ho specificato nel post sopra: mi sta sul cazzo l'ipocrisia che c'è dietro tutta questa inclusività a tutti i costi nei videogiochi, che nulla ha a che fare con la vera inclusività ma fuoriesce da una checklist di qualche fondo milionario
 
Cadiamo nel solito discorso però: non è "woke" (o sciapa, goffa, prevedibile, corporate etc) la tematica della donna forte, del furry, del gender, del rifiuto dell'autorità (ci aggiungo anche: decostruzione e irrisione del maschio etero) ma le METODOLOGIE e i TONI con cui vengono affrontate il più delle volte dai prodotti mainstream USA dell'ultimo decennio. Un "canovaccio" che ormai siamo abituati tutti a riconoscere.
Quelle sono cose che ho condiviso per ridere, ma comunque il fatto stesso che esista il DUBBIO che quelle liste siano serie dovrebbe farti capire quanto sta male la gente.

Questo forum possiamo chiamarla una isoletta felice (?), ma non è come di solito l'argomento viene affrontato all'estero.
Anche perchè lo avete visto come viene affrontato il tema in America... e a volte anche in Italia.

Giusto l'altro giorno stavo vedendo il video di un (piccolo, di nicchia) Youtuber, che stava parlando della questione in generale, e c'era lo schifo nei commenti.

Avete presente quando si dice che l'humor è un sistema di coping? Ecco.

Di una lista coi giochi che trattano di ecologia o con protagonisti femminili me ne faccio ben poco invece (e mi chiedo a chi sia utile, se non sei un invasato fondamentalista).
Erm....

Confesso che qualche volta mi è capitato di consultare la lista di giochi con protagonisti femminili.
 
Mi stai mettendo in bocca parole che non ho detto, l'ho specificato nel post sopra: mi sta sul cazzo l'ipocrisia che c'è dietro tutta questa inclusività a tutti i costi nei videogiochi, che nulla ha a che fare con la vera inclusività ma fuoriesce da una checklist di qualche fondo milionario

Quindi c'è qualche fondo milionario che ha deciso di fare una inclusività a tutti i costi nei videogiochi, ma una inclusività che non ha nulla a che fare con la Vera Inclusività®.

Vabbè poteva andare peggio, un tempo i milionari corrompevano gli scienziati per far dire che il fumo non era nocivo e che il petrolio è meglio del nucleare, ora invece come obiettivo vogliono smettere di far discriminare ogni minoranza, anche se nel modo sbagliato invece che nel modo giusto®
 
Il personaggio va bene così come è.

Non sta scritta una legge che se uno è di categoria X allora deve affrontare tema Y.
Ma nemmeno una legge che impone che non si possano esplorare, anche attraverso la rappresentazione delle relazioni umane, il genere e l'orientamento sessuale della minoranza all'interno di una guerra fra nazioni. Esempio: perché il film Pearl Harbor lo può fare con la maggioranza (all'interno di eventi storici di grande portata) e DA o FF non possono farlo (all'interno di eventi fittizi sempre di grande portata) con la minoranza? La percezione sull'adeguatezza della spartizione del focus per me dipende dall'esecuzione.

Pertanto la critica rivolta strettamente all'esecuzione la capisco e in parte condivido, non capisco invece, anche visti i numerosi precedenti che raccontano la maggioranza, come mai - mi sembra - si vuole decidere quando l'inserimento è consono e quando no (cioè cosa "c'entra" e cosa no) con una logica binaria che ritengo comprensibile faccia pensare ad una forma di discriminazione. Non lo capisco perché ogni volta i criteri mi sembrano traballanti. A quel punto cosa devo ipotizzare? Che stanno entrando in gioco i gusti personali? Beh, quelli contribuiscono sempre a formare il giudizio, ma se dipende esclusivamente da quelli allora o si guarda altrove o se ci si vuole lamentare legittimamente di un prodotto deludente lo si critica nel merito dall'esecuzione al di là della presenza o dell'assenza dei temi in questione oppure, se si ritiene che la libertà creativa sia stata in qualche modo compromessa da direttive invasive risultanti da analisi di mercato ok, ma in tal caso mi verrebbe da chiedere perché allora non si ravvisi lo stesso accanimento verso prodotti che cavalcano/sfruttano l'appeal di modelli eteronormativi (o la loro esasperazione) sulla scia di altrettante analisi di mercato.

Mi sfugge qualcosa?
 
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