Che la non binarietà già di per sè è un concetto molto nebuloso, inserirlo poi in un mondo (e in modo specifico addirittura in una razza dove i due sessi sono ben identificati e con ruoli separati a livello sociale) che non lo prevede lo fa automaticamente diventare forzato e non naturale, indipendentemente dalla bravura degli scrittori coinvolti.
Quindi se un concetto é nebuloso non può essere oggetto di un'opera letteraria? Ragazzi a volte mi sembra che voi pensiate al videogioco come una sorta di medium calato dal cielo, privo di contesto sociale, politico e culturale. Credo che da Omero in poi la poesia e la letteratura, ma poi nel tempo anche il teatro, il cinema, l'arte visiva, qualsiasi cosa, siano state un mezzo per descrivere ciò che è nebuloso. Io non voglio offendere la sensibilità di nessuno, ma a me posizione come queste mi sembrano semplicemente forme di pensiero reazionario che non vogliono il cambiamento. Anche il tema "Legge degli dei/legge degli uomini" è nebuloso, ma Sofocle ha scritto l'Antigone che è un'opera immortale. Shakespeare non ha affrontato temi nebulosi nelle sue tragedie? Il rapporto tra uomo e Dio non è nebuloso? Eppure abbiamo il gotico e le confessioni di S.Agostino. Considerare gli schiavi neri come esseri umani ai tempi non era qualcosa di nebuloso? Per il borghese medio del 1700 erano poco più che maiali, eppure grazie a gente che ha prodotto riflessioni sul tema, oggi il razzismo non è più universalmente accettato.
Riguardo l'inserimento in un mondo fantasy, qual è il limite tra qualcosa di inseribile in un mondo fantasy e qualcosa che non lo è? Perché dal mondo reale posso traslare il razzismo, la schiavitù, la guerra, l'amore etero e omosessuale, ma non il non binarismo? Tra l'altro, perché il fatto che ciò avvenga in "Una razza dove i due sessi sono ben identificati e con ruoli separati a livello sociale" dovrebbe essere un'aggravante? Anzi, è un fattore che rafforza e dona coerenza alla questione di non volersi uniformare ai ruoli di genere imposti. E se Dragon Age lo fa male, se Taash è scritta una merda... amen. Rimane un gioco, un tentativo, un personaggio, ma voi state facendo la guerra a un concetto, non al singolo gioco/tentativo/personaggio.
Io credo che a volte si farebbe una figura migliore, per onestà intellettuale soprattutto, a dire semplicemente "Io non voglio che il tema della non binarietà entri nel medium videoludico perché non mi piace e non la condivido" e basta, piuttosto che continuare con argomentazioni veramente scricchiolanti.
Anche tutta la questione del "Eh ma Dion è scritto bene, mentre Taash no", si potrebbe risolvere con un grandissimo sticazzi. Il medium è pieno di personaggi scritti male, altri scritti peggio di peggio, altri bene, altri benino, altri sono memorabili. Ma ancora più a monte, con che diritto ci arroghiamo di dire come debba essere trattato il tema dell'omosessualità o della disforia di genere? Seriamente, si è letta roba allucinante ai limiti della censura: "Devono stare confinati al mondo indie, devono essere trattati in maniera da non definire il personaggio ma solo essere un aspetto marginale" e quant'altro. La domanda è semplicemente: perché?
C'è un manuale della scrittura di un personaggio di finzione che dice che questo può essere definito da alcuni aspetti messi in primo piano o altri messi in secondo piano? Però i personaggi donnaioli o le bambolone lussuriose vanno bene quando quelle caratteristiche sono in primo piano ma semplicemente aderiscono alla norma? Insomma Duke Nukem la sua eterosessualità ce la può spiattellare in faccia e Bayonetta la sua lussuria idem, ma Taash non può avere un conflitto con sua madre, male o bene espresso che sia, legato alla sua non binarietà. Quindi Dion è scritto bene perché non dice sono Gay ma lo troviamo mezzo nudo con l'amante. Taash per avere dignità come personaggio piuttosto che dire, oh mio dio, "I'm non binary" doveva farcelo capire per vie traverse, così non ci sentivamo disturbati.
Uscendo fuori dal contesto videoludico, che lascia il tempo che trova, una maggioranza che impone a una minoranza il modo in cui quella minoranza deve descriversi è esattamente parte del problema e forse è l'elemento che più di ogni altro ha portato all'esacerbazione dei toni, con il risultato che i pro-woke sono finiti per essere degli invasati. È come quando si dice che l'omosessualità va bene, però per favore, che si vestissero eleganti, che non facessero i carrozzoni e che non si baciassero per strada, che se no poi chi glielo spiega ai bambini.
Ma ovviamente, dopo quest'ennesimo papello, torneremo ah "Eh no ma Taash è scritta male, e nel mondo di Dragon Age il non binarismo non può esistere". Giustamente possono esistere nani, elfi, qunari, mostri, prole oscura, demoni, divinità, non morti e kitemmuorit vari, mentre GUARDA CASO, esseri viventi senzienti non binari sono inaccettabili.
Che vi devo dire, speriamo che prima o poi escano fuori i dev capaci di offrirci questi temi attraverso una scrittura migliore. Sono curioso di vedere quali saranno a quel punto le motivazioni per cui, signora mia, non ci sono più i videogiochi di una volta.