Riflessione Smettetela di parlare di Woke nei Videogiochi

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Ok ma si attaccano al massimo le multinazionali per il lavoro di "inclusione" fatto male mica la categoria di persone che vorrebbero rappresentare. Li si entra nella intolleranza e basta, su questo sono proprio irremovibile
Ma ci mancherebbe giustificare attacchi razzisti, omofobi o altro. Assolutamente. Quella è tutt'altra brutta questione (l'intolleranza) che è proprio lontana da me. Tra l'altro su wokeism (again, non temi, ma modi e atteggiamenti nella scrittura) e le criticità (imho "letali", vedi hollywood) personalmente mi son giusto espresso -spero in maniera moderata- qui sul forum, non sono tipo da post sui social (l'ultimo sarà di due anni fa :asd: ) o commenti sul tubo.
 
Ultima modifica:
Ho sbagliato a scrivere "nessuno" e riformulo: penso che (mia supposizione) una buona parte di chi si scaglia contro ciò che definisce woke non abbia espresso/non esprima la stessa vigorosa indignazione nei confronti degli esempi citati da Alex.
Ed è una scoperta sconvolgente? :asd: Mi sembra naturale che le persone - di qualsiasi sesso, identità di genere, orientamento sessuale, etnia, convincimento religioso e politico - si inca**ano più se qualcuno mette un piede nel proprio giardino che se entra con una ruspa nel giardino del vicino.
 
Ed è una scoperta sconvolgente? :asd: Mi sembra naturale che le persone - di qualsiasi sesso, identità di genere, orientamento sessuale, etnia, convincimento religioso e politico - si inca**ano più se qualcuno mette un piede nel proprio giardino che se entra con una ruspa nel giardino del vicino.
Penso che sia una cosa normalissima E che bisognerebbe avere l'onestà intellettuale di ammetterlo quando ci capita.
Quando qualcuno rimane sconvolto per un qualcosa che lo colpisce sul personale, a prescindere dal fatto che reagisca bene, male o peggio, nel momento in cui gli si fa notare che lo stesso quid è esistito per anni (uguale in sostanza ma diverso nella forma) senza che lui muovesse un dito, ci sono molte cose che potrebbe fare....
Stare più attento a certe tematiche, rivalutare pensieri e idee aggiornandole con le nuove evidenze, valutare più meticolosamente il peso di alcune parole...
Invece se vai su qualsiasi social pare che tutti gli sconvoltindignati per il woke si trovassero precedentemente in piazza a manifestare contro il whitewashing occidentale e contro la stereotipizzazione e sessualizzazione delle donne nelle opere di finzione. A memoria mi pare di ricordare nel migliore dei casi proteste di pochi intimi (talvolta invasati pure loro), e di femministe incazzate come biscie: tutti accomunati dalla convizione che quello che gli da fastidio, e solo quello che gli da fastidio, sia sbagliato da un punto di vista oggettivo ed universale.
Tutti loro sono frutti dello stesso albero, hanno solo tempi di maturazione diversa, ma ognuno pensa di essere il pomo d'oro del giardino delle esperidi.
Hanno le stesse reazioni dinanzi a quelle, alla fine, sono eventi ed azioni simili fra loro (black/whitewashing, personaggio stereotipato ecc), ma non sia mai dio glielo fai notare, né lato uguaglianza né lato incoerenza.
 
L'inclusivita' forzata nei media di intrattenimento (scindere i videogiochi dai film o dalle serie tv non ha nessun senso, ad oggi. ) esiste e ha fatto, in alcuni casi, discreti danni. (E a volte e' sfociato pure nei limiti del ridiolo)
La questione non e' manco paragonabile a quando si faceva l'inverso. Il mondo girava a quel modo (sbagliato) ma era, semplicemente, cosi'.
Ma se un tempo, magari, avrebbero fatto Jasmin bionda, non significa che oggi sia giusto fare la Sirenetta nera. Altrimenti non stai correggendo un modo di fare sbagliato, ne stai creando un'altro sbagliato alla stessa maniera.
Detto cio': il "woke" (mamma quanto odio gli inglesismi) non e' certo rappresentato dalla scelta di un personaggio, o meglio, non solo.
Quindi tutte le pugnette sul nuovo gioco dei cani sono appunto, pugnette.
Woke sarebbe stato avere Ciri nera, al massimo.
Perche' il problema non e' il voler creare storie che possano avere come personaggi principali uomini o donne, gay o bisex o etero, neri, bianchi o mulatti, il problema e' quando dai un calcio nel sedere ai piu' basilari concetti di narrativa per infilarceli a forza.
L'altro problema e' che il genere umano di massa, funziona solo sugli estremi. Perche' fondamentamente non e' in grado di partorire ragionamenti piu' complicati.
O e' tutto woke o non lo e' niente. O e' tutto bianco o e' tutto nero. O Sei pro vaccini o contro (lo cito solo perche' c'e' un sacco di gente che non ha fatto dei vaccini ma ne ha fatti altri, semplicemente esercitando il diritto di pensare e quindi scegliere.)
Questo perche', fondamentalmente, e' piu' facile sostenere una discussione tra 2 opposti, dove una parte della massa urla da un lato e l'altra dall'altro, che creare dei dibattiti dove a farla da padrone e' il grigio e si motivano le scelte.
Nel primo caso basta sbraitare degli slogan, nel secondo serve la testa.
Quindi il "woke" esiste nei videogiochi?
Si, senza dubbio. Come esiste in film, serie tv e altri prodotti destinati ad una platea discretamente vasta.
Si puo' parlare di Woke da un trailer?
Assolutamente no, (a meno che non parliamo di un qualcosa che si rifa' ad opere letterarie/videoludiche che hanno delle basi gia' consolidate e che vengono modificate senza alcun motivo) perche' senza sapere quale sara' il risultato finale e come i personaggi agiranno nello stesso, e' semplicemente stupido giudicarne l'efficacia unicamente dall'aspetto.
Perche' se da un alto io sono un grandissimo fan di stellar blade, non vorrei manco che tutti i giochi fossero stellar blade. Non ci DEVE essere una regola, la cosa impotrtante e' che i personaggi ed il prodotto finito rispettino quello che i produttori volevano dare.
Se quel qualcosa e' VALIDO va bene la bambolotta arrizza piselli, la trans o l'uomo barbuto e peloso.
Ma qui e' facile dai..
E' andato bene giocare con Eve o 2b?
Con Ellie? (Oddio qui' ho un po' paura delle risposte asd)
Vi e' andato bene gicoare con Kratos?
Se vi sono piaciuti tutti significa che il vostro problema non e' il protagonista, ma la qualita' de gioco.
E allora andra' benissimo anche giocare con questo persinaggio di Intergalattic.
Va beh non vaveo nulla da fare stasera, ciao lol
 
Più o meno, e con qualche differenza qua e là, posso essere d'accordo su tutto, ma senza entrare nel merito di ogni parola che hai detto, dico solo una cosa, e la dico da persona che, mani avanti, reputa gli scivoloni progressisti (in film o videogiochi) un grosso problema. Certo, nato magari da una buona intenzione, ma comunque che finisce male.
E dunque, chi decide qual è l'inclusività forzata e quale no?
70 anni fa sarebbe stato considerata inclusività forzata fare un film con una attrice nera che non facesse la cameriera o un lavoro "umile".
Come ci vedranno i nostri discendenti? Come quelli che arrestarono Rosa Parks per non aver lasciato il posto ad un bianco?

Poi ripeto, per me certe opere "inclusive" sono uno sfacelo e fanno più danni che altro, ma possono avere il diritto di essere semplici opere brutte su minoranze, così come esistono opere brutte su bianchi/etero, senza dover giustificare la loro esistenza?
Perché ormai pare che per creare un'opera che tratti di discriminazione, o che abbia personaggi appartenenti a minoranze, bisogni per forza fare un capolavoro, altrimenti è woke ed è inclusività forzata.
Per me un bel prodotto è un bel prodotto indifferentemente dalla tematica affrontata o dai protagonisti presenti, ed un brutto prodotto è un brutto prodotto allo stesso modo, non è che è "brutto" se tratta bianchi etero ed è "inclusività forzata" se tratta sui gay neri. Sono brutti entrambi, e baci
 
Una delle chiavi di volta per uscire dall'impasse creativo occidentale potrebbe essere iniziare a scrivere opere si inclusive MA dove l'incluso può venir decostruito (roba che scrivevo anche augurandomelo per intergalactic)., dove può essere rappresentato/a come un inetto, un frustrato, o un malvagio senza appello, o un arrogante che viene rimesso al suo posto. Un pò i cagnacxi con Ellie ci son riusciti, per dire.

Insomma...Ci vuole un grande villain transgender!
Può far ridere (è un esempio) ma dico sul serio.
 
Insomma...Ci vuole un grande villain transgender!


Non hai giocato a ff9 eh? 👀


(Quando uscirono le fughe di notizie di tlou2, che non erano ben chiare e mischiate fra loro, una certa frangia impazzì dicendo che i ND avevano messo una trans per farsi belli, ma poi le hanno fatto fare cose orribili per far odiare tutti i trans.



I fessi stanno da tutte le parti...)
 
Non hai giocato a ff9 eh? 👀


(Quando uscirono le fughe di notizie di tlou2, che non erano ben chiare e mischiate fra loro, una certa frangia impazzì dicendo che i ND avevano messo una trans per farsi belli, ma poi le hanno fatto fare cose orribili per far odiare tutti i trans.



I fessi stanno da tutte le parti...)
Beh ma parliamo di un gioco antico, fatto da giapponesi e con tutt'altra sensibilità. Altro contesto, altra epoca (e poi boh, kuja-o kefka-per quanto ambigui..), non c'entra col discorso secondo me. E si, l'ho giocato 4-5 volte nella mia vita ff9, grandioso.

Io dico che deve arrivare da studi occidentali OGGI ed essere un gesto spontaneo, di pura creatività. Quando ci scrolleremo di dosso un pò di ipocrisie (nella scrittura) tutto sto periodaccio ce lo lasceremo alle spalle, comprese le minoranze (che avranno personaggi rappresentativi più interessanti, stimolanti, vari).
 
Più o meno, e con qualche differenza qua e là, posso essere d'accordo su tutto, ma senza entrare nel merito di ogni parola che hai detto, dico solo una cosa, e la dico da persona che, mani avanti, reputa gli scivoloni progressisti (in film o videogiochi) un grosso problema. Certo, nato magari da una buona intenzione, ma comunque che finisce male.
E dunque, chi decide qual è l'inclusività forzata e quale no?
70 anni fa sarebbe stato considerata inclusività forzata fare un film con una attrice nera che non facesse la cameriera o un lavoro "umile".
Come ci vedranno i nostri discendenti? Come quelli che arrestarono Rosa Parks per non aver lasciato il posto ad un bianco?

Poi ripeto, per me certe opere "inclusive" sono uno sfacelo e fanno più danni che altro, ma possono avere il diritto di essere semplici opere brutte su minoranze, così come esistono opere brutte su bianchi/etero, senza dover giustificare la loro esistenza?
Perché ormai pare che per creare un'opera che tratti di discriminazione, o che abbia personaggi appartenenti a minoranze, bisogni per forza fare un capolavoro, altrimenti è woke ed è inclusività forzata.
Per me un bel prodotto è un bel prodotto indifferentemente dalla tematica affrontata o dai protagonisti presenti, ed un brutto prodotto è un brutto prodotto allo stesso modo, non è che è "brutto" se tratta bianchi etero ed è "inclusività forzata" se tratta sui gay neri. Sono brutti entrambi, e baci
Qui si entra in un campo molto piu'complesso, e' tardi e non so manco se e' la sede giusta, ma dai, ci provo.
Sintetizzando:
Non esiste, se vogliamo, un giusto o sbagliato a priori.
Altrimenti si perderebbe pure il senso di crescita e di acquisizione di determinati valori
Oggi noi possiamo reputare "sbagliate" alcune scelte del passato, ma e' anche grazie a quel passato che (almeno alcuni) sono arrivati alle conquiste (perche' comunque ce ne sono state) di oggi.
Per me ogni cosa e' figlia del suo tempo, lo sbaglio, in generale e' voler creare uno "standard" ed usare certi parametri per giustificare scelte (a volte molto ben poco sensate).
Il problema che c'e' oggi e' l'esapserazione di ogni cosa (ma e' un problema della societa' a 360 gradi, non solo dei media di intrattenimento)
Da qui partono alcune scelte che trasformano idee giuste in vaccate cosmiche.
Poi le opere valide e meno valide ci sono sempre state, indipendentemente da tutto questo.
Ma un conto e' un'opera scritta/sceneggiata/diretta in maniera poco valida, un'altro e' quando si vuole riscrivere parte di una storia (sia essa letteraria o di cultura generale o quello che si vuole) per infilarci l'inclusivita' forzata.
Ogni opera che si ispira a storie, film o scrutture del passato, per me, deve tenere conto di quel passato (non e' cancellandolo che si fa' un favore all'umanita')
Cosi' come ogni storia "nuova" deve essere libera di esprimersi al di la' di generi, orientamenti sessuali etc (e verra' quindi valutata per quello che e' e per quello che vuole raccontare)
Io penso che la consapevolezza di alcune cose non la si ottenga infilandocele ovunque, ma rendendole naturali.
E' quando non se ne parla, che una cosa e' davvero superata.
Oggi se ne parla proprio per colpa di chi ha calcato cosi' tanto la mano che gia' solo vedere un personaggio come quello del trailer dei cani, porta a dubbi e riflessioni.
E questo gia' solo, basta a considerare l'attuale uso dell'inclusivita' come una cosa che e' stata gestita alla pene di segugio.
 
Beh ma parliamo di un gioco antico, fatto da giapponesi e con tutt'altra sensibilità. Altro contesto, altra epoca (e poi boh, kuja-o kefka-per quanto ambigui..), non c'entra col discorso

Io dico che deve arrivare da studi occidentali OGGI ed essere un gesto spontaneo, di pura creatività. Quando ci scrolleremo di dosso un pò di ipocrisie (nella scrittura) tutto sto periodaccio ce lo lasceremo alle spalle, comprese le minoranze (che avranno personaggi rappresentativi più interessanti, stimolanti, vari).
No comunque memavo, non è trans, è che sembra, era una battuta, se ci avessi giocato ti avrebbe fatto ridere un botto..
 
Qui si entra in un campo molto piu'complesso, e' tardi e non so manco se e' la sede giusta, ma dai, ci provo.
Sintetizzando:
Non esiste, se vogliamo, un giusto o sbagliato a priori.
Altrimenti si perderebbe pure il senso di crescita e di acquisizione di determinati valori
Oggi noi possiamo reputare "sbagliate" alcune scelte del passato, ma e' anche grazie a quel passato che (almeno alcuni) sono arrivati alle conquiste (perche' comunque ce ne sono state) di oggi.
Per me ogni cosa e' figlia del suo tempo, lo sbaglio, in generale e' voler creare uno "standard" ed usare certi parametri per giustificare scelte (a volte molto ben poco sensate).
Il problema che c'e' oggi e' l'esapserazione di ogni cosa (ma e' un problema della societa' a 360 gradi, non solo dei media di intrattenimento)
Da qui partono alcune scelte che trasformano idee giuste in vaccate cosmiche.
Poi le opere valide e meno valide ci sono sempre state, indipendentemente da tutto questo.
Ma un conto e' un'opera scritta/sceneggiata/diretta in maniera poco valida, un'altro e' quando si vuole riscrivere parte di una storia (sia essa letteraria o di cultura generale o quello che si vuole) per infilarci l'inclusivita' forzata.
Ogni opera che si ispira a storie, film o scrutture del passato, per me, deve tenere conto di quel passato (non e' cancellandolo che si fa' un favore all'umanita')
Cosi' come ogni storia "nuova" deve essere libera di esprimersi al di la' di generi, orientamenti sessuali etc (e verra' quindi valutata per quello che e' e per quello che vuole raccontare)
Io penso che la consapevolezza di alcune cose non la si ottenga infilandocele ovunque, ma rendendole naturali.
E' quando non se ne parla, che una cosa e' davvero superata.
Oggi se ne parla proprio per colpa di chi ha calcato cosi' tanto la mano che gia' solo vedere un personaggio come quello del trailer dei cani, porta a dubbi e riflessioni.
E questo gia' solo, basta a considerare l'attuale uso dell'inclusivita' come una cosa che e' stata gestita alla pene di segugio.
Sono sempre più o meno, con giuste distanze qua e là, d'accordo con il tono generale, e sono il primo a non tollerare modifiche storiche (o di personaggi e storie ormai comuni) nascoste dietro il concetto di inclusività, che quando va bene è solo marketing stantio. E anche io vorrei che fosse tutto talmente naturale da non dover porre l'accento su personaggi non "comuni", minoranze e via dicendo.
Ciononostante ritengo che ognuno abbia il diritto di far come vuole. Di mettere cose in maniera più naturale e meno invasiva, o di spingerci e marciarci sopra. Di usare la coppia gay come in Ff16, o far fare la ragazzina lamentosa in conflitto con la madre che in veilguard dice di essere non binary. Vorrei che, indifferentemente dal fatto che esca un ottimo prodotto o un pessimo prodotto, il giudizio su di esso si basi su pareri e critiche neutrali, e non spinte da principi. Perché il contraltare di ergersi a giudici della giusta o ingiusta inclusione è quello di, indifferentemente dal fatto che uno si trovi davanti una gnocca atomica come Ciri fatta con modelli poligonali più realistici, o una ragazza rasata come quella di intergalactic, urlare comunque al woke.
La morte della razionalità: o bianco o nero.
Post automatically merged:

Ma si che ci ho giocato, più e più volte nella mia ahimè lunga carriera da videogiocatore. Ultima volta 5 anni fa su switch.
E allora dai si capiva che era battuta 🥲


Forse devo modificare il repertorio, un tempo kuja gay/trans faceva schiattare..
 
Sono sempre più o meno, con giuste distanze qua e là, d'accordo con il tono generale, e sono il primo a non tollerare modifiche storiche (o di personaggi e storie ormai comuni) nascoste dietro il concetto di inclusività, che quando va bene è solo marketing stantio. E anche io vorrei che fosse tutto talmente naturale da non dover porre l'accento su personaggi non "comuni", minoranze e via dicendo.
Ciononostante ritengo che ognuno abbia il diritto di far come vuole. Di mettere cose in maniera più naturale e meno invasiva, o di spingerci e marciarci sopra. Di usare la coppia gay come in Ff16, o far fare la ragazzina lamentosa in conflitto con la madre che in veilguard dice di essere non binary. Vorrei che, indifferentemente dal fatto che esca un ottimo prodotto o un pessimo prodotto, il giudizio su di esso si basi su pareri e critiche neutrali, e non spinte da principi. Perché il contraltare di ergersi a giudici della giusta o ingiusta inclusione è quello di, indifferentemente dal fatto che uno si trovi davanti una gnocca atomica come Ciri fatta con modelli poligonali più realistici, o una ragazza rasata come quella di intergalactic, urlare comunque al woke.
La morte della razionalità: o bianco o nero.
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E allora dai si capiva che era battuta 🥲


Forse devo modificare il repertorio, un tempo kuja gay/trans faceva schiattare..
Ma no è che Magari potevi riferirti a qualche gabola/fan theory per cui kuja è considerato sul serio trans dalla fanbase internettiana, non si smette mai di scoprire roba nuova sugli ff d'altronde.
 
Ma nessuno si è inventato la formula "propaganda della cultura dominante" in riferimento ai cambiamenti elencati da Alex. È questo che alcuni, me compreso, stanno dicendo da diverse pagine.

Io, da amante di GitS, non ho avuto problemi con il cambio di etnia. Johansson non mi è sembrata adatta come aspetto e attrice (senza scendere in ulteriori dettagli) e poi ci sono le brutture della scrittura tipo il mischione che hanno fatto con Kuze (e anche in questo caso scelta dell'attore pessima imo). Film dimenticabile che non rende giustizia all'opera.
però se un personaggio ha una sua rappresentazione etnica e culturale, per quale motivo cambiarla?
a me adesso è venuta in mente la moglie di tommy (perchè è l'ultima serie che ho visto e il dettaglio che conosco come personaggio, tra l'altro) che è un personaggio secondario nella storia, quindi non è una rappresentazione fondamentale ai fini narrativi, se è addirittura una comparsata, era veramente necessario cambiarlo?
perchè da bionda e bianca, diventa nera e scura di capelli?

dovevano per forza mostrare che una donna sud-africana può gestire un ruolo di potere?
è l'unica cosa che mi viene in mente e questo non è propaganda culturale, io lo troverei un insulto nei confronti della mia persona e della mia cultura.

come in dragon age veilguard che a treviso, che dovrebbe essere una rappresentazione fantastica di una città italiana, c'è gente che parla in qualsiasi accento possibile, tranne l'italiano.
il corvo è SPAGNOLO, cosa cazzo c'entra? inclusività? a me sembra una gran mancanza di rispetto, sia per me come italiano (che vedo una città italiana senza italiani) sia per lui spagnolo (che sa solo dire mierda.....).
 
Non hai giocato a ff9 eh? 👀


(Quando uscirono le fughe di notizie di tlou2, che non erano ben chiare e mischiate fra loro, una certa frangia impazzì dicendo che i ND avevano messo una trans per farsi belli, ma poi le hanno fatto fare cose orribili per far odiare tutti i trans.



I fessi stanno da tutte le parti...)
Più che altro hanno messo Lev come co protagonista la cui storia personale non andava oltre a: sono trans quindi tutto mi odiano nel mio villaggio, ma sono loro a sbagliare. Seriamente? già la questione di includere elementi di questo tema è delicata e questo è tutto quello che sono riusciti a fare?
Per me la gente si arrabbia non direttamente per il contenuto ma sulla qualità con cui è trattata.
 
Più che altro hanno messo Lev come co protagonista la cui storia personale non andava oltre a: sono trans quindi tutto mi odiano nel mio villaggio, ma sono loro a sbagliare. Seriamente? già la questione di includere elementi di questo tema è delicata e questo è tutto quello che sono riusciti a fare?
Per me la gente si arrabbia non direttamente per il contenuto ma sulla qualità con cui è trattata.
A parte che mi riferivo alle fake news su abby, da come descrivi lev o non hai giocato tlou2 o non hai seguito nulla della storia del personaggio in questione
 
:tristenev:ma non era criticatissimo Lev da tutti?
Onestamente prima di aprire questo topic manco me lo ricordavo sto aspetto di Lev. Me lo hanno sinceramente ricordato in questo thread perché era un aspetto del personaggio a cui non avevo minimamente dato peso.

Comunque, essenzialmente viveva in una società in cui le bambine (proprio piccole) venivano date in moglie.
Quindi, cioè, la transizione è stata più necessità che virtù.
 
:tristenev:ma non era criticatissimo Lev da tutti?

Tanto per cominciare non è esplicitamente trans, quindi non può essere odiato perché trans (nel gioco, nella realtà ovviamente aver avuto i capelli rasati e un nome da maschio è bastato per farlo attaccare dai trans/omofobi). È una cosa probabile ma solo ipotizzata, anche perché ha 13 anni, e il gioco lascia il tutto sfumato, com'è giusto che sia (sarebbe una forzatura): ne parla Yara, sua sorella, basandosi sulla avversione di Lev alle tradizione dei serafiti, e se non sbaglio parla pure del fatto che secondo lei potrebbe avere una disforia di genere (non ricordo le esatte parole). Ma a conti fatti Lev è solo una bambina che, secondo le regole della sua fazione, sarebbe dovuta diventare la moglie BAMBINA di un vecchio maniaco sessuale pedofilo. Per ribellione a questa aberrazione della società, a questa pedofilia legalizzata, Lev ignora le tradizioni, si rasa i capelli e cambia nome. Potrebbe sia essere l'inizio di una transizione perché lui si sente effettivamente uomo, ma appunto, la cosa non è esplicita. In ogni caso, il rifiuto delle tradizioni dei serafiti e le sue azioni a riguardo lo rendono un apostata ai loro occhi, e viene costretto alla fuga, perché lo avrebbero torturato/ucciso/non ci è dato sapere. Ma tutto il contesto sul fatto o meno che sia trans non è chiaro né superficiale: lui viene odiato e rinnegato per essere diventato un apostata rifiutando i dogmi della sua gente, ma è difficile dire se abbia o meno una disforia di genere o sia solo un modo per ribellarsi ad una fine terribile, cioè quella di venire violentato sessualmente da un vecchio giorno dopo giorno, dopo giorno.
Questo per farla in breve
 
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