Riflessione Smettetela di parlare di Woke nei Videogiochi

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Ho citato i due prodotti del momento, perchè hai parlato "minoranze ben felici delle defecata fatta".
Quelli sono i primi due esempi stra-recenti che vengono in mente. Giochi più defecati di quelli non ci sono.
E questi giocatori di cui parli non esistono. Non è proprio un riflesso della realtà.
Non sono informato tanto quanto nel cinema, ma a me pare che i film Disney abbiano COSTANTEMENTE pessime recensioni. Anche qui, dove sono queste minoranze felici?
Possono essere contenti di roba come Life is Strange al massimo, giochi "normali", ma pensare che siano CONTENTI di essere rappresentati in prodotti scadenti o che li dipingono come macchiette... E' stupido anche solo pensarlo.
Scusami ma se non conosci il significato del termine "MINORANZA" e poi mi dici che certi prodotti indecenti hanno una % pessima perché la maggioranza li ha votati così non so cosa dirti se non rimandarti ad un dizionario, scoprirai che se una minoranza è felice il suo voto conterà sempre e comunque meno della maggioranza, lo stesso varrà per gli ascolti e/o biglietti venduti.
Avresti ragione se la % di voti negativi fosse la totalità o quasi.
C'è sempre gente felice e pronta a difendere l'indifendibile, e se attacchi qualcosa che a loro piace e che all'interno contiene qualche contenuto definito woke automaticamente lo fai automaticamente per razzismo e misoginia.
Un admin di una pagina di star wars italiana qualche settimana fa ha scritto uno sproloquio secondo cui tutti quelli che hanno attaccato the acolyte (prodotto per lui validissimo) sono dei fan tossici, spiegando poi che tossici significa razzisti misogini, quando poi gli sono stati portati esempi di critiche oneste e non legate a sesso o colore o orientamento sessuale ha iniziato ad accusare tutti i critici di essere fan tossici ed ancora, misogini e razzisti repressi senza sé e senza ma, fino a poi cancellare ogni commento a lui non piacente e tutto il giorno dopo, e la pagina in questione ha oltre 60k followers, giusto per fare un esempio di una minoranza rumorosa (perché la sua voce raggiunge molta gente) che difende un prodotto Disney (visto che hai citato Disney) con pessime critiche, parte delle quali sicuramente misogine e razziste, ma in stragrande maggioranza oneste legate ad un prodotto di bassa qualità, e tra l'altro tra i messaggi cancellati c'erano pure i miei quindi so bene di che parlo :dsax:
 
Scusami ma se non conosci il significato del termine "MINORANZA" e poi mi dici che certi prodotti indecenti hanno una % pessima perché la maggioranza li ha votati così non so cosa dirti se non rimandarti ad un dizionario, scoprirai che se una minoranza è felice il suo voto conterà sempre e comunque meno della maggioranza, lo stesso varrà per gli ascolti e/o biglietti venduti.
Avresti ragione se la % di voti negativi fosse la totalità o quasi.
C'è sempre gente felice e pronta a difendere l'indifendibile, e se attacchi qualcosa che a loro piace e che all'interno contiene qualche contenuto definito woke automaticamente lo fai automaticamente per razzismo e misoginia.
Un admin di una pagina di star wars italiana qualche settimana fa ha scritto uno sproloquio secondo cui tutti quelli che hanno attaccato the acolyte (prodotto per lui validissimo) sono dei fan tossici, spiegando poi che tossici significa razzisti misogini, quando poi gli sono stati portati esempi di critiche oneste e non legate a sesso o colore o orientamento sessuale ha iniziato ad accusare tutti i critici di essere fan tossici ed ancora, misogini e razzisti repressi senza sé e senza ma, fino a poi cancellare ogni commento a lui non piacente e tutto il giorno dopo, e la pagina in questione ha oltre 60k followers, giusto per fare un esempio di una minoranza rumorosa (perché la sua voce raggiunge molta gente) che difende un prodotto Disney (visto che hai citato Disney) con pessime critiche, parte delle quali sicuramente misogine e razziste, ma in stragrande maggioranza oneste legate ad un prodotto di bassa qualità, e tra l'altro tra i messaggi cancellati c'erano pure i miei quindi so bene di che parlo :dsax:
Quindi stai essenzialmente ammettendo che a darti fastidio è un paio di scemi che fanno casino. Wow, mi chiedo come hai fatto ad usare internet fino ad oggi.
 
Quindi stai essenzialmente ammettendo che a darti fastidio è un paio di scemi che fanno casino. Wow, mi chiedo come hai fatto ad usare internet fino ad oggi.
No, sto essenzialmente dicendo che hai problemi di comprensione di testo, il mio fastidio è quando le major fanno le cagate dando ascolto a questi 4 scappati di casa confusi, mi pare di averlo scritto in maniera ben chiara nei post precedenti. Mi chiedo se coi tuoi ultimi 2 post stai cercando ancora di portare avanti il discorso o stai cercando di buttarla in caciara.
Mi hai chiesto dove sono queste minoranze felici e ti ho semplicemente detto che ci sono un po' ovunque, così non fosse certi prodotti avrebbero le vendite del sopracitato concord e % nelle recensioni vicine allo 0, probabilmente latitano giusto nei titoli da te citati che io non ho giocato, ma probabilmente sono proprio il fondo del barile di quel tipo di prodotti :sowhat:
 
No, sto essenzialmente dicendo che hai problemi di comprensione di testo, il mio fastidio è quando le major fanno le cagate dando ascolto a questi 4 scappati di casa confusi, mi pare di averlo scritto in maniera ben chiara nei post precedenti. Mi chiedo se coi tuoi ultimi 2 post stai cercando ancora di portare avanti il discorso o stai cercando di buttarla in caciara.
Mi hai chiesto dove sono queste minoranze felici e ti ho semplicemente detto che ci sono un po' ovunque, così non fosse certi prodotti avrebbero le vendite del sopracitato concord e % nelle recensioni vicine allo 0, probabilmente latitano giusto nei titoli da te citati che io non ho giocato, ma probabilmente sono proprio il fondo del barile di quel tipo di prodotti :sowhat:
Non la sto cercando di buttare in caciara. Semplicemente non ti credo.
Le affermazioni che fai suonano molto alla "Gli immigrati che rubano il lavoro", ovvero gente che di fatto non esiste, ma siccome il concetto è così tanto radicato nella testa, allora si tramuta automaticamente in realtà.

La gente di cui parli non esiste. Non sono "un pò ovunque", esistono nell'immaginaria guerra del "Woke VS Non-Woke" (o almeno immaginaria solo per un lato)
E anche se ci fossero tali esaltati, sarebbe degli estremisti stile tizio di Avowed che guarda caso hai incontrato esattamente tu. Magari sguazzi in ambienti estremisti, che sarebbe anche peggio.
E giusto giusto nei 2 titoli che ho tirato fuori, che tu battezzi come outlier, eccezioni, non erano presenti.
Quindi... no, semplicemente non ritengo credibile quello che stai raccontando.
 
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Non la sto cercando di buttare in caciara. Semplicemente non ti credo.
E vabbè ma questo è un problema non mio, ma solo tuo e se parti da questo presupposto non può esserci dialogo con te, come non può esserci dialogo con quelli che la pensano come te, voi sapete la verità, voi sapete cosa pensano gli altri, voi avete ragione e gli altri torto, gg bro hai vinto, mi hai smascherato, sei er mejo.
Ma che sei tu quell'admin della pagina di SW? Stesso modo di ragionare :sard:
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Comunque a sto punto gli admin possono pure chiudere il topic, tanto dalla frase sopra è evidente che non può esistere un confronto, è un topic-sfogo per imporre la propria visione, non qualcosa nata per dialogare :dsax:
 
Scusami ma se non conosci il significato del termine "MINORANZA" e poi mi dici che certi prodotti indecenti hanno una % pessima perché la maggioranza li ha votati così non so cosa dirti se non rimandarti ad un dizionario, scoprirai che se una minoranza è felice il suo voto conterà sempre e comunque meno della maggioranza, lo stesso varrà per gli ascolti e/o biglietti venduti.
Avresti ragione se la % di voti negativi fosse la totalità o quasi.
C'è sempre gente felice e pronta a difendere l'indifendibile, e se attacchi qualcosa che a loro piace e che all'interno contiene qualche contenuto definito woke automaticamente lo fai automaticamente per razzismo e misoginia.
Un admin di una pagina di star wars italiana qualche settimana fa ha scritto uno sproloquio secondo cui tutti quelli che hanno attaccato the acolyte (prodotto per lui validissimo) sono dei fan tossici, spiegando poi che tossici significa razzisti misogini, quando poi gli sono stati portati esempi di critiche oneste e non legate a sesso o colore o orientamento sessuale ha iniziato ad accusare tutti i critici di essere fan tossici ed ancora, misogini e razzisti repressi senza sé e senza ma, fino a poi cancellare ogni commento a lui non piacente e tutto il giorno dopo, e la pagina in questione ha oltre 60k followers, giusto per fare un esempio di una minoranza rumorosa (perché la sua voce raggiunge molta gente) che difende un prodotto Disney (visto che hai citato Disney) con pessime critiche, parte delle quali sicuramente misogine e razziste, ma in stragrande maggioranza oneste legate ad un prodotto di bassa qualità, e tra l'altro tra i messaggi cancellati c'erano pure i miei quindi so bene di che parlo :dsax:

Ma non pensi che queste minoranze rumorose, pronte a difendere l'indifendibile, se cerchi un minimo nell'internet le troveresti per qualsiasi prodotto d'intrattenimento, orientamento politico, religione e chi piú ne ha piú ne metta?
 
aggiungo un esempio: in uno dei miei piccoli gruppi di amici proci, bi e lesbie, che ho così chiamato perché sono un pezzo di merda , sono sempre stati tutti molto sarcastici e schifati da certi esempi malsani di inclusività. Quindi, al solito, generalizzare su "Minoranze entusiaste" solo per qualche singolo esagitato, è sbagliato.
Non sapete quante ne hanno dette a quella povera qunari in crisi adolescenziale.
Quindi no, l'appartenere ad una minoranza non significa avallare certe opere mal riuscite. Anche perché, come dicono gli anormali, loro ci hanno solo guadagnato di esser schifati ulteriormente da chi utilizza DAV e simili come scusa per spargere il proprio odio.
Ti metto like solo per Aigor nello spoiler :geddoe:
 
Ma non pensi che queste minoranze rumorose, pronte a difendere l'indifendibile, se cerchi un minimo nell'internet le troveresti per qualsiasi prodotto d'intrattenimento, orientamento politico, religione e chi piú ne ha piú ne metta?
E lo dici a me? Devi dirlo al negazionista detentore della verità assoluta che ha aperto il topic e che ha scritto, testuale "non esistono" (#676), solo perché nel caso di concord non si sono visti (e se ci sono non sono reali, non ti credo, te li sei inventati come per la pagina sw ita, gnè gnè gnè). Credo ti sia perso un po' di post.
 
E lo dici a me? Devi dirlo al negazionista detentore della verità assoluta che ha aperto il topic e che ha scritto, testuale "non esistono" (#676), solo perché nel caso di concord non si sono visti (e se ci sono non sono reali, non ti credo, te li sei inventati come per la pagina sw ita, gnè gnè gnè). Credo ti sia perso un po' di post.

No in realtà lo chiedo a te, i post non me li sono persi tranquillo, perchè mi sembra sostanzialmente inutile porre così tanto accento su queste minoranze rumorose, perché ne esistono di tutti i colori e per qualsiasi cosa.

EDIT: Anche perchè se provassi a portare sul tavolo una minoranza estrema ma del verso opposto, mi si potrebbe rispondere giustamente che sono un so tutto io non aperto al dialogo e che vede fassisti ovunque, ignorando la gente che vuole dibattere seriamente sul tema.
 
Con questo metro però posso prendere una miriade di prodotti che con finalità commerciali di supposto compiacimento della maggioranza mortificano con rappresentazioni stupide/stereotipate/irrealistiche/macchiettistiche etc che si prendono sul serio il mondo cisgender etero "bianco". L'intromissione delle analisi di mercato nell'autorialità, per quanto insite nella natura del sistema economico in cui viviamo, è proprio una pratica offensiva in generale dell'intelligenza e della dignità altrui, tanto quanto lo è qualcuno che ti dà risposte che pensa tu voglia ricevere per ricavarne un tornaconto personale. Eppure non vedo crociate di questo tipo particolare quando la maggioranza si auto-offende con trattazioni penose di tematiche che la riguardano. Con crociate di questo tipo particolare intendo che brandiscono una parola (woke) demolita, defraudata del suo significato originario e weaponizzata a tradimento giocando su un arbitrario spostamento semantico verso un piano imbastardito e nebuloso che tuttavia, anche grazie al fatto che la nuova e fiammante connotazione dispregiativa si trascina dietro le ceneri della vita precedente, intaccandole, consente di 1) lanciare apertamente o insinuare uno stigma che colpisce le minoranze, 2) rendere difficile trovare una comune intesa su cosa voglia dire (questa discussione ne è un esempio) e di conseguenza, con tale premessa, rendere difficile individuare e criticare il suo abuso, 3) dare luogo a tutto ciò facendola franca con sole quattro lettere o foni, cioè massimo risultato e minimo sforzo (intanto lo stigma è partito, magari con la speranza o la possibilità che nel mucchio possa intercettare l'intolleranza di qualcuno per consolidarla o seminare qualcosa di nuovo in un'altra testa). Questo abuso della parola woke è propaganda sulla parola woke, a tal punto che purtroppo la mera diffusione di questa parola ormai contaminata mi sembra faccia il gioco di tale propaganda a prescindere dalle intenzioni dell'utilizzatore e non vedo come si possa invertire il processo. Mi viene da pensare che, anche, naturalmente, nella critica argomentata degli estremismi degenerativi (da qualsiasi parte essi provengano), bisognerebbe semplicemente disfarsene, ma senza sostituirla con un'altra da abusare al medesimo scopo, altrimenti si ripeterebbe la transizione precedente che ha visto "SJW" diventare "woke" all'insegna della continuità della weaponizzazione.

Spero non sembri una supercazzola e sono aperto a correzioni. Sentivo l'impellenza di dare sfogo a questo pensiero e ho colto l'occasione. :asd:
Però la tua premessa sembra partire dall'assunto che, nel movimento attuale che si identifica con Woke, ci sia stata una partenza razionale e moderata. Mi sembra però una partenza, da più o meno una decina di anni, istantaneamente estremista nei suoi intenti. Mi sembrano più i concetti estremizzati che rappresenta (fin dal principio estremizzati, intendo) ad avere una base sensata, per esempio il White Washing. A meno che non parti dall'appropriazione (piuttosto indebita) che c'è stata per il termine in sé "Stay Woke", che nasce però da tutt'altro contesto sociale e politico ed inerente alla segregazione.

Detto questo concordo al 1000% sull'utilizzo propagandistico del termine stesso che diventa arma ad uso e consumo di ogni lato estremista di pensiero, danneggiando, svilendo e banalizzando problematiche sottostanti. E si tende, mi ci metto anche io tranquillamente, a farne poi un calderone di tante problematiche coesistenti ma che appartengono ad altre frange (più o meno) estremiste parallele ma non necessariamente unite, tipo il politicamente corretto. (Un ragazzo nelle pagine passate aveva messo un video interessante a riguardo, anche se poi si parlava della Disney)

Mi sembra però altrettanto sensato (cercare di) riconoscerle e riconoscerne gli intenti (più o meno) dannosi, quantomeno sul piano culturale, che tali movimenti arrivano a rappresentare, anche per prodotti artistici/ di intrattenimento che sono poi una frazione di specchio della società, oltre che ambienti lavorativi a tutti gli effetti. Per questo le premesse stesse della discussione (alquanto impositive nel titolo stesso del topic :asd:) mi sembrano...illogiche ed irrazionali.
 
Ultima modifica:
Però la tua premessa sembra partire dall'assunto che, nel movimento attuale che si identifica con Woke, ci sia stata una partenza razionale e moderata. Mi sembra però una partenza, da più o meno una decina di anni, istantaneamente estremista nei suoi intenti. Mi sembrano più i concetti estremizzati che rappresenta (fin dal principio estremizzati, intendo) ad avere una base sensata, per esempio il White Washing. A meno che non parti dall'appropriazione (piuttosto indebita) che c'è stata per il termine in sé "Stay Woke", che nasce però da tutt'altro contesto sociale e politico ed inerente alla segregazione.

Detto questo concordo al 1000% sull'utilizzo propagandistico del termine stesso che diventa arma ad uso e consumo di ogni lato estremista di pensiero, danneggiando, svilendo e banalizzando problematiche sottostanti. E si tende, mi ci metto anche io tranquillamente, a farne poi un calderone di tante problematiche coesistenti ma che appartengono ad altre frange (più o meno) estremiste parallele ma non necessariamente unite, tipo il politicamente corretto. (Un ragazzo nelle pagine passate aveva messo un video interessante a riguardo, anche se poi si parlava della Disney)

Mi sembra però altrettanto sensato riconoscerle e riconoscerne gli intenti (più o meno) dannosi, quantomeno sul piano culturale, che tali movimenti arrivano a rappresentare, anche per prodotti artistici/ di intrattenimento che sono poi una frazione di specchio della società, oltre che ambienti lavorativi a tutti gli effetti. Per questo le premesse stesse della discussione (alquanto impositive nel titolo stesso del topic :asd:) mi sembrano...illogiche ed irrazionali.
Perchè vi manca un concetto base: Questa roba è politica.

Il mondo reale non è composto da gente che si siede ad un tavolo, o scrive in un forum, a discutere del più e del meno, degli estremisti e non estremisti.
Il mondo reale, quello vissuto dalla gente di ogni giorno, è clickbait. Gente che reagisce di pancia. Persone che vogliono la risposta immediatamente usufruibile. Contaballe a destra e a sinistra. In politica questa cosa viene fatta di continuo e spero di non dovervi spiegare il perchè.

E cosa pensate a cosa puntino queste software house quando mettono degli argomenti sensibili in un gioco e li trattano a casaccio? Per prendersi i soldi dalle Bahamas? Anche, ma la verità è che lo sanno ancora prima di voi che questa roba farà rumore.
"Riconoscere gli intenti dannosi" è essenzialmente fare pubblicità a queste manovre becere ed inutili, distrugge la critica del gioco in se, riducendola ANCORA a questa politica scema, e da benzina alle polemiche da bar, che a sua volta danno ancora più incentivo a fare queste manovre. Se politicizzi il videogioco, non stupirti che poi il videogioco diventi politico.
Anche perchè il "Woke":
  • Definirlo "movimento" è essere generosi, perchè oggi è essenzialmente un termine dispregiativo, soprattutto in America, e come ho spiegato assai post addietro, incapsula TUTTO ciò che è liberale, anche il basico insegnamento scolastico di certi temi. Mentre molti credono che il Woke sia semplicemente "costringere qualcuno in una opera artistica a fare qualcosa controvoglia". No, non è solo quello.
  • Come è stato dimostrato più e più volte... E' inutile ai fini della critica stessa. E' completamente superfluo. Tutti, e dico, TUTTI i cosidetti videogiochi woke flop, hanno elementi approssimativi, sviluppo mediocre, cose semplicemente idiote immediatamente riscontrabili. E spesso questi discorsi inutili offuscano mancanze effettive e GRAVI del gioco, ancora, buttandola in politica. Oro che cola per una SH.

Quindi a che serve a discutere di woke?
Serve a far felice la versione nazista di Tony Stark, essenzialmente.
 
A meno che non parti dall'appropriazione (piuttosto indebita) che c'è stata per il termine in sé "Stay Woke", che nasce però da tutt'altro contesto sociale e politico ed inerente alla segregazione.
Ecco un'altra espressione che cercavo ma non mi veniva in mente: "appropriazione indebita". :asd: Sì, partivo proprio dall'originario "stay woke", come fa lui al link qui sotto (solo che lui dà la responsabilità della distorsione ai media, il che a mio avviso è riduttivo/parziale - ma certo, i media/soprattutto i media di destra/conservatori [immagino] hanno contribuito):


Estraggo solo questa piccola parte ma andrebbe letta nel contesto:

Maybe it helped that my parents were Pan-Africanist. I had a strong knowledge of my African American and African heritage. I remember telling friends that before the media skewed the term “woke,” “I was born woke.”
E si tende, mi ci metto anche io tranquillamente, a farne poi un calderone di tante problematiche coesistenti ma che appartengono ad altre frange (più o meno) estremiste parallele ma non necessariamente unite, tipo il politicamente corretto. (Un ragazzo nelle pagine passate aveva messo un video interessante a riguardo, anche se poi si parlava della Disney)
Mi piace il fatto che l'hai chiamato ragazzo invece che utente, sul serio. :asd: Sì, l'ho visto tutto il video postato da pnt23! Interessante infatti (lo riprendo nella prossima parte che ti quoto). Ho visto anche quello del lavoratore di SBI (decisamente meno piacevole, non la mezz'ora meglio spesa della mia vita) postato da Reservoir Dog, facendo anche alcune ricerche abbastanza infruttuose su BlackRock, EA e nel tentativo di verificare per conto mio a che livello SBI offre la sua consulenza. Quest'ultima cosa mi interesserebbe capire in particolare perché Reservoir ha detto che - magari per chi segue è banale ma per me no - avviene (innanzitutto?) coi producers, non unicamente coi devs (al che mi viene spontaneo pensare che sorga un problema). Esattamente come mi viene da pensarlo quando sul loro sito trovo scritto "no matter the stage of production". Come "no matter"? Come può non importare? Questa libertà di intervento su ogni fase senza ulteriori criteri che tengano conto del lavoro di scrittura già svolto, con basi già poste, mi fa pensare a possibili risvolti come quelli mostrati nel video ironico postato da Rabum. Inoltre sono interessato a cosa potrebbero sapere (che io ignoro), insieme a Reservoir, per esempio EdricWrath e appunto Rabum Alal per valutare meglio la faccenda. Mr. Jim Oak (sei Summer, giusto?) ho letto il tuo post e il motivo per cui finora non ho risposto è che... sono un tipo riflessivo (credo) e volevo/vorrei informarmi un po' meglio.

RashFaustinho Sei un fiume in piena e meno male che hai fatto quell'OP. :rickds: Però io spargo taggate come fossero stelle filanti. :uhmsisi:
Però la tua premessa sembra partire dall'assunto che, nel movimento attuale che si identifica con Woke, ci sia stata una partenza razionale e moderata. Mi sembra però una partenza, da più o meno una decina di anni, istantaneamente estremista nei suoi intenti.
Ecco, volevo approfondire questo, da cui poi dipende il resto della parte quotata. Nel "movimento attuale" (virgoletto perché non ho ben capito se intendi coloro che degenerano) qualcuno si è mai identificato nella parola woke? Situazione che corrisponde ad un anello di congiunzione presente nella ricostruzione di Enrico (è il nome dello youtuber del video sulla Disney di cui non ricordo invece il nome del canale). C'è stata veramente questa fase? Lui dice che chi si definiva SJW ad un certo punto ha iniziato a definirsi woke. Ma, tra l'altro, SJW non è anch'essa un'espressione nata dispregiativa? Perciò questo suo passaggio non mi è chiaro.
In merito a woke chiedo perché io finora non l'ho mai sentita usare in senso non dispregiativo ed è proprio questo uno scopo principale dell'appropriazione indebita: impedire al gruppo di usarla su se stesso, sottrarre una categoria di autoidentificazione, rendergliela inutilizzabile in quanto ormai "corrotta" (più ovviamente il portarla dalla propria parte, tipo conversione del termine in stile wololo).
Per questo le premesse stesse della discussione (alquanto impositive nel titolo stesso del topic :asd:) mi sembrano...illogiche ed irrazionali.
Il senso dell'OP non l'ho capito nemmeno io. :rickds:
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Intanto Elon Musk vuole comprare Hasbro per salvare Dungeons & Dragons dalla Wokeizzazione :asd: .

A mio avviso qualcosa di molto più agghiacciante di tutte le stronzate di baby inc. &Co
Infatti la cancel culture (o meglio la legiferazione censoria che ne realizza concretamente i desideri in maniera sistemica) è questa roba qui, o no?


In part due to the targeting of sexual content, the stark increase includes books featuring romance, books about women’s sexual experiences, and books about rape or sexual abuse as well as continued attacks on books with LGBTQ+ characters or themes, or books about race or racism and featuring characters of color.
Our numbers are certainly an undercount, as stories of book bans often go unreported. These numbers also do not account for the many reports of soft censorship, including increased hesitancy in book selection, ideologically-driven restrictions of school book purchases, the removal of classroom collections, and the cancellations of author visits and book fairs.


[...]

Following trends from previous years in which books were targeted for including diverse perspectives, book bans from the 2023-2024 school year overwhelmingly featured stories with people or characters of color and/or LGBTQ+ people.

Invece la presenza (aggiuntiva) di un remake live-action con la sirenetta "non bianca" non mi impedisce di usufruire del film d'animazione originale né di leggere la fiaba di Andersen con la descrizione della sirenetta pallida. Tuttavia quest'unica frase non riflette esaustivamente il mio pensiero a riguardo eh.

Quindi sì, bisognerebbe un attimino riflettere anche sulla scala di gravità (senza nulla togliere all'esistenza in sé delle problematiche).
 
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Credo sia sbagliato dire che certe giochi non sono woke quando hai pezzi grossi del team dire chiaramente che hanno fatto certe scelte per mandare un messaggio ecc...
I pezzi grossi che dicono questo si autodefiniscono woke?
Intanto Elon Musk vuole comprare Hasbro per salvare Dungeons & Dragons dalla Wokeizzazione :asd: .

A mio avviso qualcosa di molto più agghiacciante di tutte le stronzate di baby inc. &Co
Ti riquoto però per puntualizzare che Musk non ha parlato testualmente di wokizzazione. O sbaglio? Nonostante ciò, dati i toni che ha usato e il suo posizionamento politico, sono convinto che ci stia marciando, che stia infiammando/sobillando di proposito il campo dell'intolleranza conservatrice.

Lo stesso Musk che peraltro nel 2018 lanciava questo messaggio:



Ha poi deciso che strumentalizzare la lotta per i diritti fattura di meno che strumentalizzare la loro lesione?

Detto ciò, sul caso specifico che riguarda DnD, se questa ricostruzione è corretta, allora mi sembra che ci troviamo di fronte ad un esempio di degenerazione del "politicamente corretto" che peraltro danneggia anche le istanze tirate in ballo:

 
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I pezzi grossi che dicono questo si autodefiniscono woke?

Ti riquoto però per puntualizzare che Musk non ha parlato testualmente di wokizzazione. O sbaglio? Nonostante ciò, dati i toni che ha usato e il suo posizionamento politico, sono convinto che ci stia marciando, che stia infiammando/sobillando di proposito il campo dell'intolleranza conservatrice.

Lo stesso Musk che peraltro nel 2018 lanciava questo messaggio:



Ha poi deciso che strumentalizzare la lotta ai diritti fattura di meno che strumentalizzare la loro lesione?

Detto ciò, sul caso specifico che riguarda DnD, se questa ricostruzione è corretta, allora mi sembra che ci troviamo di fronte ad un esempio di degenerazione del "politicamente corretto" che peraltro danneggia anche le istanze tirate in ballo:


Raramente una persona si definisce woke. In genere dicono semplicemente di essere contro gli anti woke.

Musk ha fatto un cambio a 180° gradi dopo la situazione della figlia.
 
Mi piace il fatto che l'hai chiamato ragazzo invece che utente, sul serio. :asd: Sì, l'ho visto tutto il video postato da pnt23! Interessante infatti (lo riprendo nella prossima parte che ti quoto). Ho visto anche quello del lavoratore di SBI (decisamente meno piacevole, non la mezz'ora meglio spesa della mia vita) postato da Reservoir Dog, facendo anche alcune ricerche abbastanza infruttuose su BlackRock, EA e nel tentativo di verificare per conto mio a che livello SBI offre la sua consulenza. Quest'ultima cosa mi interesserebbe capire in particolare perché Reservoir ha detto che - magari per chi segue è banale ma per me no - avviene (innanzitutto?) coi producers, non unicamente coi devs (al che mi viene spontaneo pensare che sorga un problema). Esattamente come mi è venuto da pensarlo quando sul loro sito trovo scritto "no matter the stage of production". Come "no matter"? Come può non importare? Questa libertà di intervento su ogni fase senza ulteriori criteri che tengano conto del lavoro di scrittura già svolto, con basi già poste, mi fa pensare a possibili risvolti come quelli mostrati nel video ironico postato da Rabum. Inoltre sono interessato a cosa potrebbero sapere (che io ignoro), insieme a Reservoir, per esempio EdricWrath e appunto Rabum Alal per valutare meglio la faccenda. Mr. Jim Oak (sei Summer, giusto?) ho letto il tuo post e il motivo per cui finora non ho risposto è che... sono un tipo riflessivo (credo) e volevo/vorrei informarmi un po' meglio.
Capire cosa e come effettivamente facciano quello che fanno è difficile, anche perché sono realtà lavorative nuove e inventate un po' di sana pianta. Diciamo, come avrai sentito nel video, che il lavoro è, riassumendo brutalmente, quello del sensitivity reader. E se entri nella tana del bianconiglio trovi a cascata tutta una serie di figure e azioni in campo lavorativo che girano attorno a questo concetto di "censura" del linguaggio (mascherata da atto di giusta tutela delle minoranze, di solito) in base a motivo X o Y

Perché andando un po' brutale questo è: Una forma di censura. Sulla base di un alta morale atta a giudicare stereotipi, "bias" (ecco, forse questa rientre nelle parole più usate alla cazzo di cane degli ultimi decenni), parole e/o frasi offensive (per loro, s'intende) e così via.

Morirei dalla voglia di vedere dal vivo una consulenza di un sensitivity reader, specie se dall'altra parte c'è la sceneggiatura di un Tarantino :asd: Ma insomma penso che quel video riassuma a grandi linee il succo del come venga gestita la questione. Anche nell'ottica meno estremista possibile mi sembra un lavoro, di base, assurdo, violento delirante.

PS: In realtà ho fatto una "assumption" sul ragazzo, dovrei essere censurato e punito in qualche modo.

Ecco, volevo approfondire questo, da cui poi dipende il resto della parte quotata. Nel "movimento attuale" (virgoletto perché non ho ben capito se intendi coloro che degenerano) qualcuno si è mai identificato nella parola woke? Situazione che corrisponde ad un anello di congiunzione presente nella ricostruzione di Enrico (è il nome dello youtuber del video sulla Disney di cui non ricordo invece il nome del canale). C'è stata veramente questa fase? Lui dice che chi si definiva SJW ad un certo punto ha iniziato a definirsi woke. Ma, tra l'altro, SJW non è anch'essa un'espressione nata dispregiativa? Perciò questo suo passaggio non mi è chiaro.
In merito a woke chiedo perché io finora non l'ho mai sentita usare in senso non dispregiativo ed è proprio questo uno scopo principale dell'appropriazione indebita: impedire al gruppo di usarla su se stesso, sottrarre una categoria di autoidentificazione, rendergliela inutilizzabile in quanto ormai "corrotta" (più ovviamente il portarla dalla propria parte, tipo conversione del termine in stile wololo).
Stai intendendo che è una parola appiccicata più esternamente che altro? Forse oggi (inteso come Dicembre 2024), nel senso che nel linguaggio comunicativo o più gergale si è allargata a macchia d'olio. Ma all'inizio mi è sembrato un rafforzativo usato dal BLM mentre si abbattevano statue e imbrattavano edifici :asd: Da lì è scalato in fretta.

Si ritorna poi al solito rigiro di premesse da fare prima della discussione inerente queste ingerenze (o presunte tali), nella fattispecie sui videogiochi. O ci si accorda che nel linguaggio corrente la si usa come termine ombrello, possiamo anche definirla semplificazione, oppure non si va molto avanti. Il linguaggio è anche questo, quindi ad una certa tocca venirci a patti

Sul fatto che sia "dispregiativo"... no, o meglio "dispregiativo" prevede una carica negativa in origine sul nome, che non mi sembra esserci. Lo diventa (continuerei a non usare "dispregiativo", quanto più in termini di "legittima critica") nel momento in cui si incarnano idee sfacciatamente estremiste e ci si fa assonanza con tale nome. In bocca al lupo a trovarne una specifica colpa nei media piuttosto che negli stessi movimenti più estremi delle minoranze in protesta.
 
Ultima modifica:
Lo stesso Musk che peraltro nel 2018 lanciava questo messaggio:

Non credo che il più grande esponente del neoliberismo possa avere alcun interesse nel promuovere realmente un sistema di valori. Qualsiasi cosa viene giusto rimasticata e risputata dal Capitale per generare profitto. Se domani questo coinciderà con il dire il contrario di quanto detto oggi, così sarà.
 
Capire cosa e come effettivamente facciano quello che fanno è difficile, anche perché sono realtà lavorative nuove e inventate un po' di sana pianta. Diciamo, come avrai sentito nel video, che il lavoro è, riassumendo brutalmente, quello del sensitivity reader. E se entri nella tana del bianconiglio trovi a cascata tutta una serie di figure e azioni in campo lavorativo che girano attorno a questo concetto di "censura" del linguaggio (mascherata da atto di giusta tutela delle minoranze, di solito) in base a motivo X o Y

Perché andando un po' brutale questo è: Una forma di censura. Sulla base di un alta morale atta a giudicare stereotipi, "bias" (ecco, forse questa rientre nelle parole più usate alla cazzo di cane degli ultimi decenni), parole e/o frasi offensive (per loro, s'intende) e così via.
Sì, ho sentito, ma tipo un esempio concreto di questa cascata puoi linkarlo? O più, se riesci. Cioè, per capire di cosa effettivamente stiamo parlando.
Morirei dalla voglia di vedere dal vivo una consulenza di un sensitivity reader, specie se dall'altra parte c'è la sceneggiatura di un Tarantino :asd:
Lol, ti dirò che un po' di tempo fa guardavo casualmente Pulp Fiction ritrasmesso in TV e quando c'è la moglie nera del personaggio interpretato da lui stesso ho pensato "là, questo è il Tarantino sottilmente politicamente corretto che si para il culo mettendo la moglie nera al suo personaggio per fare da "contraltare" alla quantità di negro che si sentono nel film". :asd:
Anche nell'ottica meno estremista possibile mi sembra un lavoro, di base, assurdo, violento delirante.
Questo secondo me è da vedere, l'impostazione esposta da un solo dipendente mi sembra un po' pochino per giudicare. Sinceramente mi piacerebbe sentire anche qualcun altro. È sospetto eh, però per me non ancora sufficiente per farmi un'idea.
PS: In realtà ho fatto una "assumption" sul ragazzo, dovrei essere censurato e punito in qualche modo.
Dovevi chiamarlo utent*. :draper: Ovviamente è una battuta.
Si ritorna poi al solito rigiro di premesse da fare prima della discussione inerente queste ingerenze (o presunte tali), nella fattispecie sui videogiochi. O ci si accorda che nel linguaggio corrente la si usa come termine ombrello, possiamo anche definirla semplificazione, oppure non si va molto avanti. Il linguaggio è anche questo, quindi ad una certa tocca venirci a patti
Eh, ma ignorare come viene usata là fuori mi sembra come mettere la testa sotto la sabbia. Noi nella cerchia di questo topic possiamo pure stabilire per convenzione esclusivamente nostra che indica una deriva degenere e nient'altro, ma là fuori si costruiscono intere campagne elettorali sull'ambiguità di questo termine estendendolo abusivamente ad ombrello per, come è stato già detto, andare contro i diritti delle minoranze. Infatti mi sembra che di proposito non si faccia alcun distinguo fra woke e woke tossico/degenere proprio perché conviene puntare il dito e buttare tutti nello stesso calderone dove si intorbidiscono le acque. Inoltre l'abuso di woke richiama un'altra espressione fraudolenta sfruttata a tale scopo: "propaganda LGBT".
 
Lol, ti dirò che un po' di tempo fa guardavo casualmente Pulp Fiction ritrasmesso in TV e quando c'è la moglie nera del personaggio interpretato da lui stesso ho pensato "là, questo è il Tarantino sottilmente politicamente corretto che si para il culo mettendo la moglie nera al suo personaggio per fare da "contraltare" alla quantità di negro che si sentono nel film". :asd:
Politicamente corretto nel 1994. Oggi la coppia multiculturale con l'uomo caucasico non è ben vista in certi ambienti. :asd:

Eh, ma ignorare come viene usata là fuori mi sembra come mettere la testa sotto la sabbia. Noi nella cerchia di questo topic possiamo pure stabilire per convenzione esclusivamente nostra che indica una deriva degenere e nient'altro, ma là fuori si costruiscono intere campagne elettorali sull'ambiguità di questo termine estendendolo abusivamente ad ombrello per, come è stato già detto, andare contro i diritti delle minoranze. Infatti mi sembra che di proposito non si faccia alcun distinguo fra woke e woke tossico/degenere proprio perché conviene puntare il dito e buttare tutti nello stesso calderone dove si intorbidiscono le acque. Inoltre l'abuso di woke richiama un'altra espressione fraudolenta sfruttata a tale scopo: "propaganda LGBT".
'nsomma, si potrebbe pensare il contrario e dire che fa comodo considerare woke qualsiasi opera che rappresenta le minoranze così chi si lamenta delle opere ideologiche può essere tacciato di essere un intollerante che non vuole vedere le minoranze nei film/videogiochi/libri.
 
Sì, ho sentito, ma tipo un esempio concreto di questa cascata puoi linkarlo? O più, se riesci. Cioè, per capire di cosa effettivamente stiamo parlando.

Lol, ti dirò che un po' di tempo fa guardavo casualmente Pulp Fiction ritrasmesso in TV e quando c'è la moglie nera del personaggio interpretato da lui stesso ho pensato "là, questo è il Tarantino sottilmente politicamente corretto che si para il culo mettendo la moglie nera al suo personaggio per fare da "contraltare" alla quantità di negro che si sentono nel film". :asd:

Questo secondo me è da vedere, l'impostazione esposta da un solo dipendente mi sembra un po' pochino per giudicare. Sinceramente mi piacerebbe sentire anche qualcun altro. È sospetto eh, però per me non ancora sufficiente per farmi un'idea.

Dovevi chiamarlo utent*. :draper: Ovviamente è una battuta.

Eh, ma ignorare come viene usata là fuori mi sembra come mettere la testa sotto la sabbia. Noi nella cerchia di questo topic possiamo pure stabilire per convenzione esclusivamente nostra che indica una deriva degenere e nient'altro, ma là fuori si costruiscono intere campagne elettorali sull'ambiguità di questo termine estendendolo abusivamente ad ombrello per, come è stato già detto, andare contro i diritti delle minoranze. Infatti mi sembra che di proposito non si faccia alcun distinguo fra woke e woke tossico/degenere proprio perché conviene puntare il dito e buttare tutti nello stesso calderone dove si intorbidiscono le acque. Inoltre l'abuso di woke richiama un'altra espressione fraudolenta sfruttata a tale scopo: "propaganda LGBT".
Stiamo parlando di censura per quel che mi riguarda, non è che sia molto differente da quelle fatte in mille altri modi per mille altri motivi, politici, religiosi o ideologici di varia natura e tipologia. Cambia l'approccio, almeno all'apparenza, non necessariamente coatto, tipo caramella che viene offerta a mo' di indulgenza. Poi sono anche figure che si autoproclamano esperte di non si sa bene cosa in grado di mettere una non meglio precisata dote di editor sulla base di chissà quali studi universitari, detto questo sono figure professionali (nell'editoria, per dire) abbastanza affermate, puoi trovare una descrizione anche sulla Treccani per dire.

Quello è a mio modo di vedere, a prescindere dalle mille supercazzole che uno ti può fare sul tutelare la sensibilità di ignoti rimane una forma di censura: da fare su opere già pre-esistenti o una diretta "auto censura" prima della pubblicazione dell'opera per...non so, pressioni interne? Seria paura di offendere determinati target e floppare di vendite o avere un backlash di vario tipo? Forte convinzione che se sei un autore bianco non puoi scrivere fino in fondo un personaggio afrodiscendente? Se sei uomo non puoi scrivere bene di donne? Qui l'analisi da fare sarebbe molto lunga e sfaccettata. Sarebbero anche da fare infinite premesse su dove partire per avere una scrittura decente (semmai esista un punto di partenza, inteso), per esempio evitare di ragionare ad etichette imo e soprattutto evitare di ricercare una sterile rappresentazione ingabbiante. Anzi, detto direttamente, trovo sia una grave offesa all'intelletto di una persona scrivere un'eventuale storia partendo da quei presupposti.

Per la questione Woke, mi sembra che la testa sotto la sabbia la si metta da ogni direzione però perché il punto intorno al quale si gira troppo spesso ignorandolo (facendo finta, a volte) è l'estremizzazione rappresentata dai punti "woke" in partenza, a mio parere. Cioé: Sono i movimenti delle minoranze stesse ad averne fatto uno stendardo di concetti estremi, il resto è un po' una conseguenza. Sia essa di stampo più moderato e legittimamente critico, sia essa reazionaria. Mi sembra si faccia veramente troppo gli gnorri con la deriva "tossica" quando a me appare nata come deriva tossica, per come l'hanno intesa quando è sbucata fuori una decina di anni fa.

Al massimo, se vogliamo trovare un punto di incontro, c'è un procedimento al rovescio: Alcuni cercano di asciugarla dalle sue partenze estreme per rendere quei concetti più moderati. Ammesso e non concesso che si possano moderare concetti come la Cancel Culture o il White Washing per come è arrivato ad essere ormai inteso.

A meno che non vogliamo partire dalle sue origini passate come stavamo discutendo prima, dovute alla nascita del termine prima che venisse (ri)preso dai movimenti attuali. Però onestamente mi sembrano origini confinate al passato che hanno poca attinenza (o molto relativa) col presente ed una colpa consistente mi sembra proprio da ricercare nei gruppi di minoranze stessi che sono andati a riprenderla, più che nei media che hanno avuto un ruolo postumo. O comunque c'è una buona fetta di responsabilità da spartire, nel plasmare questo linguaggio a proprio piacimento.
 
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