Riflessione Smettetela di parlare di Woke nei Videogiochi

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Continuo a non capire. Se l'odio per te è un problema e ne dai importanza sostanziale, come fa a non esserlo più (o ad essere estremamente marginale) se settorializzato in una nicchia? Sembra quasi che, all'improvviso, una situazione di minoranza possa essere comodamente ignorata in culo alla situazione di maggioranza. Mi confonde questo repentino passaggio che fai. Se aborri la discriminazione, aborri la discriminazione. Specie perché la discriminazione ferisce comunque, siano esse 2 persone o 100. E la società è composta sia da quelle 2 persone che da quelle 100.

Inoltre l'assunto sulla generalizzazione del Woke parte da un presupposto di Woke che continua a differire in modo sostanziale, il che crea tutta la scaletta di assoluta incomprensione. Tu pensi sia un raggruppamento a cazzum, io (per esempio) penso sia la naturale espressione delle idee portate avanti da un movimento intollerante e paradossalmente discriminatorio, proprio in virtù degli esempi di cui sopra. Però ecco, "combattere" perché il figlio di un nero sia giudicato per il contenuto della sua persona e non per il colore della sua pelle o che ogni essere umano sia libero di esprimere la propria sessualità in completa libertà o ancora che una donna possa disporre del proprio corpo abortendo non ha, dalla mia visione, nulla a che vedere con un movimento nato nell'humus di irrazionale ideologia delle Università di ricchi annoiati americani. E queste vampate di opere artistiche imbevute in questo humus ne sono la banale e scontata riprova, così come lo sono i token lavorativi sulla base del colore di una pelle piuttosto che un altra (e ancora sarebbero da ripetere le parole di MLK)

Per questo credo sia importante venire a patti con una differenza nel contesto dei termini utilizzati.


Perdonami ma ti ho appena risposto. Per me entrambe le manifestazioni di odio ed intolleranza sono gravi, ma per considerare una di queste come un problema grosso per la società, bisogna notare determinate caratteristiche. Frequenza, incidenza, gravità... Per me le manifestazioni di eterofobia non hanno dimensioni tali per essere considerate un pericolo per la società (per la società, mi raccomando, chiaro che al singolo caso possono essere più che problematiche, ma non ha caratteristicha sistemica), anche se le reputo ugualmente sbagliate a quelle omofobe. Tutto qua.
 
Perdonami ma ti ho appena risposto. Per me entrambe le manifestazioni di odio ed intolleranza sono gravi, ma per considerare una di queste come un problema grosso per la società, bisogna notare determinate caratteristiche. Frequenza, incidenza, gravità... Per me le manifestazioni di eterofobia non hanno dimensioni tali per essere considerate un pericolo per la società (per la società, mi raccomando, chiaro che al singolo caso possono essere più che problematiche, ma non ha caratteristicha sistemica), anche se le reputo ugualmente sbagliate a quelle omofobe. Tutto qua.

Più che altro, una cosa che pare sfuggire in questa discussione è che c'è un'asimmetria socio-culturale che va ad accentuare certe problematiche. L' "Eterofobia", se ha anche solo vagamente senso chiamarla così, non produce né mortì, né discriminazioni, ma al massimo a prodotti d'intrattenimento scadenti. Su quali sono invece le conseguenze dell'omofobia penso non serva nemmeno scrivere.

Questo tra l'altro è il motivo per cui questi discorsi a un certo punto mi fanno arrabbiare. Perché spesso "Il maschio bianco etero cis", generalizzazione che odio ma che in questo caso è calzante, ha la pretesa di imporre a una minoranza come essa stessa debba rappresentarsi nel mondo e nei media.

Riprovo a spiegare una cosa che ho scritto ieri, ma che non è stata capita o che magari semplicemente non viene accettata perché distante dal proprio sistema di valori.

In un film/fumetto/videogioco, un personaggio etero SCRITTO BENE può avere la propria sessualità messa in primo piano o in secondo piano. Può esistere un donnaiolo o una ninfomane e questo può comunemente venire accettato. In genere nessuno dirà mai "L'eterosessualità di questo personaggio è proprio presentata male/fuori luogo".

In un film/fumetto/videogioco, un personaggio omosessuale/transessuale non binario SCRITTO BENE deve la suo buona scrittura a un modo "Corretto" in cui viene presentata la sua sessualità, in quanto sessualità che devia rispetto alla norma.

Ovviamente, nel caso di personaggi scritti male, le critiche sono giuste da ambo i lati. Però penso, senza flame o altro, che negare che si abbia un metro di giudizio più severo verso la seconda categoria, sia davvero ipocrita, perché è ovvio che nessuno si pone il problema se una donna viene ipersessualizzata (Bayonetta, 2B, Eve di SB), mentre se una Taash viene approfondita maldestramente, si scomoda il mondo. Questo significa che la maggioranza pone una serie di criteri che definiscono la qualità di una scrittura, di un prodotto o di un design. Perché Eve può sbatterci le tette in faccia e il culone anche quando è totalmente fuori contesto, ma invece l'omosessualità va trattata con discrezione e un personaggio non binario per dire che non è binario deve... ancora non ho capito fare cosa.

Per me questo è un contesto di base che prescinde dal singolo gioco, da Sweet Baby Inc. e da qualsiasi altra cosa e che è conseguenza di una mentalità reazionaria. E attenzione, è dall'inizio della storia che il mondo si divide in progressisti e conservatori. Non sto manco dicendo che tutto il mondo debba essere favorevole ad accettare certe cose. Ma dettare legge su come una minoranza debba essere inserita in un certo prodotto, è esattamente l'atteggiamento che le classi egemoni hanno sempre avuto nei confronto di quelle subordinate. E questa cosa non mi piace e mi fa girare le bolas molto più dell'invasato che vaneggia riguardo la possibilità di radere al suolo l'industria del videogioco.
 
Si va beh, eterofobia....

Paragoniamo dei poveracci che hanno perso il lavoro per via uno sviluppatore pazzo in culo che lavora in Avowed ed è uno stronzo, e meriterebbe di essere esiliato, ad un intero gruppo di persone che sono politicamente odiate e sono oggetto di ping-pong mediatico senza aver mai chiesto di esserlo

Paragone totalmente legit, si si.

Perdonatemi, ma questa argomentazione è veramente scema
Bisogna veramente essere facce di culo per essere maschi cis etero e dire "Ah si ci discriminano anche a noi".
Vista la direzione che ha preso il mondo state tranquilli che state più che bene.
 
Uh, in che bei discorsi ci si è andati ad infilare... :asd:

My two cents: se qualcuno se la va a prendere perché "Biancaneve" (o la Sirenetta, o chiunque sia il personaggio inventato tirato in ballo) non è più "bianca" e/o è diversa da come si ricorda - o da quello che aveva visto da piccolo - sinceramente non lo capisco. Come se andasse a cancellare tutto quello fatto prima o ti venissero a rompere qualcosa in casa. Fare discussioni su delle opere di fantasia lo trovo abbastanza assurdo. (così come nei videogiochi, stesso identico punto)
Discorso un pelo diverso l'esempio che ho visto prima su Martin Luther King interpretato da Brad Pitt (ok, parodistico o grottesco, ma come rappresentazione storica la trovo un pochino fuori contesto e poco sensato), se si ha la possibilità di mettere i giusti attori - e le si ha - perché non farlo? Soprattutto perché, in questo caso specifico, il colore della pelle conta eccome.

Poi io, o comunque il 99% che sbraita, non dovrei nemmeno mettere bocca sull'essere infastidito o meno, dato che non faccio parte di quella minoranza e non posso parlare effettivamente per loro. Il più delle volte si vanno ad infervorare (e addirittura a far da portavoce) gente che non c'entra assolutamente nulla in quel contesto.


Discorso woke: concordo pienamente con l'ultimo post di Owl88.
 
Io tra l'altro un AAA "woke wokissimo woke" di propaganda (mi sto adeguando alla terminologia universalmente inattaccabile?) lo vorrei proprio vedere. O basta un personaggio, una linea di dialogo random, come in Veilguard per renderlo tale?
Perché altrimenti è l'ennesimo caso dove si abbaia verso lo specchio.
Con questi presupposti temo che te ne accorgeresti più o meno nello stesso modo in cui il comandante del Titanic si è accorto della presenza dell'iceberg.
Stiamo parlando di un gioco con lo schwa, un editor inclusivo per le minoranze e discriminatorio per gli altri e ancora vogliamo mettere in dubbio se sia woke o meno...

Spero di poter intervenire, visto che un luminare del thread subito dopo ha detto che hai ragioni al 100%, non c'è più nulla da aggiungere e le cose stanno così. :morristenda: (AAAaaaaAah QueTti SJW che non fanno parlare ueeeeee).

A me va benissimo questa definizione di gioco woke, però rimango perplesso perché sembri tu l'unico nell'internet che si adegua a questa definizione perché ad oggi sento la parole woke per praticamente qualsiasi prodotto d'intrattenimento in uscita, che presente nel cast donne protagoniste, uomini di colore ecc...

E poi, bastano veramente questi elementi per definire DA un gioco woke? Hai provato anche solo a guardare il resto o ti sei soffermato solo su quello che ti è arrivato dall'internet? Perché siccome non mi va di pensare ad un videogioco come di un singolo elemento, ma una concentrato di cose diverse. Penserei, che oltre ad un dialogo in cui si litiga per i pronomi e un editor ci sia ben altro in 50-60 ore di giocato.
L'alternativa qual è? E' woke tutto quello che rappresenta le minoranze? Allora anche Bayonetta e FF XIII sarebbero giochi woke visto che hanno protagoniste femminili che sculacciano gli uomini con il girl power? Non credo.
Con questi canoni e in un'ottica in cui la presenza delle minoranze è normalizzata sarebbe tutto woke. E' evidente che woke non è sinonimo di inclusione, sulla quale nella società c'è anche una discreta convergenza, ma ha un significato diverso e molto divisivo.
Che poi la parola sia usata a sproposito da razzisti, omofobi e altra bella gente per dare contro a tutti i giochi che osano mostrare le minoranze è un altro - triste - discorso.
Sul woke in DA TV leggi sopra.
 
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Questo tra l'altro è il motivo per cui questi discorsi a un certo punto mi fanno arrabbiare. Perché spesso "Il maschio bianco etero cis", generalizzazione che odio ma che in questo caso è calzante, ha la pretesa di imporre a una minoranza come essa stessa debba rappresentarsi nel mondo e nei media.
Questo discorso purtroppo si può traslare anche a una marea di aspetti sociali. I primi esempi che mi vengono in mente sono i diritti legati all’aborto e alla maternità surrogato, i diritti legali delle coppie dello stesso genere, i diritti di poter decidere per la propria vita e il proprio corpo..e potrei andare avanti ancora. Questi discorsi non dovrebbero essere sottoposti alla volontà di una maggioranza sociale/politica o a una valutazione morale/religiosa, proprio perché moralità e religione sono soggettivi e ciò che vale per me può non valere per te. So che sembra un discorso del tutto slegato rispetto a quello di cui si sta parlando, ma in realtà non è così perché tutto ciò che riguarda i diritti di un determinato gruppo sociale si può ricondurre a un discorso di interessi economici. Le persone comuni (noi come chiunque altro) ne discute in base al proprio punto di vista anche basandosi sui propri valori e sulla propria ideologia in maniera più o meno nobile e ragionata, ma le situazioni da cui partono le discussioni si basano su decisioni prese solo ed esclusivamente per motivi di soldi, e chi crede che vengano prese per reali motivi etici è piuttosto ingenuo. Mi scuso se sembra un OT.
 
Ed è esattamente il motivo per cui ritengo offensivo il modo in cui l' entertainment stia trattando questi temi, e mi stupisco di chi qui dentro ne prende le difese.
Con questo metro però posso prendere una miriade di prodotti che con finalità commerciali di supposto compiacimento della maggioranza mortificano con rappresentazioni stupide/stereotipate/irrealistiche/macchiettistiche etc che si prendono sul serio il mondo cisgender etero "bianco". L'intromissione delle analisi di mercato nell'autorialità, per quanto insite nella natura del sistema economico in cui viviamo, è proprio una pratica offensiva in generale dell'intelligenza e della dignità altrui, tanto quanto lo è qualcuno che ti dà risposte che pensa tu voglia ricevere per ricavarne un tornaconto personale. Eppure non vedo crociate di questo tipo particolare quando la maggioranza si auto-offende con trattazioni penose di tematiche che la riguardano. Con crociate di questo tipo particolare intendo che brandiscono una parola (woke) demolita, defraudata del suo significato originario e weaponizzata a tradimento giocando su un arbitrario spostamento semantico verso un piano imbastardito e nebuloso che tuttavia, anche grazie al fatto che la nuova e fiammante connotazione dispregiativa si trascina dietro le ceneri della vita precedente, intaccandole, consente di 1) lanciare apertamente o insinuare uno stigma che colpisce le minoranze, 2) rendere difficile trovare una comune intesa su cosa voglia dire (questa discussione ne è un esempio) e di conseguenza, con tale premessa, rendere difficile individuare e criticare il suo abuso, 3) dare luogo a tutto ciò facendola franca con sole quattro lettere o foni, cioè massimo risultato e minimo sforzo (intanto lo stigma è partito, magari con la speranza o la possibilità che nel mucchio possa intercettare l'intolleranza di qualcuno per consolidarla o seminare qualcosa di nuovo in un'altra testa). Questo abuso della parola woke è propaganda sulla parola woke, a tal punto che purtroppo la mera diffusione di questa parola ormai contaminata mi sembra faccia il gioco di tale propaganda a prescindere dalle intenzioni dell'utilizzatore e non vedo come si possa invertire il processo. Mi viene da pensare che, anche, naturalmente, nella critica argomentata degli estremismi degenerativi (da qualsiasi parte essi provengano), bisognerebbe semplicemente disfarsene, ma senza sostituirla con un'altra da abusare al medesimo scopo, altrimenti si ripeterebbe la transizione precedente che ha visto "SJW" diventare "woke" all'insegna della continuità della weaponizzazione.

Spero non sembri una supercazzola e sono aperto a correzioni. Sentivo l'impellenza di dare sfogo a questo pensiero e ho colto l'occasione. :asd:
 
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perché è ovvio che nessuno si pone il problema se una donna viene ipersessualizzata (Bayonetta, 2B, Eve di SB)

Ne approfitto in una piccola tangente, perchè è già stata citata diverse volte, ma...

Bayonetta secondo me sta in una lega a parte rispetto a quelle due.

La cosa figa di Bayonetta (a parte la figa, ah ah, le battute quelle belle e originali) è che a differenza di 2B ed Eve... Sa di essere una nymph. Anzi, le piace pure.

E' un personaggio donna molto più forte, perchè non è semplicemente oggettificata, lei GODE dell'oggetificazione in una maniera in cui le altre due non lo fanno, lo ha attivamente scelto lei al 100% di essere così. E' un raro caso in cui il personaggio ha agenzia sulla sessualizzazione con cui è mostrata.
Cioè, c'è una bella differenza. Eve e 2B possono anche essere personaggi, diciamo, godibili, ma sul discorso dell'oggettificazione... Sono effettivamente due bambole.
Cereza non lo è.

Infatti mi fa stranissimo che venga considerata come "roba anti-woke" da alcuni, quando secondo me è una delle robe più "woke" che esista (nonostante odi il termine, ma ricadrebbe nella definizione)
E' un personaggio femminile immensamente imponente e sicuro di se lmao
Cioè è letteralmente il tipo di donna che farebbe venire un casino di insicurezze a qualsiasi uomo che frequenta
 
Più che altro, una cosa che pare sfuggire in questa discussione è che c'è un'asimmetria socio-culturale che va ad accentuare certe problematiche. L' "Eterofobia", se ha anche solo vagamente senso chiamarla così, non produce né mortì, né discriminazioni, ma al massimo a prodotti d'intrattenimento scadenti. Su quali sono invece le conseguenze dell'omofobia penso non serva nemmeno scrivere.

...

Si va beh, eterofobia....

Paragoniamo dei poveracci che hanno perso il lavoro per via uno sviluppatore pazzo in culo che lavora in Avowed ed è uno stronzo, e meriterebbe di essere esiliato, ad un intero gruppo di persone che sono politicamente ....



È un problema sociale reale quello di non riuscire a inquadrare, argomento per argomento, la loro importanza oggettiva, perché si è incapaci di uscire dai propri bias di conferma.
Basti pensare alla gente che, mediamente, ha molta più paura di morire per un incidente aereo che per il cancro, per fare un esempio.
Purtroppo gli individui invece di sviluppare un pensiero per arrivare ad un'idea, partono da un assunto e TUTTO ciò che dicono è per dimostrarlo. Fallacie logiche che invaliderebbero qualsiasi studio scientifico


Scusate ma lo ho detto io prima, ci ho fatto due commenti sul bias cognitivo, mo arrivate voi belli belli e vi prendete il merito.

CLASSICO di quelli che difendono il woke, fate tanto i paladini del giusto e poi PAM, al primo etero che passa rubate i concetti e li fate vostri. CHE BELLA INCLUSIVITA' AL CONTRARIO.
Ora cosa succederà? Esco di casa e 5 gay mi picchiano SOLO PERCHE' A ME PIACE LA PATATA?


UUUH CHIEDO SCUSA, SONO ANCORA ALL'ANTICA IO OK? MI PIACE LA PATATA! INCARCERATEMI!!!
 
Con questo metro però posso prendere una miriade di prodotti che con finalità commerciali di supposto compiacimento della maggioranza mortificano con rappresentazioni stupide/stereotipate/irrealistiche/macchiettistiche etc che si prendono sul serio il mondo cisgender etero "bianco". 'L'intromissione delle analisi di mercato nell'autorialità, per quanto insite nella natura del sistema economico in cui viviamo, è proprio una pratica offensiva in generale dell'intelligenza e della dignità altrui, tanto quanto lo è qualcuno che ti dà risposte che pensa tu voglia ricevere per ricavarne un tornaconto personale. Eppure non vedo crociate di questo tipo particolare quando la maggioranza si auto-offende con trattazioni penose di tematiche che la riguardano.
Facenti parte di una maggioranza non discriminata (o poco discriminata) è normale non avere quel tipo di reazione.
Il mio discorso, ripeto, verte sui cambiamenti di opere di fantasia (o fatti) già esistenti, ed onestamente non penso di poterlo spiegare più chiaramente di quanto fatto in precedenza.

È cheap. E se qualcuno davvero ci vede qualcosa di buono nella sovrascrittura (che non è arricchimento) piuttosto che un contesto del tutto originale (come ampiamente dimostrato da tantissimi altri dev, registi e animatori che hanno sfornato roba meravigliosa) allora sorrido e alzo le mani.
Ma è bene riflettere un po' meglio sulla questione, perché qualcosa sta sfuggendo.

Con crociate di questo tipo particolare intendo che brandiscono una parola (woke) demolita, defraudata del suo significato originario e weaponizzata a tradimento giocando su un arbitrario spostamento semantico verso un piano imbastardito e nebuloso che tuttavia, anche grazie al fatto che la nuova e fiammante connotazione dispregiativa si trascina dietro le ceneri della vita precedente, intaccandole, consente di 1) lanciare apertamente o insinuare uno stigma che colpisce le minoranze, 2) rendere difficile trovare una comune intesa su cosa voglia dire (questa discussione ne è un esempio) e di conseguenza, con tale premessa, rendere difficile individuare e criticare il suo abuso, 3) dare luogo a tutto ciò facendola franca con sole quattro lettere o foni, cioè massimo risultato e minimo sforzo (intanto lo stigma è partito, magari con la speranza o la possibilità che nel mucchio possa intercettare l'intolleranza di qualcuno per consolidarla o seminare qualcosa di nuovo in un'altra testa). Questo abuso della parola woke è propaganda sulla parola woke, a tal punto che purtroppo la mera diffusione di questa parola ormai contaminata fa il gioco di tale propaganda a prescindere dalle intenzioni dell'utilizzatore e non vedo come si possa invertire il processo. Mi viene da pensare che, anche, naturalmente, nella critica argomentata degli estremismi degenerativi (da qualsiasi parte essi provengano), bisognerebbe semplicemente disfarsene, ma senza sostituirla con un'altra da abusare al medesimo scopo, altrimenti si ripeterebbe la transizione precedente che ha visto "SJW" diventare "woke" all'insegna della continuità della weaponizzazione.
La disanima sulla parola woke onestamente non è che mi interessa particolarmente, mi interessano i concetti. Per evitare di triggerare la gente che si rispecchia in quel termine chiameremo la derivazione tossica di quel movimento in un altra maniera, se gli aggrada, almeno si può andare avanti senza emboli.
Capisco il tuo discorso eh, ma meglio rimanere sui concetti.
 
Ne approfitto in una piccola tangente, perchè è già stata citata diverse volte, ma...

Bayonetta secondo me sta in una lega a parte rispetto a quelle due.

La cosa figa di Bayonetta (a parte la figa, ah ah, le battute quelle belle e originali) è che a differenza di 2B ed Eve... Sa di essere una nymph. Anzi, le piace pure.

E' un personaggio donna molto più forte, perchè non è semplicemente oggettificata, lei GODE dell'oggetificazione in una maniera in cui le altre due non lo fanno, lo ha attivamente scelto lei al 100% di essere così. E' un raro caso in cui il personaggio ha agenzia sulla sessualizzazione con cui è mostrata.
Cioè, c'è una bella differenza. Eve e 2B possono anche essere personaggi, diciamo, godibili, ma sul discorso dell'oggettificazione... Sono effettivamente due bambole.
Cereza non lo è.

Infatti mi fa stranissimo che venga considerata come "roba anti-woke" da alcuni, quando secondo me è una delle robe più "woke" che esista (nonostante odi il termine, ma ricadrebbe nella definizione)
E' un personaggio femminile immensamente imponente e sicuro di se lmao
Cioè è letteralmente il tipo di donna che farebbe venire un casino di insicurezze a qualsiasi uomo che frequenta

Beh però questo discorso è segno del fatto che la sessualità “Normale” può essere declinata in diversi modi senza porsi (giustamente) troppo il problema. Quando si va sulla “Devianza” invece sembra quasi che bisogna avere molto più tatto.

Cioè banalmente, Taash potrebbe pure essere l'esempio di un personaggio così impulsivo e poco a suo agio, da sedersi a tavola e dire "MAMMA SONO NON BINARIA". Non so se è così perché non ci sono ancora arrivato e banalmente penso che semplicemente sarà un personaggio scritto male. Tuttavia, nel momento in cui si dice "Eh ma un personaggio non binario non si può scrivere così" allora stiamo mettendo un paletto, lì dove non ne mettiamo a quelli binari/cis/eterosessuali.
 
Questo tra l'altro è il motivo per cui questi discorsi a un certo punto mi fanno arrabbiare. Perché spesso "Il maschio bianco etero cis", generalizzazione che odio ma che in questo caso è calzante, ha la pretesa di imporre a una minoranza come essa stessa debba rappresentarsi nel mondo e nei media.
Eh ma occhio perché passare dal "imporre a" al "criticare una" è relativamente facile. Criticare l'utilizzo a rappresentanza sterile, l'abbassamento di un linguaggio iperpositivo sciatto, piuttosto che sì, una sessualizzazione stucchevole, è una legittima espressione di pensiero critico. L'imposizione (di che natura poi?) nasce da una chiusura mentale propria di chiunque, come mi sembra ovvio che sia (e come appare evidente proprio da movimenti intolleranti che, per esempio in America, spaziano praticamente per ogni tipo di etnia, genere e stato sociale).

Cioè, non te lo vorrei dire proprio in modo netto ma...hai scritto una cosa piuttosto discriminatoria :asd: 10 piegamenti e ti perdono.
scherzo :eucube:
 
Facenti parte di una maggioranza non discriminata (o poco discriminata) è normale non avere quel tipo di reazione.
Il mio discorso, ripeto, verte sui cambiamenti di opere di fantasia (o fatti) già esistenti, ed onestamente non penso di poterlo spiegare più chiaramente di quanto fatto in precedenza.

È cheap. E se qualcuno davvero ci vede qualcosa di buono nella sovrascrittura (che non è arricchimento) piuttosto che un contesto del tutto originale (come ampiamente dimostrato da tantissimi altri dev, registi e animatori che hanno sfornato roba meravigliosa) allora sorrido e alzo le mani.
Ma è bene riflettere un po' meglio sulla questione, perché qualcosa sta sfuggendo.
Comunque, capisco il tuo discorso e lo condivido pure però non lo sposo per il semplice fatto che secondo me la critica va mossa da un altro lato per stanare tutti sti stronzi.

Così, per puntualizzare la mia posizione :asd:
 
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Eh ma occhio perché passare dal "imporre a" al "criticare una" è relativamente facile. Criticare l'utilizzo a rappresentanza sterile, l'abbassamento di un linguaggio iperpositivo sciatto, piuttosto che sì, una sessualizzazione stucchevole, è una legittima espressione di pensiero critico. L'imposizione (di che natura poi?) nasce da una chiusura mentale propria di chiunque, come mi sembra ovvio che sia (e come appare evidente proprio da movimenti intolleranti che, per esempio in America, spaziano praticamente per ogni tipo di etnia, genere e stato sociale).

Cioè, non te lo vorrei dire proprio in modo netto ma...hai scritto una cosa piuttosto discriminatoria :asd: 10 piegamenti e ti perdono.
scherzo :eucube:

Con "Imporre a" mi riferivo a post di pagine precedenti dove si sentenziava che un personaggio omosessuale DEVE essere scritto in un certo modo. Ben venga la critica, anzi, io sono estremamente critico verso il pensiero americano e lo stato dell'arte delle cose, perché non penso che con quest'approccio di inclusività forzata si riescano a creare prodotti di qualità. Tuttavia, i temi non mi disturbano affatto e non penso debbano essere isolati in una nicchia di giochi indie o trattati con una particolare discrezione che invece non appartiene al contesto etero.
 
Eh ma occhio perché passare dal "imporre a" al "criticare una" è relativamente facile. Criticare l'utilizzo a rappresentanza sterile, l'abbassamento di un linguaggio iperpositivo sciatto, piuttosto che sì, una sessualizzazione stucchevole, è una legittima espressione di pensiero critico. L'imposizione (di che natura poi?) nasce da una chiusura mentale propria di chiunque, come mi sembra ovvio che sia (e come appare evidente proprio da movimenti intolleranti che, per esempio in America, spaziano praticamente per ogni tipo di etnia, genere e stato sociale).

Si ma perché tutto st'ambaradan di cose giustissime che hai scritto sono criticate solo in ambito "woke" e non in quello etero?
Io a memoria non ricordo di polveroni per la narrativa scialba e la sessualizzazione stucchevole in opere videoludiche su personaggi etero, a differenza di quanto avuto con dragon age*
A me sembra soltanto una lotta a chi fa di più la vittima

*Assolutamente disposto a ricredermi nel caso portiate a mia conoscenza giochi con narrative blande su temi etero che abbiano creato isteria di massa al pari di dragon age veilguard e il suo non binary
 
Con "Imporre a" mi riferivo a post di pagine precedenti dove si sentenziava che un personaggio omosessuale DEVE essere scritto in un certo modo. Ben venga la critica, anzi, io sono estremamente critico verso il pensiero americano e lo stato dell'arte delle cose, perché non penso che con quest'approccio si riescano a creare prodotti di qualità. Tuttavia, i temi non mi disturbano affatto e non penso debbano essere isolati in una nicchia di giochi indie o trattati con una particolare discrezione che invece non appartiene al contesto etero.
No ma condivido la parte impositiva. Solo uno stolto può seriamente pensare di imporre alcunché, in campo artistico poi. Ma, ecco, è un atteggiamento umano piuttosto diffuso, identificarla ad etichette specifiche secondo me rischia di far parte di quel gioco un po' perverso dove, come dicevo, la discriminazione viene rigirata con altra discriminazione.

Beninteso che non voglio fare un processo alle tue intenzioni, era pourparler
 
Nuculare, si pronuncia nuculare
 
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