Terzo gioco andato: Cult of the Lamb
Una droga legalizzata. Molti pensavano che sarebbe stato il nuovo Isaac, invece non è così. Vi ritroverete a gestire un culto ed inizialmente le cose non saranno per niente facili: dovrete raccogliere risorse, cucinare, costruire, predicare, coltivare e pulire per fare in modo che la vostra comunità possa mantenersi sana (man mano che potenzierete il vostro culto e sbloccherete strutture, tutti i compiti potranno essere affidati ai fedeli, anche se ci vorranno un po' di ore). C'è poi tutta la parte di dungeon con stanze e combattimenti simili a quelli di Isaac, anche se qui avrete la schivata che vi darà una grossa mano.
In tutto ci sono 4 dungeon. In ognuno ci sono vari piani "alla Isaac" (in realtà sono molto più piccoli e mancano chiavi e bombe, quindi potrete visitare tutte le stanze) e la navigazione tra di essi è come quella di Slay the Spire: avrete una mappa con vari percorsi e dovrete sceglierne uno anche in base all'anteprima (quasi sempre presente) che vi mostra se ci troverete un negozio (piano con una stanza singola), un nuovo seguace da salvare, indottrinare e reclutare, risorse o combattimenti
Sono presenti anche varie missioni secondarie assegnate dai fedeli o da alcuni NPC ed un minigame molto carino con i dadi
Ogni run (dura dai 7 ai 15 minuti max) termina con un miniboss e bisogna sconfiggerne 3 per sbloccare il boss. Una volta battuto quest'ultimo, è possibile rigiocare il dungeon e, sconfiggendo un nuovo boss, verranno sbloccate run più lunghe.
Ottimo il senso di progressione (è un roguelite, non un roguelike), con un sacco di strutture e decorazioni da scoprire, comprare e sbloccare. Consigliatissimo anche a chi non ama il genere
