Mr. Green Genes
Vegetable
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è molto semplice la questione secondo me:
Siamo abituati a vivere ogni nuovo episodio di Zelda (main) come una porta su un nuovo mondo. Letteralmente un nuovo mondo, perché c'è sempre dietro una nuova mappa giocabile, ma anche dal punto stilistico, estetico, narrativo e via discorrendo . Qui nella prima volta nella storia del franchise, si riutilizza l'engine, molti modelli e persino la mappa (lascio stare Majora, che è un caso diverso). Ora, è nella natura dei sequel fare appunto... i sequel. Molte discussioni intorno ai sequel portano con sé il dibattito su quanto tale sequel sarà o non sarà una versione potenziata del precedente, ma in questo caso abbiamo anche (forse per la prima volta nella storia degli Adventure?) il fatto che stiano riutilizzando lo stesso mondo di gioco.
Solitamente un trailer è costruito come una carrellata di immagini che hanno l'obiettivo di mostrare le varie situazioni in cui ci si imbatte nel gioco, in modo da fornire un quadro riassuntivo di quello che si potrà fare e incontrare nel gioco. In questo caso Nintendo ha optato per un tipo di comunicazione differente.
Se ci pensiamo, giriamo intorno alle stesse cose dal primo teaser del 2019: le premesse della storia, con il risveglio di Ganondorf e l'apparizione delle isole celesti e poi la presentazione di alcune nuove abilità di Link e di alcune nuove specifiche che riguardano i mostri. Fine.
È ovvio che così facendo e partendo dal fatto che, appunto, è un sequel ed è un sequel ambientato nello stesso mondo, non si riesca completamente ad avere quella soddisfazione, quell'acquolina in bocca data dai vari sneak peek sulle diverse situazioni in cui ci si potrà imbattere. Che non si abbia ancora il senso di mistero e meraviglia che un trailer solitamente riesce a garantire.
È al contempo irrealistico pensare che il gioco non sia di più di quella toh, prima ora di gioco? che continuiamo a vedere dal 2019.
4 anni di presentazioni striminzite sono tanti ed è chiaro che la percezione sia che questo gioco lo conosciamo a menadito ormai. E lo conosciamo nella sua forma limitatissima che ci fa dire "a me pare un DLC".
Ovviamente non sarà così, ma se non lo vedi c'è poco da fare. Ma già, sparsi in questi assaggi di gameplay, ci sono elementi fondamentali in grado di farci intuire la direzione quantomeno ludica che il titolo prenderà. E non è roba da niente.
Manca ancora il mistero e il senso di meraviglia, che a questo punto credo che vogliano farci scoprire un po', forse, con un launch trailer ma tanto con il pad in mano dal 12 maggio
A me questa modalità di comunicazione non è piaciuta per nulla, non l'ho capita e mai la capirò ma non credo che la comunicazione faccia il gioco.
Siamo abituati a vivere ogni nuovo episodio di Zelda (main) come una porta su un nuovo mondo. Letteralmente un nuovo mondo, perché c'è sempre dietro una nuova mappa giocabile, ma anche dal punto stilistico, estetico, narrativo e via discorrendo . Qui nella prima volta nella storia del franchise, si riutilizza l'engine, molti modelli e persino la mappa (lascio stare Majora, che è un caso diverso). Ora, è nella natura dei sequel fare appunto... i sequel. Molte discussioni intorno ai sequel portano con sé il dibattito su quanto tale sequel sarà o non sarà una versione potenziata del precedente, ma in questo caso abbiamo anche (forse per la prima volta nella storia degli Adventure?) il fatto che stiano riutilizzando lo stesso mondo di gioco.
Solitamente un trailer è costruito come una carrellata di immagini che hanno l'obiettivo di mostrare le varie situazioni in cui ci si imbatte nel gioco, in modo da fornire un quadro riassuntivo di quello che si potrà fare e incontrare nel gioco. In questo caso Nintendo ha optato per un tipo di comunicazione differente.
Se ci pensiamo, giriamo intorno alle stesse cose dal primo teaser del 2019: le premesse della storia, con il risveglio di Ganondorf e l'apparizione delle isole celesti e poi la presentazione di alcune nuove abilità di Link e di alcune nuove specifiche che riguardano i mostri. Fine.
È ovvio che così facendo e partendo dal fatto che, appunto, è un sequel ed è un sequel ambientato nello stesso mondo, non si riesca completamente ad avere quella soddisfazione, quell'acquolina in bocca data dai vari sneak peek sulle diverse situazioni in cui ci si potrà imbattere. Che non si abbia ancora il senso di mistero e meraviglia che un trailer solitamente riesce a garantire.
È al contempo irrealistico pensare che il gioco non sia di più di quella toh, prima ora di gioco? che continuiamo a vedere dal 2019.
4 anni di presentazioni striminzite sono tanti ed è chiaro che la percezione sia che questo gioco lo conosciamo a menadito ormai. E lo conosciamo nella sua forma limitatissima che ci fa dire "a me pare un DLC".
Ovviamente non sarà così, ma se non lo vedi c'è poco da fare. Ma già, sparsi in questi assaggi di gameplay, ci sono elementi fondamentali in grado di farci intuire la direzione quantomeno ludica che il titolo prenderà. E non è roba da niente.
Manca ancora il mistero e il senso di meraviglia, che a questo punto credo che vogliano farci scoprire un po', forse, con un launch trailer ma tanto con il pad in mano dal 12 maggio

A me questa modalità di comunicazione non è piaciuta per nulla, non l'ho capita e mai la capirò ma non credo che la comunicazione faccia il gioco.
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