Switch The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

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Magari fossero così le fetch quest green :asd:

Non è quello che intendevo dire però va bene :azz:
ma io non ho mai messo a paragone questo ad altri open world. In linea generale, non me ne frega molto di comparare totk ad altri ow per tirarne fuori le virtù :asd:
Si vede che qui una semplice missione di trasporto può essere affrontata in modi diversi e che difficilmente troverai qualcosa messa a riempitivo, senza la minima cura.

Ma quelle sempre fetch quest rimangono, e se le dai a me che non mi diverto a portare oggetti a mano, o su veicoli che mi devo costruire, o con improbabili catapulte che non so nemmeno se funzioneranno, le dai alla persona sbagliata.

Ricordandoci, comunque, che lo stesso Botw non mi pare fosse disseminato di missioni di questo tipo. È il potere dell' ultramano che ha chiamato fortissimo questo tipo di quest.
 
A volte perché mi chiedo incaponirsi così tanto, cioè non vi piace l'abbiamo capito, avete problemi con certi tipi di stili di gioco, che siano sandbox o ow, non mi pare che ne avete provati altri o tanti altri (e da cose che lessi anche ai tempi si vede), non vi piace questo ritmo di gioco ecc.. sacrosanto. Non è la vostra cup of tea semplicemente, andiamo avanti :asd:
È Zelda, non è una serie qualsiasi ed è nata in una situazione per la quale per molti di noi era più che una cup of tea. Ci sta che si cerchi di analizzare perché ha fallito nell'essere apprezzato da diversi di noi. Se vuoi possiamo dire che sia una funzione di recupero, come un centro per alcolisti :asd: il forum però serve a questo, altrimenti restano solo quelli a cui va tutto bene a prescindere e vabbè
 

Every game has a story, only one is unlinear :asd:
comunque sempre interessante quando si esprimono gli sviluppatori. è chiaro quanto Aonuma sia interessato ad esplorare le nuove possibilità date da un approccio libero, eppure non concordo nel ridurre l'alternativa lineare a qualcosa che trova esclusivamente le sue radici nella nostalgia. Però, appunto, capisco il suo punto di vista di director della serie.
Per me l'approccio libero non è necessariamente sinonimo di progresso, quanto una delle possibili declinazioni dello Zelda open world. Anche perché ci tengo a ribadire quanto ognuna delle due filosofie porti con sé dei compromessi. A me piacerebbe un nuovo Zelda, finalmente in un nuovo mondo e con un immaginario diverso dal botwverse magari, che segua quanto introdotto da Botw e mantenendo quindi la libertà pressoché totale, ma al contempo non mi farebbe schifo l'idea che, ad esempio, alcuni luoghi siano accessibili solo dopo aver fatto determinate cose. Non ci vedo nulla di scandalosamente limitante, quanto solo un ritmo ed un equilibrio diverso.
D'altronde se i metroidvania sono tra le mie tipologie di gioco preferite, non vedo perché dovrei escludere categoricamente un ritorno a certe dinamiche storicamente condivise da Metroid e Zelda, visto che Metroid e Zelda sono storicamente più vicini di quanto non si pensi.

Questo ovviamente non vuol dire necessariamente un ritorno netto al passato: l'open world rimarrà, così come potrebbe rimanere la possibilità di plasmare i tempi della propria avventura in un certo modo. Magari però si potrebbe eliminare l'idea di avere un proprio set di poteri sin dall'inizio, ritornare a una dinamica nella quale questi poteri te li devi guadagnare, così eventualmente da poter avere accesso a luoghi fino a quel punto preclusi. Se pensiamo che già in Totk puoi ottenere lo schematrix in maniera quasi opzionale...
Certo lo schematrix è un di più, ma credo che in qualche modo si possa ancora mediare.

Ma ripeto, personalmente la totale libertà non è il problema, anzi. La cosa su cui vorrei si trovasse una quadra è sul come rendere un parco giochi gigante un mondo sempre più affascinante e variegato, non piegato ossessivamente alla "giocosità", ma in grado di risultare più intrigante a prescindere. Cosa che nei vecchi Zelda onestamente vedevo di più.
 
È Zelda, non è una serie qualsiasi ed è nata in una situazione per la quale per molti di noi era più che una cup of tea. Ci sta che si cerchi di analizzare perché ha fallito nell'essere apprezzato da diversi di noi. Se vuoi possiamo dire che sia una funzione di recupero, come un centro per alcolisti :asd: il forum però serve a questo, altrimenti restano solo quelli a cui va tutto bene a prescindere e vabbè
Mamma mia Shaun, sei davvero passato al lato oscuro :asd:
mi linki (coff coff..) un tuo commento dove commenti il gioco? Sono estremamente curioso
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Ieri ho provato a riprenderlo per, magari, completare qualche quest e vedere se staccarmi per qualche mese mi sarebbe servito a giocarci con più leggerezza e godimento.
Intanto mi sono reso conto che mi mancava solo una secondaria (pensavo di più), ed era proprio quella degli
occhi della statua.
Comunque, prendo il primo e lo lancio nel baratro, sotto c'è un carrello per raggiungere la miniera. Lo accrocco con una ventola e vado dritto all' obiettivo rapidamente.
Via col secondo: lo lancio, mi lancio, mi guardo intorno e vedo il solito tempietto con ruote, aliante e compagnia cantante.
A quel punto capisco che di fronte a me ci sono solo due soluzioni: costruire un maledetto veicolo o portare a mano l'occhio.
Mi ricordo immediatamente perché mi sta sulle palle questo gioco, subentra una noia inenarrabile e stacco tutto.
Fine, capitolo Totk chiuso definitivamente :asd:
Cosa sto leggendo ragazzi:coosaa:
 
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Cosa sto leggendo ragazzi:coosaa:
sei stato via per troppo tempo. Il mondo è cambiato :asd:
 
Allora, buttiamo giù due righe su questo zelda.

premetto subito, a me è piaciuto moltissimo. seppur il gioco sia comunque pieno di criticità, questo secondo capitolo ha saputo smussare tanti angoli appartenuti al primo gioco.
mi sarei aspettato di più in termini di varietà di nemici? Assolutamente si. Situazioni uniche, dungeon segreti, sistema di reward? Anche qui, assolutamente si.
questo è un tema che coinvolge nintendo tutta, più che solo per zelda, noto che rispetto alla concorrenza ci sia meno dimestichezza su come maneggiare la progressione nei vari prodotti. in kyoto mi sembrano ancorati a dinamiche di sviluppo vecchie, cosa che a ben pensarci è anche la loro fortuna in termini di accessibilità e minore stratificazione e complessità dei loro giochi, utile a raggiungere una maggior fetta di pubblico fatta anche di non giocatori.
certamente un elden ring o un horizon in tal senso sono ampiamente più soddisfacenti.

ma dicevo, a me è piaciuto veramente tanto. La regia, le animazioni, la trama le ho trovate strepitose.
i personaggi, primari e secondari, fino a quelli meno in vista come la routine dei bambini al villaggio finterra (giusto per citare una situazione comprensibile), li ho ritenuti e li ritengo tutt’ora tutti molto a fuoco. Con ottime linee di dialogo, subquest interessanti e intelligenti, ironiche o semplicemente spassose.

passando al gameplay, l’aggiunta di nuovi poteri e nuove aree ha ampliato a dismisura le possibilità ludiche, e sebbene non si sia ancora riusciti a dare la giusta varietà e differenziazione per aree (ehm.. elden ring?) il gioco comunque tiene botta fino alla fine grazie a quel brio del tutto rinnovato grazie alle novità proposte.
difetti? Beh anche qui, la poca varietà di nemici, di razze, di sfide uniche che avrebbero impreziosito ancora di più un parco giochi vasto come questo.

i sacrari poi, seppur troppo limitati rispetto a quelli del primo capitolo, offrono variazioni interessanti. Forse avrei messo meno benedizioni di raul, ce ne sono fin troppe.

questo come primo commento alla veloce… il gioco l’ho trovato veramente a fuoco, e ne conservo un bellissimo ricordo. Peccato per la macchina su cui gira, incapace di restituire quelle sensazioni visive che un titolo come zelda meriterebbe, ma qui abbiamo già speso fiumi di parole in passato.
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sei stato via per troppo tempo. Il mondo è cambiato :asd:
Azz, ho notato :asd:
 
comunque sempre interessante quando si esprimono gli sviluppatori. è chiaro quanto Aonuma sia interessato ad esplorare le nuove possibilità date da un approccio libero, eppure non concordo nel ridurre l'alternativa lineare a qualcosa che trova esclusivamente le sue radici nella nostalgia. Però, appunto, capisco il suo punto di vista di director della serie.
Per me l'approccio libero non è necessariamente sinonimo di progresso, quanto una delle possibili declinazioni dello Zelda open world. Anche perché ci tengo a ribadire quanto ognuna delle due filosofie porti con sé dei compromessi. A me piacerebbe un nuovo Zelda, finalmente in un nuovo mondo e con un immaginario diverso dal botwverse magari, che segua quanto introdotto da Botw e mantenendo quindi la libertà pressoché totale, ma al contempo non mi farebbe schifo l'idea che, ad esempio, alcuni luoghi siano accessibili solo dopo aver fatto determinate cose. Non ci vedo nulla di scandalosamente limitante, quanto solo un ritmo ed un equilibrio diverso.
D'altronde se i metroidvania sono tra le mie tipologie di gioco preferite, non vedo perché dovrei escludere categoricamente un ritorno a certe dinamiche storicamente condivise da Metroid e Zelda, visto che Metroid e Zelda sono storicamente più vicini di quanto non si pensi.

Questo ovviamente non vuol dire necessariamente un ritorno netto al passato: l'open world rimarrà, così come potrebbe rimanere la possibilità di plasmare i tempi della propria avventura in un certo modo. Magari però si potrebbe eliminare l'idea di avere un proprio set di poteri sin dall'inizio, ritornare a una dinamica nella quale questi poteri te li devi guadagnare, così eventualmente da poter avere accesso a luoghi fino a quel punto preclusi. Se pensiamo che già in Totk puoi ottenere lo schematrix in maniera quasi opzionale...
Certo lo schematrix è un di più, ma credo che in qualche modo si possa ancora mediare.

Ma ripeto, personalmente la totale libertà non è il problema, anzi. La cosa su cui vorrei si trovasse una quadra è sul come rendere un parco giochi gigante un mondo sempre più affascinante e variegato, non piegato ossessivamente alla "giocosità", ma in grado di risultare più intrigante a prescindere. Cosa che nei vecchi Zelda onestamente vedevo di più.
Sulle prospettiva della serie ho troppi dubbi su ciò che sarà e per il momento non mi esprimo apertamente. Posso però dire che davvero in pochi, non certo io, vogliano un ritorno puro alle origini. In mezzo però ci sono tante sfumature di possibili compromessi che potrebbero percorrere che non sdoganerebbero la nuova visione che si ha del brand ma che lo potrebbero riportare al recupero di alcune componenti già amate in passato.

Sulle parole di Aonuma mi sento di dire che da un lato penso siano comprensibili e hanno un fondo di verità, io stesso sono ben conscio di mostrare il fianco alla nostalgia quando si parla di Zelda, però poi mi chiedo, a parità di assunto, se la sua risposta, che tra le righe è interpretabile con un "so cazzi vostri" sia corretta perché videogiocare è una passione e il fattore nostalgia ne è una componente da non sottovalutare. Quindi se nelle critiche c'è sicuramente una parziale connotazione nostalgica, questa non è certo da derubricare a capriccio, è una istanza sacrosanta dei fan storici.
Anche perché poi bisogna vedere se questa si contrappone alla libertà artistica degli autori o ad esigenze commerciali di vendita e di risultati in termini di fatturato...
Quindi loro devono andare per la propria strada senza farsi condizionare però che la percorrano in funzione di una libertà che non leda il brand Zelda. Questo è l'unico limite che mi sento di chiedere.
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Mamma mia Shaun, sei davvero passato al lato oscuro :asd:
mi linki (coff coff..) un tuo commento dove commenti il gioco? Sono estremamente curioso
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Cosa sto leggendo ragazzi:coosaa:
Da quando sono tornato ho solo parlato male di Zelda :asd: se vai sulla mia cronologia trovi tutto. Ci tengo a precisare che sono critiche sostanziate, da amante ferito, e al netto del fatto che parliamo di Zelda, cioè alla luce della enorme considerazione che tu sai ho del brand.

Sono sinceramente contento però ti sia piaciuto perché comunque fa sempre piacere sapere che le avventure di Link siano capaci di affascinare
 
Ieri notte ho sognato che ero in un albergo, braccato dalla polizia e che cercavo di scappare ai piani superiori usando l'ultramano :sard:
E' triste, lo so :dsax:
Non bisogna giocare a Zelda prima di andare a dormire
E perché non hai usato l'ascenus?😁
 
Sulle prospettiva della serie ho troppi dubbi su ciò che sarà e per il momento non mi esprimo apertamente. Posso però dire che davvero in pochi, non certo io, vogliano un ritorno puro alle origini. In mezzo però ci sono tante sfumature di possibili compromessi che potrebbero percorrere che non sdoganerebbero la nuova visione che si ha del brand ma che lo potrebbero riportare al recupero di alcune componenti già amate in passato.

Sulle parole di Aonuma mi sento di dire che da un lato penso siano comprensibili e hanno un fondo di verità, io stesso sono ben conscio di mostrare il fianco alla nostalgia quando si parla di Zelda, però poi mi chiedo, a parità di assunto, se la sua risposta, che tra le righe è interpretabile con un "so cazzi vostri" sia corretta perché videogiocare è una passione e il fattore nostalgia ne è una componente da non sottovalutare. Quindi se nelle critiche c'è sicuramente una parziale connotazione nostalgica, questa non è certo da derubricare a capriccio, è una istanza sacrosanta dei fan storici.
Anche perché poi bisogna vedere se questa si contrappone alla libertà artistica degli autori o ad esigenze commerciali di vendita e di risultati in termini di fatturato...
Quindi loro devono andare per la propria strada senza farsi condizionare però che la percorrano in funzione di una libertà che non leda il brand Zelda. Questo è l'unico limite che mi sento di chiedere.
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Da quando sono tornato ho solo parlato male di Zelda :asd: se vai sulla mia cronologia trovi tutto. Ci tengo a precisare che sono critiche sostanziate, da amante ferito, e al netto del fatto che parliamo di Zelda, cioè alla luce della enorme considerazione che tu sai ho del brand.

Sono sinceramente contento però ti sia piaciuto perché comunque fa sempre piacere sapere che le avventure di Link siano capaci di affascinare
secondo me il rispetto per la serie non è mai mancato e ci sarà sempre. Zelda, grazie al cielo, non è Pokémon :asd:

Non so, il termine "nostalgia" può essere usato in un argomento fantoccio. Di per sé non vuol dire niente, ed è facile che nel suo non definirsi contesto per contesto, assuma presto un connotato esclusivamente negativo e diventi lo strumento non argomentativo principe (e furbetto) per difendere una tesi in modo debole. Chiedere, ad esempio, che si ritorni ad avere maggior varietà tematica nei dungeon visitabili e in generale nel mondo, senza circoscrivere tutto ad un macrotema (Sheikah, ma ancor più Zonai) è solo un capriccio nostalgico, o eventualmente il desiderio di mantenere un punto di forza tipico quantomeno di una buona parte degli episodi della serie ed, anzi, di elevarlo al massimo grazie alle nuove possibilità? Rendersi conto dei limiti, vogliamo narrativi, vogliamo di design, di una struttura aperta vuol dire automaticamente chiedere Twilight Princess? Sperare che torni un registro sonoro più "orecchiabile" (termine orrendo, mannaggia a me che non so parlare di musica, perché questa cosa non la riuscirò mai a spiegare per bene) pure? Puoi non inserirmi nemmeno un tema classico della serie, se mi dai una colonna sonora che poi mi rimarrà in mente, tanto da ascoltarla e riascoltarla per anni. Se si è nostalgici anche solo per il concetto e non per il caso specifico, non se ne esce: non si potrà dire A che riguardi un episodio precedente a Botw, senza rischiare di risultare troppo conservatori.
Non saprei, anche perché abbiamo visto che negli ultimi anni la "nostalgia" (intesa come forzato ammiccamento al passato al fine di richiamare un determinato target) ha creato dei veri e propri mostri, nessuno in grado di restituire davvero quella che è la richiesta utopica del nostalgico desiderante: e cioè di riportarlo ai bei tempi andati. Poi mi sento di dire che questa è più una pratica cinematografica, il videogioco mi sembra che ceda sempre molto meno a questa tendenza.

Poi è chiaro che un prodotto come Zelda non può che comunicare col passato e stuzzicare in qualche modo l'appassionato, e lo può fare con poche note della Zelda's Lullaby ad esempio, con la tunica verde ottenibile dai forzieri e quant'altro, ma io credo che siano davvero pochi quelli che vogliono oggi una struttura 1:1 coi vecchi titoli, quanto piuttosto un recupero di certe cose che funzionavano e che qui magari per qualcuno non funzionano allo stesso modo, al fine di rafforzarli e di fare 50, 100 volte meglio del passato, tanto da non farteli nemmeno rimpiangere.

Quindi non so, la domanda posta ad Aonuma è un po' generica, così come inevitabilmente la risposta.
 
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Pensate piuttosto che dovrete aspettare sei anni prima che Aonuma rimetta le palle in testa a tutti.
Sei anni ??? Sei ottimista, su una macchina più performante e con una hyrule totalmente nuova, ci vorranno almeno 8 anni anche senza le pandemie :asd:
 
secondo me il rispetto per la serie non è mai mancato e ci sarà sempre. Zelda, grazie al cielo, non è Pokémon :asd:

Non so, il termine "nostalgia" può essere usato in un argomento fantoccio. Di per sé non vuol dire niente, ed è facile che nel suo non definirsi contesto per contesto, assuma presto un connotato esclusivamente negativo e diventi lo strumento non argomentativo principe (e furbetto) per difendere una tesi in modo debole. Chiedere, ad esempio, che si ritorni ad avere maggior varietà tematica nei dungeon visitabili e in generale nel mondo, senza circoscrivere tutto ad un macrotema (Sheikah, ma ancor più Zonai) è solo un capriccio nostalgico, o eventualmente il desiderio di mantenere un punto di forza tipico quantomeno di una buona parte degli episodi della serie ed, anzi, di elevarlo al massimo grazie alle nuove possibilità? Rendersi conto dei limiti, vogliamo narrativi, vogliamo di design, di una struttura aperta vuol dire automaticamente chiedere Twilight Princess? Sperare che torni un registro sonoro più "orecchiabile" (termine orrendo, mannaggia a me che non so parlare di musica, perché questa cosa non la riuscirò mai a spiegare per bene) pure? Puoi non inserirmi nemmeno un tema classico della serie, se mi dai una colonna sonora che poi mi rimarrà in mente, tanto da ascoltarla e riascoltarla per anni. Se si è nostalgici anche solo per il concetto e non per il caso specifico, non se ne esce: non si potrà dire A che riguardi un episodio precedente a Botw, senza rischiare di risultare troppo conservatori.
Non saprei, anche perché abbiamo visto che negli ultimi anni la "nostalgia" (intesa come forzato ammiccamento al passato al fine di richiamare un determinato target) ha creato dei veri e propri mostri, nessuno in grado di restituire davvero quella che è la richiesta utopica del nostalgico desiderante: e cioè di riportarlo ai bei tempi andati. Poi mi sento di dire che questa è più una pratica cinematografica, il videogioco mi sembra che ceda sempre molto meno a questa tendenza.

Poi è chiaro che un prodotto come Zelda non può che comunicare col passato e stuzzicare in qualche modo l'appassionato, e lo può fare con poche note della Zelda's Lullaby ad esempio, con la tunica verde ottenibile dai forzieri e quant'altro, ma io credo che siano davvero pochi quelli che vogliono oggi una struttura 1:1 coi vecchi titoli, quanto piuttosto un recupero di certe cose che funzionavano e che qui magari per qualcuno non funzionano allo stesso modo, al fine di rafforzarli e di fare 50, 100 volte meglio del passato, tanto da non farteli nemmeno rimpiangere.

Quindi non so, la domanda posta ad Aonuma è un po' generica, così come inevitabilmente la risposta.
Sono pienamente d'accordo, difatti nella sua intervista, prendendo per buona la traduzione, Aonuma fornisce un'altra risposta altrettanto sindacabile per la quale le critiche sono spesso figlie del fatto che la condizione umana porta sempre a volere altro rispetto a quello che si ha. Anche qui su un piano ideale gli si può dare ragione e comprendo la sua posizione di chi dopo SS deve aver ricevuto un fiume di critiche per la stanchezza della formula e ora gli tocca sentire altre critiche dal lato opposto. Al netto del fatto che sia anche un po' una dinamica da mettere in preventivo, anche questa spiegazione però andrebbe contestualizzata a seconda di cosa viene richiesto e perché, come dicevi giustamente tu. Buona parte delle richieste più pressanti (ritorno dei dungeon tematici, maggiore varietà dei nemici, maggiore approfondimento della storia, musica più enfatica, ecc...) sono del tutto legittime e non implicano un vero ritorno al passato quanto una valorizzazione di questo.
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Sei anni ??? Sei ottimista, su una macchina più performante e con una hyrule totalmente nuova, ci vorranno almeno 8 anni anche senza le pandemie :asd:
Vero :asd: anche perché secondo me alla prossima si presenteranno sia con un mondo nuovo, che sarà grande per forza di cose, sia una gimmick unica, quindi dovranno coniugare in un unico processo quello che hanno fatto con Botw e TotK.
Per me esce a fine gen, roba che potrebbe essere cross gen con Switch 3 :asd:

Nel frattempo si spera in progetti minori/remake
 
Ecco cosa presenta TotK:
-Dungeon tematici: Ci sono
-Maggiore varietà di nemici: si (anche se qualcuno in più comunque non avrebbe guastato)
-Maggiore approfondimento della storia: yep, la storia è più presente in TotK di BotW con maggiori risvolti sia nell'OW, sia nella caratterizzazione dei personaggi e figure in gioco.
-Musica più enfatica: quando si capirà che sentire l'Overworld Theme stile Ocarina/TP ti staccheresti le orecchie in un contesto OW, non sarà mai troppo tardi :asd: Anche perchè TotK le musiche enfatico le ha nei momenti che non sono le scampagnate libere nell'OW.

Aonuma credo sia uno dei pochi Producer che non ha peli sulla lingua e ammiro il coraggio di aver detto ciò.
 
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