Oddio.
La russia non ha attaccato ne uno stato membro dell' ue, ne uno stato membro nato. Non è un opinione, è un FATTO.
Non c'era niente di nostro. Fine.
Affermare il contrario è affermare il falso.
Piantatela una volta per tutte con questa continua distorsione dei fatti per solo scopo di portare avanti una linea di pensiero fondata letteralmente sul nulla.
Questo è letteralmente il meme dell' NPC con la bandierina "I SUPPORT THE CURRENT THING".
"se mi sparo in testa muoio" "PoNiaMo pUrE cHe Sia cOme dIcI Tu"
ok.
L’Ucraina non è un membro né della NATO né dell’UE e la Russia non ha attaccato militarmente (ma, specifichiamo, con elementi di guerra ibrida - che comunque non la rende belligerante nei nostri confronti - sì) queste due entità, tutte informazioni corrette. Con la seconda l'Ucraina aveva firmato e applicato in via provvisoria L’Accordo di Associazione con cui si facilitavano gli scambi e si avviava un processo di avvicinamento della legislazione ucraina agli standard europei. Ma non era questo il punto. Se preferisci puoi sostituire la vecchia formula con quest’altra: “che le cose stiano così non fa differenza per ciò che sto per dire”. E ciò che segue in quel post resta intatto.
Tuttavia vorrei mettere alla prova il funzionamento di questi “interessi” secondo la definizione che ha preso forma finora.
Siccome Cart, per sancirne l’assenza, ha usato il requisito non soddisfatto del “giuridicamente rilevante” (lasciando fuori discorsi geopolitici), in base a ciò che avete detto finora, affinché sussistano gli interessi di cui parlate, è necessario e sufficiente che il Paese destinatario di tali interessi appartenga alla stessa unione sovranazionale politica ed economica o alla stessa alleanza difensiva dei Paesi che questi interessi li esprimono. Da ciò si deduce che, a vostro avviso, se la Russia si trovasse in una posizione geograficamente idonea ad invadere - analogamente a quanto sta facendo con l’Ucraina - il Messico, fermarla non sarebbe negli interessi (definiti in questo modo) degli Stati Uniti, in quanto il Messico non è un Paese membro della NATO e “non c’è niente di loro”. Prendo atto.
E’ curioso però come per affermare che il rapporto di sudditanza fra Italia e Stati Uniti sia uguale identico a quello fra Bielorussia e Russia non occorra fare riferimento ad un corpus legislativo giuridicamente rilevante, nonostante sia la premessa (una delle?) con cui, nel passaggio successivo, si sostiene che l’Italia debba emanciparsi dall’egemonia politica degli Stati Uniti. Mentre, per poter affermare che l’UE abbia fatto bene (o i suoi interessi) a muoversi nella situazione in Ucraina, si debba superare un esame atto a verificare la presenza del “giuridicamente rilevante” il cui rigore in questo caso si attesta a livelli certosini. Un "giuridicamente rilevante" a targhe alterne.
Un “giuridicamente rilevante” di cui, peraltro, la Russia se ne sbatte altamente. La Russia, ovviamente la Bielorussia e in base ai prossimi risvolti anche l'Iran (oltre a coloro che hanno riconosciuto le "repubbliche" separatiste, Corea del Nord per ultima).
Inoltre in base alla suddetta definizione di interessi l’OCSE non avrebbe dovuto ricoprire nessun ruolo negli Accordi di Minsk?
Si ma non ti ho risposto perchè quello che mi hai scritto non ha senso, quindi quando uno mi risponde una cosa che non ha senso evito di rispondere, anche perchè non saprei cosa risponderti.
Come quando mi portano il curriculum in azienda e sorridendo gli dico le faremo sapere grazie per il disturbo.
In altre parole non hai capito (o hai fatto finta), ma invece di chiedere spiegazioni sei saltato subito alla conclusione che la mia osservazione comprensiva di richiesta di conferma non avesse senso, ponendo a tua volta la domanda “ma mi trolli o dici sul serio?” senza entrare nel merito della questione e ridicolizzando il mio post. A quel punto, piuttosto che immettermi nella spirale delle frecciatine pungenti, io ti ho risposto semplicemente “sul serio” per aggiungere asetticamente l’unico mattone necessario e sufficiente affinché la conversazione andasse avanti sobriamente, ma tu l’hai lasciata morire nel silenzio invece di dire espressamente (dato che non è affatto scontato) che in tal caso, per te, la mia osservazione era priva di senso. Se invece di postare solo la reazione colorita - che da sola finisce per farci impantanare e attardare con fesserie verbose come appunto sta accadendo - l’avessi almeno integrata con un pensiero assertivo e un contenuto esplicito a cui poter rispondere speditamente, allora, in assenza di altre spiegazioni da parte tua, ti avrei potuto chiedere e ti avrei chiesto “perché?”, aspettando di sentire il motivo della presunta insensatezza, motivo che, a causa di tutto questo trantran, non è ancora arrivato.
Ma poco importa (più o meno), adesso cerco di chiarire la ragione per cui ti stavo chiedendo conferma della mia osservazione. Per non perdere altro tempo, in mancanza di ciò di cui pensavo di aver bisogno per esprimere la mia opinione, considero il silenzio ricevuto entrambe le volte come un silenzio assenso, e procedo.
Il mio post si riferiva nello specifico a questa riga e, se vogliamo, ancora più chirurgicamente al grassetto, forte di ciò che lo precede:
perche? Come compravamo prima il Gas poi avremmo comprato anche il grano, se me lo vende la Russa o l'Ucraina a me nom cambia.
Penso che il tuo discorso vada incontro ad un comodo ribaltone, in maniera eticamente problematica, nel passare da un contesto di microeconomia ad uno di macroeconomia, da una parte preoccupandosi di rispettare con tutti i crismi il diritto interno del proprio Stato e dall’altra autorizzando quest’ultimo a violare con noncuranza e disinvoltura il diritto internazionale.
Prima di tutto dò per scontato che tu, cittadino rispettoso della legge, singolo individuo o impresa/azienda (in microeconomia = agente), non ti sogneresti mai di acquistare consapevolmente della merce rubata, altrimenti incorreresti nel reato di ricettazione. Giusto? Ok. Ora, nella tua ipotesi della Russia - come lo è di fatto questo governo - imperialista (e altre caratteristiche altamente indesiderabili) che annette l’Ucraina impadronendosi illecitamente del suo grano (poiché l’allusione rimanda palesemente a questo scenario), come per magia, al contrario, non ti fai più problemi a dire che lo Stato di cui sei cittadino (in macroeconomia = aggregato di agenti) possa acquistare senza intoppi della merce rubata (il grano ucraino) dallo Stato che l’ha rubata (tralasciando poi il fatto che lo stesso sia anche artefice della cancellazione politica del legittimo proprietario). Ossia improvvisamente, in totale contrasto con la prima posizione del cittadino modello, sostieni che, finché lo si fa su scala macroeconomica (rapporti fra Stati), acquistare da un ladro o dal legittimo proprietario “non cambia nulla”. In pratica la legge stabilita dal diritto interno del tuo Stato non si tocca, mentre quella stabilita dal diritto internazionale non gode delle stesse garanzie, anzi, il tema non è nemmeno in discussione. Adesso hai capito dove sta il problema?
Non so se stia iniziando ad essere troppo OT, mi sono aggiornato dopo sull'ultima pagina e mezzo.