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  • +Europa

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  • Italexit

    Voti: 2 1.7%
  • Italia Sovrana e Popolare

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  • Scheda bianca

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Ho spostato tutti i post sulla questione Hamas e Israele nel Topic Geopolitico


I post sul tema scritti qui nel Topic Politico da ora in poi verranno cancellati
 
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Ah sì, te lo mostro io un paradosso: non te ne frega fondamentalmente niente di avere specifiche e dimostrazioni sul funzionamento delle sanzioni rispetto a quali obietti prima che le stesse siano applicate però poi pretendi (chiedi, pardon) dimostrazioni a me.
Ma perché dici che non me ne frega? Ti ho dato ragione sugli intervalli di confidenza. Ok, quindi? A quale conclusione vorresti che io arrivassi? E' questo che non ho capito.

Sul resto nel caso ti quoto in un altro momento, ora non ho più tempo (e non lo dico per impreziosirmi).
 
Direi che dopo il lavoratore che perde il lavoro me ne frega 0 ma voglio salvare Ucraina si puo anche chiudure il dibattito
Ma per curiosità, l’aumento delle bollette e spese mensili non impattano sulla tua vita?
Vale veramente di piu salvare””” un popolo che non ha nulla da spartire con noi rispetto a perdere anni e sacrifici della tua vita?
 

Va beh dai che adesso fanno la riunione urgente

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Direi che dopo il lavoratore che perde il lavoro me ne frega 0 ma voglio salvare Ucraina si puo anche chiudure il dibattito
Ma per curiosità, l’aumento delle bollette e spese mensili non impattano sulla tua vita?
Vale veramente di piu salvare””” un popolo che non ha nulla da spartire con noi rispetto a perdere anni e sacrifici della tua vita?
Forse le sanzioni non sono la soluzione, ma in ogni caso si dovrebbe trovare una soluzione nel momento in cui una nazione si alzi un giorno e decida di mettere in crisi l'economia mondiale.

Tra l'altro dopo una pandemia mondiale causata dalla Cina, il tempismo perfetto dell' amica Russia nel voler imprimere un colpo di acceleratore in Donbass proprio quando stavamo per uscire dal Covid fa abbastanza riflettere :asd:
 
Ultima modifica:
La Ronzulli risolve il problema del gas, bisogna rendersi indipendenti dalle forniture di gas estere importando dall'Italia:

 
A me continua a sfuggire il senso di aver fatto cadere il governo prematuramente, soprattutto alla luce del fatto che le forze responsabili sono verosimilmente quelle che governeranno. Considerando che il paese che prenderanno in mano sarà un paese difficilissimo da gestire e molte criticità si potranno contenere ma non risolvere, poiché riconoscono moventi sovranazionali, l'attacco dell'opposizione potrà essere davvero ferocissimo. Probabilmente ulteriormente facilitato dal fatto che non si potrà dare la colpa al governo attuale, considerando che buona parte della prossima squadra è già in questo governo. Se si guarda a quanto è salita la Meloni senza far nulla, è chiaro che stare un po' all'opposizione faccia decisamente bene. Se fossi un politico, sarei quasi contento di stare all'opposizione in questa fase specifica, puntando ad avere il risultato migliore possibile per "limitare i danni", e poi giù a martellare come non ci fosse un domani.
Probabilmente perchè draghi voleva lasciare la patata bollente nella maniera più assoluta.
Se con la legge in cui ci hanno infilato senza alcun senso gli inceneritori sapendo che i 5 stelle non l'avrebbero votata hanno cercato appunto una sfiducia dei 5 stelle, al giro dopo avrebbero proposto qualcos'altro per non far votare anche qualcun'altro.
 
Direi che dopo il lavoratore che perde il lavoro me ne frega 0 ma voglio salvare Ucraina si puo anche chiudure il dibattito
Ma per curiosità, l’aumento delle bollette e spese mensili non impattano sulla tua vita?
Vale veramente di piu salvare””” un popolo che non ha nulla da spartire con noi rispetto a perdere anni e sacrifici della tua vita?
Quello dipende dalla sensibilità di ogni persona.
Il vero punto è che le mosse fatte nn mi pare abbiano nulla a che vedere con il cercar di salvare un popolo, quindi la scelta a queste condizioni mi pare piuttosto scontata.
 
Quello dipende dalla sensibilità di ogni persona.
Il vero punto è che le mosse fatte nn mi pare abbiano nulla a che vedere con il cercar di salvare un popolo, quindi la scelta a queste condizioni mi pare piuttosto scontata.
Guarda, metterei la mano sulla lava per scommettere che chi supporto le sanzioni non ha problemi finanziari
 
poi pretendi (chiedi, pardon) dimostrazioni a me. In realtà più che un paradosso sarebbe un "i dati contano quando pare a me ovvero quando dicono quello che voglio io".
Sul rosso: sì ok, consideriamola pure una sfumatura formale, non importa.

Nel neretto sinceramente mi sembra di ritrovare il tuo approccio. I dati sembrano contare quando servono a dire che con l'euro abbiamo avuto gli stessi problemi che venivano paventati se fossimo usciti (e non ti sto dando torto su questo). Se invece, parlando di conseguenze delle sanzioni sull'economia russa, si afferma che siano nulle o al massimo trascurabili a quanto pare fornire dati a supporto diventa una pratica inutile e superflua, bastando la fiducia. Finora mi sembra sia stata postata solo un'infografica sfusa (cioè non inserita in un discorso che almeno provi a fare il bilancio dell'economia di un Paese, come invece fanno i due articoli dell'Economist che ho postato) presa da un post italiano su twitter (era un diagramma a torta) che, facendo una ricerca per immagine, non ritrovai da nessun'altra parte. Già solo leggendo i due articoli dell'Economist ho l'impressione che il quadro non sia così nettamente favorevole alla Russia come mi sembra tu voglia dipingerlo.
Vuoi un altro paradosso: italiani e ucraini sono sullo stesso piano però se il lavoratore Italiano perde il lavoro si deve stare zitto perché quello ucraino ha perso la casa.
Mi sembra ci sia un errore nel ragionamento. Nell'intenzione di dimostrare il paradosso prendi in prestito il mio concetto generico di mettere sullo stesso piano italiano e ucraino (potrei dire cittadini di qualsiasi nazionalità), ma quando si tratta di declinarlo e calarlo nella situazione specifica invece di prendere una condizione analoga per entrambi paragoni la perdita del lavoro dell'uno a quella della casa dell'altro (a cui si aggiungono libertà e nazione).

Oltretutto ti chiedo: allora deve valere il contrario, cioè che se l'ucraino perde la casa (e la libertà e la nazione) "si deve stare zitto" perché l'italiano perde il lavoro? Non ne usciamo.

Io al momento la vedo così: non esiste una soluzione che permetta di avere la coscienza a posto, compreso l'invio di armi. Poi se tu, da paladino della coerenza e castigatore di doppiopesisti, sei convinto di riuscire ad averla nascondendoti dietro il principio in base al quale gli interessi (termine ombrello usato per comodità ad indicare un gran numero di cose - potrei dire "il bene") degli italiani vengono prima di quelli degli altri popoli del pianeta, allora questo è un altro discorso.
 
Sul rosso: sì ok, consideriamola pure una sfumatura formale, non importa.

Nel neretto sinceramente mi sembra di ritrovare il tuo approccio. I dati sembrano contare quando servono a dire che con l'euro abbiamo avuto gli stessi problemi che venivano paventati se fossimo usciti (e non ti sto dando torto su questo). Se invece, parlando di conseguenze delle sanzioni sull'economia russa, si afferma che siano nulle o al massimo trascurabili a quanto pare fornire dati a supporto diventa una pratica inutile e superflua, bastando la fiducia. Finora mi sembra sia stata postata solo un'infografica sfusa (cioè non inserita in un discorso che almeno provi a fare il bilancio dell'economia di un Paese, come invece fanno i due articoli dell'Economist che ho postato) presa da un post italiano su twitter (era un diagramma a torta) che, facendo una ricerca per immagine, non ritrovai da nessun'altra parte. Già solo leggendo i due articoli dell'Economist ho l'impressione che il quadro non sia così nettamente favorevole alla Russia come mi sembra tu voglia dipingerlo.

Mi sembra ci sia un errore nel ragionamento. Nell'intenzione di dimostrare il paradosso prendi in prestito il mio concetto generico di mettere sullo stesso piano italiano e ucraino (potrei dire cittadini di qualsiasi nazionalità), ma quando si tratta di declinarlo e calarlo nella situazione specifica invece di prendere una condizione analoga per entrambi paragoni la perdita del lavoro dell'uno a quella della casa dell'altro (a cui si aggiungono libertà e nazione).

Oltretutto ti chiedo: allora deve valere il contrario, cioè che se l'ucraino perde la casa (e la libertà e la nazione) "si deve stare zitto" perché l'italiano perde il lavoro? Non ne usciamo.

Io al momento la vedo così: non esiste una soluzione che permetta di avere la coscienza a posto, compreso l'invio di armi. Poi se tu, da paladino della coerenza e castigatore di doppiopesisti, sei convinto di riuscire ad averla nascondendoti dietro il principio in base al quale gli interessi (termine ombrello usato per comodità ad indicare un gran numero di cose - potrei dire "il bene") degli italiani vengono prima di quelli degli altri popoli del pianeta, allora questo è un altro discorso.


Punto primo: io non ho dipinto nessun quadro per la Russia, né favorevole, né sfavorevole quindi praticamente tutta la prima parte del tuo post è inutile ma conferma quello che dicevo: i dati valgono quando ti pare.
Non solo: dimostri anche una comprensione abbastanza scarsa di entrambi i miei post.
Il mio discorso è molto più complesso: se non vengono forniti obiettivi precisi e misurabili e le tempistiche è impossibile dire se le sanzioni funzionino e quindi vale tutto. Ho descritto il processo in un altro post nei giorni precedenti che, se desideri, puoi riprendere.
La cosa stra divertente in questo caso è che definendo un obiettivo vago e aleatorio come "migliorare le cose", be, in 6 mesi di sanzioni non è migliorato un cazzo, anzi. Certo, ci sono sempre la carta del "ma cosa sarebbe successo se non avessimo messo le sanzioni" e la carta "ci vuole tempo" che sono il jolly e infatti sono quelle che vedo giocate più spesso.
Bene.

Punto secondo: non è l'Italia che ha attaccato l'ucraina ma il governo italiano che ha deciso di imporre delle sanzioni alla Russia e la Russia che sta reagendo alle azioni italiani. Il lavoratore Italiano non c'entra niente se il lavoratore ucraino perde la casa. Il lavoratore Italiano, invece, perde salario, lavoro e casa (non so se è noto ma i mutui e gli affitti non si pagano da soli) perché il governo italiano ha deciso di imporre sanzioni completamente a cazzo. E per giustificare le proprie scelte, si zittisce il lavoratore Italiano con "eh ma l'ucraino perde anche la casa".
Il "non ne usciamo" è una tua invenzione: stai paragonando cose che non c'entrano fra di loro.

Te lo ripeto: noi non abbiamo attaccato né invaso nessuno, non abbiamo coscienze da pulire e, quando le abbiamo avute, siamo stati perfettamente in grado di girarci dall'altra parte quindi venire a fare la morale oggi con infantilismi tipo "eh ma Putin è tanto cattivo" o "eh ma l'ucraino perde la casa" è abbastanza risibile.

Insomma, tu e tanti altri, anche utenti del forum, volete fare i paladini degli ucraini o dell'Ucraina e ok, però, ecco, fatelo con il vostro, di culo, non con il culo degli altri.
 
Ultima modifica:
Ma che poi ste sanzioni alla Russia in cosa hanno consistito? Sequestrare un paio di Yatch e allontanare il McDonald e alcuni altri brand dalla Russia? Sai quanto gliene può sbattere le palle :asd:

Ma ammesso e non concesso che il popolo russo muoia dall fame a Putin cosa gliene potrebbe fregare con la sua villa grande quanto tutto il principato di Monaco? :asd:

E' un po come minacciare una persona armata di bazooka con un coltellino svizzero :sard:
 
Punto primo: io non ho dipinto nessun quadro per la Russia, né favorevole, né sfavorevole quindi praticamente tutta la prima parte del tuo post è inutile ma conferma quello che dicevo: i dati valgono quando ti pare.
Non solo: dimostri anche una comprensione abbastanza scarsa di entrambi i miei post.
Il mio discorso è molto più complesso: se non vengono forniti obiettivi precisi e misurabili e le tempistiche è impossibile dire se le sanzioni funzionino e quindi vale tutto. Ho descritto il processo in un altro post nei giorni precedenti che, se desideri, puoi riprendere.
La cosa stra divertente in questo caso è che definendo un obiettivo vago e aleatorio come "migliorare le cose", be, in 6 mesi di sanzioni non è migliorato un cazzo, anzi. Certo, ci sono sempre la carta del "ma cosa sarebbe successo se non avessimo messo le sanzioni" e la carta "ci vuole tempo" che sono il jolly e infatti sono quelle che vedo giocate più spesso.
Bene.

Punto secondo: non è l'Italia che ha attaccato l'ucraina ma il governo italiano che ha deciso di imporre delle sanzioni alla Russia e la Russia che sta reagendo alle azioni italiani. Il lavoratore Italiano non c'entra niente se il lavoratore ucraino perde la casa. Il lavoratore Italiano, invece, perde salario, lavoro e casa (non so se è noto ma i mutui e gli affitti non si pagano da soli) perché il governo italiano ha deciso di imporre sanzioni completamente a cazzo. E per giustificare le proprie scelte, si zittisce il lavoratore Italiano con "eh ma l'ucraino perde anche la casa".
Il "non ne usciamo" è una tua invenzione: stai paragonando cose che non c'entrano fra di loro.

Te lo ripeto: noi non abbiamo attaccato né invaso nessuno, non abbiamo coscienze da pulire e, quando le abbiamo avute, siamo stati perfettamente in grado di girarci dall'altra parte quindi venire a fare la morale oggi con infantilismi tipo "eh ma Putin è tanto cattivo" o "eh ma l'ucraino perde la casa" è abbastanza risibile.

Insomma, tu e tanti altri, anche utenti del forum, volete fare i paladini degli ucraini o dell'Ucraina e ok, però, ecco, fatelo con il vostro, di culo, non con il culo degli altri.
Che poi puntualmente saltano la parte sul personale, non ho mai trovato un sostenitore delle sanzione che abiti da solo con alle spalle un mutuo da pagare, sarà un caso ?
 
Che poi puntualmente saltano la parte sul personale, non ho mai trovato un sostenitore delle sanzione che abiti da solo con alle spalle un mutuo da pagare, sarà un caso ?
Non soltanto un mutuo da pagare, ma anche chi va a fare la spesa (stando magari attento anche ai centesimi), chi paga le bollette, chi paga il carburante, chi paga le tasse etc.
 
Che poi puntualmente saltano la parte sul personale, non ho mai trovato un sostenitore delle sanzione che abiti da solo con alle spalle un mutuo da pagare, sarà un caso ?
È innegabile che ci possa essere un effetto ricchezza rispetto a queste scelte ma, quello che voglio sottolineare, è che non ci si divide fra chi vuole una misura che aiuti questo o quello stato e chi non vuole quella misura. Qui è ancora tutto da dimostrare che le sanzioni aiutino l'Ucraina. Non solo si sta chiedendo a più paesi di commettere un suicidio economico ma lo si sta facendo a suon di "eh ma Putin è tanto cattivo" senza uno straccio di prova e di numero.
 
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Ma che poi ste sanzioni alla Russia in cosa hanno consistito? Sequestrare un paio di Yatch e allontanare il McDonald e alcuni altri brand dalla Russia?

Commercio, finanza, tecnologia, diplomazia, restrizioni ai media russi, ecc...


Ma ammesso e non concesso che il popolo russo muoia dall fame a Putin cosa gliene potrebbe fregare con la sua villa grande quanto tutto il principato di Monaco?

La maggior parte dei sistemi d'arma russi più avanzati sono assemblati con componenti tecnologici d'importazione, per lo più dall'Occidente.
Non è un caso se si sente sempre più di rado parlare di missili Kalibr che colpiscono i centri abitati ucraini, mentre nei primi mesi era quasi all'ordine del giorno.

Non solo si sta chiedendo a più paesi di commettere un suicidio economico ma lo si sta facendo a suon di "eh ma Putin è tanto cattivo" senza uno straccio di prova e di numero.

Ammesso ma non concesso che le sanzioni siano inefficaci, l'alternativa quale sarebbe? Quando ti metti nelle condizioni di dipendere da una fonte energetica a basso costo da una dittatura imperialista, quest'ultima può "armare" l'esportazione energetica per contrastare qualsiasi tipo di politica occidentale a loro sfavore. Non ci fossero state le sanzioni, il gas sarebbe stato usato come leva per bloccare le esportazioni di sistemi d'arma all'Ucraina, ecc...
Se dimostri di essere subalterno ad un Paese il cui "destino manifesto" è di esercitare sovranità da Lisbona a Valdivostok, perchè sei dipendente dalle loro esportazioni energetiche, non te ne esci più facilmente, ed ha conseguenze disastrose a lungo termine. Basti pensare a come le politiche energetiche tedesche si stiano rivoltando contro la Germania e le sue ambizioni politiche all'interno dell'UE.

E prima che rompiate il cazzo, la mia occupazione attuale è un tirocinio per Garanzia Giovani a 500€ al mese, di cui solo una parte è stato finora pagato.
 
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