Sul rosso: sì ok, consideriamola pure una sfumatura formale, non importa.
Nel neretto sinceramente mi sembra di ritrovare il tuo approccio. I dati sembrano contare quando servono a dire che con l'euro abbiamo avuto gli stessi problemi che venivano paventati se fossimo usciti (e non ti sto dando torto su questo). Se invece, parlando di conseguenze delle sanzioni sull'economia russa, si afferma che siano nulle o al massimo trascurabili a quanto pare fornire dati a supporto diventa una pratica inutile e superflua, bastando la fiducia. Finora mi sembra sia stata postata solo un'infografica sfusa (cioè non inserita in un discorso che almeno provi a fare il bilancio dell'economia di un Paese, come invece fanno i due articoli dell'Economist che ho postato) presa da un post italiano su twitter (era un diagramma a torta) che, facendo una ricerca per immagine, non ritrovai da nessun'altra parte. Già solo leggendo i due articoli dell'Economist ho l'impressione che il quadro non sia così nettamente favorevole alla Russia come mi sembra tu voglia dipingerlo.
Mi sembra ci sia un errore nel ragionamento. Nell'intenzione di dimostrare il paradosso prendi in prestito il mio concetto generico di mettere sullo stesso piano italiano e ucraino (potrei dire cittadini di qualsiasi nazionalità), ma quando si tratta di declinarlo e calarlo nella situazione specifica invece di prendere una condizione analoga per entrambi paragoni la perdita del lavoro dell'uno a quella della casa dell'altro (a cui si aggiungono libertà e nazione).
Oltretutto ti chiedo: allora deve valere il contrario, cioè che se l'ucraino perde la casa (e la libertà e la nazione) "si deve stare zitto" perché l'italiano perde il lavoro? Non ne usciamo.
Io al momento la vedo così: non esiste una soluzione che permetta di avere la coscienza a posto, compreso l'invio di armi. Poi se tu, da paladino della coerenza e castigatore di doppiopesisti, sei convinto di riuscire ad averla nascondendoti dietro il principio in base al quale gli interessi (termine ombrello usato per comodità ad indicare un gran numero di cose - potrei dire "il bene") degli italiani vengono prima di quelli degli altri popoli del pianeta, allora questo è un altro discorso.
Punto primo: io non ho dipinto nessun quadro per la Russia, né favorevole, né sfavorevole quindi praticamente tutta la prima parte del tuo post è inutile ma conferma quello che dicevo: i dati valgono quando ti pare.
Non solo: dimostri anche una comprensione abbastanza scarsa di entrambi i miei post.
Il mio discorso è molto più complesso: se non vengono forniti obiettivi precisi e misurabili e le tempistiche è impossibile dire se le sanzioni funzionino e quindi vale tutto. Ho descritto il processo in un altro post nei giorni precedenti che, se desideri, puoi riprendere.
La cosa stra divertente in questo caso è che definendo un obiettivo vago e aleatorio come "migliorare le cose", be, in 6 mesi di sanzioni non è migliorato un cazzo, anzi. Certo, ci sono sempre la carta del "ma cosa sarebbe successo se non avessimo messo le sanzioni" e la carta "ci vuole tempo" che sono il jolly e infatti sono quelle che vedo giocate più spesso.
Bene.
Punto secondo: non è l'Italia che ha attaccato l'ucraina ma il governo italiano che ha deciso di imporre delle sanzioni alla Russia e la Russia che sta reagendo alle azioni italiani. Il lavoratore Italiano non c'entra niente se il lavoratore ucraino perde la casa. Il lavoratore Italiano, invece, perde salario, lavoro e casa (non so se è noto ma i mutui e gli affitti non si pagano da soli) perché il governo italiano ha deciso di imporre sanzioni completamente a cazzo. E per giustificare le proprie scelte, si zittisce il lavoratore Italiano con "eh ma l'ucraino perde anche la casa".
Il "non ne usciamo" è una tua invenzione: stai paragonando cose che non c'entrano fra di loro.
Te lo ripeto: noi non abbiamo attaccato né invaso nessuno, non abbiamo coscienze da pulire e, quando le abbiamo avute, siamo stati perfettamente in grado di girarci dall'altra parte quindi venire a fare la morale oggi con infantilismi tipo "eh ma Putin è tanto cattivo" o "eh ma l'ucraino perde la casa" è abbastanza risibile.
Insomma, tu e tanti altri, anche utenti del forum, volete fare i paladini degli ucraini o dell'Ucraina e ok, però, ecco, fatelo con il vostro, di culo, non con il culo degli altri.